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San Camillo de Lellis
Di nobile famiglia, nato a Bucchianico, nelle vicinanze di Chieti, il 25 maggio 1550, Camillo de Lellis fu soldato di ventura. Persi i suoi averi al gioco, si mise al servizio dei Cappuccini di Manfredonia. Convertitosi ed entrato nell'Ordine, per curare una piaga riapertasi tornò a Roma nell'ospedale di San Giacomo degli Incurabili, dove si dedicò soprattutto ai malati. Si consacrò a Cristo Crocifisso, riprese gli studi al Collegio Romano e, divenuto sacerdote nel 1584, fondò la «Compagnia dei ministri degli infermi». L'ordine dei Camilliani si distinse da altri per lo spirito della sua opera legata alla carità misericordiosa e per l'abito caratterizzato dalla croce rossa di stoffa sul petto. De Lellis pose attenzione unicamente malati, ponendo le basi per la figura dell'infermiere e del cappellano quali li vediamo oggi. Morì a Roma il 14 luglio 1614 e venne canonizzato nel 1746.
Infermieri, Malati, Ospedali, Abruzzo
Camillo = aiutante nei sacrifici, fenicio
San Camillo de Lellis, sacerdote, che, nato vicino a Chieti in Abruzzo, dopo aver seguito fin dall'adolescenza la vita militare ed essersi mostrato incline ai vizi del mondo, maturò la conversione e si adoperò con zelo nel servire i malati nell'ospedale degli incurabili come fossero Cristo stesso; ordinato sacerdote, fondò a Roma la Congregazione dei Chierici regolari Ministri degli Infermi.

Beata Angelina da Montegiove, detta anche da Marsciano, da Corbara o da Foligno
Nata nel 1357 a Montegiove (Orvieto), Angelina, era fra «le donne di lodevole vita» per le quali nel 1388 Paoluccio Tranci, il frate minore che aveva iniziato, nel 1368, una riforma dell’Ordine nota come Osservanza Francescana, aveva ottenuto un riconoscimento da parte dell’allora generale Enrico Alfieri da Asti per fondare una «comunità aperta», ossia un gruppo di donne religiose che volevano vivere nella preghiera, nella penitenza e nel servizio agli altri, senza però essere costrette alla clausura. Alla morte di fra Paoluccio, Angelina diventerà la guida carismatica delle ventisei «monache povere» per le quali il Pontefice Bonifacio IX, concesse, nel gennaio del 1403, una autorizzazione a vivere liberamente come «comunità aperta». La Beata Angelina morì nel 1435 e venne sepolta nella chiesa francescana di Foligno.
Angelina (come Angela) = messaggero, nunzio, dal greco
A Foligno in Umbria, beata Angelina da Marsciano, che, rimasta vedova, per oltre cinquant'anni si consacrò esclusivamente al servizio di Dio e del prossimo, dando inizio all'Ordine religioso delle Terziarie Francescane di clausura per la formazione della gioventù femminile.

Beato Gaspare de Bono
Nacque in Valencia (Spagna) il 5 gennaio 1530. Ottenuta la guarigione, in seguito ad un incidente mortale, abbandonò la carriera militare ed entrò nell'Ordine dei Minimi. Eletto più volte Correttore Provinciale di Spagna, manifestò sempre il suo disagio e la sua presunta incapacità. Di fatto, si manifestò sempre colmo di Dio, capace di decisioni impegnative e spesso provvidenziali. Eccelse nell'osservanza della Santa Regola e per la sua grande umiltà. Già in vita veniva additato come "Santo", e gli si attribuirono numerose intercessioni e miracoli. Morì il 14 luglio 1604 e venne beatificato da Pio VI il 17 settembre 1786.
A Valencia in Spagna, beato Gaspare de Bono, sacerdote dell'Ordine dei Minimi, che lasciò le armi di principe del mondo per la milizia di Cristo Re e per amore della casa dell'Ordine nella provincia spagnola, che resse con prudenza e carità.

San Francesco Solano
Entrato nell’Ordine dei Frati Minori e divenuto sacerdote, si dedicò con grande frutto alla predicazione. Animato da zelo apostolico, andò missionario tra gli indigeni dell’America meridionale. Svolse il suo fecondo apostolato specialmente a Lima, nel Perù, e a Tucuman, in Argentina. Attirava gli Indios alla fede soprattutto con la sua carità evangelica e con l’esempio della sua vita.
Prese le loro difese contro l’oppressione dei conquistatori. Estenuato dalle fatiche e dalle penitenze, morì
.Francesco = libero, dall'antico tedesco
A Lima in Perù, san Francesco Solano, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori, che per la salvezza delle anime percorse in lungo e in largo le regioni dell'America Meridionale e si adoperò con la predicazione e la testimonianza per insegnare ai popoli indigeni e agli stessi coloni spagnoli la novità della vita cristiana.

Beato Raffaele di Barletta
Originario di Cattaro, in Dalmazia, il beato Raffaele giunse a Barletta, dove entrò tra i Servi di Maria. Visse nell'umiltà (svolse l'ufficio di questuante del convento) e nella preghiera (non aveva cella per dormire e stava continuamente in orazione davanti al Santissimo). Fino al 14 luglio del 1566. Quella notte ebbe, infatti, in sogno la premonizione dell'imminente morte e svegliò i confratelli per non restare senza il viatico. Glielo diede, dopo la confessione, il superiore. Spirò sull'altare della Vergine, dove si era raccolto in preghiera. Il corpo restò esposto per tre giorni tanta era la folla che accorreva. Per la sua carità, infatti, fra Raffaele era notissimo nella cittadina pugliese. Spesso dava il pane o l'elemosina che aveva raccolto ai più bisognosi. E ricominciava, instancabile, la raccolta.
Pane

Beato Giorgio da Lauria
Figlio dell'ammiraglio Don Ruggero della città di Lauria (Potenza), il Beato Giorgio, giovane di 24 anni, saputo che il cugino Beato Raimondo da Tolosa, era entrato nell'Ordine Mercedario, lo raggiunse subito nel suo convento di Barcellona (Spagna), minacciò percosse e pericoli contro i religiosi, ma nulla servirono a fare uscire il cugino dalla vita religiosa intrapresa. Qualche tempo dopo per una divina chiamata della Santa Vergine, il Beato Giorgio abbandonò il mondo e si fece religioso mercedario pure lui. Si dedicò con tutto il cuore a Dio, condusse una vita austera nella meditazione e nella lode al Signore, finché nel convento di Santa Maria di El Puig (Spagna), nell'anno 1339 meritò la vita eterna. L'Ordine lo festeggia il 14 luglio.

Beato Michele Ghebre
Monaco ortodosso etiopico, divenuto amico e discepolo di San Giustino de Jacobis, primo vicario apostolico dell’Abissinia, Ghebre Michele si convertì al cattolicesimo. Ordinato presbitero ed entrato nella congregazione vincenziana, suggellò con il martirio la sua ricerca della Verità. Fu beatificato il 3 ottobre 1926.
Sacerdoti diocesani.
Palma.
In località Cerecca-Ghebaba in Etiopia, beato Ghebrē Michael, sacerdote della Congregazione della Missione e martire, che nello studio e nella preghiera cercò sempre la vera fede, entrando in unità con la Chiesa cattolica; patì per questo il carcere e tredici mesi di marce forzate insieme ai soldati con pesanti catene ai piedi, finché morì sfinito dalle fustigazioni, dalla sete e dalla fame.

Santa Toscana
Rimasta vedova nel 1318, distribuì ai bisognosi tutti i suoi beni ed  entrò a far parte dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme alla cura  degli infermi. Prese servizio nell’ospedale dell’ordine in Verona,  attiguo alla chiesa del Santo Sepolcro, ove con amorevolezza e carità  cristiana si diede tutta al servizio degli ammalati. Stremata dalle  fatiche, ma felice del bene compiuto, si spense infine a Verona il 14  luglio 1343.
Zevio (VR), Fevoss
A Verona, santa Toscana, che, alla morte del marito, distribuì tutti i suoi beni ai poveri e si dedicò incessantemente nell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme alla cura degli infermi.

Beato Hroznata (Hrornata, Croznato)
Palma, Catene
In località Stáry Kynsperk vicino a Eger in Boemia, beato Croznato, martire, che, morti la moglie e il figlio, si dice abbia lasciato la corte ducale per entrare tra i monaci premostratensi di Teplá; catturato poi dai predoni mentre tentava di difendere i diritti del monastero, fu lasciato morire di fame.

San Giovanni Wang Guixin
Nella città di Nangong nella provincia dello Hebei in Cina, san Giovanni Wang Guixin, martire, che durante la persecuzione dei Boxer preferì morire per Cristo piuttosto che macchiarsi sia pure di una lieve menzogna.

Beato Riccardo Langhorne
A Londra in Inghilterra, beato Riccardo Langhorne, martire, che, insigne avvocato, fu condannato a morte con la falsa accusa di tradimento sotto il re Carlo II e rese lo spirito sul patibolo di Tyburn.

San Vincenzo Madelgario
A Soignies in Austrasia, nel territorio dell'odierno Belgio, san Vincenzo o Madelgario, che, d'accordo con la moglie santa Valtrude, abbracciò la vita monastica e si dice abbia fondato due monasteri.

San Marchelmo
A Deventer in Frisia, oggi in Olanda, san Marchelmo, sacerdote e monaco, che, di origine inglese, fu sin dall'infanzia discepolo di san Villibrordo e suo compagno nelle opere sostenute per Cristo.

Sant'Ottaziano di Brescia
A Brescia, sant'Optaziano, vescovo, che sottoscrisse le lettere sinodali sulla fede cattolica riguardo all'Incarnazione mandate da Eusebio di Milano al papa san Leone.

San Ciro di Cartagine
Ciro = che ha forza, signore, dal greco
Bastone pastorale, Palma

San Giusto
Giusto = onesto, probo (sign. Intuitivo)
Palma

San Marciano di Frigento
Frigento (AV) - Taurasi (AV)

San Liberto
Liberto = signific. chiaro
Palma

Santa Lupercilla
Crodo (VB)

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