TuttoSchermo       Chiudi      

San Grato di Aosta
Egli fu quasi certamente il presbitero che, dichiarandosi inviato di Eustasio protovescovo di Aosta, firmò la lettera del Concilio Provinciale di Milano inviata nel 451 a papa Leone Magno, in occasione della soluzione del problema delle due nature in Cristo. Alla morte di Eustasio, nella seconda metà del V secolo, Grato divenne vescovo di Aosta. Sono state avanzate anche due ipotesi. Eustasio e Grato potrebbero essere stati di origine greca. Entrambi potrebbero avere studiato nel cenobio eusebiano di Vercelli perché Aosta era compresa nel territorio di questa città e perché Sant'Ambrogio, nella lettera ai vercellesi, dice che le Chiese dell'Italia settentrionale si rivolgevano a quel cenobio per scegliere i propri pastori.
Aosta
Bastone pastorale, Mitra, Testa di Giovanni Battista
Ad Aosta, san Grato, vescovo.

Beato Giovanni Mazzucconi
Nato a Rancio di Lecco nel 1826, entrò presto in seminario e nel 1845 insieme con un gruppo di compagni fece un corso di esercizi spirituali alla Certosa di Pavia. Qui conobbe il priore, padre Suprier, un certosino che in precedenza era stato missionario in India. Ai giovani egli racconta delle persone incontrate, del bene fatto e ricevuto. Le sue parole rimbalzano nel cuore di Giovanni. Le circostanze sembrano favorire la sua aspirazione quando nel 1850 Pio IX chiede ai vescovi lombardi di istituire a Milano un seminario che prepari i giovani alla missione. Non appena ordinato sacerdote, Giovanni si trasferisce con gli antichi compagni in quello che più tardi sarà chiamato Pontificio Istituto Missioni Estere (Pime) e presto parte con loro per l’Australia. Giunti a destinazione dopo un viaggio di tre mesi, i missionari si dividono in due gruppi: il primo si stabilisce nell’isola di Rook, l’altro prosegue per Woodlark. Il paesaggio che li accoglie è incantato, ma gli indigeni sono diffidenti. Scrive padre Mazzucconi: «Per adesso la missione bisogna farla con lo stare sempre con la gente locale e impararne la lingua e poi, quando il Signore vorrà, gli parleremo di lui». Il pericolo maggiore viene in un primo momento dal clima. Padre Mazzucconi si ammala gravemente e deve ritornare a Sydney per curarsi. Ristabilitosi, ritorna a Woodlark, ma l’accoglienza è tutt’altro che amichevole. Un notabile indigeno finge di andare ad accoglierlo, quindi lo colpisce duramente. Giovanni muore così martire della missione cristiana da lui tanto agognata.
Nell'isola di Woodlark in Oceania, beato Giovanni Battista Mazzucconi, sacerdote dell'Istituto Milanese per le Missioni Estere e martire, che, dopo due anni trascorsi al servizio dell'evangelizzazione, ormai spossato dalle febbri e dalle piaghe, fu ucciso in odio alla fede con un colpo di scure.

San Marco Crisini (Krizevcanin)
Nato a KriÏevci in Croazia nel 1588 da nobile famiglia croata. Alunno dei Gesuiti, studiò poi alla Gregoriana a Roma. Fu ordinato a Roma. All'inizio del 1619 fu mandato dal Capitolo ad amministrare i beni della già abbazia benedettina a Krásna, presso Kosice. Quando il principe ungherese di Transilvania, calvinista, Gabor Bethlen, iniziò la guerra contro l'imperatore i Gesuiti, già espulsi dalla Boemia e Moravia, trovarono asilo in Austria, Polonia ed Ungheria. Kosice fu assediata dall'esercito di Giorgio I Rákoczi, futuro principe di Transilvania. Il governatore cattolico di Kosice fu tradito dai suoi mercenari e la popolazione calvinista lo consegnò a Rákoczi, insieme con i tre sacerdoti suoi ospiti (oltre a Krizevcanin, Stefano Pongrácz e Melchiorre Grodziecki). Fu chiesta la morte di tutti i cattolici della città. Il 7 settembre, di notte, cominciò la tortura. Esecutori materiali furono i soldati di Rákoczi, in presenza di Alvinczi e Reyner. La sepoltura dei corpi avvenne soltanto 6 mesi dopo. La beatificazione avvenne nel1905.
A Košice sui monti Carpazi, nell'odierna Slovacchia, santi martiri Marco Crisino, sacerdote di Esztergom, Stefano Pongracz e Melchiorre Grodziecki, sacerdoti della Compagnia di Gesù, che né la fame né le torture della ruota e del fuoco poterono indurre a rinnegare la fede cattolica.

Beata Eugenia Picco
Eugenia Picco nasce a Crescenzago (Milano) l'8 novembre 1867. Cresce in un ambiente disordinato e irreligioso, e spesso subisce le molestie del nuovo convivente della madre. Eppure ogni giorno, come per una «istintiva» forza, la giovane va a pregare nella basilica di Sant'Ambrogio a Milano. E a vent'anni, il 31 agosto del 1887, Eugenia scappa da casa ed entra nella famiglia religiosa delle Piccole figlie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria. Nel giugno del 1911 viene eletta Superiora generale e nonostante la tisi ossea che le provocherà l'amputazione della gamba destra, Suor Eugenia si mostrerà sempre disponibile e serena. Durante il suo governo, e particolarmente durante la grande guerra, l'impegno della famiglia religiosa viene rilanciato all'insegna della carità e della educazione delle giovani che risiedono nel convitto. La sua fama di santità si conserva, anzi andrà aumentando dopo la morte. Alla sua morte, avvenuta il 7 settembre 1921, suor Eugenia, vista da tutti come modello di pietà, di zelo, di prudenza, di spirito di sacrificio e di saggezza.
A Parma, beata Eugenia Picco, vergine della Congregazione delle Piccole Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, che, tutta votata alla volontà di Dio, promosse la dignità delle donne e provvide alla formazione spirituale e culturale delle religiose.

Santo Stefano di Chatillon
Stefano nacque nel 1149 o 1150 a Châtillon-des-Dombes, da nobile famiglia. Adolescente, assiduo nella preghiera, già praticava il digiuno e l'astinenza. A 25 anni entrò nella Certosa di Portes-en-Bugey, fino a quando ne divenne priore. In seguito, riluttante, accettò la dignità di vescovo di Die, nella Francia sudorientale. Resse la diocesi per pochi mesi, perché morì a Die il 7 settembre dello stesso 1208. Ma già in vita, durante il suo priorato a Portes, gli furono attribuiti parecchi miracoli: la guarigione di una donna ammalata, avvenuta qualche giorno prima della morte, la profezia riguardante la nascita dell'Ordine dei Domenicani nel 1215; l'apparizione dei demoni ai fedeli non osservanti. I miracoli continuarono anche dopo la morte, al punto che nel 1231 l'arcivescovo di Vienne e altri vescovi francesi chiesero la canonizzazione. Nel 1557, dopo una ricognizione sui resti, il corpo fu ritrovato intatto; ma nel 1561 la tomba venne profanata dagli Ugonotti.
A Die in Francia, santo Stefano di Châtillon, vescovo, che, strappato alla solitudine di Portes-en-Bugey, resse felicemente questa Chiesa, senza però nulla sottrarre all'austerità della vita certosina.

San Chiaffredo di Saluzzo
La leggenda, riferita da Guglielmo Baldesano verso la fine del sec. XVI, raccontava di un Teofredo o Chiaffredo o Jafredo, soldato della famosa legione tebea di stanza in Gallia, fuggito in Piemonte per non sacrificare agli idoli e martirizzato a Crissolo nel 270, sotto Diocleziano e Massimiano. La leggenda, logicamente, non ha alcun fondamento storico, poiché è poco probabile che un legionario del sec. III portasse un nome di così chiara impronta germanica (radice gotica iuda); sembra, inoltre, che il sepolcreto di Crissolo, del quale faceva parte il sarcofago di Chiaffredo, fosse riservato esclusivamente a pagani. F. Alessio, nel 1902, avanzò l'ipotesi che Chiaffredo fosse da identificare con Teofredo, abate del monastero di Calmiliac presso Puy-en-Velay, ucciso dai Saraceni tra il 728 e il 732 e venerato anche in Piemonte; se si accetta questa identificazione, resterebbe da spiegare la presenza di due corpi del santo, uno a Puy e l'altro a Crissolo.
Crissolo, Diocesi di Saluzzo
Palma, Spada, Stendardo, Croce Mauriziana, Elmo, Cavallo

San Clodoaldo (o Cloud)
Nacque nel 522 ed era figlio di Chloromiro, re di Orleans, che era, a sua volta, figlio di Clodoveo, re dei Franchi. Più tardi rinunciò al mondo, consacrandosi al servizio di Dio. Dopo aver distribuito le sue fortune ai poveri, si ritirò a vita eremitica sottoponendosi ad una dura disciplina. Morì nel 560 e la maggior parte delle sue reliquie sono rimaste nella chiesa parrocchiale del suo villaggio. La sua festa ricorre al 7 di settembre.
Fabbricanti di chiodi
Nel villaggio di Saint-Cloud nel territorio di Parigi in Francia, san Clodoaldo, sacerdote, che, nato da stirpe regale, dopo la morte violenta del padre e dei fratelli, fu accolto dalla nonna santa Clotilde e, rifiutato con sdegno il potere terreno, si fece chierico.

San Giovanni da Lodi
San Giovanni, originario di Lodi, fu monaco camaldolese e discepolo di San Pier Damiani. In età ormai avanzata fu eletto vescovo di Gubbio, cittadina umbra divenuta centro del suo culto. Il Martyrologium Romanum commemora il santo vescovo nell'anniversario della sua nascita al cielo.
Bastone pastorale, Mitra
A Gubbio in Umbria, san Giovanni da Lodi, vescovo, che fu compagno di san Pier Damiani nelle sue missioni diplomatiche.

Beati Claudio Barnaba Laurent de Mascloux e Francesco d'Oudinot de la Boissiere
In una galera all'ancora al largo di Rochefort sulla costa francese, beati Claudio Barnaba Laurent de Mascloux e Francesco d'Oudinot de la Boissière, sacerdoti e martiri, che, arrestati durante la rivoluzione francese per il loro sacerdozio e messi agli arresti navali, morirono per Cristo ammalandosi gravemente per la fame.

Beata Ascensione di San Giuseppe Calasanzio Lloret Marco
Beatificata l'11 marzo 2001 da Papa Giovanni Paolo II.Nella cittadina di Gandía nel territorio di Valencia in Spagna, beata Ascensa di San Giuseppe Calasanzio Lloret Marco, vergine dell'Istituto delle Suore Carmelitane della Carità e martire, che, in tempo di persecuzione, portò a termine il suo combattimento per la fede.

Beato Ignazio (Ignatius) Klopotowski
Il sacerdote polacco Ignacy Klopotowski, dell'arcidiocesi di Varsavia, fu parroco in tale città e fondò le Suore della Beata Vergine Maria di Loreto. Dichiarato Venerabile da Giovanni Paolo II il 20 dicembre 2004, il cardinale Jozef Glemp lo ha beatificato il 19 giugno 2005, dando lettura della Lettera Apostolica del papa Benedetto XVI.

Beato Alessandro da Milano
Alessandro nacque a Milano. Entrò tra i minori osservanti nel convento campestre di santa Maria delle Grazie di Chieri. Morì a Chieri il 7 settembre 1505, in concetto di santità, dopo una vita di preghiera e di zelo.
Il suo corpo è venerato nella chiesa di San Giorgio.
Alessandro = protettore di uomini, dal greco

San Melchiorre Grodziecki
A Košice sui monti Carpazi, nell'odierna Slovacchia, santi martiri Marco Crisino, sacerdote di Esztergom, Stefano Pongracz e Melchiorre Grodziecki, sacerdoti della Compagnia di Gesù, che né la fame né le torture della ruota e del fuoco poterono indurre a rinnegare la fede cattolica.

Santo Stefano Pongracz
A Košice sui monti Carpazi, nell'odierna Slovacchia, santi martiri Marco Crisino, sacerdote di Esztergom, Stefano Pongracz e Melchiorre Grodziecki, sacerdoti della Compagnia di Gesù, che né la fame né le torture della ruota e del fuoco poterono indurre a rinnegare la fede cattolica.

Beati Rodolfo Corby e Giovanni Duckett
A Londra in Inghilterra, beati Randolfo Corby, della Compagnia di Gesù, e Giovanni Duckett, sacerdoti e martiri, che, condannati a morte sotto il re Carlo I perché entrati in Inghilterra da sacerdoti, conseguirono la palma celeste morendo impiccati a Tyburn.

Beato Leonardo
Ricevuto l'abito mercedario dalie mani di San Pietro Nolasco, il Beato Leonardo, si distinse per la prudenza, l'autorevolezza e la dottrina. Colmo di opere insigni morì santamente raggiungendo le delizie eterne in Cristo Signore.
L'Ordine lo festeggia il 7 settembre.

Beati Tommaso Tsuji, Ludovico Maki e Giovanni Maki
A Nagasaki in Giappone, beati martiri Tommaso Tsuji, sacerdote della Compagnia di Gesù, Ludovico Maki e suo figlio Giovanni, condannati al rogo in odio alla fede cristiana.

Santi Nemorio (Memorio) e compagni
A Breuil nel territorio di Troyes in Francia, santi Memorio e compagni, martiri, che si ritiene siano stati uccisi da Attila, re degli Unni.

Sant'Albino (Alpino) di Chalons
Albino = bianco, dal latino
A Châlons nella Gallia lugdunense, ora in Francia, sant'Alpino, vescovo, che fu discepolo di san Lupo di Troyes.

Santa Madelberta
A Maubeuge nell'Hainault, nel territorio dell'odierna Francia, santa Madelberta, badessa, che succedette alla sorella santa Adeltrude.

San Gozzelino di Toul
A Toul in Lotaringia nell'odierna Francia, san Gozzelino, vescovo, che promosse la disciplina monastica.

Santa Regina di Alise
Regina = sovrana, signora, significato intuitivo
Giglio, Palma
Ad Alise in Francia, santa Regina, martire.

Santa Carissima di Albi
Ad Albi in Aquitania, sempre in Francia, santa Carissima, vergine di clausura.

Sant'Ilduardo
Nelle Fiandre, nell'attuale territorio belga, commemorazione di sant'Ilduardo, vescovo.

San Sozonte di Pompeiopoli
A Pompeiopoli in Cilicia, nell'odierna Turchia, san Sozonte, martire.

Santi Festo e Desiderio
A Benevento, santi martiri Festo, diacono, e Desiderio, lettore.

Beato Guido da Arezzo
Guido = istruito, dall'antico tedesco

       Chiudi