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Santa Edvige (Jadwiga)
Jadwiga, appartenente al ramo capetingio degli Angiò regnante in Ungheria, fu regina di Polonia e Lituania. Portò a compimento l'evangelizzazione di queste terre, che la venerano come patrona. Giovanni Paolo II l'ha proclamata "santa" l'8 giugno 1997 a Kraków, in Polonia.
Polonia e Lituania
Edvige = ricca guerriera, o fortuna in battaglia, dal tedesco
Corona, Scettro, Giglio di Francia
A Cracovia in Polonia, santa Edvige, regina, che, nata in Ungheria, ricevette il regno di Polonia e, sposatasi con il granduca lituano Iaghellone, che prese al battesimo il nome di Ladislao, seminò insieme al marito la fede cattolica in Lituania.

Santa Marcellina
Marcellina nacque a Roma (o, secondo altre fonti, a Treviri) da famiglia patrizia verso il 327 e si convertì in gioventù al cristianesimo. Fu maestra di fede per i fratelli minori, Satiro e Ambrogio, soprattutto dopo la morte della madre. Il secondo sarebbe divenuto il celebre santo vescovo di Milano. Nel giorno di Natale del 353 la donna ricevette il velo verginale da Papa Liberio in San Pietro in vaticano. Nel 374, all'elezione del fratello, si trasferì con lui e Satiro a Milano. Nella città lombarda Marcellina continuò la vita comunitaria con le compagne venute da Roma. Morì nel 397, pochi mesi dopo Ambrogio, e fu sepolta nella basilica ambrosiana. Nel 1838 il milanese monsignor Luigi Biraghi fondò l'Istituto religioso femminile delle suore di santa Marcellina, impegnate per vocazione nell'educazione culturale e morale della gioventù femminile.
Marcellino, diminutivo di Marco = nato in marzo, sacro a Marte, dal latino
Giglio
A Milano, santa Marcellina, vergine, sorella del vescovo sant'Ambrogio, che ricevette a Roma nella basilica di San Pietro il velo della consacrazione da papa Liberio nel giorno dell'Epifania del Signore.

Sant'Alessio
Fattosi povero, da patrizio qual era, Alessio trascorreva le notti sotto una scala sul colle romano dell’Aventino. In quel luogo Papa Onorio III gli dedicò nel 1217 una chiesa, scelta ancora oggi per molti matrimoni che si celebrano nell’Urbe. Ma quella della scala è soltanto una delle due tradizioni esistenti sul santo. Secondo quella siriaca, infatti, il giovane fuggì la sera delle nozze per recarsi a Edessa, dove visse da mendicante e morì. La variante greco-romana introduce il ritorno a Roma (raffigurato nelle pitture della chiesa inferiore della basilica San Clemente). Qui Alessio visse sempre da mendico e non venne riconosciuto dal padre. Fu Papa Innocenzo a scoprirne l’identità e a comunicarla ai genitori, che, straziati, si recarono al capezzale del figlio ormai morente. Una scena spesso raffigurata nell’arte. Della figura di Alessio si è impadronita anche la letteratura.
Mendicanti
Alessio = protettore, difensore, dal greco
A Roma nella chiesa sul colle Aventino, sotto il nome Alessio si venera un uomo di Dio, che, come dice la tradizione, lasciò una casa ricca per diventare povero e mendicare in incognito l'elemosina.

Beate Teresa di Sant'Agostino e compagne Carmelitane di Compiegne
Sono le sedici Carmelitane Scalze del monastero dell'Incarnazione di Compiègne (Francia). Appena la rivoluzione francese degenerò nel terrore, si offrirono a Dio come vittime di espiazione per impetrare pace alla Chiesa e al loro Paese. Arrestate e incatenate il 24 giugno 1794, ebbero la forza di comunicare anche agli altri la loro gioia e la loro fede. Condannate a morte per la loro fedeltà alla Chiesa e alla vita consacrata e per la loro devozione verso i sacri Cuori di Gesù e Maria, furono ghigliottinate a Parigi il 17 luglio 1794, mentre cantavano inni e dopo aver rinnovato i voti nelle mani della priora, Teresa di Sant'Agostino. Furono beatificate da San Pio X il 13 maggio 1906.
Giglio, Palma
A Parigi in Francia, beate Teresa di Sant'Agostino (Marta Maddalena Claudina) Lidoine e quindici compagne, vergini del Carmelo di Compiègne e martiri, che durante la rivoluzione francese furono condannate a morte per avere fedelmente osservato la disciplina monastica e, giunte sul patibolo, rinnovarono le promesse di fede battesimale e i voti religiosi.

Santi Andrea Zoerard e Benedetto
Sant’Andrea Zoerard era un eremita di origine polacca che viveva sul monte Zobor in Ungheria, vicino ad un monastero benedettino, sotto la cui influenza ammaestrò San Benedetto di Skalka. Morì intorno al 1010. La sua vita fu scritta dal beato Mauro, benedettino. Fu canonizzato nel 1083.Nel commemorarlo in data 17 luglio, così ne fa menzione il Martyrologium Romanum insieme al santo suo discepolo: "A Nitra sull’omonimo fiume presso i monti Carpazi, nell’odierna Slovacchia, santi Zoerardo o Andrea e Benedetto, eremiti, che, venuti, su richiesta del re santo Stefano, dalla Polonia in Ungheria, condussero in un eremo sul monte Zobor una vita di estrema austerità".
Pare priva di fondamento la tradizione che vuole i due santi appartenenti all’ordine camaldolese, nonché l’eventualità del loro martirio.
A Nitra sull'omonimo fiume presso i monti Carpazi, nell'odierna Slovacchia, santi Zoerardo o Andrea e Benedetto, eremiti, che, venuti, su richiesta del re santo Stefano, dalla Polonia in Ungheria, condussero in un eremo sul monte Zobor una vita di estrema austerità.

Sant'Ennodio di Pavia
Magno Felice Ennodio, di origine gallica, rimase orfano e trascorse la fanciullezza a Ticinum (Pavia), prima presso una zia e poi, morta questa, presso una famiglia. Nel 493, dopo un breve fidanzamento, fu accolto dal vescovo sant'Epifanio nel clero pavese. Nel 514, morto il vescovo Massimo, gli successe sulla cattedra episcopale di Pavia. Per incarico di Papa Ormisda si recò due volte a Costantinopoli, cercando di ricomporre lo scisma acaciano. Morì a Pavia nel 521. Le reliquie sono custodite nella basilica di San Michele. Numerosi i suoi scritti, che per erudizione e profondità ne fanno un Padre della Chiesa.
A Pavia, sant'Ennodio, vescovo, che nei suoi inni esaltò la memoria e le chiese dei santi e fu generoso dispensatore di beni.

Beata Costanza d'Aragona
Figlia del re di Sicilia Manfredi e nipote dell'imperatore Federico II, Costanza nacque nel 1247. Nel 1262 sposò Pietro III di Aragona dal quale ebbe sei figli, tra cui la futura santa Elisabetta di Portogallo. Sebbene direttamente coinvolta nelle burrascose vicende politiche del suo tempo, seppe mantenere un equilibrato distacco dalla vita terrena dedicandosi alla preghiera e alle opere di carità. Morì a Barcellona il venerdì santo dell'anno giubiliare 1300 e fu sepolta nella chiesa di S. Francesco; dal 1852 le spoglie riposano nella cattedrale della città, ove viene festeggiata il 17 luglio.

Santi Martiri Scillitani
A Cartagine, nell'odierna Tunisia, anniversario della morte dei santi martiri Scillitani, Sperato, Nartzale, Cittino, Veturio, Felice, Aquilino, Letanzio, Gennara, Generosa, Vestia, Donata e Seconda, che per ordine del proconsole Saturnino furono, dopo una prima confessione della fede in Cristo, gettati in carcere; condotti in ceppi il giorno seguente, confessarono con fermezza di essere cristiani e, al rifiuto di onorare l'imperatore come dio, furono condannati a morte: messisi tutti in ginocchio sul luogo dell'esecuzione, furono decapitati con una spada, mentre rendevano grazie a Dio.

Beato Sebastiano dello Spirito Santo
Nel convento massimo dell'Ordine Mercedario di Lima in Perù, il Beato Sebastiano dello Spirito Santo, era laico donato dell'Ordine. Fu famoso per i miracoli, fra i quali, mentre cantava il Magnificat, restituì la salute a molti ammalati e di tanto in tanto meritò di essere abbracciato dal Signore Gesù. Morì in santità nell'anno 1721 nello stesso convento.
L'Ordine lo festeggia il 17 luglio.

Beato Paolo (Pietro) Gojdic
A Leopoldov in Slovacchia, beato Paolo (Pietro) Gojdich, vescovo e martire, che, pastore nel territorio di Prešov, sotto un regime ateo, fu gettato in carcere e patì così tante tribolazioni, che, dopo atroci torture, accogliendo fedelmente le parole di Cristo, con una coraggiosa confessione della fede passò alla vita eterna.

San Pietro Liu Ziyu
Nel territorio di Zhujiaxiezhuang vicino a Shenxian nella provincia dello Hebei in Cina, san Pietro Liu Ziyu, martire, che nella persecuzione dei Boxer, nonostante i tentativi di dissuasione degli amici, in presenza del mandarino rimase fermo nella fede cristiana e fu per questo trafitto con la spada.

Santa Giusta
A Siviglia nell'Andalusia in Spagna, sante Giusta e Rufina, vergini, che, arrestate dal governatore Diogeniano e sottoposte a crudeli supplizi, patirono il carcere, l'inedia e altre torture: Giusta morì in prigione, mentre a Rufina, per aver confessato la sua fede nel Signore, fu spezzato il collo.

Santa Rufina
A Siviglia nell'Andalusia in Spagna, sante Giusta e Rufina, vergini, che, arrestate dal governatore Diogeniano e sottoposte a crudeli supplizi, patirono il carcere, l'inedia e altre torture: Giusta morì in prigione, mentre a Rufina, per aver confessato la sua fede nel Signore, fu spezzato il collo.

Beato Biagio dell'Incarnazione
Diacono del convento mercedario dell'Incarnazione in Valdonquillo, il Beato Biagio dell'Incarnazione, di una forte fede e zelo per i sofferenti e bisognosi, nell'anno 1612 restituì l'anima a Dio con una morte preziosa.
L'Ordine lo festeggia il 17 luglio.

San Koloman (Colman)
Presso Stockerau vicino a Vienna, nell'odierna Austria, san Colmano, che, di origine irlandese, fu pellegrino per il nome di Dio; direttosi in Terra Santa, fu ritenuto un esploratore nemico e, appeso a un albero, raggiunse la Gerusalemme celeste.

San Fredegando
A Deuren vicino ad Anversa in Austrasia, nell'odierno Belgio, san Fredegando, che si dice sia venuto monaco dall'Irlanda, compagno di san Foillano e altri nella peregrinazione e nel lavoro missionario.

San Chenelmo
Corona, Scettro, Spada, Globo, Palma, Stelo fluorescente, Colomba
Nel monastero di Winchelcumbe nella Mercia in Inghilterra, san Chenelmo, che, principe di Mercia, è ritenuto martire.

San Generoso di Tivoli
Generoso = nobile d'origine, dal latino; prodigo, significato odierno
Palma

San Giacinto
Ad Amasra in Paflagonia, nell'odierna Turchia, san Giacinto, martire.

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