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Santi Aquila e Priscilla
quila e Priscilla erano due coniugi giudeo-cristiani, molto cari all'apostolo Paolo per la loro fervente e molteplice collaborazione alla causa del Vangelo. Aquila, giudeo originario del Ponto, trasferitosi in tempo imprecisato a Roma, sposò Priscilla (o Prisca).
L'apostolo intuì subito le buone qualità dei due coniugi, quando chiese di essere ospitato nella loro casa a Corinto. I due lo seguirono anche in Siria, fino ad Efeso. Qui istruirono nella catechesi cristiana Apollo, l'eloquente giudeo-alessandrino, versatissimo nelle Scritture, ma ignaro di qualche punto essenziale della nuova dottrina cristiana, come il battesimo di Gesù. Aquila e Priscilla fecero in modo di battezzarlo prima che partisse per Corinto. Niente si può asserire con certezza sul tempo, luogo e genere di morte di Aquila e Priscilla, dato che le uniche fonti su di essi sono citazioni bibliche. Alcuni identificano Priscilla con la vergine e martire romana Prisca e Aquila con qualcuno della gens Acilia, collegata con le Catacombe, perciò i due sarebbero martiri per decapitazione.
Commemorazione dei santi Aquila e Prisca o Priscilla, coniugi, che, collaboratori di san Paolo, accoglievano in casa loro la Chiesa e per salvare l'Apostolo rischiarono la loro stessa vita.

Sant'Adriano III
(Papa dal 17/05/884 al 09/885)
Della sua vita si sa poco. Il «Liber Pontificalis» ci dice che era romano e che governò la Chiesa solo per un anno dall'884 all'885. Mantenne un atteggiamento conciliante con il patriarca di Costantinopoli Fozio e, invitato da Carlo il Grosso - successore di Carlo Magno - alla Dieta di Worms, morì durante il viaggio. L'imperatore aveva chiamato il pontefice, poiché la sua presenza avrebbe sanzionato l'autorità imperiale dell'erede del Sacro Romano Impero. È sepolto presso il monastero di Nonantola, nel Modenese.
Adriano = nativo di Adria (Rovigo), dal latino
A Spina Lamberti in Emilia, transito di sant'Adriano III, papa, che cercò con ogni mezzo di riconciliare la Chiesa di Costantinopoli con quella di Roma e morì santamente, colpito durante un viaggio in Francia da una grave malattia.

San Pancrazio di Taormina
Nacque ad Antiochia, in Cilicia. Narra un'antica tradizione che Pancrazio era appena adolescente quando suo padre infiammato dal desiderio di vedere Gesù, decise di recarsi a Gerusalemme, portando con sé il figlio. Pancrazio ebbe così la straordinaria occasione di vederlo con i suoi occhi. Fatto ritorno ad Antiochia, ebbe poi modo di udire la predicazione di San Pietro, dal quale venne battezzato, avviato al sacerdozio ed infine consacrato vescovo. Nell'anno 40 d.C. Pancrazio fu inviato da San Pietro in Sicilia quale primo vescovo di Taormina. Nella città sicula riuscì a convertire parecchi pagani, tra i quali lo stesso prefetto. I suoi nemici lo invitarono a un banchetto e tentarono di costringerlo a baciare un idolo di legno, oggetto che il vescovo con un segno di croce ridusse in frantumi. Ciò gli costò dunque la vita. Nel XV secolo i taorminesi introdussero il suo culto anche a Canicattì, che ancora oggi lo venera quale patrono.
Taormina, Canicattì
Pancrazio = lottatore, dal tipo di sport greco
A Taormina in Sicilia, san Pancrazio, vescovo e martire, ritenuto primo vescovo di questa Chiesa.

Sant'Illuminato da Rieti
Il Ferrari riferisce di aver consultato gli Atti del santo, oggi perduti. Si tratterebbe di un eremita che condusse una vita estremamente penitente sui monti umbri nelle vicinanze di Città di Castello. Sul luogo di residenza fu poi costruita una cappella andata successivamente in rovina. Sono, queste del Ferrari, notizie molto generiche e molto incerte, giacché prima di lui nessuna testimonianza si possiede su questo eremita.
È vero che l'eremitismo ebbe nei secc. X-XI un grande sviluppo, specialmente sui monti umbri, come è vero che molti di questi anacoreti godettero fama di santità presso la popolazione locale, che li venerò come santi dopo la morte. Ma oltre questi fatti generici nessuna documentazione antica esiste per ammettere un santo di nome Illuminato.
In Umbria fu molto venerata una santa di nome Illuminata; può darsi che il nome femminile si sia mutato, col passare dei secoli, in maschile. Questa però è una semplice ipotesi.

San Kilian (Chiliano)
L'irlandese Kilian (il nome ha molte varianti: Chiliano, Kilien, Quillian, Cilian e Kuhln) era un "vescovo itinerante" del VII secolo, che aveva avuto a Roma l'incarico di evangelizzare la Franconia, una regione della Germania. Ne convertì il Duca, Gosberto, obbligandolo a separarsi dalla vedova del fratello. La donna, per vendicarsi di aver perduto l'alto stato sociale cui era ascesa, fece uccidere Kilian insieme al sacerdote Colman, al diacono Totnano e a due laici, Gallone e Arnuvale. Sepolto in una stalla, il corpo del santo venne ritrovato prodigiosamente e in seguito esumato l'8 luglio del 752, alla presenza di un altro vescovo irlandese, il celebre evangelizzatore della Germania, san Bonifacio, e del primo vescovo di Würzburg, san Burcardo. Nel 788 i resti furono traslati nella cattedrale della cittadina tedesca in una solenne cerimonia cui partecipò l'imperatore Carlo Magno. Dal secolo XV Kilian è patrono della diocesi di Würzburg; lo è anche della Franconia e dei tintori. Al 1926 risale l'istituzione di una recitazione popolare sulla sua figura che si svolge all'aperto nell'ottava della festa.
Bastone pastorale, spada
A Würzburg nell'Austrasia, in Germania, san Chiliano, vescovo e martire, che, originario dell'Irlanda, giunse in questa terra a predicare il Vangelo e per aver serbato con cura gli usi cristiani fu trucidato, consumando così il suo martirio.

San Procopio di Cesarea di Palestina
Procopio nativo di Aelia (Gerusalemme) nato nel terzo secolo e morto l'8 luglio del 303.
È il primo cristiano deceduto per la sua fede in Palestina negli anni che seguirono il decreto di persecuzione di Diocleziano del 303. Procopio fu condotto davanti al tribunale del governatore dove gli fu chiesto di sacrificare agli dei, ma si rifiutò, allora fu invitato a fare delle libagioni ai quattro imperatori, ma ancora una volta egli rispose, citando un motto di Omero «Non è bene che vi sia un governo di molti; uno sia il capo, uno il re». Fu una risposta poco gradita ai suoi giudici, che lo uccisero. Procopio si era stabilito a Scitopoli, dove espletava tre funzioni: lettore, interprete in lingua siriana ed esorcista. Fin dall'adolescenza si era votato alla castità e alla pratica delle virtù, con severi digiuni e dedito all'ascesi; se nelle scienze profane era di cultura mediocre, era invece la Parola di Dio il suo unico argomento di studio. A Scitopoli gli fu eretta una cappella nel vescovado; a Cesarea di Palestina, luogo del suo martirio, venne eretta in suo onore una chiesa.
Procopio = che promuove, dal greco
Palma
A Cesarea in Palestina, san Procopio, martire, che condotto qui sotto l'imperatore Diocleziano dalla città di Scitopoli, alla prima audacia nelle risposte, fu messo a morte dal giudice Fabiano.

Beato Pietro l'Eremita
Nato forse ad Amiens, Pietro l'eremita è personaggio di notevole importanza storica, perché fu il più grande predicatore della crociata popolare che si mosse nel 1095 dopo gli appelli di Urbano II. Terminata la sua Crociata, lasciò Gerusalemme alla fine del 1099 per tornare in Belgio e stabilirsi presso la città di Huy, dove fondò il monastero di Neufmoustier, di cui divenne priore e dove morì nel 1115. Durante la traslazione del corpo, avvenuta nel 1242, si trovò il cilicio che Pietro portava e sulla testa era ancora visibile la tonsura clericale circondata da capelli abbondanti e crespi.
L'Ordine Benedettino lo festeggia il 8 luglio.

Sant'Alberto da Genova
Nato verso la fine dell'XI secolo, condusse dapprima vita monastica nell'Ordine benedettino. Nel 1129 scelse la riforma cistercense, ma, aspirando alla vita solitaria, si ritirò in una grotta del monte Contessa presso Sestri Ponente, dove morì l'8 luglio, probabilmente nell'anno 1180.
Alberto = di illustre nobiltà, dal tedesco

San Giovanni Wu Wenyin
Nella città di Yongnian nella provincia dello Hebei in Cina, san Giovanni Wu Wenyin, martire, che, catechista, nella persecuzione scatenata dai seguaci della setta dei Boxer, fu condannato a morte per essersi rifiutato di passare dalla dottrina cristiana al paganesimo.

Beato Pierre (Pietro) Vigne
Nato il 20 agosto 1670 a Privas (Francia) ordinato sacerdote nel 1694 diventa un "missionario itinerante" tra la povera gente. Per più di trenta anni questo "camminatore di Dio" solca a piedi e a cavallo, le strade per far conoscere, amare e servire Gesù Cristo.

Beato Mancio Araki
A Shimabara in Giappone, beato Mancio Araki, martire, che per avere accolto in casa il sacerdote beato Francesco Pacheco fu gettato in carcere, dove morì consunto dalla tisi.

Santi Monaci Abramiti
A Costantinopoli, passione dei santi monaci Abramiti, che per il culto delle sacre immagini subirono il martirio sotto l'imperatore Teofilo.

San Disibodo
Nella Renania, in Germania, san Disibódo, eremita, che, radunati alcuni compagni, fondò un monastero lungo la riva del fiume Nahe.

Santa Landrada
A Bilsen in Brabante, nel territorio dell'odierno Belgio, santa Landráda, badessa.

Sant'Auspicio di Toul
A Tulle nella Gallia belgica, ora in Francia, sant'Auspicio, vescovo.

Santa Gliceria
A Marmara Ereğlisi in Tracia nell'odierna Turchia, santa Gliceria, martire.

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