TuttoSchermo       Chiudi      

Dedicazione della basilica di Santa Maria Maggiore
Questa memoria è collegata alla dedicazione della basilica di santa Maria Maggiore sull'Esquilino di Roma, che viene considerata il più antico  santuario mariano d'Occidente. La eresse, sul precedente edificio liberiano, il papa Sisto III (432-440) dedicandola a Dio e intitolandola alla Vergine, proclamata solennemente dal concilio di Efeso (431) Madre di Dio. (Mess. Rom.)
Dedicazione della basilica di Santa Maria Maggiore, innalzata a Roma sul colle Esquilino, che il papa Sisto III offrì al popolo di Dio in memoria del Concilio di Efeso, in cui Maria Vergine fu proclamata Madre di Dio.

Madonna della Neve

Sant'Emidio
Nacque a Treviri nel 279 da famiglia pagana. A ventitré anni, ricevuto il battesimo, Emidio iniziò a studiare le Sacre Scritture, diventando un ottimo predicatore e suscitando le ire dei pagani. Recatosi dal papa Marcello, su invito di un angelo in sogno, Emidio venne ordinato vescovo di Ascoli. Iniziò la sua predicazione, convertendo moltissimi pagani e operando guarigioni. Il governatore Polimio, credendolo incarnazione del dio Esculapio, gli promise in matrimonio la figlia Polisia. Ma Emidio la convertì, suscitando l'ira di Polimio, che ordinò di decapitarlo. Avvenne allora l'ultimo miracolo del santo: al momento di morire, raccolse il proprio capo, camminando fino al monte dove aveva costruito un oratorio. Era il 5 agosto 309. Nel 1703 un violento terremoto colpì le Marche risparmiando Ascoli, protetta dal suo patrono. Per riconoscenza, nel 1717 gli abitanti gli eressero una chiesa.
Emidio = semidio, mezzo Dio, dal latino
Palma
Ad Ascoli Piceno, sant'Emigdio, celebrato come primo vescovo della città e martire.

Beato Salvio Huix Miralpeix
Nacque il 22 dicembre 1877 a Santa Margherita de Vellors (Gerona). Ordinato sacerdote nella diocesi di Vich il 19 settembre 1903, entrò quattro anni dopo nell'Oratorio di S. Filippo Neri di quella città e per vent'anni sviluppò un intenso apostolato di predicazione, esercizi spiritua­li, pubblicazione di articoli giornalistici, insegnamento del catechismo, promozione di associazioni femminili, specialmente delle congregazioni mariane, e professore del seminario. Era preposito dell'Oratorio di Vich, quan­do nel 1927 fu nominato vescovo di Ibiza, la cui vita religiosa ebbe da lui uno straordinario impulso; il 29 gennaio 1935 fu trasferito alla diocesi di Lérida, dove fece il suo ingresso il 5 maggio Pochi giorni prima dello scoppio della guerra, ebbe come ospite il vescovo di Barcellona, mons. Irurita Almandoz, anche lui futuro martire, e mutuamente si manifestarono desiderosi di essere i primi a sacrificare la propria vita nella persecu­zione che ormai sentivano sicura e vicina. Dopo il 18 luglio rimase ancora per due giorni nel palazzo vescovile, che abbandonò soltanto quando la turba scatenata aveva iniziato l'attacco alla casa. Si trasferì di notte alla vicina residenza di familiari del suo portiere, che si erano offerti per nasconderlo, ma il 23 luglio. la lasciò per non mettere in pericolo la loro vita. Si presentò quindi spontaneamente a un corpo di guardia dichiarando la sua condizione di vescovo della città, correndo il perico­lo di essere ucciso sul posto, e fu subito messo in carcere, in quella che era stata la cappella della prigione, dove già si trovavano rinchiusi una cinquantina di tradizionalisti. Durante la prigionia ci fu una vera gara di solidarietà e di spirito evangelico tra i reclusi, di cui era il vescovo a dare l'esempio più vivo. Un sacerdo­te incarcerato pochi giorni dopo riuscì a introdurre nel carcere delle ostie consacrate, e così mons. Huix poté distribuire a tutti la s. comunione, che doveva servire loro da viatico. Il 5 agosto, alle 4,30 del mattino, furono svegliati, e fu detto loro che dovevano essere trasferiti a Barcellona; ma dopo pochi km., arrivati al cimitero, furono fatti scendere per la fucilazione. Il vescovo, consapevole fin dall'inizio della sua prossima fine, im­partì a tutti l'assoluzione, e chiese ed ottenne di essere l'ultimo sacrificato per poter esortare e benedire fino all'ultimo i suoi compagni di martirio. Decreto «super scriptis» il 27 giugno 1952. Beatificato il 13 ottobre 2013.

Sant'Osvaldo di Northumbria
Osvaldo nato nel 604, era figlio del re di Northumbria, Ethelfrith, e quando il regno fu preso da re Edwin, Osvaldo con la sua famiglia si rifugiò in Scozia, dove abbracciò la fede cristiana. Alla morte di Edwin nel 633, ritornò in Northumbria, sconfisse in battaglia il re britannico Cadwalla e riottenne il trono. Si racconta che Osvaldo, prima dell'inizio della battaglia, fece innalzare una croce di legno radunò i suoi soldati in preghiera per la vittoria. Dopo lo scontro vittorioso, il re chiamò un vescovo, affinché predicasse il Vangelo nel regno di Northumbria. Il cristianesimo con il benefico influsso del re, incontrò il favore del popolo, molti si convertirono, vennero costruite chiese e monasteri. Il suo regno purtroppo non fu lungo, durò solo otto anni, dimostrandosi esemplare come re cristiano; morì ucciso nel 642 a soli 38 anni, dal re pagano Penda di Mercia. L'ultimo suo gesto fu quello di pregare per i soldati che morivano con lui.
Soldati
Osvaldo = difensore della casa, dal sassone
In località Maserfield, chiamata poi dal suo nome Oswestry, nello Shrewsbury in Inghilterra, sant'Osvaldo, martire, che, re di Northumbria, insigne nell'arte militare, ma più ancora amante della pace, divulgò strenuamente nella regione la fede cristiana e fu ucciso in odio a Cristo, mentre combatteva contro i pagani.

Beato Federico Janssoone
Federico nasce a Ghyvelde (Francia) il 19 novembre 1838. A 10 anni perde il padre e, per aiutare la madre, nella prima gioventù si dedica al commercio. A 26 anni entra nel seminario francescano di Amiens. Arriva al sacerdozio nel 1870 ed opera come cappellano militare nella guerra che Napoleone III ha scatenato contro la Prussia. Tornata la pace, Federico è maestro dei novizi ad Amiens. Nel 1875 è in Palestina con la «Custodia di Terrasanta», la plurisecolare «prima linea» dei figli di san Francesco. Padre Federico organizza di aiuti e va di persona a cercare soccorsi in Francia e in Canada. Salutato come salvatore da cristiani di ogni confessione e musulmani, nel 1878 è nominato vicario della Custodia. Torna poi in Canada per guidare da lì gli aiuti canadesi, senza tuttavia trascurare la propria vocazione di evangelizzatore: qui predica, pubblica libri e dirige periodici religiosi. Muore a Montreal, 4 agosto 1916.
A Montréal nel Québec in Canada, beato Federico Janssoone, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori, che per il progresso della fede diffuse notevolmente i pellegrinaggi in Terra Santa.

Beato Arnaldo Pons
Passando nell'anno 1382, come redentore in Almeria (Spagna), il Beato Arnaldo Pons, liberò 48 prigionieri. Inviato nel 1386 in redenzione a Tunisi in Africa, più volte rimase in ostaggio sopportando molte pene per il Signore e dopo aver superato un'infinità di ostacoli creati dallla malvagità dei mori, liberò molti schiavi. Tornato nel suo convento dei mercedari di Santa Maria dei Miracoli a Montflorite in Aragona, morì in pace qualche anno più tardi con le mani cariche di santi meriti.
L'Ordine lo festeggia il 5 agosto.

Santa Nonna
In data odierna il Martyrologium Romanum commemora  Santa Nonna, sposa del vescovo San Gregorio il Vecchio. Dai due nacquero vari figli tra i quali spiccano i santi Gregorio Nazianzeno il Teologo, Cesare e Gorgonia. Il suo culto ha centro presso Nazianzo in Cappadocia.
A Nazianzo in Cappadocia, nell'odierna Turchia, santa Nonna, che fu moglie del santo vescovo Gregorio il Vecchio e madre dei santi Gregorio il Teologo, Cesario e Gorgonia.

Beato Francesco (Cecco) da Pesaro
A Montegranaro nelle Marche, beato Francesco Zanfredini, detto Cecco da Pesaro, del Terz'Ordine di San Francesco, che, distribuiti tutti i suoi beni ai poveri, fu per circa cinquant'anni modello di penitenza, preghiera e buone opere nell'eremo da lui costruito.

Beato Pietro Michele Noël
Nel braccio di mare antistante Rochefort sulla costa francese, beato Pietro Michele Noël, sacerdote di Rouen e martire, che, durante la rivoluzione francese, disumanamente detenuto in una galera a causa del suo sacerdozio, morì consunto da grave malattia.

Beato Corrado di Laodicea
Vescovo di Laodicea in Siria, il Beato Corrado dell'Ordine della Mercede, fu zelante pastore che condusse molte anime a Dio. Famoso per la santità, le virtù e miracoli si addormentò lietamente nella pace del Signore.
L'Ordine lo festeggia il 5 agosto.

San Memmio
A Châlons-sur-Marne nella Gallia belgica, ora in Francia, san Memmio, venerato come primo vescovo di questa città.

Santa Margherita da Cesolo (la Picena)
Presso San Severino sempre nelle Marche, santa Margherita, vedova.

San Paride
A Teano in Campania, san Paride, vescovo, che si ritiene abbia retto per primo questa sede.

San Cassiano di Autun
A Autun nella Gallia lugdunense, ora in Francia, san Cassiano, vescovo.

San Venanzio di Viviers
A Viviers sul Rodano in Francia, san Venanzio, vescovo.

San Viatore
A La Trimouille nella Sologne in Francia, san Viatore, eremita.

       Chiudi