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Santa Maria degli Angeli
Santa Maria degli Angeli è uno dei titoli con cui i cattolici onorano Maria, madre di Gesù.
Tale titolo si diffuse notevolmente grazie all'azione dei frati francescani: a Santa Maria degli Angeli era infatti dedicata la piccola chiesa presso Assisi (la cosiddetta Porziuncola) che san Francesco elesse a sua dimora "a causa della sua venerazione per gli angeli e del suo speciale amore per la madre di Cristo".
Nel 1216 papa Onorio III concesse l'indulgenza plenaria a quanti avessero visitato la chiesa il giorno della festa della titolare, il 2 agosto.
A Santa Maria degli Angeli sono dedicate numerose chiese e istituzioni francescane: le congregazioni delle suore francescane di Waldbreitbach, Castelspina e di Angers sono intitolate a Santa Maria degli Angeli; la città di Los Angeles, invece, prende il nome dalla missione francescana di Nuestra Señora la Reina de Los Angeles.
La festa di Santa Maria degli Angeli si celebra sempre il 2 agosto e, per l'ordine francescano, ha il grado di solennità; in Costa Rica, nazione di cui Santa Maria degli Angeli è patrona, il 2 agosto è festa nazionale.

Sant'Eusebio di Vercelli
Il primo vescovo del Piemonte nacque in Sardegna tra la fine del III e l'inizio del IV secolo. Durante gli studi ecclesiastici a Roma si fece apprezzare da papa Giulio I che verso il 345 lo nominò vescovo di Vercelli. Qui stabilì per sé e per i suoi preti l'obbligo della vita in comune, collegando l'evangelizzazione con lo stile monastico. I vercellesi vennero conquistati dalla sua arte oratoria: non solo parlava bene, ma esprimeva ciò che sentiva dentro. Si attirò così l'ostilità degli ariani e dello stesso imperatore Costanzo che lo mandò in esilio in Asia insieme a Dionigi, vescovo di Milano. Venne torturato, soffrì la fame, ma nel 362 ebbe finalmente la fortuna di ritornare a Vercelli. Riprese l'evangelizzazione delle campagne, istituendo la diocesi di Tortona. Ma si spinse anche in Gallia, insediando un vescovo a Embrun. La tradizione lo considera anche fondatore di due noti santuari: quello di Oropa (Biella) e di Crea (Alessandria). Nel 371 la morte lo colse nella sua città episcopale, che ne custodisce tuttora le reliquie nel Duomo.
Vercelli, Regione Pastorale Piemontese
Eusebio = uomo pio, timorato di Dio, dal greco
Bastone pastorale, Mitra
Sant'Eusebio, primo vescovo di Vercelli, che consolidò la Chiesa in tutta la regione subalpina e per aver confessato la fede di Nicea fu relegato dall'imperatore Costanzo a Scitopoli e poi in Cappadocia e nella Tebaide. Ritornato otto anni più tardi nella sua sede, si adoperò strenuamente per ristabilire la fede contro l'eresia ariana.
(1 agosto: A Vercelli, anniversario della morte di sant'Eusebio, vescovo, la cui memoria si celebra domani).

Santo Stefano I
Romano, papa dal 12 marzo 254 al 2 agosto 257, fu sepolto nel Cimitero di Callisto sulla via Appia e da Paolo I trasferito, il 17 agosto 761, a S. Silvestro in Capite.
Fu molto caritatevole verso i Libellatici (cristiani che nel tempo delle persecuzioni avevano ottenuto da un magistrato un libello attestante di aver sacrificato agli idoli, per quanto ciò non fosse avvenuto).
Si oppose fermamente al ribattesimo dei convertiti dall'eresia; stabilì che i paramenti sacri si indossero unicamente in chiesa.
La "Passio" che lo riguarda e lo vuole martire, quasi sicuramente, dà com sue le gesta del successore S. Sisto II.
A Roma nel cimitero di Callisto, santo Stefano I, papa, il quale, per affermare con chiarezza il principio che l'unione battesimale dei cristiani con Cristo si compie una sola volta, proibì che quanti intendevano volgersi alla piena comunione con la Chiesa fossero nuovamente battezzati.

San Pietro Giuliano Eymard
Nasce a La Mure d’Isère (diocesi di Grenoble) nel 1811. Dopo aver frequentato il seminario diocesano viene ordinato sacerdote nel 1834. Nel 1839 entra nella nascente congregazione dei Padri Maristi a Lione, dove ben presto diventa il principale collaboratore del fondatore, padre Colin. Il suo ministero lo porterà nel 1851 a vivere un’intensa esperienza spirituale di devozione al Santissimo Sacramento nel santuario lionese di Fourvière. Deciso a coltivare la devozione all’Eucaristia, nel 1856 fonda la Congregazione del Santissimo Sacramento, che riceverà subito l’approvazione del vescovo diocesano e in seguito (1863) quella di papa Pio IX. Accanto all’adorazione del Santissimo i sacerdoti della crongregazione si occupano dei poveri dei quartieri periferici di Parigi e dei preti in difficoltà. Per questi religiosi anche nella formazione dei laici e nell’iniziazione degli adulti l’Eucaristia è sempre al centro della predicazione. Pietro Giuliano Eymard morirà nella terra natale nel 1868. Viene canonizzato nel 1962 e nel 1995 entra nel calendario romano come «Apostolo dell’Eucaristia».
Pietro = pietra, sasso squadrato, dal latino.
San Pietro Giuliano Eymard, sacerdote, che, dapprima appartenente al clero diocesano e poi membro della Società di Maria, fu insigne cultore del mistero eucaristico e istituì due nuove Congregazioni, l'una maschile e l'altra femminile, per promuovere e diffondere la devozione verso il Santissimo Sacramento. Morì nel villaggio di La Mure presso Grenoble in Francia, dove era nato.
(1 agosto: Nel villaggio di La Mure nella regione dell'Isère in Francia, anniversario della morte di san Pietro Giuliano Eymard, sacerdote, la cui memoria si celebra domani).

Beato Giustino Maria della SS. Trinità (Giustino Russolillo)
Don Giustino Russolillo fu un sacerdote della diocesi di Pozzuoli. Sperimentò in prima persona le difficoltà cui può andare incontro un giovane che desideri diventare prete, ma non ne ha i mezzi. Per questo motivo promise solennemente al Signore, proprio nel giorno della sua ordinazione sacerdotale, che avrebbe fondato un’opera per aiutare i giovani e i ragazzi in tal senso. Il 20 settembre 1920 prese possesso della parrocchia di San Giorgio Martire, che resse per trentacinque anni. Il 18 ottobre dello stesso anno diede vita alla Società Divine Vocazioni (o Padri Vocazionisti) con alcuni dei ragazzi più motivati che già l’avevano seguito. Il 2 ottobre 1921, invece, fu l’inizio delle Suore delle Divine Vocazioni (o Suore Vocazioniste), formate da alcune ragazze alle quali faceva da direttore spirituale. Ipotizzò anche un Istituto secolare femminile, sorto dopo la sua morte come Apostole Vocazioniste della Santificazione Universale. Prolifico scrittore e predicatore, basò la sua spiritualità sulla divina unione dell’anima alla Santissima Trinità e sulla comune chiamata alla santità. Morì per una forma di leucemia il 2 agosto 1955. È stato beatificato il 7 maggio 2011. I suoi resti mortali riposano nella cripta della chiesa del Centro Don Giustino – Vocazionario “Deus Charitas” a Napoli, nel quartiere di Pianura.

Beati Filippo di Gesù Munarriz Azcona, Giovanni Diaz Nosti e Leonzio Perez Ramos
Felipe de Jesús MUNÁRRIZ AZCONA. Nato a Allo (Navarra) il 4 febbraio 1875. Ucciso a Barbastro il 12 agosto 1936. Sacerdote di 61 anni. Superiore della comunità. Missionario attivo e fervente. Molto devoto alla Vergine. Fedele alle costituzioni, trasmetteva la propria osservanza agli studenti.
Juan DIAZ NOSTI. Nato a Oviedo (Asturias) il 17 febbraio 1880. Ucciso a Barbastro il 2 agosto 1936. Sacerdote, 56 anni. Uomo maturo e equilibrato. Nella sua missione formativa impartiva un'eccellente formazione spirituale, molto solida e sicura. Si distinse come professore e predicatore.
Leoncio PÉREZ RAMOS. Nato a Muro de Aguas (Logroñio) il 12 settembre 1875. Ucciso a Barbastro il 2 agosto 1936. Sacerdote, 60 anni. Aveva fama di santo. Si dedicò alla formazione dei fratelli. Sopportò con gioia esemplare per tutta la sua vita la croce della malattia. Fu un instancabile confessore.
A Barbastro sempre in Spagna, beati Filippo di Gesù Munárriz Azcona, Giovanni Díaz Nosti e Leonzio Pérez Ramos, sacerdoti Missionari Figli del Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria e martiri, fucilati dai miliziani alle porte del cimitero durante la persecuzione contro la Chiesa in odio alla vita religiosa.

San Basilio il Benedetto
Basilio nacque nel dicembre 1468 da genitori contadini, in un sobborgo alla periferia di Mosca, fu avviato al mestiere di calzolaio, ma già da fanciullo dimostrò di apprezzare la preghiera solitaria e la vita ascetica. A 16 anni predisse la morte di un uomo e a quel punto lasciò la bottega per intraprendere una vita da «folle per Cristo». Trascorreva le giornate nelle strade di Mosca in mezzo alla folla, seminudo e scalzo in tutte le stagioni, rimproverando i viziosi ed esortando tutti a praticare la verità e il bene, e passava le notti sulle soglie delle chiese, penitente per i peccati degli uomini. L'ammirazione popolare per Basilio indusse lo zar Ivan il Terribile ad invitarlo a corte. Nonostante Basilio lo rimproverasse continuamente per i suoi comportamenti sanguinari, Ivan il Terribile portò per lui una profonda venerazione. Basilio morì a 88 anni il 2 agosto 1557; ai funerali partecipò una folla immensa con il patriarca di Mosca, Macario; lo stesso zar portò a spalla il feretro fino alla Piazza Rossa nella cattedrale poi intitolata a Basilio il Benedetto.

Beato Zeffirino (Ceferino) Gimenez Malla
Uno zingaro sugli altari! Ceferino Giménez Malla detto "El Pelé", nato a Benavent de Lérida nel 1861 e fucilato presso il cimitero di Barbastro nell'estate del 1936. Nei primi mesi della guerra civile che insanguinò la Spagna fu arrestato per aver difeso un sacerdote; al momento dell'esecuzione stringeva tra le mani la corona del rosario. È il primo zingaro beato nella storia della Chiesa, proclamato il 4 maggio 1997 da Giovanni Paolo II a Roma.
Nello stesso luogo (Barbastro in Spagna), beato Zefirino Giménez Malla, martire, che, di origine zingara, si adoperò per promuovere la pace e la concordia tra il suo popolo e i vicini, finché fu arrestato in quella stessa persecuzione mentre difendeva un sacerdote trascinato per le vie dai miliziani. Rinchiuso in carcere e condotto infine al cimitero, fu fucilato con la corona del Rosario tra le mani, ponendo così fine al suo pellegrinaggio terreno.

Sant'Alfreda (Etelreda) di Crowland
Alfreda è uno dei sei -sette nomi con cui è conosciuta santa Eteldreda, reclusa a Crowland in Inghilterra. Nacque nell'VIII secolo Dopo essere stata fidanzata di Etelberto, re dell'Anglia orientale, ucciso a causa di una congiura. Si ritirò successivamente nella badia di Crowland nello Yorkshire, dive occupò una cella da reclusa nella parte meridionale della chiesa vicino all'altare maggiore. Alfreda morì dopo l'833, le sue reliquie vennero distrutte quando nell'870, l'abbazia fu saccheggiata dai Danesi. La sua festa è celebrata il 2 agosto.
Alfreda = forma femminile di Alfredo, guidata dagli elfi, dall'anglosassone

Beata Giovanna d'Aza
Discendente della nobiltà castigliana, nata ad Aza, vide i suoi tre figli ascendere l'altare: Antonio, Mannes e Domenico. Quest'ultimo sembra aver occupato un posto di predilezione nel suo cuore: fu ottenuto e atteso nella più fervorosa preghiera, preannunziato alla mamma come un fremente segugio che stringe fra i denti una fiaccola con la quale illuminerà e incendierà il mondo. Giovanna morì a Caleruega intorno al 1200.
A Caleruega sempre nella Castiglia, commemorazione della beata Giovanna, madre di san Domenico, che, piena di fede, usò grande misericordia verso i miseri e gli afflitti.

San Rutilio
In Africa, commemorazione di san Rutilio, martire, che, dopo essere sfuggito alla persecuzione passando di luogo in luogo e aver evitato i pericoli talvolta anche con il denaro, arrestato un giorno inaspettatamente e consegnato al governatore, fu sottoposto a molteplici supplizi e, posto infine sul rogo, fu coronato da glorioso martirio.

San Pietro di Osma
A Palencia nella Castiglia in Spagna, transito di san Pietro, vescovo di Osma, che, dapprima monaco e poi arcidiacono della Chiesa di Toledo, fu infine elevato alla sede di Osma, da poco liberata dalla dominazione dei Mori, che ricostituì con vivo zelo pastorale.

Beato Francesco Tomas Serer
A Madrid sempre in Spagna, beato Francesco Tomás Serer, sacerdote del Terz'Ordine di San Francesco degli Incappucciati della beata Vergine Addolorata e martire, che nella stessa persecuzione meritò di versare il sangue per Cristo.

Beato Francesco Calvo Burillo
Nel villaggio di Híjar vicino a Teruel in Spagna, beato Francesco Calvo Burillo, sacerdote dell'Ordine dei Predicatori e martire, che patì il martirio nel corso della medesima persecuzione contro la fede.

San Massimo di Padova
A Padova, san Massimo, vescovo, che si ritiene sia succeduto a san Prosdócimo.

San Betario di Chartres
A Chartres in Neustria, sempre in Francia, san Betario, vescovo.

Santa Centolla
Nel territorio di Burgos in Spagna, santa Centolla, martire.

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