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Santa Chiara della Croce (di Montefalco)
Santa Chiara nacque a Montefalco (Perugia) nel 1268. A sei anni entrò  nel reclusorio dove la sorella Giovanna viveva con alcune compagne in  grande austerità di vita. Nel 1290 il reclusorio venne costituito in  monastero con la Regola di sant’Agostino. Morta la sorella Giovanna il  22 novembre 1291, Chiara della Croce venne eletta superiora del monastero, ufficio che svolse fino alla morte avvenuta il 17 agosto 1308. Arricchita dei doni spirituali della scienza infusa e del discernimento, difese con passione l’ortodossia della fede contro insidiose deviazioni ereticali. Fu consigliera spirituale di persone  anche influenti della chiesa e della società del tempo. La sua spiritualità si incentrò sulla meditazione della passione di Cristo e sulla devozione alla Croce. Dopo la sua morte le consorelle, premurose di conservare il suo corpo, le aprirono il cuore e vi trovarono impressi i segni della Passione. Il suo corpo è venerato nel santuario di Montefalco e custodito dalle monache agostiniane.
Chiara = trasparente, illustre, dal latino
A Montefalco in Umbria, santa Chiara della Croce, vergine dell'Ordine degli Eremiti di Sant'Agostino, che resse il monastero di Santa Croce e fu ardente di amore per la passione di Cristo.

Santa Beatrice de Silva Meneses
Beatrice de Silva Meneses, santa portoghese, è nata a Ceuta (Nord Africa) nel 1424 in una famiglia nobile. Sorella del beato Amedeo de Silva, Beatrice era imparentata con la famiglia reale portoghese. La sua bellezza e la sua virtù, attira i nobili castigliani; ciò suscita la gelosia della regina Isabella che la rinchiude per tre giorni in una cassapanca, mettendola a rischio di perdere la vita. Liberata, fa voto di castità e parte a Toledo. Si racconta che ad accompagnarla nel viaggio sono le apparizioni di san Francesco d'Assisi e di sant'Antonio di Padova; arrivata a Toledo entra nel convento cistercense di San Domenico, dove vive per circa trent'anni.
Grazie all'appoggio di Isabella la Cattolica, futura regina di Spagna, che dona a Beatrice il palazzo di Galiana in Toledo, con l'annessa chiesa di Santa Fè, la religiosa fonda l'ordine dell'Immacolata Concezione. Muore a Toledo il 1° settembre 1490. È proclamata santa nel 1976 da Paolo VI.
Pastorale, giglio, stella sulla fronte, cartiglio
A Toledo nella Castiglia in Spagna, santa Beatrice da Silva Meneses, vergine, che fu dapprima nobildonna della corte regia al seguito della regina Isabella; successivamente, desiderosa di una vita di maggior perfezione, si ritirò per molti anni tra le monache dell'Ordine di San Domenico, fondando infine un nuovo Ordine che intitolò alla Concezione della Beata Maria Vergine.

Santa Giovanna della Croce (Jeanne Delanoue)
Nacque a Saumur, sulle rive della Loira, in Francia, il 18 giugno 1666. I suoi genitori gestivano un modesto negozio di merceria, nei pressi del santuario di Notre-Dame-des-Ardilliers. Perse il padre all'età di soli sei anni e fu in grado di aiutare la mamma nel lavoro per poter mantenere l'intera famiglia. Morta anche la madre, un pellegrino al santuario invitò Jeanne a consacrarsi ai poveri. Lei prese a visitare coloro che vivevano nelle stalle scavate nella collina, portando loro nutrimento e vestiti, lavando i loro abiti e se necessario donandogli i suoi e cominciò anche ad accoglierli in casa propria. Poi arrivarono alcune giovani per aiutarla. Così nel 1704 nacque la congregazione di Sant'Anna della Provvidenza. E nel 1715 sorse a Saumur una casa per poveri. Alla sua morte, il 17 agosto 1736, la fondatrice lasciò una dozzina di comunità, ospizi ed anche piccole scuole. A Saumur risuonò l'annuncio: «La sainte est morte», cioè «La santa è morta». È santa dal 1982.
A Saumur presso Angers in Francia, santa Giovanna Delanoue, vergine, che, saldamente fiduciosa nell'aiuto della divina Provvidenza, dapprima accolse in casa sua orfane, anziane, malate e prostitute e poi fondò con alcune compagne l'Istituto delle Suore di Sant'Anna della Provvidenza.

San Carlomanno
Era il figlio maggiore del Maestro di palazzo di Neustria ed Austrasia, Carlo Martello, e di Rotrude de Tréves (695-724). Nel 741, alla morte del padre ereditò l'Austrasia, la Svevia e la Turingia, che governò come maggiordomo (maestro di palazzo), senza assumere il titolo di re. Fu costantemente in lotta contro il ducato d'Aquitania, gli Alemanni, i Bavari ed i Sassoni, che riuscì sempre a sconfiggere. Fu promotore, sotto l'influsso di San Bonifacio, che era sotto la sua protezione, tra il 742 ed il 744 di una politica di moralizzazione dei costumi dei chierici e di rispetto per i beni della Chiesa e delle sedi vescovili da parte dei laici. Dopo tante battaglie, nel 747, rinunciò al potere e si fece religioso; si incontrò con Papa Zaccaria, affinché sollecitasse il suo passaggio allo stato clericale e si ritirò nell'abbazia di Montecassino, lasciando in mano al fratello Pipino il Breve, tutti i suoi titoli ed i suoi possedimenti. Nel 751 cercò di intervenire, per impedire l'incoronazione del fratello a re dei Franchi, ma il papa riuscì a fermarlo in Provenza e gli impose di rientrare immediatamente a Montecassino. Nel 753, fu inviato in Francia per una missione di pace ma morì a Vienne, nel 754. Fu tumulato nell'abbazia di Montecassino.

San Nicola (Nicolò) Politi
Nacque nella città d'Adernò (oggi Adrano - Catania) nel 1117 nel nobile casato dei Politi. Venne presto considerato un santo: col segno della croce scacciava i lupi che assalivano gli ovili, sanava le pecore, intercedeva per la guarigione dei malati. Nel giorno delle nozze, imposte dai genitori, fuggì iniziando a solo 17 anni la vita eremitica. Fino a quando divenne monaco laico presso il Monastero basiliano del Rogato, dove visse per il resto della vita. Ogni sabato, percorrendo un impervio sentiero, si recava dalla grotta dove dimorava al monastero per confessarsi e ricevere l'Eucaristia. Il 12 agosto del 1167 Nicolò rientrò alla grotta esausto. Poco dopo un angelo gli rivelò che la sua anima sarebbe salita in Cielo due giorni dopo la festa dell'Assunta. Martedì 15 Agosto si recò al monastero per confessarsi e ricevere per l'ultima volta l'Eucaristia. Salutò tutti i monaci, affidandosi alle loro preghiere. All'alba del 17 Agosto 1167 Nicolò, dopo una notte in preghiera, con la croce fra le braccia, fu accolto dal Signore.
Ad Arcaria vicino a Milazzo in Sicilia, san Nicola Politi, eremita, che praticò un vita di estrema austerità in una grotta.

Beata Maria Elisabetta Turgeon
Il cardinale Angelo Amato, a nome di Papa Francesco, ha presieduto il 26 aprile 2015 la beatificazione di Maria Elisabetta Turgeon, religiosa canadese vissuta nel XIX secolo. Da lei la Chiesa riceve in eredità la fede di chi sa confidare nel Signore anche quando il corpo è debole. La consacrata nella sua breve vita, morì infatti a 41 anni, riuscì a fondare la Congregazione delle Suore di Notre Dame del Santo Rosario. Una realtà i cui frutti oggi sono estesi negli Stati Uniti e nel Centro America. In particolare Maria Elisabetta rivolgeva la sua attenzione ai bambini poveri delle campagna di Saint-Germain di Rimouski non lontana da quella di Québec. Nonostante le sofferenze sopportate a causa della fragile salute, la sua era una presenza di letizia e gioia che accompagnavano un carattere coraggioso e deciso. La religiosa aveva una fiducia incrollabile nel Signore e in particolare nella Divina Misericordia. Una volta affermò che "con la protezione di Gesù Cristo, le ragnatele sono più forti delle muraglie, ma senza la sua protezione le più forti muraglie sono fragili come ragnatele".

Beato Enrico Canadell Quintana
Enrico Canadell Quintana nacque il 29 giugno 1890 ad Olot, diocesi e provincia di Gerona, da Franziskus Canadell y Presta e Margherita Quintana. Venne battezzato il giorno seguente. Il 22 ottobre 1905 iniziò il noviziato ed il 18 agosto 1907 fece i voti semplici. Dopo il periodo di formazione e la professione dei voti solenn il 29 giugno 1912, venne ordinato sacerdote il 20 settembre 1913. Insegnava poi nelle Scuole Pie di Mataró, Balaguer e Barcellona. Il 30 agosto 1936 venne messo nel carcere di Scatellón ed il 17 agosto fucilato nei pressi di Castelfullit. Il 24 aprile 1939 i resti mortali di p. Enrico vennero riconosciuti.
Presso la cittadina di Castelfullit de la Roca vicino a Gerona in Spagna, beato Enrico Canadell, sacerdote dell'Ordine dei Chierici regolari delle Scuole Pie e martire, ucciso in odio alla Chiesa.

San Mirone di Cizico
San Mirone, presbitero e martire, che secondo la leggenda fu decapitato dopo molti tormenti a Cizico nell'Ellesponto, sotto il governatore Antipatro e regnante l'imperatore Decio.
A Cizico in Ellesponto, nell'odierna Turchia, san Mirone, sacerdote e martire, che, come si tramanda, fu decapitato dopo molti supplizi sotto l'imperatore Decio e il governatore Antipatro.

Sant'Elia il Giovane (di Enna)
Elia = il mio Signore è Jahvè, dall'ebraico
A Salonicco in Macedonia, nell'odierna Grecia, transito di sant'Elia il Giovane, monaco secondo l'insegnamento dei Padri orientali, che, dopo aver molto patito per la fede da parte dei Saraceni, condusse con grande forza d'animo in Calabria e in Sicilia una severa vita di austerità e di preghiera.

San Donato (Donatello) da Ripacandida
Nato a Ripacandida (Pz) nel 1179, ammesso al noviziato a Montevergine nel 1194. Muore nel monastero Benedettino di S.Onofrio (SA) il 17 agosto 1198.
Ripacandida lo ricorda il 17 agosto col nome di S. Donatello per distinguerlo da S. Donato Vescovo e Martire di Arezzo.
Donato = dato in dono, dal latino

Beato Natale Ilario Le Conte
Nel braccio di mare antistante Rochefort in Francia, beato Natale Ilario Le Conte, martire, che, chierico della cattedrale di Bourges preposto all'ufficio di musico, gettato in una galera durante la persecuzione in odio alla religione, morì per Cristo consunto da malattia.

San Mamas di Cesarea di Cappadocia
A Cesarea in Cappadocia, nell'odierna Turchia, san Mamas, martire, che, umilissimo pastore, visse solitario tra le selve dei monti in massima frugalità e subì il martirio sotto l'imperatore Aureliano per aver professato la sua fede in Cristo.

Santi Giacomo Kyuhei Gorobioye Tomonaga e Michele Kurobioye
A Nagasaki in Giappone, santi martiri Giacomo Kyuhei Gorobioye Tomonaga, sacerdote dell'Ordine dei Predicatori, e Michele Kurobioye, condannati a morte per Cristo sotto il comandante supremo Tokugawa Yemitsu.

Beato Alberto da Chiatina
Alberto = di illustre nobiltà, dal tedesco
A Colle di Val d'Elsa vicino a Siena, beato Alberto, sacerdote, che offrì al popolo un insigne esempio di virtù.

San Gerone
In Frisia, nel territorio dell'odierna Olanda, san Gerone, sacerdote e martire, che si tramanda sia stato ucciso da alcuni pagani normanni.

Sant'Anastasio di Terni
Anastasio = risorto, dal greco
Bastone pastorale

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