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Sant'Egidio
L'epoca in cui visse l'abate Egidio (in francese Gilles) non si conosce con precisione. Alcuni storici lo identificano con l'Egidio inviato a Roma da S. Cesario di Arles all'inizio del secolo VI; altri lo collocano un secolo e mezzo più tardi, e altri ancora datano la sua morte tra il 720 e il 740. La leggenda in questo caso non ci viene in aiuto, poiché tra i vari episodi della vita del santo annovera anche quello che viene illustrato da due vetrate e da una scultura del portale della cattedrale di Chartres, in cui è raffigurato Sant'Egidio mentre celebra la Messa e ottiene il perdono di un peccato che l'imperatore Carlo Magno non aveva osato confessare a nessun sacerdote. La tomba del santo, venerata in un'abbazia della regione di Nimes, risaliva probabilmente all'epoca merovingica, anche se l'iscrizione non era anteriore al secolo X, data in cui fu anche composta la Vita del santo abate, intessuta di prodigi sul tipo delle pie leggende raccontate a scopo di edificazione. Numerose sono le testimonianze del suo culto in Francia, Belgio e Olanda.
Eremiti, Madri, Cavalli
Egidio = figlio di Egeo, nato sull'Egeo, dal greco
Bastone pastorale, Cerva
Nel territorio di Nîmes nella Gallia narbonense, ora in Francia meridionale, sant'Egidio, da cui poi prese il nome la cittadina fiorita nella regione della Camargue, dove si tramanda che egli costruì un monastero e pose termine al corso della sua vita mortale.

San Giosuè
Il giovane Giosuè fa il suo tirocinio al servizio di Mosè. Accumula esperienza e conoscenza, diventa un uomo pieno dello spirito di saggezza. Per questa sua sapienza e docilità merita di diventare il successore di Mosè, che guiderà il popolo nell’ingresso nella terra promessa. Il passaggio del Giordano più che un’azione bellica è una processione liturgica da lui guidata.
Al centro dell’evento vi è l’Arca trasportata dai sacerdoti. Non appena essi toccano l’acqua, questa si divide per lasciar passare il popolo all’asciutto. Anche la conquista di Gerico viene presentata come un’azione liturgica di cui sono protagonisti i sacerdoti.
Per sei giorni essi aprono il corteo intorno alle mura della città. Il settimo giorno compiono il giro per ben 7 volte, e al termine dell’ultimo, al suono delle trombe, le mura crollano. I due episodi sono accomunati da una premessa teologica: la conquista della terra è un dono di Dio, Giosuè ne è lo strumento.
Dall'ebraico 'Jehoa-Schiuah' e significa 'il Signore salva'
Commemorazione di san Giosuè, figlio di Nun servo del Signore, che, con l'imposizione delle mani da parte di Mosè, fu riempito dello spirito di sapienza e, dopo la sua morte di Mosè, condusse mirabilmente il popolo d'Israele lungo il corso del Giordano nella terra promessa.

San Lupo di Sens
Il culto di Lupo, vescovo di Sens, è particolarmente diffuso in Francia, dove è santo protettore di molte parrocchie e monasteri. Secondo la tradizione, il ragazzo rivelò ben presto il suo amore per Cristo. I suoi due zii materni, entrambi vescovi, lo ritennero allora degno degli Ordini sacri. Per il suo ardore, venne nominato vescovo di Sens. I disordini politici dovuti alle successioni dinastiche (siamo nel VII secolo) lo costrinsero all'esilio. Lupo stabilì la sua residenza ad Ansenne, sulla Bresle, evangelizzando la regione occupata dai Franchi. Fino a quando fu richiamato dall'esilio dal re Clotario II, che gli chiese perdono, offrendo moltissimi doni per la chiesa. La tradizione gli attribuisce molti miracoli: un giorno in cui celebrava la Messa, una gemma preziosa discese dal cielo nel calice da lui tenuto. Lupo sarebbe morto a Brienon-sur-Armanon dove ancora esiste una fontana di san Lupo. Per sua volontà ,venne seppellito a Sens.
A Sens in Neustria, ora in Francia, san Lupo, vescovo, che patì l'esilio per avere coraggiosamente affermato davanti a un notabile del luogo che il popolo deve essere guidato dal sacerdote e obbedire a Dio piuttosto che ai príncipi.

Beata Giuliana di Collalto
Nasce da nobile famiglia nel 1186 a Collalto, oggi frazione di Susegana in provincia di Treviso. Riceve un'educazione cristiana e già all'età di dodici anni entra nel convento benedettino a Santa Margherita di Salarola, sui Colli Euganei, dove poco tempo dopo fa il suo ingresso anche la beata Beatrice I d'Este. Successivamente Giuliana riceve l'incarico di fondare un monastero nell'isola di Spinalonga (oggi Giudecca), dove sorgeva la chiesa di San Cataldo. Diventata badessa, non trascura di dedicarsi ai poveri del luogo. Si racconta che durante la sua vita Giuliana soffrì molto di mal di testa; per questo la beata è protettrice di coloro che sono affetti da emicrania. Muore il primo settembre del 1262, all'età di settantasei anni. Sepolta nel cimitero della chiesa, quasi trent'anni dopo la sua morte, la salma è trovata ancora intatta. Il corpo è collocato quindi in un sarcofago ligneo che oggi si conserva nel Museo Correr di Venezia. Nella chiesa del suo paese natale sono invece conservate alcune reliquie della beata.
A Venezia, beata Giuliana da Collalto, badessa dell'Ordine di San Benedetto.

Beato José Samsó i Elías
Il 23 gennaio 2010, a Barcellona, è stato proclamato Beato José Samsó i Elías,  sacerdote e martire catalano, ucciso durante la guerra civile. Nato in Spagna a Castellbisbal il 17 gennaio 1887 da buona famiglia, maturò la decisione di entrare  in Seminario, divenendo sacerdote. Negli anni della  persecuzione religiosa in Spagna fu parroco della Basilica di Santa Maria de Mataró, una bella chiesa del XVI secolo, con facciata medioevale neoromanica, situata nel pieno della zona barcellonese del  Maresme. Don  Giuseppe è arrestato perché è prete. Non ritratta nulla di fronte ai suoi  aguzzini di quanto egli rappresenta per Dio e per la  Chiesa di Roma. Viene  ucciso, in odio alla Fede, il 1° settembre 1936. Da vero testimone di Cristo, morì perdonando i suoi persecutori. Per i  sacerdoti, specialmente per i parroci, egli costituisce un modello di  dedizione alla catechesi e alla carità verso i poveri.

Beati Cristino (Michele) Roca Huguet e undici compagni
I Fatebenefratelli della comunità di Carabanchel Alto (Madrid), incaricati dell'assistenza agli epilettici, il 29 agosto 1936 furono avvertiti dal sindaco che sarebbero stati allontanati dall'ospedale. Alcuni Fratelli e lo stesso Priore erano stati invitati con insistenza dai propri parenti a mettersi al sicuro in casa loro, ma non accettarono. Il 1 settembre dodici di loro furono caricati sopra un camioncino, scaricati vicino a un declivio nei pressi di Boadiglia del Monte e fucilati. Papa Giovanni Paolo II li ha beatificati il 25 ottobre 1992.
Presso Madrid in Spagna, beati Cristino (Michele) Roca Huguet, sacerdote, e undici compagni, martiri, che, appartenenti tutti all'Ordine di San Giovanni di Dio, furono uccisi nel corso della guerra civile in odio alla religione.

San Giustino di Parigi
Nato a Parigi, San Giustino, insegnava all'Università della sua città, materie giuridiche in cui era versatissimo. Entrato poi nell'Ordine Mercedario ricevette l'abito nel convento di Valenza (Spagna) come cavaliere laico. In seguito venne inviato nella città di Granada in missione di redenzione, dove fortificò alcuni prigionieri che sotto le pressioni dei mori erano sul punto di rinnegare la loro fede. I mori infuriati del suo successo e sentendolo parlare con ardore sulle verità della religione cattolica mentre disprezzava la legge di Maometto, lo presero, gli spaccarono le mascelle ed infine lo appesero con una corda al collo ad un albero.Invocando il nome di Gesù spirò santamente raggiungendo la schiera dei martiri nell'anno 1337.
L'Ordine lo festeggia l'1 settembre.

Santi Egidio ed Arcano da Sansepolcro
La tradizione indica con Egidio e Arcano i pellegrini che, sul finire del X secolo, avrebbero costruito un primo oratorio dedicato al Santo Sepolcro di Cristo, attorno al quale sorsero successivamente un'abbazia benedettina (poi camaldolese) e il borgo che darà origine all'attuale città di Sansepolcro, nei pressi di Arezzo. Secondo le antiche cronache, i due pellegrini sarebbero giunti a Sansepolcro fra 936 e 996. L'abbazia è documentata dal 1012. Attualmente Egidio e Arcano sono ricordati il 1° settembre, giorno in cui si celebra la solennità della dedicazione della basilica Cattedrale di Sansepolcro.

Beata Giovanna Soderini da Firenze
Giovanna da Firenze  fiorì nel primo secolo dell'Ordine dei Servi  di Maria, compagna di Santa Giuliana Falconieri. Ricevuto l'abito del Terz'Ordine, si dedicò alla Vergine in una vita casta e penitente. Alcune antiche immagini la ritraggono con i santi più illustri dell'Ordine. Leone XII ne confermò il culto nel 1828.
A Firenze, beata Giovanna, vergine del Terz'Ordine dei Servi di Maria, insigne per la preghiera e l'austerità di vita.

Santa Colomba
Santa Colomba Vergine, contessa dell'Università di Pagliara e sorella di San Berardo, vescovo e patrono della diocesi di Teramo, nacque nel 1100. Si ritirò, giovanissima, in eremitaggio presso le pendici del Monte Brancastello ove morì nell'inverno del 1116. Il fratello Berardo eresse una cappella sul luogo dell'eremitaggio, cappella che venne benedetta nel 1216 da Sant'Attanasio, vescovo di Penne.

Beato Simone Ponce
Mercedario spagnolo, il Beato Simone Ponce, incominciò a farsi conoscere per i suoi meriti e virtù nel 1349 passando in redenzione nell'Andalusia. Liberò dalla prigione dei mussulmani 137 schiavi e dopo una vita piena di meriti e tante sofferenze subite da parte dei mori, concluse la sua vita terrena in pace in una serena vecchiaia nell'anno 1359.
L'Ordine lo festeggia l'1 settembre.

Beate Maria Carmen Moreno Benitez e Maria Amparo Carbonell Munoz
A Barcellona sempre in Spagna, beati martiri Pietro Rivera, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali, Maria Carmela Moreno Benítez e Maria del Rifugio Carbonell Múñoz, vergini dell'Istituto di Maria Ausiliatrice, le quali nella stessa persecuzione, conformate alla passione di Cristo Sposo, giunsero al premio della pace eterna.

Beato Pietro Rivera Rivera
A Barcellona sempre in Spagna, beati martiri Pietro Rivera, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali, Maria Carmela Moreno Benítez e Maria del Rifugio Carbonell Múñoz, vergini dell'Istituto di Maria Ausiliatrice, le quali nella stessa persecuzione, conformate alla passione di Cristo Sposo, giunsero al premio della pace eterna.

Beato Lugi Conciso
Famoso dottore in Sacra Teologia, il Beato Luigi Conciso, scrisse molti libri importanti facendo onore all'Ordine Mercedario.
Inviato in Missione di redenzione ad Algeri in Africa, liberò 88 cristiani dalle mani dei nemici della fede cattolica. Carico di buone opere morì nell'anno 1372.
L'Ordine lo festeggia l'1 settembre.

Beato Alfonso Sebastia Vinals
Alfonso = valoroso e nobile, dal gotico
Nella città di Paterna nel territorio di Valencia sempre in Spagna, beato Alfonso Sebastiá Viñals, sacerdote e martire, che, preside della scuola di formazione sociale di Valencia, durante la medesima persecuzione contro la fede ricevette la corona della gloria.

Santa Verena di Zurzach
Nata in Egitto, arrivò in Italia al seguito della Legione Tebea. Fu poi a Coblenza e a Zurzach, Svizzera, dove si spese per i poveri.
A Zurzach sul Reno nel territorio di Zurigo, nell'odierna Svizzera, santa Verena, vergine.

San Vittore di Le Mans
Vittore, Vittorio = vincitore, dal latino
Bastone pastorale
A Le Mans nella Gallia lugdunense, ora in Francia, san Vittorio, vescovo, ricordato da san Gregorio di Tours.

San Sisto di Reims
A Reims nella Gallia belgica, ora in Francia, san Sisto, che si ritiene sia stato il primo vescovo di questa città.

San Costanzo di Aquino
Ad Aquino nel Lazio, san Costanzo, vescovo, di cui il papa san Gregorio Magno loda il dono della profezia.

San Vincenzo
A Dax in Aquitania, in Francia, san Vincenzo, celebrato come vescovo e martire.

Sant'Adiutore
Adiutore = colui che aiuta, dal latino
Bastone Pastorale, Sacra Scrittura

Sant'Elpidio di Atella (S. Arpino)
Elpidio = speranza, dal greco
Bastone pastorale

San Prisco di Capua
A Capua sulla via Aquaria in Campania, san Prisco, martire.

San Tammaro
Tammaro = palma da datteri, dall'ebraico
Bastone pastorale

San Terenziano
Palma
A Todi in Umbria, san Terenziano, vescovo.

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