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San Rocco
Le fonti su di lui sono poco precise e rese più oscure dalla leggenda. In pellegrinaggio diretto a Roma dopo aver donato tutti sui beni ai poveri, si sarebbe fermato a ad Acquapendente, dedicandosi all'assistenza degli ammalati di peste e facendo guarigioni miracolose che diffusero la sua fama. Peregrinando per l'Italia centrale si dedicò ad opere di carità e di assistenza promuovendo continue conversione. Sarebbe morto in prigione, dopo essere stato arrestato presso Angera da alcuni soldati perché sospettato di spionaggio. Invocato nelle campagne contro le malattie del bestiame e le catastrofi naturali, il suo culto si diffuse straordinariamente nell'Italia del Nord, legato in particolare al suo ruolo di protettore contro la peste. Gregorio XIII introdusse il nome di Rocco nel Martirologio Romano, sotto il pontificato di Urbano VIII la Congregazione dei Riti accordo un Ufficio e una Messa propri per le chiese costruite in onore del santo. Infine, nel 1694, Innocenzo XII presrisse ai Francescani di celebrare la festa con rito doppio maggiore, forte della citazione fatta nel 1547 da Paolo IV nella Bolla "Cum a nobis di San Roco" quale membro del Terz'Ordine di San Francesco.
Malati infettivi, Invalidi, Prigionieri, Montpellier
Rocco = grande e forte, o di alta statura, dal tedesco
Cane, Croce sul lato del cuore, Angelo, Simboli del pellegrino
In Lombardia, san Rocco, che, originario di Montpellier in Francia, acquistò fama di santità con il suo pio peregrinare per l'Italia curando gli appestati.

Santo Stefano di Ungheria
Di nobilissima famiglia, e gli ricevette da bambino una profonda educazione cristiana. Consacrato re d'Ungheria nella notte di Natale dell'anno mille con il titolo di "re apostolico", organizzò non solo la vita politica del suo popolo, riunendo le 39 contee in unico regno, ma anche quella religiosa gettando le fondamenta di una solida cultura cristiana. Egli divise il territorio in diocesi, eresse chiese monasteri, fra cui quello famoso di San Martino di Pannonhalma, ed appoggiò il clero servendosi come collaboratori di Benedettini di Cluny. Aveva sposato una principessa, Gisella di Baviera, che lo sostenne nella sua opera e che alla sua morte si richiuse nel monastero benedettino di Passau.
Stefano = corona, incoronato, dal grecoSanto Stefano, re d'Ungheria, che, rigenerato nel battesimo e ricevuta da papa Silvestro II la corona del regno, si adoperò per propagare la fede cristiana tra gli Ungheresi: riordinò la Chiesa nel suo regno, la arricchì di beni e di monasteri, fu giusto e pacifico nel governare i sudditi, finché a Székesfehérvár in Ungheria, nel giorno dell'Assunzione, la sua anima salì in cielo.
(15 agosto: A Székesfehérvár in Pannonia, nell'odierna Ungheria, anniversario della morte di santo Stefano, re di Ungheria, la cui memoria si celebra domani).

San Teodoro di Octoduro
San Teodoro, popolarmente conosciuto come Teodulo, è considerato il primo vescovo del cantone svizzero del Vallese. Partecipò probabilmente al concilio di Aquileia ed al sinodo di Milano. A lui è attribuita la traslazione delle reliquie dei martiri della Legione Tebea e l’edificazione del primitivo santuario in loro onore a Sain-Maurice. Come San Grato di Aosta, anch’egli è invocato contro le avversità atmosferiche.
Diocesi di Sion (Vallese, Svizzera)
Teodoro = dal greco: dono di Dio
Mitra, Pastorale, Modellino di una chiesa.
A Sion nel Vallese nell'odierna Svizzera, san Teodoro, primo vescovo della città, che, seguendo l'esempio di sant'Ambrogio, difese la fede cattolica contro l'arianesimo e venerò con tutti gli onori le reliquie dei martiri di Agauno.

Sant'Ugolina di Vercelli
Una storia molto strana quella di questa Beata Vercellese vissuta sulla fine del 1200 - inizio 1300. Essa andò a chiudersi in un romitorio, facendosi passare per uomo e vi rimase per quarantasette anni per sfuggire alle mire di suo padre.  Per non svelare il  suo segreto si fece chiamare Ugo senza rivelare a nessuno la sua identità. Nel romitorio essa crebbe nella fede e nella preghiera. Quando morì allora si venne a sapere che era una donna e si poté ricostruire la sua vicenda in mezzo alla sorpresa e ammirazione di tutti.
Giglio

Beato Angelo Agostino Mazzinghi
Nacque a Firenze, o nei pressi, in data sconosciuta, ma certamente prima del 1386. Ricevuto nell'Ordine nel 1413, fu il primo figlio della riforma di S. Maria delle Selve. Ivi negli anni 1419-30 e 1437 e poi a Firenze negli anni 1435-37 esercitò l'ufficio del priore. Lettore in teologia, si distinse nella predicazione della parola di Dio. Morì a Firenze nel 1438. Il suo culto, già praticato in alcune località, fu confermato nel 1761.
A Firenze, beato Angelo Agostino Mazzinghi, sacerdote dell'Ordine dei Carmelitani.

Beata Pietra di San Giuseppe Pérez Florido (Ana Josefa)
La beata spagnola Pietra di San Giuseppe Pérez Florido, vergine, si dedicò all'assistenza degli anziani abbandonati e fondò la Congregazione delle Suore Madri degli Abbandonati e di San Giuseppe della Montagna. Giovanni Paolo II la beatificò il 16 ottobre 1994.
A Barcellona in Spagna, beata Pietra di San Giuseppe (Anna Giuseppa) Pérez Florido, vergine, che offrì con sollecitudine assistenza agli anziani soli e fondò la Congregazione delle Suore Madri degli Abbandonati.

Beati Simone e Maddalena Bokusai Kyota, Tommaso e Maria Gengoro, e Giacomo Gengoro
A Kokura sempre in Giappone, beati martiri Simone Bokusai Kyota, catechista, e Maddalena, coniugi, Tommaso Gengoro e Maria, anch'essi coniugi, e il piccolo Giacomo, loro figlio, che, per decreto del prefetto Yetsundo, furono crocifissi insieme a testa in giù in odio al nome di Cristo.

Beato Gabriele Maria da Benyfayo (Giuseppe Maria Sanchis Mompò)
Nel villaggio di Picassent nel territorio di Valencia ancora in Spagna, beato Gabriele (Giuseppe Maria) Sanchis Mompó, religioso del Terz'Ordine di San Francesco degli Incappucciati della Vergine Addolorata e martire, che passò al Signore ucciso dai nemici della Chiesa.

Beato Giovanni Battista Menestrel
In una sordida galera ancorata al largo di Rochefort in Francia, beato Giovanni Battista Ménestrel, sacerdote e martire, che, condannato per il suo sacerdozio agli arresti navali durante la rivoluzione francese, portò a termine il suo martirio consunto da piaghe putrefatte.

Beato Enrico da Almazora (Enrique Garcia Beltran)
Nel villaggio di Benicasim vicino a Castellón de la Plana sempre in Spagna, beato Enrico García Beltrán, diacono dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini e martire, che con il martirio fu reso partecipe della vittoria di Cristo.

Sant'Arsacio di Nicomedia
Commemorazione di sant'Arsacio, che sotto l'imperatore Licinio professò la fede cristiana e, abbandonato l'esercito, condusse a Nicomedia vita eremitica; infine, preannunciando l'imminente rovina della città, mentre pregava rese lo spirito a Dio.

Santa Rosa Fan Hui
Nel villaggio di Fannjiazhuang presso Wujiao nella provincia dello Hebei in Cina, santa Rosa Fan Hui, vergine e martire, che nella persecuzione scatenata dai seguaci della setta dei Boxer, coperta di ferite, fu gettata ancora viva nel fiume.

Beato Lorenzo Loricato di Subiaco
A Subiaco nel Lazio, beato Lorenzo, detto Loricato, che, avendo ucciso una persona accidentalmente, si impose come espiazione una vita di estrema austerità e penitenza e visse da eremita nella grotta di una montagna.

Beato Giovanni di S. Marta
A Kyoto in Giappone, beato Giovanni di Santa Marta, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori e martire, che, mentre veniva condotto al supplizio, predicava al popolo e cantava il salmo «Lodate, popoli tutti, il Signore».

Beato Placido Garcia Gilabert
A Denia nel territorio di Alicante sempre in Spagna, beato Placido García Gilabert, religioso dell'Ordine dei Frati Minori e martire, che affrontò l'insigne combattimento per Cristo.

Beato Radulfo (Rodolfo) di La Fustaie
Nella foresta di Rennes in Bretagna, beato Rodolfo de La Fustaie, sacerdote, fondatore del monastero di San Sulpizio.

San Frambaldo
Nel territorio di Le Mans, in Francia, san Frambaldo, monaco, che alternò la vita solitaria a quella cenobitica.

Sant'Armagilo
In Bretagna, sant'Armagílo, eremita.

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