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San Pietro di Anagni
San Pietro de' Principi di Salerno, monaco benedettino, fu eletto dal clero e dal popolo alla cattedra episcopale di Anagni dopo la morte del vescovo Bernardo. Fu consacrato a Roma dal Papa Alessandro II, del quale era stato cappellano. Curò la costruzione della cattedrale dal 1073 al 1104 e si impegnò nella riforma della vita del clero e di tutti i cristiani. Morto nel 1105, la sua canonizzazione avvenne a Segni nel 1110 ad opera di Papa Pasquale II.
Ad Anagni nel Lazio, san Pietro, vescovo, che rifulse dapprima per l'osservanza monastica e in seguito per lo zelo pastorale, portando a termine la costruzione della cattedrale.

Beato Agostino Kazotic
Agostino Kazotic nacque da famiglia patrizia a Traù, in Dalmazia. Entrò nell'Ordine Domenicano a 15 anni. Nel 1286 fu mandato a Parigi per perfezionare i suoi studi. Al ritorno combatté energicamente l'eresia dilagante in Bosnia. Papa Benedetto XI, nel 1303, nominò e consacrò personalmente Agostino vescovo di Zagabria, dove prestò servizio sollecito durante le lotte interne per la successione al trono che ricadevano sulla gente comune. Nel 1322 il re Caroberto fece pressioni perché Agostino fosse trasferito a Lucera. La città era teatro di una sanguinosa lotta tra i saraceni e i cristiani che cercavano di insediarsi dopo quasi un secolo di forzato esilio. Col fascino del suo esempio, e la forza persuasiva della sua parola, in un solo anno Agostino ridonò alla città desolata un volto cristiano e un tenore di vita sereno. Morì a Lucera il 3 agosto 1323. La cattedrale ne conserva devotamente il corpo. Papa Innocenzo XII ha confermato il culto il 17 luglio 1700.
Agostino = piccolo venerabile, dal latino
A Lucera in Puglia, beato Agostino Kazotic, vescovo, dell'Ordine dei Predicatori, che dapprima resse la Chiesa di Zagabria e poi, per l'ostilità del re di Dalmazia, raggiunse la sede di Lucera, dove ebbe somma cura dei poveri e dei bisognosi.

Sant'Aspreno di Napoli
Primo vescovo di Napoli, visse tra la fine del I secolo e gli inizi del II, epoca a cui si fanno risalire gli inizi della Chiesa partenopea. Vari antichi documenti, tra i quali il Calendario marmoreo di Napoli, fissano la durata del suo episcopato in 23 anni. Secondo una leggenda si sarebbe convertito dopo essere stato guarito da san Pietro, che lo consacrò poi vescovo. Fece costruire l'oratorio di Santa Maria del Principio, su cui sarebbe poi sorta la basilica di Santa Restituta e la chiesa di San Pietro ad aram. Dopo san Gennaro è il secondo dei 47 protettori di Napoli i cui busti sono custoditi nella Cappella del tesoro in Duomo, dove sarebbe anche conservato il bastone con cui san Pietro lo guarì. Nella città, in epoche diverse, furono elette due chiese in suo onore e una cappella gli è dedicata nell'antichissima basilica di Santa Restituta.
È invocato contro l'emicrania e la sua festa liturgica viene ricordata nel Martirologio romano e nel Calendario marmoreo al 3 agosto.
Bastone pastorale
A Napoli, sant'Asprenato, primo vescovo della città.

Beato José Guardiet y Pujol
José Guardiet y Pujol era un sacerdote dell’Arcidiocesi di Barcellona. Ricevuto l’incarico di rettore della parrocchia di San Pedro a Rubí, s’impegnò a fondo per la sua gente, organizzando pellegrinaggi e iniziative culturali e nutrendo una grande devozione per la Madonna di Montserrat.
Con l’insorgere della guerra civile, si mantenne saldo nelle proprie posizioni, giungendo in contrasto con le autorità civili. Assalito da alcuni manifestanti il 20 luglio 1936, fu costretto ad assistere al rogo della chiesa parrocchiale e, poco dopo, tradotto in carcere. Morì per fucilazione il 3 agosto 1936, presso la località detta “El Pi Bessó”, a Barcellona. Papa Francesco, con decreto del 3 giugno 2013, ha autorizzato la sua beatificazione, avvenuta il 13 ottobre 2013 a Tarragona, insieme a quella di altri 521 martiri della guerra civile. È la prima beatificazione di un sacerdote dell’attuale Diocesi di Tarrasa.

Beato Fulgenzio da Quesada
Generoso mercedario di nobili origini, il Beato Fulgenzio de Quesada, fu inviato da San Pietro de Amer per la provincia di Castiglia a redimere in Marocco. Dopo aver sofferto molti tormenti per il nome di Cristo, liberò 204 schiavi nell'anno 1282 strappandoli da una crudele schiavitù. Finché insigne per santità, glorioso per i meriti e miracoli morì in pace.
L'Ordine lo festeggia il 3 agosto.

Beati Alfonso Lopez Lopez e Michele Remon Salvador
Religiosi francescani fucilati a Samalùs, Spagna, durante la Guerra Civile.Nel villaggio di Samalús vicino a Barcellona sempre in Spagna, beati martiri Alfonso López López, sacerdote, e Michele Remòn Salvador, religioso, dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali, che nella medesima persecuzione per aver testimoniato Cristo ottennero la gloriosa vittoria.

Beato Luigi de Ortofin
Famoso per lo zelo nella fede, la santità della vita ed i miracoli, il Beato Luigi de Ortofin, spinto da un grandissimo amore verso gli schiavi, rimase per 15 anni come ostaggio in Africa servendo gli ammalati e i poveri detenuti. Liberato dalle catene, pieno di meriti e onorando l'Ordine Mercedario, migrò in cielo.
L'Ordine lo festeggia il 3 agosto.

Beato Francesco (Francisco) Bandrés Sanchez
A Barcellona ancora in Spagna, beato Francesco Bandrés Sánchez, sacerdote della Società Salesiana e martire, che sempre nella stessa persecuzione confermò con il suo sangue la propria fedeltà al Signore.

Beato Salvatore Ferrandis Seguì
Ad Alicante in Spagna, beato Salvatore Ferrandis Seguì, sacerdote e martire, che versò il sangue per Cristo durante la persecuzione contro la fede e conseguì la palma della vittoria.

Sant'Eufronio di Autun
A Autun nella Gallia lugdunense, in Francia, sant'Eufronio, vescovo, che costruì la basilica di san Sinforiano martire e ornò con maggior decoro il sepolcro di san Martino di Tours.

San Martino
Carinola (CE)
Sul monte Massico in Campania, san Martino, che condusse vita solitaria e rimase per molti anni recluso in un angustissimo speco.

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