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San Ladislao
Figlio di Bela, re d'Ungheria, nacque nel 1031, ma essendo il trono elettivo non aveva alcun diritto alla successione. Ben presto però le sua qualità e la sua vita gli meritarono l'elezione a re e guidò un governo secondo il volere di Dio. Appena ebbe nelle sue mani le redini del potere si diede a riformare i costumi, rinnovare i tribunali e rialzare la pubblica moralità. Lottò, combattè e soffrì, ma alla fine riuscì a rendere il suo popolo profondamente cristiano e degno di essere additato a esempio di ogni altro. Era casto, detestava l'avarizia e aveva una spiccata sobrietà che usava nei cibi e nelle bevande tanto da far stupire i suoi cortigiani. Inoltre dedicava molte ore alla preghiera e alle buone letture. La giustizia e l'imparzialità unite all'amore evangelico resero Ladislao un modello di re. Riparò nel suo regno i guasti causati dalle innumerevoli ribellioni e da molte eresie, formando una nazione unita nella fede.
Ladislao = signore, che governa glorioso, (dal polacco)
A Nitra sull'omonimo fiume presso i monti Carpazi, nell'odierna Slovacchia, transito di san Ladislao, che, re di Ungheria, durante il suo regno ristabilì le leggi cristiane introdotte da santo Stefano, riformando i costumi e dando lui stesso esempio di virtù; si adoperò con zelo nel propagare la fede cristiana nella Croazia, unita al regno di Ungheria, istituendo la sede episcopale a Zagabria. Morì mentre muoveva guerra ai Boemi e il suo corpo fu poi deposto a Oradea in Transilvania.

Santi Primi martiri della santa Chiesa di Roma
La Chiesa celebra oggi molti cristiani che, come attesta Papa Clemente, furono trucidati nei giardini vaticani da Nerone dopo l'incendio di Roma (luglio 64). Anche lo storico romano Tacito nei suoi Annali dice: 'alcuni ricoperti di pelle di belve furono lasciati sbranare dai cani, altri furono crocifissi, ad altri fu appiccato il fuoco al termine del giorno in modo che servissero di illuminazione notturna'. (Mess. Rom.)
Palma
Santi protomartiri della Santa Chiesa di Roma, che accusati dell'incendio della Città furono per ordine dell'imperatore Nerone crudelmente uccisi con supplizi diversi: alcuni, infatti, furono esposti ai cani coperti da pelli di animali e ne vennero dilaniati; altri furono crocifissi e altri ancora dati al rogo, perché, venuta meno la luce del giorno, servissero da lampade notturne. Tutti questi erano discepoli degli Apostoli e primizie dei martiri che la Chiesa di Roma presentò al Signore.

San Basilide di Alessandria
È il patrono degli agenti di custodia. Durante la persecuzione di Settimio Severo (193-211), Origine, filosofo e teologo cristiano istruì alcuni pagani alla fede cristiana. Tra questi c'era Basilide, soldato addetto a scortare i condannati al luogo del supplizio. Durante le persecuzioni fu arrestata anche Potamiena, vergine cristiana, che già aveva dovuto respingere molti pretendenti. Fu subito condannata a morte e affidata a Basilide, che la difese dagli attacchi degli scalmanati. Potamiena gli promise che avrebbe pregato per la sua salvezza. Assieme a lei fu uccisa anche la madre Marcella. Dopo pochi giorni Basilide fu invitato a fare un giuramento davanti agli idoli, ma si rifiutò, dichiarandosi cristiano. Condotto dal giudice, fu messo in carcere. Tre giorni dopo il martirio, gli era apparsa una notte Potamiena, che gli aveva posto sulla testa una corona, dicendogli che aveva implorato per lui la Grazia per la sua salvezza, che era stata esaudita e che quindi fra poco sarebbe venuta a prenderlo. Basilide fu battezzato nella stessa prigione e il giorno dopo venne decapitato.
Agenti di custodia
Ad Alessandria d'Egitto, san Basílide, che, sotto l'imperatore Settimio Severo, avendo cercato di proteggere dagli insulti di uomini volgari la santa vergine Potamiena che stava conducendo al supplizio, ricevette il compenso di questo suo pietoso servizio: convertito infatti a Cristo dalle preghiere di lei, dopo un breve combattimento, divenne martire glorioso.

Beato Basilio (Vasyl) Velyckovskyj
Il beato ucraino Vasyl Vsevolod Velychkovskyj, dopo essere passato sotto indicibili persecuzioni, morì settantenne a Winnipeg in Canada nel 1973. Apparentemente di morte naturale; in realtà l'autopsia stabilì che il decesso era avvenuto per una dose di veleno a lento effetto, somministrata al vescovo prima della partenza per l'esilio, nel 1972. Si concluse così la sua odissea. Nato nel 1903, aveva combattuto 15enne la guerra di indipendenza nazionale. Divenuto poi prete tra i Redentoristi, gli toccò combatterne un'altra contro il comunismo. La sua fama tra il popolo era tale che a lungo il regime non lo toccò. Ma nel 1945 fu arrestato e condannato alla fucilazione. La pena gli fu commutata in 10 anni di lager, al termine dei quali tornò a Leopoli, dove operò in clandestinità. Così come in segreto, in una camera d'albergo, venne consacrato vescovo, nel 1963. Espulso, dopo una visita alla sorella in Jugoslavia e una tappa a Roma, dove fu ricevuto da Paolo VI, si avviò a un esilio impossibile.
Bastone pastorale
A Winnipeg nello Stato di Manitoba in Canada, beato Basilio Velyčkovskyj, vescovo della Chiesa greco-cattolica di Ucraina e martire, che, per aver esercitato clandestinamente il suo ministero tra i cristiani cattolici di Rito bizantino patì molto in patria da parte dei persecutori della fede e morì in esilio, associato al sacrificio di Cristo.

Beato Gennaro Maria Sarnelli
Nasce a Napoli il 12 settembre 1702 da Angelo, barone di Ciorani. Nel 1722 si laurea in diritto canonico e civile ed esercita l'avvocatura fino al 1728. In questi anni conosce un altro avvocato: Alfonso Maria de' Liguori. Ancora laico si associa al gruppo che gravita intorno a sant'Alfonso. Nel 1728 lascia la professione di avvocato, nel 1732 è sacerdote. Nello stesso anno de' Liguori fonda la nuova Congregazione del Santissimo Redentore (Redentoristi); Gennaro Sarnelli lo raggiunge un anno dopo ed insieme intraprendono una serie di missioni in tutta la Costiera Amalfitana e nei paesi dell'entroterra. Nel 1736 rientra a Napoli, dove si dedica all'evangelizzazione tra le prostitute. Si adopera inoltre per l'assistenza religiosa e materiale ai «facchinelli», minori sfruttati per il lavoro. Dal 1741 organizza una missione permanente nei sobborghi di Napoli. Muore a 41 anni, il 30 giugno 1744 a Napoli e viene sepolto nella parrocchia di Santa Maria dell'Aiuto. Verrà poi traslato nella casa madre dei redentoristi. Giovanni Paolo II l'ha proclamato beato il 12 maggio 1996.
A Napoli, beato Gennaro Maria Sarnelli, sacerdote della Congregazione del Santissimo Redentore, che si adoperò attivamente per l'assistenza ad ogni categoria di bisognosi.

Beato Zenone (Zynovij) Kovalyk
Zynovij Kovalyk nacque nel 1903 a Ivatsciv Horiscnij, in Ucraina. Entrò nella Congregazione del Santissimo e, ordinato sacerdote nel 1932, svolse l'apostolato missionario tra gli ortodossi in Volynia. Nella notte del 20 dicembre 1940 fu arrestato e incarcerato dai bolscevichi a Lviv dove, in 6 mesi, subì ventotto brutali interrogatori. Quando la città fu liberata dalle truppe tedesche nelle prigioni fu rinvenuta una massa di cadaveri massacrati con i segni delle torture subite. L'avanzato stato di decomposizione non permise ai confratelli di riconoscere il corpo di padre Kovalyk. Secondo alcuni testimoni del processo di beatificazione, il religioso fu crocifisso ad una parete della prigione, mentre invecedai documenti ufficiali delle autorità sovietiche risulta che fu fucilato insieme agli altri prigionieri nel giugno del 1941. Zynovij Kovalyk fu beatificato da Giovanni Paolo II il 27 giugno 2001, insieme con altre 24 vittime del regime sovietico di nazionalità ucraina.
A Leopoli in Ucraina, commemorazione del beato Zenone Kovalyk, sacerdote della Congregazione del Santissimo Redentore e martire, che, sotto un regime ateo, in un giorno sconosciuto di questo mese meritò di conseguire la palma del martirio.

Sant'Ottone di Bamberga
Ottone nacque a Mistelbach, in Franconia, nel 1062, ai tempi della «lotta per le investiture», aspro sostenuta dai Papi contro Enrico IV, e, dopo di lui, contro il successore Enrico V, ambedue scomunicati. Proprio Enrico IV, che molto lo stimava, aveva nominato Ottone vescovo di Bamberga. Dopo la morte dell'imperatore, egli scese a Roma dove il Papa Pasquale Il gli conferì il pallio, confermandolo quindi vescovo di Bamberga. Si ebbe così il caso singolare di un vescovo legittimo per la Chiesa e ben accetto all'Imperatore. Gli sforzi di Ottone contribuirono così alla definizione di un Concordato tra Chiesa e Impero, stipulato nella famosa Dieta di Worms, nel 1122. Quando Boleslao, re di Polonia, conquistò la Pomerania, chiamò ad evangelizzare il «padre dei monaci», Ottone. Partito con venti sacerdoti battezzò ventimila pagani, convertì sette città e fondò altre undici chiese. In una di queste città, i pagani gli tesero un'imboscata. Assalito nottetempo fu lasciato esanime. Morì di lì a breve a Bamberga, nel 1139.
Bastone pastorale
A Bamberg in Franconia, nell'odierna Germania, sant'Ottone, vescovo, che si dedicò con fervore all'evangelizzazione della Pomerania.

Sant'Adolfo di Osnabruck
Figlio dei conti di Tecklenburg nella Westfalia, nato verso il 1185, da giovane entra a far parte del clero di Colonia e diventa canonico della cattedrale. Visitando il convento dei Cistercensi di Altenkamp, rimane colpito dalla vita monastica. Chiede e ottiene, così, di restare nel monastero. Poco dopo, però, sia a causa dei suoi illustri natali sia anche per la fama della sua virtù, nel 1217 viene eletto vescovo di Osnabruck. Durante i sette anni del suo episcopato si distingue per semplicità di vita. Ha grande cura per i poveri e i lebbrosi, a favore dei quali distribuisce i proventi dei suoi possedimenti. Attivo e sollecito della vita spirituale della diocesi, si interessa dei monasteri compresi nella sua giurisdizione e riforma le dame regolari di Herzebrack, sottoponendole alla regola benedettina. Muore il 30 giugno 1224, ma nei martirologi dell'Ordine cistercense è commemorato l'11 febbraio.
Adolfo = nobile lupo, dal tedesco
Bastone pastorale
A Osnabrück in Sassonia, sempre in Germania, sant'Adolfo, vescovo, che accolse nel monastero di Altencamp le consuetudini cistercensi.

Beato Ambrogio de Feis
Ambrogio fu probabilmente nativo di Bene Vagienna. Appartenne alla nobile famiglia De Feis dei conti di Piossasco.
Entrò nella Certosa di Chiusa Pesio e cercò sempre di vivere nascosto al mondo;tanto che di lui quasi non rimane che una lapide, nella Certosa, con vaghe generalità.
Fu procuratore per gli interessi del monastero.Sentendosi venir meno, mentre era in una cascina del monastero, venne tentato fortementecontro la fede. Allora avrebbe esclamato: "Credo tutto quello che crede laChiesa!". La tentazione svanì. Ed egli con volto sorridente concluse: "Vittoria! Trionfo!".
E così dicendo esalò lo spirito.
Ricordato come beato nel Martirologio Certosino, era festeggiato il 30 giugno.

Beato Antonio Tremoulières
Provinciale dell'Ordine Mercedario di Francia, il Beato Antonio de Tremoulières, era anche commendatore del convento di Santa Maria in Tolosa. Nel capitolo celebrato a Barcellona il 6 novembre 1575 venne eletto come Maestro Generale dell'Ordine ma tale elezione non fu confermata dal papa, anche se lui ne era degnissimo, perché non erano ancora state confermate le decisioni di ridurre il generalato ad un periodo di sei anni. Fu famosissimo per la santità della vita e luminoso per i miracoli compiuti; morì nell'agosto del 1577 nel convento di Tolosa ed il Signore lo collocò fra i suoi eletti nella patria celeste.
L'Ordine lo festeggia il 30 giugno.

Santi Raimondo Li Quanzhen e Pietro Li Quanhui
Nel territorio di Chendun presso Jaohe nella provincia dello Hebei in Cina, santi Raimondo Li Quanzhen e Pietro Li Quanhui, martiri, che, fratelli, durante la persecuzione scatenata dai seguaci della setta dei Boxer, diedero una insigne testimonianza per Cristo: il primo, infatti, condotto in un tempio pagano, si rifiutò di venerare falsi dèi e morì così sotto i colpi delle percosse; l'altro fu ucciso con non minore crudeltà.

Santa Erentrude
San Ruperto le diede l'incarico del monastero di Nonnberg in Austria. Come badessa, introdusse la regolarità monastica, privilegiando la vita di orazione, della quale era un esempio.
A Salisburgo nell'antica Baviera, ora in Austria, santa Erentrude, prima badessa del monastero di Nonnberg e nipote di san Ruperto, la cui predicazione sostenne con la preghiera e le opere.

Santa Lucina
Il corpo santo di santa Lucina, probabile martire dei primi secoli dell’era cristiana, è venerato nella chiesa di Santo Stefano a Rosate, nell’Arcidiocesi di Milano, presso l’altare del Crocifisso. Un’altra reliquia, proveniente dal medesimo corpo, è venerata nella chiesa di Santa Lucina a Cortereggio di S. Giorgio Canavese (TO).

Beato Antonio di San Pietro
Laico converso del convento mercedario di Sant'Anna in Genova, il Beato Antonio di San Pietro, fu celebre per la condotta illibata, ammirevole pazienza e penitenza, di celeste preghiera e di spirito profetico. Dopo aver operato molti miracoli morì santamente nell'anno 1618. L'Ordine lo festeggia il 30 luglio.

Santi Andronico e Giunia di Roma
Salutati dall'apostolo Paolo nella lettera  ai Romani. Li chiama "miei parenti e compagni di prigionia; sono degli apostoli insigni che erano in Cristo già prima di me" (Rm 16,7). Sarebbero due coniugi giudeo-cristiani che per il loro zelo meritarono di essere chiamati con il titolo di "apostoli".

San Teobaldo di Provins
Carbonai e conciatori
Teobaldo = forte capitano, dal greco
A Salaníca in provincia di Vicenza, san Teobaldo, sacerdote ed eremita, che, nato dai conti di Champagne in Francia, insieme all'amico Gualterio preferì a onori e ricchezze le peregrinazioni per Cristo, la povertà e la solitudine.

Beato Filippo Powell
A Londra in Inghilterra, beato Filippo Powell, sacerdote dell'Ordine di San Benedetto e martire, che, originario del Galles, arrestato su una nave durante il regno di Carlo I perché cercava di entrare in Inghilterra come sacerdote, fu condotto sul patibolo a Tyburn.

San Vincenzo Do Yen
Nella città di Hải Dương nel Tonchino, ora Viet Nam, san Vincenzo Đỗ Yến, sacerdote dell'Ordine dei Predicatori e martire, che morì decapitato sotto l'imperatore Minh Mạng in odio alla fede cristiana.

San Bertrando (Berticranno)
A Le Mans nel territorio della Neustria, sempre in Francia, san Berticranno, vescovo, pastore di pace e premuroso verso i poveri e i monaci.

San Marziale di Limoges
Bastone pastorale
A Limoges in Aquitania, in Francia, san Marziale, vescovo.

San Pietro di Asti
Barile

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