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Beati Luigi Beltrame Quattrocchi e Maria Corsini
Luigi Beltrame nacque a Catania il 12 gennaio 1880; adottato da uno zio senza figli, che gli dà il suo cognome, Quattrocchi, si trasferisce con lui a Roma dove studia Giurisprudenza. Qui conosce Maria Luisa Corsini, figlia unica di genitori fiorentini, di quattro anni più giovane. Le nozze vengono celebrate nella Basilica di S. Maria Maggiore il 25 novembre 1905. L’anno seguente nasce il primo figlio, Filippo, seguito da Stefania (nel 1908), Cesare (1909) ed Enrichetta (1914); crescendo abbracceranno tutti la vita religiosa. Luigi fu avvocato generale dello Stato; Maria, una scrittrice assai feconda di libri di carattere educativo.  Il Papa li ha beatificati il 21 ottobre 2001, nel ventesimo anniversario della Familiaris Consortio. In quell’occasione, per la prima volta nella storia della Chiesa abbiamo visto elevata alla gloria degli altari una coppia di sposi, beati non "malgrado" il matrimonio, ma proprio in virtù di esso.
26 agosto: A Roma, beata Maria Beltrame Quattrocchi, che, madre di famiglia, visse con suo marito una vita di profonda e lieta comunione di fede e di carità verso il prossimo, illuminando con la luce di Cristo la famiglia e la società.
9 novembre: A Roma, beato Luigi Beltrame Quattrocchi, che, padre di famiglia, nelle faccende pubbliche come in quelle private osservò i comandamenti di Cristo e li proclamò con diligenza e probità di vita.

Madonna di Czestochowa
Il tesoro più prezioso di Jasna Gòra è il Quadro Miracoloso della Madonna. Ciò che rese in breve tempo Jasna Gòra il più famoso santuario del paese, che già contava numerosi luoghi di culto mariano, non fu forza della tradizione che vuole l'Evangelista Luca autore del quadro, né la prelazione dei reali che da sempre avevano cara Jasna Gòra: Ciò che rese questo luogo famoso è la presenza miracolosa dell'Immagine che ha sempre richiamato pellegrini da tutta la Polonia e dal mondo intero, come attestano i numerosissimi ex-voto.

Santa Maria di Gesù Crocifisso (Mariam Baouardy)
Mariam Baouardy nacque ad Abellin in Israele il 5 gennaio 1846, da genitori molto poveri ma altrettanto onesti e pii cristiani greco-cattolici. Rimasta orfana di entrambi i genitori a soli tre anni di età insieme al fratello Paolo, venne affidata ad uno zio paterno, che alcuni anni dopo si trasferì ad Alessandria d’Egitto. Non ricevette alcuna istruzione scolastica, rimanendo analfabeta. A tredici anni, per il desiderio di appartenere solo a Dio, rifiutò con fortezza il matrimonio che, secondo le consuetudini orientali, le aveva preparato lo zio. Seguirono alcuni anni durante i quali lavorò come domestica ad Alessandria, Gerusalemme, Beirut e Marsiglia. Qui, all’inizio della Quaresima del 1865, entrò dalle Suore della Compassione, ma ammalatasi dovette lasciare dopo due mesi. Fu poi accolta tra le Suore di San Giuseppe dell’Apparizione, ma dopo due anni di postulandato ne fu dimessa, essendo stata giudicata più adatta per la vita claustrale. Fu così che il 14 giugno 1867 arrivò al Carmelo di Pau, prendendo poi il nome di suor Maria di Gesù Crocifisso. Il 21 agosto 1870, ancora novizia, partì per l’India per la fondazione di un Carmelo a Mangalore. Il 21 novembre 1871 fece la sua professione religiosa. Un anno dopo fu rimandata a Pau, da dove partì con altre religiose nell’agosto 1875 per Betlemme, per la fondazione del primo Carmelo in terra di Palestina. Morì il 26 agosto 1878 a Betlemme a causa di una cancrena contratta in seguito ad una frattura prodotta da una caduta. Beatificata da san Giovanni Paolo II il 13 novembre 1983, è stata canonizzata da papa Francesco a Roma il 17 maggio 2015. Nel calendario della Chiesa universale è ricordata il 26 agosto, mentre in quello dell’Ordine Carmelitano la sua memoria liturgica cade il 25 agosto. La sua tomba, meta di pellegrinaggio da parte di cristiani e musulmani, si trova nella chiesa del Carmelo di Betlemme.
Nella città di Betlemme in Terra Santa, beata Maria di Gesù Crocifisso (Maria) Baouardy, vergine dell'Ordine delle Carmelitane Scalze, che, ricca di mistici doni, unì la vita contemplativa a una straordinaria carità.

Santa Teresa di Gesù Jornet e Ibars
Teresa Jornet e Ibars, nata ad Aytona in Catalogna, ottenne il diploma di maestra e s’impegnò nell’attività educativa tramite le scuole fondate dal suo prozio, il Beato Francisco Palau y Quer. Dopo essersi sganciata dalla sua opera, attese che il volere di Dio le si manifestasse. Un incontro casuale con don Pedro Llacera nella città di Barbastro le prospettò la possibilità di aderire a una nascente congregazione, fondata da don Saturnino López Novoa per l’assistenza agli anziani poveri e ammalati. L’11 ottobre 1872 si trasferì a Barbastro con la sorella María e un’amica comune, Mercedes Calzada y Senán, per raggiungere le prime aspiranti. Il piccolo gruppo, del quale Teresa era stata nominata superiora, prese l’abito religioso il 27 gennaio 1873: è quella la data di fondazione delle "Piccole Suore dei Poveri Abbandonati", poi rinominate "Piccole Suore degli Anziani Abbandonati". Morì di tubercolosi a Liria, presso Valencia, il 26 agosto 1897. È stata canonizzata dal Beato Paolo VI il 27 gennaio 1974. I suoi resti mortali, insieme a quelli di don Saturnino López Novoa (Venerabile dal 2014), riposano nella cripta adiacente alla Casa madre delle Piccole Suore degli Anziani Abbandonati, a Valencia. Entrambi sono considerati Fondatori pari merito e a pieno titolo della Congregazione.
A Liria in Spagna, santa Teresa di Gesù Jornet Ibars, vergine, che fondò per l'assistenza agli anziani l'Istituto delle Piccole Sorelle degli Anziani Abbandonati.

Beato Giacomo Retouret
Nato a Limoges, in Francia, il 15 settembre 1746, era un giovane di grandi doti. A quindici anni venne accolto nel convento carmelitano della sua città. Dopo l'ordinazione sacerdotale, il suo carattere fervido attirò l'ammirazione di molti fedeli in modo particolare con la sua predicazione. Ma spesso non poteva adempiere ai suoi impegni a causa di una cattiva salute che lo tormentò a lungo. La Rivoluzione francese non risparmiò la sua vita. Come la maggior parte del clero, rifiutò il giuramento a sostegno di una legge che decretava l'elezione dei vescovi e dei parroci direttamente dal popolo. Inoltre fu accusato di far parte di un gruppo di emigrati politici anti-rivoluzionari. Arrestato e condannato insieme ad altri sacerdoti e religiosi, fu costretto all'esilio nella Guinea francese dell'America del Sud. Fu deportato a Rochefort e segregato in una nave-prigione che venne bloccata dagli inglesi. Retouret morì a Madame Isle, alcuni miglia lontano da La Rochelle, il 26 agosto 1794 all'età di 48 anni. I (Avv.)/i
Al largo di Rochefort sulla costa francese, beato Giacomo Retouret, sacerdote dell'Ordine dei Carmelitani e martire, che, nel corso della rivoluzione francese, fu trascinato via dal convento di Limoges e gettato in una sordida galera, dove, lasciato quasi senza vesti, morì di notte assiderato.

Santa Giovanna Elisabetta Bichier des Ages
Giovanna Elisabetta Bichier nacque il 5 luglio 1773 nel castello degli Ages, nell'Indre, da una famiglia profondamente religiosa. Nel 1797 incontrò Andrea Uberto Fournet, curato di Maillé a cui affidò la direzione della sua anima. Inizialmente attirata dalla austera vita religiosa (Trappa o Carmelo), su suggerimento di Fournet fondò invece una Congregazione il cui carisma era l'assistenza ai malati e l'educazione delle fanciulle. Nel 1807 nacque l'Istituto delle Figlie della Croce, che si sviluppò rapidamente. Quando morì il 26 agosto 1838, Giovanna Elisabetta lasciava novantanove case in ventitré diocesi. Nonostante l'apparente serenità, Giovanna Elisabetta conobbe profonde sofferenze fisiche e morali, soprattutto dopo il 1815, anno in cui rimase invalida in seguito ad una operazione mal riuscita. Profondamente devota all'Eucaristia, visse una spiritualità fondata sulla contemplazione della Croce.
A Puy-en-Vélay presso Poitiers sempre in Francia, santa Giovanna Elisabetta Bichier des Âges, vergine, che, durante la rivoluzione francese, aiutò sant'Andrea Uberto Fournet a svolgere clandestinamente il suo ministero e, restituita la pace alla Chiesa, fondò la Congregazione delle Figlie della Croce per l'istruzione dei poveri e l'assistenza ai malati.

San Melchisedech
"Melchisedech, re di Salem e sacerdote del Dio altissimo" è citato due volte nell’Antico Testamento. Incontrò Abramo, gli offrì pane e vino e lo benedisse. Abramo in cambio gli consegnò la decima del bottino recentemente conquistato (Gn 14,18-20). Quando Gerusalemme diventò capitale del Regno di Israele, il re Davide venne proclamato "sacerdote per sempre alla maniera di Melchisedech" (Sal 110,4). Tale allusione ad un altro sacerdozio, differente da quello levita, venne utilizzata nella Lettera agli Ebrei: Cristo è sacerdote non per discendenza carnale, ma "alla maniera di Melchisedech" (Eb 6,20). La tradizione cristiana vide in Melchisedech una profezia di Cristo e nell’offerta del pane e del vino la profezia dell’Eucaristia.
Melchisedech = il Re, cioè Dio, è giustizia
Pane e vino.
Commemorazione di san Melchisedek, re di Salem e sacerdote del Dio altissimo, che salutò Abramo di ritorno dalla vittoria con la sua benedizione, offrendo al Signore un sacrificio santo, una vittima immacolata, e fu visto come prefigurazione di Cristo, re di pace e di giustizia e sacerdote in eterno, senza genealogia.

Sant'Alessandro di Bergamo
Patrono di Bergamo, vissuto a cavallo del III e IV secolo. Dopo essere stato comandante di centuria della legione Tebea, utilizzata prevalentemente in Oriente, è spostato in Occidente. Gli viene ordinato di ricercare i cristiani contro i quali è in atto una persecuzione. Di fronte al suo rifiuto e di alcuni compagni segue la decimazione, a cui riesce a salvarsi. Scappa a Milano dove però è riconosciuto e incarcerato. Grazie a san Fedele, che organizza la fuga di Alessandro, si rifugia a Como e infine, passando per Fara Gera d'Adda e Capriate, arriva a Bergamo. Qui, ospite del principe Crotacio, che lo aiuta a nascondersi, inizia la sua opera di predicazione e conversione di molti cittadini, tra cui i martiri Fermo e Rustico. Ma nel 303 Alessandro è nuovamente scoperto e catturato. Condannato alla decapitazione, muore il 26 agosto a Bergamo, dove ora sorge la chiesa di Sant'Alessandro in Colonna.
Bergamo
Alessandro = protettore di uomini, dal greco.
Palma
A Bergamo, sant'Alessandro, martire.

Beato Ambrogio da Benaguacil (Luis Valls Matamales)
Predicazione, ministero delle confessioni e della direzione spirituale furono la sua attività di frate minore cappuccino. Fu uomo di preghiera e di carità. Costretto a lasciare il convento di Massamagrell (Valencia), si diresse a Vinalesa dove la notte del 24 agosto 1936 fu arrestato e condotto davanti al comitato del popolo per essere interrogato. Sulla strada da Valencia a Barcellona, nel luogo detto "Altura De Los Consumos" fu assassinato. E' stato beatificato da Papa Giovanni Paolo II, domenica 11 Marzo 2001.
A Valencia sempre in Spagna, beato Ambrogio (Luigi) Valls Matamales, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini e martire, che per il sangue versato durante la persecuzione meritò di essere partecipe del banchetto eterno.

Beato Giovanni Urgel
Maestro Generale dell'Ordine Mercedario, il Beato Giovanni Urgel, fu eletto l'8 settembre 1492 e lo amministrò per 21 anni con grande zelo. Fondò molti conventi fra i quali quello di Oràn in Africa nel 1509 e li adornò con materiali sacri, visitando i conventi trovò che l'immagine della Vergine Maria della Mercede, ormai troneggiava sull'altare maggiore di quasi tutte la chiese mercedarie.
Inviò i primi missionari in America con Cristoforo Colombo e nel 1503 fece stampare breviari e messali secondo le usanze proprie dell'Ordine perché fino ad allora molti frati usavano quelli che l'occasione offriva. Famoso per la santità della vita rese l'anima a Dio il 26 agosto del 1513 nel convento di Barcellona in Spagna.
L'Ordine lo festeggia il 26 agosto.

Beata Maria de los Angeles Ginard Martì
Suor Maria de los Angeles, al secolo Angela Ginard Martí, religiosa professa della Congregazione delle Suore Zelatrici del Culto Eucaristico, nata il 3 aprile 1894 nella cittadina di Lluchmayor, Diocesi di Mallorca (Spagna), fu uccisa a Dehesa de la Villa, sobborgo di Madrid (Spagna) nel 1936, vittima della persecuzione religiosa della Guerra Civile Spagnola. Riconosciutone il martirio "in odium fidei" il 19 aprile 2004, è stata beatificata il 29 ottobre 2005 in San Pietro sotto il pontificato di Benedetto XVI.
Palma

Beata Lorenza (Leukadia) Harasymiv
Nella cittadina di Kharsk vicino a Tomsk nella Siberia in Russia, beata Lorenza (Leucadia) Harasymiv, vergine della Congregazione delle Suore di San Giuseppe, che durante il regime di oppressione perpetrato in patria dai persecutori della fede fu deportata in questo campo di prigionia, dove con la sua morte gloriosa unì alla purezza della sua vita la perseveranza nella fede.

Beato Pietro da Benisa (Alejandro Mas Ginestar)
A Denia nel territorio di Alicante ancora in Spagna, beato Pietro (Alessandro) Max Ginestar, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini e martire, che fu coronato dal martirio per Cristo nella medesima persecuzione.

Beato Felice (Félix) Vivet Trabal
Nella città di Esplugues vicino a Barcellona in Spagna, beato Felice Vivet Trabal, religioso della Società Salesiana e martire, che durante la medesima persecuzione conseguì il merito di accedere al grande convito dei cieli.

San Vittore
A Cesarea di Mauritania, nel territorio dell'attuale Algeria, san Vittore, martire, che, condannato a morte, si dice sia stato crocifisso di sabato.

San Secondo
Biella, Ventimiglia (IM), Salussola (BI), Torino
Etimologia: Secondo = figlio secondogenito, dal latino
Palma, Spada, Stendardo

Sant'Anastasio di Salona (il Lavandaio)
A Spalato in Dalmazia, nell'odierna Croazia, sant'Anastasio lavandaio, martire.

San Massimiliano di Roma
A Roma sulla via Salaria antica nel cimitero di Basilla, san Massimiliano, martire.

Sant'Eleuterio di Auxerre
A Auxerre nella Gallia lugdunense, ora in Francia, sant'Eleuterio, vescovo.

Sant'Oronzo (Oronzio)
Lecce
Bastone pastorale

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