TuttoSchermo       Chiudi      

Santa Macrina la Giovane
Prima di 10 fratelli, tra i quali ben 4 sono santi (lei, Basilio di Cesarea, Gregorio di Nissa e Pietro sacerdote e monaco), nacque in Ponto nel 327. Giovane e bella, era un partito agognato, ma scelse presto di dedicarsi esclusivamente a Dio. Per diversi anni rimase al fianco della madre per aiutarla nel governo della casa e nell’educazione dei fratelli. Esercitò un’influenza decisiva sulle scelte dei due fratelli più famosi, Basilio di Cesarea e Gregorio di Nissa. Quando gli uomini ebbero trovata la loro strada, madre e figlia decisero di ritirarsi ad Annesi sulle rive del fiume Iris. Qui Macrina divenne la superiora del monastero doppio dove uomini e donne si sforzavano di vivere in pienezza il Vangelo. Al ritorno dal concilio di Antiochia, Gregorio di Nissa si fermò ad Annesi per salutare la sorella. Fu l’ultimo incontro tra i due dato che Macrina morì nel 380 a soli 53 anni. Gregorio, tuttavia, fece a tempo a sentire dalle sue labbra la grandiosa preghiera pronunciata prima di morire. La sua spiritualità e la sua vita sono narrate dallo stesso Gregorio.
Nel monastero di Annesi lungo il fiume Iris nel Ponto ancora in Turchia, santa Macrina, vergine, sorella dei santi Basilio Magno, Gregorio di Nissa e Pietro di Sivas, che, versata nelle Sacre Scritture, si ritirò a vita solitaria, mirabile esempio di desiderio di Dio e di distacco dalla vanità del mondo.

Beato Achille (Achilles Jozef) Puchala
Nacque il 18 marzo 1911 in Polonia nel villaggio di Kosin, diocesi di Przemy. Terminata la scuola elementare, nel 1924 entrò a Leopoli nel seminario minore dei Frati minori conventuali. La sua formazione religiosa culminò il 22 maggio 1932 con la professione dei voti solenni ed il 5 luglio 1936 venne ordinato sacerdote. I primi anni di ministero furono nel convento di Grodno. Trasferito poi a Iwieniec, diocesi di Pilsk, fu sorpreso dallo scoppio della seconda guerra mondiale. Il 19 giugno 1943 si verificò un'insurrezione contro i nazisti. Quando il parroco della vicina Pierszaje fuggì, padre Achilles vi si trasferì nei primi anni 40 per reggere la sede vacante. Un mese dopo giunse a Pierszaje la Gestapo, che perquisì anche la canonica. Secondo un testimone oculare, il comandante locale della gendarmeria tedesca, cattolico praticante che abitava nella canonica, propose ai due sacerdoti di rifugiarsi in un nascondiglio, ma Achilles non abbandonò i fedeli e si unì agli arrestati. Fu ucciso in un fienile a cui poi fu dato fuoco il 19 luglio 1943.

Achille = Akylleis, dal greco - Aquila
Nella cittadina di Borowikowszczyzna in Polonia, beati Achille Puchała e Ermanno Stępień, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali e martiri, che, durante l'occupazione della Polonia sotto un regime militare straniero, furono uccisi in odio alla fede.

San Pietro (Pietrillo) Crisci da Foligno
Pietro Crisci da Foligno (1243-1323) fa parte dei cosiddetti «santi folli». Come li definì il contemporaneo, e conterraneo, beato Iacopone da Todi. Davvero fu figura singolare. Dopo una giovinezza movimentata, si convertì a 30 anni, vendendo i beni e addirittura se stesso come schiavo. Ma il padrone lo liberò. La sua casa divenne allora la cattedrale di Foligno, dove aiutava nei servizi più umili. Dormiva sui gradini del campanile, vestiva di sacco, i piedi nudi, e pregava guardando il sole, perché simbolo di Gesù. Dedito alle più aspre penitenze, basava la sua spiritualità sull'esempio della beata Angela da Foligno e di santa Chiara di Montefalco. Durante la sua vita fu più volte pellegrino a Roma ed Assisi. L'Inquisizione se ne interessò, ma la sua fede risultò limpida. Pietro Crisci morì nella cattedrale di Foligno il 19 luglio 1323 in fama di santità. Durante tutto il Medioevo il santo godette di grande devozione. Nel 1385, in suo onore fu eretta una cappella nella cattedrale, restaurata nel 1870 dal vescovo Crispigni e dove attualmente si venera il suo corpo, racchiuso in un'urna artistica di legno.
A Foligno in Umbria, beato Pietro Crisci, che, dati tutti i suoi beni ai poveri, si mise al servizio della cattedrale e visse in grande umiltà e penitenza nella torre campanaria.

Sant'Arsenio il Grande
Arsenio era nato a Roma intorno al 354 da nobile famiglia senatoria. Nel 383 l'imperatore Teodosio lo volle a Costantinopoli per affidargli l'educazione dei figli Arcadio e Onorio. Vi restò undici anni, fino al 394, quando in seguito a una profonda crisi spirituale ottenne l'esonero da quell'incarico per ritirarsi nel deserto egiziano. Chiedendo a Dio una sicura via per giungere alla salvezza, una voce misteriosa gli avrebbe risposto: «Fuggi gli uomini». Il quarantenne Arsenio seguì alla lettera il consiglio: sbarcato ad Alessandria d'Egitto, si aggregò alla comunità degli anacoreti di Scete, in pieno deserto. Trascorreva notti intere in preghiera e meditazione: una preghiera fatta più di lacrime che di parole, poiché egli ebbe da Dio il "dono del pianto". Dal 434 al 450, che si presume sia l'anno della morte, Arsenio dovette vivere lontano dalla tranquilla Scete, invasa da una tribù libica. Morì a Troe presso Menfi. Di lui, oltre a una cronistoria e a sagge massime, riferite da Daniele di Pharan, amico di due discepoli di Arsenio, ci resta addirittura un ritratto in cui appare di bell'aspetto, maestosamente alto e asciutto.
Arsenio = virile, forte, dal greco

Beata Stilla di Abenberg
Figlia del conte di Abenberg, in Franconia (Germania), la beata Stilla morì intorno al 1150 nella cittadina natale, che si trova nel territorio della diocesi bavarese di Eichstätt. È un borgo medievale caratterizzato dalla presenza dell'antico monastero di Marienburg (risalente al 1482). Un tempo era dell'ordine Agostiniano, oggi è abitato dalle Suore dell'Addolorata. Sorge dove la beata patrona aveva edificato con i suoi beni una chiesa dedicata a Pietro e Paolo, che era divenuta luogo di pellegrinaggi. La morte le impedì di costruire lei stessa un monastero. Stilla è stata beatificata nel 1927.
Nel monastero di Marienburg nella Franconia, in Germania, beata Stilla, vergine consacrata, sepolta nella chiesa da lei fondata.

Beato Antonio da Valladolid
Provinciale perpetuo dell'Ordine Mercedario di Castiglia, il Beato Antonio da Valladolid, come profondo conoscitore delle Sacre Scritture fu consigliere dei Re cattolici spagnoli. Con chiara visione di futuro, prese l'inestimabile decisione di inviare i primi missionari in America, con il consenso dato da papa Alessandro VI° nel 1493 ai Re, il diritto di conquista di quelle terre con la condizione di evangelizzarle nella fede cattolica. Inoltre visitò molte chiese della Spagna e per la sua grandissima carità, spesso veniva chiamato padre dei poveri. Dopo una vita piena di meriti, nell'anno 1514 consegnò la sua purissima anima al Signore.
L'Ordine lo festeggia il 19 luglio.

Santi Innocenti di Milano (Diodoro e tre compagni)
Diodoro, funzionario dell’impero romano d’occidente, e tre suoi agenti furono messi a morte dall’imperatore Valentiniano I, a causa delle accuse loro rivolte da un responsabile della Prefettura dell’Illirico. Da subito vennero venerati come martiri dal popolo di Milano. Il calendario dell’Arcidiocesi di Milano pone la loro memoria presso la basilica di Santo Stefano Maggiore il 19 luglio. Le reliquie di uno di loro sono conservate nella chiesa di Sant’Ambrogio a Sant’Ambrogio Olona e vengono annualmente esposte il 19 e 20 luglio.

Sant'Epafra di Colossi
Epafra di Colossi, discepolo di Paolo (I sec.). Pagano, fu convertito da san Paolo durante il triennio di apostolato a Efeso. Fu fondatore e capo della Chiesa di Colossi. L'apostolo ne tesse due volte l'elogio, nella lettera ai Colossesi e in quella a Filemone.
Palma.
Commemorazione di sant'Epafra, che a Colossi, a Laodicea e a Gerapoli molto lavorò per il Vangelo e da san Paolo Apostolo è chiamato carissimo collaboratore nel ministero, compagno di prigionia e fedele ministro di Cristo.

San Giovanni Battista Zhou Wurui
Nel villaggio di Lujiazhuang vicino a Yingxian nella provincia dello Hebei in Cina, san Giovanni Battista Zhou Wurui, martire, che, ancora adolescente, davanti ai seguaci della setta dei Boxer si professò apertamente cristiano e per questo fu mutilato di parte delle membra e poi ucciso con una scure.

Sant'Aurea di Cordova
A Córdova nell'Andalusia in Spagna, santa Aurea, vergine, sorella dei santi martiri Adolfo e Giovanni, che, durante la persecuzione dei Mori, condotta davanti al giudice cedette per timore, ma pentitasi subito, superò il nemico in un nuovo combattimento con l'effusione del suo sangue.

Santi Elisabetta Qin Bianzhi e Simone Qin Chunfu
Nella cittadina di Liucun presso la città di Renqin sempre nello Hebei, santi martiri Elisabetta Qin Bianzhi e suo figlio Simone Qin Chunfu, di quattordici anni, che nella medesima persecuzione, forti nella fede, vinsero tutte le crudeltà dei nemici.

Beato Ermanno (Herman Karol) Stepien
Nella cittadina di Borowikowszczyzna in Polonia, beati Achille Puchała e Ermanno Stępień, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali e martiri, che, durante l'occupazione della Polonia sotto un regime militare straniero, furono uccisi in odio alla fede.

Santi Macedonio, Teodulo e Taziano
A Meros in Frigia, nell'odierna Turchia, santi Macedonio, Teodúlo e Taziano, martiri, che, sotto l'imperatore Giuliano l'Apostata, furono posti dal governatore Almachio, dopo molte torture, su graticole di ferro ardenti e affrontarono esultanti il loro martirio.

San Bernoldo di Utrecht
A Utrecht in Lotaringia, nel territorio dell'odierna Olanda, san Bernoldo o Bernulfo, vescovo, che liberò chiese e monasteri dal giogo dei potenti, fondò molte chiese e introdusse nei monasteri le consuetudini cluniacensi.

Beato Pascasio da Lione
Vescovo mercedario in Lycaonia, il Beato Pascasio da Lione, fu zelante e virtuoso pastore del suo gregge. Famoso per la dottrina e santità morì nella pace del Signore.
L'Ordine lo festeggia il 19 luglio.

San Giovanni Plessington
A Chester in Inghilterra, san Giovanni Plessington, sacerdote e martire, che, ordinato sacerdote a Segovia e tornato in Inghilterra, fu per questo condannato all'impiccagione sotto il re Carlo II.

San Dio di Costantinopoli
A Costantinopoli, san Dio, detto il Taumaturgo, archimandrita, che, originario di Antiochia, fu ordinato sacerdote in questa città e fondò un monastero sotto la regola degli Acemeti.

San Felice di Verona
Felice = contento, dal latino
Bastone pastorale

       Chiudi