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San Lorenzo
Fin dai primi secoli del cristianesimo, Lorenzo viene generalmente raffigurato come un giovane diacono rivestito della dalmatica, con il ricorrente attributo della graticola o, in tempi più recenti, della borsa del tesoro della Chiesa romana da lui distribuito, secondo i testi agiografici, ai poveri. Gli agiografi sono concordi nel riconoscere in Lorenzo il titolare della necropoli della via Tiburtina a Roma È certo che Lorenzo è morto per Cristo probabilmente sotto l'imperatore Valeriano, ma non è così certo il supplizio della graticola su cui sarebbe stato steso e bruciato. Il suo corpo è sepolto nella cripta della confessione di san Lorenzo insieme ai santi Stefano e Giustino. I resti furono rinvenuti nel corso dei restauri operati da papa Pelagio II. Numerose sono le chiese in Roma a lui dedicate, tra le tante è da annoverarsi quella di San Lorenzo in Palatio, ovvero l'oratorio privato del Papa nel Patriarchio lateranense, dove, fra le reliquie custodite, vi era il capo.
Diaconi, Cuochi, Pompieri
Lorenzo = nativo di Laurento, dal latino
Graticola, Palma
Festa di san Lorenzo, diacono e martire, che, desideroso, come riferisce san Leone Magno, di condividere la sorte di papa Sisto anche nel martirio, avuto l'ordine di consegnare i tesori della Chiesa, mostrò al tiranno, prendendosene gioco, i poveri, che aveva nutrito e sfamato con dei beni elemosinati. Tre giorni dopo vinse le fiamme per la fede in Cristo e in onore del suo trionfo migrarono in cielo anche gli strumenti del martirio. Il suo corpo fu deposto a Roma nel cimitero del Verano, poi insignito del suo nome.

Beato Francesco Drzewiecki
Nato a Zduny, il 26 febbraio 1908, Francesco entrò adolescente nel seminario di Zdunska Wola nella Piccola Opera della Divina Provvidenza di san Luigi Orione. Dopo gli studi liceali e filosofici, nel 1931 andò in Italia, nella Casa madre di Tortona, per il noviziato e gli studi di teologia. Fu ordinato sacerdote il 6 giugno 1936. Operò poi al Piccolo Cottolengo di Genova-Castagna. Ritornato in Polonia nel 1937, fu educatore nel collegio di Zdunska Wola. Nell'estate del 1939 fu chiamato ad occuparsi della parrocchia «Sacro Cuore» e del Piccolo Cottolengo di Wloclawek. Qui lo sorprese la guerra. L'occupazione nazista in Polonia divenne persecuzione religiosa. Il 7 novembre 1939, don Drzewiecki e quasi tutto il clero della diocesi di Wloclawek, compresi i seminaristi e il vescovo, furono arrestati e tradotti in carcere. Internato a Dachau il 14 dicembre 1940, don Franciszek, dopo due anni di stenti, di privazioni, di lavori forzati e di nobile presenza umana e religiosa, fu eliminato perché «invalido a lavorare». Morì il 13 settembre 1942.
Nel campo di prigionia di Dachau vicino a Monaco di Baviera in Germania, beati Francesco Drzewiecki, della Congregazione della Piccola Opera della Divina Provvidenza, ed Edoardo Grzymała, sacerdoti e martiri, che, polacchi di origine, durante la devastazione della patria in tempo di guerra furono messi dai loro persecutori in un carcere straniero e raggiunsero Cristo uccisi in una camera a gas.

Beato Arcangelo Piacentini da Calatafimi
Nato da nobile famiglia intorno al 1390, a Calatafimi, in Sicilia, il beato Arcangelo Piacentini fin da giovane si mostra incline a un'esistenza povera e solitaria. Si ritira a vita eremitica in una grotta presso la chiesetta di Santa Maria del Giubino. Si racconta che frequentemente, durante i momenti di preghiera, gli compariva la Madonna su un cipresso. È ordinato sacerdote e in seguito entra a far parte dei Frati minori a Palermo, di cui successivamente assume la guida. È fondatore del convento di S. Maria di Gesù (1430), ad Alcamo. Nella stessa cittadina fa rinascere l'ospedale di Sant'Antonio che si trovava in stato di abbandono. Al beato si attribuiscono, oltre a una fervente predicazione della Parola di Dio, numerosi miracoli, avvenuti anche dopo la morte presso la sua tomba. Muore ad Alcamo nel 1460. Le sue reliquie si conservano ancora intatte nel convento fondato dal beato. La figura di Arcangelo Piacentini da Calatafimi è molto sentita ancora nei nostri giorni, soprattutto nella zona occidentale della Sicilia.
Ad Alcamo in Sicilia, beato Arcangelo da Calatafimi Piacentini, sacerdote dell'Ordine dei Minori, insigne per austerità di vita e amore della solitudine.

San Besso
Secondo la tradizione, Besso era un soldato della legione Tebea convertitosi al Cristianesimo. Intorno al 286 , l’imperatore romano Massimiano si trovava con le sue truppe ad Agaunum (odierna Saint-Maurice in Svizzera). I soldati cristiani della legione Tebea, vennero massacrati per aver rifiutato di sacrificare agli dei pagani. All'eccidio scamparono solo pochi legionari, che presero a vagare per i monti, portando il messaggio della nuova fede. Questi soldati spesso martirizzati, furono i primi evangelizzatori di molte vallate della Alpi Occidentali. Anche Besso riuscì a convertire un gran numero di montanari della Val Soana, finchè venne catturato e scaraventato giù dal Monte Fautenio. Besso morì, ma lasciò miracolosamente la sua impronta sulla roccia sottostante, dove ora sorge il santuario a lui dedicato.
Campiglia (To), Valprato Soana (To), Cogne (Ao)
Palma, Spada, Stendardo, Croce Mauriziana, Elmo con piume di struzzo

Beato Edoardo (Edward) Grzymala
Il beato Edward Grzymala, sacerdote diocesano, nacque a Kolodziaz, Polonia, il 29 settembre 1906 e morì a Dachau, Germania, il 10 agosto 1940. Fu beatificato da Giovanni Paolo II a Varsavia (Polonia) il 13 giugno 1999 con altri 107 martiri polacchi.Nel campo di prigionia di Dachau vicino a Monaco di Baviera in Germania, beati Francesco Drzewiecki, della Congregazione della Piccola Opera della Divina Provvidenza, ed Edoardo Grzymała, sacerdoti e martiri, che, polacchi di origine, durante la devastazione della patria in tempo di guerra furono messi dai loro persecutori in un carcere straniero e raggiunsero Cristo uccisi in una camera a gas.

Beati Pietro Jo Suk e Teresa Kwon Cheon-rye
Pietro Jo Suk e Teresa Kwon Cheon-rye vissero il matrimonio rimanendo celibe lui e vergine lei, dedicandosi alla preghiera, alla predicazione del Vangelo e alla carità verso chi era più povero di loro. Quando lui fu arrestato perché cattolico, la moglie lo seguì volontariamente. Morirono in un giorno seguente al 10 agosto 1819, per decapitazione, insieme alla vedova Barbara Ko. Pietro aveva trent’anni e Teresa trentacinque. Inclusi nel secondo gruppo di 124 martiri coreani, sono stati beatificati da papa Francesco il 16 agosto 2014, durante il suo viaggio apostolico in Corea del Sud.

Beato Francesco Francois (Sebastiano da Nancy)
Durante la Rivoluzione Francese, morì incarcerato in una sordida nave perchè era sacerdote.
Nel braccio di mare antistante Rochefort sulla costa francese, beati Claudio Giuseppe Jouffret de Bonnefont, della Compagnia dei sacerdoti di San Sulpizio, Francesco François, dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini, e Lazzaro Tiersot, dell'Ordine Certosino, sacerdoti e martiri, che, relegati durante la rivoluzione francese in una sordida galera, subirono il martirio per il loro sacerdozio.

Beato Lazzaro Tiersot
Certosino della certosa di Beaune (Côte-d'Or), fu beatificato in data 1° ottobre 1995 da Papa Giovanni Paolo II.
Nel braccio di mare antistante Rochefort sulla costa francese, beati Claudio Giuseppe Jouffret de Bonnefont, della Compagnia dei sacerdoti di San Sulpizio, Francesco François, dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini, e Lazzaro Tiersot, dell'Ordine Certosino, sacerdoti e martiri, che, relegati durante la rivoluzione francese in una sordida galera, subirono il martirio per il loro sacerdozio.

Beati Giovanni Martorell Soria e Pietro Mesonero Rodriguez
A Valencia ancora in Spagna, beato Giovanni Martorell Soria, sacerdote della Società Salesiana e martire, che patì il martirio nella medesima persecuzione. Insieme a lui si commemora anche il beato martire Pietro Mesonero Rodríguez, religioso della stessa Società, che nel villaggio di Vedat de Torrent nel territorio di Valencia in un giorno ignoto ricevette la gloriosa corona per aver testimoniato Cristo.

Santi Martiri Alessandrini
Commemorazione dei santi martiri, che ad Alessandria d'Egitto, durante la persecuzione dell'imperatore Valeriano, sottoposti per lungo tempo dal prefetto Emiliano a molteplici e raffinate torture, ottennero con vari generi di morte la corona del martirio.

Beato Giuseppe Toledo Pellicer
In località El Saler vicino a Valencia in Spagna, beato Giuseppe Toledo Pellicer, sacerdote e martire: conformato a Cristo sommo sacerdote, che tanto aveva amato, lo imitò nella gloria del martirio.

Beato Agostino Ota
Agostino = piccolo venerabile, dal latino
Nella città di Iki in Giappone, beato Agostino Ota, religioso della Compagnia di Gesù e martire, decapitato per Cristo.

San Blano
A Dumblain in Scozia, san Blano, vescovo.

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