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San Pio X (Giuseppe Sarto)
(Papa dal 09/08/1903 al 20/08/1914)
Giuseppe Sarto, vescovo di Mantova (1884) e patriarca di Venezia (1893), sale alla cattedra di Pietro con il nome di Pio X. È il primo Papa dell’età contemporanea a provenire dal ceto contadino e popolare, seguito 65 anni dopo da Papa Giovanni XXIII. È uno dei primi pontefici ad aver percorso tutte le tappe del ministero pastorale, da cappellano a Papa. È il pontefice che nel Motu proprio «tra le sollecitudini» (1903) afferma che la partecipazione ai santi misteri è la fonte prima e indispensabile alla vita cristiana. Difende l’integrità della dottrina della fede, promuove la comunione eucaristica anche dei fanciulli, avvia la riforma della legislazione ecclesiastica, si occupa della Questione romana e dell’Azione Cattolica, cura la formazione dei sacerdoti, fa elaborare un nuovo catechismo, favorisce il movimento biblico, promuove la riforma liturgica e il canto sacro.
Pio = devoto, religioso, pietoso (signif. Intuitivo)
Memoria di san Pio X, papa, che fu dapprima sacerdote in parrocchia e poi vescovo di Mantova e patriarca di Venezia. Eletto, infine, Pontefice di Roma, si propose come programma di governo di ricapitolare tutto in Cristo e lo realizzò in semplicità di animo, povertà e fortezza, promuovendo tra i fedeli la vita cristiana con la partecipazione all'Eucaristia, la dignità della sacra liturgia e l'integrità della dottrina.
(20 agosto: A Roma, anniversario della morte di san Pio X, papa, la cui memoria si celebra domani).

Beata Vittoria Rasoamanarivo
Vittoria Rasoamanarivo, nacque nel 1848 a Tananarive in Madagascar, in una delle più potenti famiglie dell'isola. Seguì in gioventù la religione idolatrica dei suoi antenati. Ma quando nel Madagascar giunsero alcuni missionari gesuiti francesi, si iscrisse nella scuola della missione e si fece battezzare con il nome di Vittoria, nonostante le resistenze della famiglia. Divenuta principessa, fu data in sposa ad un alto ufficiale dell'esercito, schiavo dell'alcol e delle passioni, ma rifiutò il divorzio, conscia dell'indissolubilità e santità del matrimonio. Quando nel 1883 una persecuzione portò all'espulsione dei missionari e i fedeli cattolici vennero accusati come traditori, Vittoria continuò a professare la sua fede apertamente, si fece protettrice della Chiesa a corte, insistendo che le chiese e le scuole cattoliche rimanessero aperte e incoraggiando le comunità alla perseveranza. Donna di profonda preghiera, trascorreva ore in chiesa e si dedicò ad innumerevoli opere di carità in favore di poveri, prigionieri, abbandonati, lebbrosi. Morì il 21 agosto 1894 a 46 anni. È stata proclamata beata da Giovanni Paolo II il 29 aprile 1989.
Ad Antananarivo in Madagascar, beata Vittoria Rasoamanarivo, che, rimasta vedova dopo il matrimonio con un uomo violento, quando i missionari furono espulsi dall'isola, aiutò con ogni mezzo i cristiani e difese la Chiesa presso i pubblici magistrati.

Beato Brunone Giovanni (Brunon Jan) Zembol
Nacque a Letownia, nella diocesi polacca di Cracovia, il 7 settembre 1905. Nel 1922 fu accolto dalla Provincia dei Frati Minori di Santa Maria degli Angeli. Compiuto il noviziato, fu ammesso alla professione temporanea il 22 ottobre 1928 e a quella solenne il 6 marzo 1932, assumendo il nome di Brunon. Fu cuoco e organista in diversi conventi della Provincia. Il 19 novembre 1939 fu preso in ostaggio dai nazisti a Chelm ed imprigionato a Lublin. Da qui fu poi deportato prima a Sachsenhausen ed infine, nel dicembre del 1939, a Dachau. Il 21 agosto 1942, stremato nelle forze e preparato all'incontro con il Signore dal suo guardiano, morì nel campo di concentramento. In carcere i suoi compagni lo soprannominarono, per la sua inesauribile carità, «angelo di pazienza e di bontà». Giovanni Paolo II lo ha beatificato a Varsavia il 13 giugno 1999 con altri 107 martiri polacchi, tra i quali figurano quattro altri suoi confratelli.
Vicino a Monaco di Baviera in Germania, beato Bruno Zembol, martire, che, deportato per la sua fede dalla Polonia costretta sotto un regime ostile a Dio, nel campo di prigionia di Dachau, morì gloriosamente tra i supplizi.

Sant'Euprepio di Verona
Euprepio, nome greco, è indicato da autorevoli fonti antiche come primo vescovo di Verona (III sec.). Nulla si sa della sua vita. Alla fine del secolo XV il suo corpo fu ritrovato, insieme con quello di altri santi vescovi, nella pieve di San Procolo. Le reliquie vi rimasero fino all'epoca napoleonica (1806), quando furono trasferite nella cripta dell'attigua basilica di San Zeno. Nel 1961 la Congregazione dei riti, su proposta del vescovo scaligero Giuseppe Carraro, riunì i santi vescovi veronesi sotto un'unica festa (30 ottobre), conservando la celebrazione odierna al protovescovo Euprepio.
Bastone pastorale
A Verona, sant'Euprepio, ritenuto primo vescovo di questa città.

Beato Pedro Sadurní Raventós
Sacerdote e professore di scienze della scuola San Jose de Tremp. Uomo di grande cultura e talento. È stato il più grande esperto di educazione religiosa presso l'Istituto. Aveva la capacità di comunicare con gli studenti: l'amore della conoscenza, di apprendimento e voglia di imparare. Era stato professore del seminario della Sacra Famiglia a Barcellona e altri centri della Congregazione. Accompagnando il servo di Dio Giovanni Cusco, suo superiore, ha subito la stessa sorte, dopo essersi confessati reciprocamente, fino alla destinazione finale e in carcere. Fu ucciso nel cimitero di Lleida al mattino del 21 agosto 1936 e sepolto in una fossa comune.

Santi Bernardo (Hamed), Maria (Zaida) e Grazia (Zoraide) di Alzira
Musulmano di grande prestigio alla corte di di Valencia, fu convertito dai monaci del monastero cistercense di Poblet in Spagna. Avendo, a sua volta, convertito le due sorelle, fu martirizzato insieme a loro.
Grazia = avvenente, soave, gentile, dal latino
Palma
Ad Alzira nel territorio di Valencia in Spagna, commemorazione dei santi martiri Bernardo, prima chiamato 'Ahmed, monaco dell'Ordine Cistercense, e le sue sorelle, Maria (Zaida) e Grazia (Zoraida), che dalla religione maomettana egli aveva condotto alla fede in Cristo.

Beata Beatrice de Roelas
Fondatrice con altre consorelle del monastero dell'Assunzione in Siviglia (Spagna), la Beata Beatrice de Roelas, fu famosissima per la preghiera e lo spirito della penitenza. Terminò la sua vita terrena nell'anno 1580 nello stesso monastero ed ora meritevolmente esulta nel Signore.
L'Ordine la festeggia il 21 agosto.

San Sidonio Apollinare
A Clermont-Ferrand in Aquitania, in Francia, san Sidonio Apollinare, che, da prefetto della città di Roma ordinato vescovo di Clermont, versato tanto nelle scienze sacre come in quelle profane, da vero padre universale e dottore insigne, forte di cristiano coraggio si oppose alla ferocia dei barbari.

San Privato di Mende
Nel territorio di Mende in Francia, san Privato, vescovo e martire, che, durante l'invasione dei Vandali in Francia, fu trovato nella cripta, dove attendeva a digiuni e preghiere, e morì battuto con le verghe per essersi rifiutato di tradire le sue pecore immolando agli idoli.

Beato Raimondo Peiro Victori
In località El Morrot presso Barcellona sempre in Spagna, beato Raimondo Peiró Victorí, sacerdote dell'Ordine dei Predicatori e martire, che nella stessa persecuzione passò con la propria morte alla vita gloriosa, facendo fedelmente sue le parole di Cristo.

San Quadrato di Utica
A Utica in Africa, nell'odierna Tunisia, san Quadrato, vescovo e martire, che insieme a tutto il suo popolo, chierici e laici, rese testimonianza di fede in Cristo e, da buon pastore, seguì a quattro giorni di distanza il gregge che aveva pascolato.

Beato Salvatore Estrugo Solves
Nel villaggio di Alberic nel territorio di Valencia in Spagna, beato Salvatore Estrugo Solves, sacerdote e martire, che, durante la persecuzione, sopportò per amore di Cristo ogni avversità fino ad ottenere la palma della vittoria.

Santi Bassa, Teognio, Agapio e Pisto
Commemorazione dei santi martiri Bassa e i suoi tre figli Teognio, Agapio e Pistio: di essi si dice che Bassa abbia subito il martirio nell'isola di Alone, gli altri a Edessa nell'antica Siria.

Santi Agatonico, Zotico e compagni
In Tracia, nell'odierna Turchia, santi Agatoníco, Zótico e altri, martiri, che si tramanda abbiano subito il martirio a Silivri e in altri luoghi.

San Giuseppe Dang Dình (Nien) Vien
Nella città di Hưng Yên nel Tonchino, ora Viet Nam, san Giuseppe Đặng Đình (Niên) Viên, sacerdote e martire sotto l'imperatore Minh Mạng.

Santa Ciriaca di Roma
A Roma al Verano, santa Ciriaca, che lasciò il suo nome al cimitero sulla via Tiburtina da lei donato alla Chiesa.

Santi Lussurio, Cisello e Camerino
Palma
A Forolongianus in Sardegna, san Lussorio, martire.

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