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Santi Carlo Lwanga e 12 compagni
Tra il 1885 e il 1887, in Uganda i cristiani subirono una violenta persecuzione. Le vittime furono un centinaio. Tra loro Carlo, domestico del re Muanga dell'antico regno indipendente del Buganda, bruciato vivo insieme a dodici compagni il 3 giugno 1886. Carlo Lwanga, capo dei paggi reali, era stato battezzato durante l'evangelizzazione attuata dai Padri Bianchi, fondati dal cardinale Lavigerie. Inizialmente la loro opera, avviata nel 1879, venne ben accolta dal re Mutesa così come dal successore Muanga, che però si fece influenzare dal cancelliere del regno e dal capotribù. Tanto che decise la soppressione fisica dei cristiani, alcuni dei quali uccise con le proprie mani. Oggi il calendario ricorda ventidue martiri dell'Uganda, beatificati il 6 giugno 1920 da Benedetto XV e canonizzati da Paolo VI l'8 ottobre 1964. A loro è stato inoltre dedicato un grande santuario a Namugongo consacrato da Paolo VI nel 1969.
Uganda
Carlo = forte, virile, oppure uomo libero, dal tedesco arcaico
Palma
Memoria dei santi Carlo Lwanga e dodici compagni, martiri, che, di età compresa tra i quattordici e i trent'anni, appartenenti alla regia corte dei giovani nobili o alla guardia del corpo del re Mwanga, neofiti o fervidi seguaci della fede cattolica, essendosi rifiutati di accondiscendere alle turpi richieste del re, sul colle di Namugongo in Uganda furono alcuni trafitti con la spada, altri arsi vivi nel fuoco.

Santa Clotilde
Nasce intorno al 474 da Chilperico re dei Burgundi. Orfana, andrà sposa a Clodoveo re dei Franchi, popolo di origine germanica che si sta espandendo in Gallia. Accetta il figlio di Clodoveo, Teodorico, avuto da una concubina, ma si preoccupa per la loro diversa fede: lei è cristiana, il re è pagano. Nato il primo figlio, Ingomero, Clotilde ottiene che sia battezzato, ma il piccolo muore subito. La serenità torna con la nascita del secondo, battezzato col nome di Clodomiro. Seguono Childeberto, Clotario e una bambina, Clotilde. La regina riesce poi a convincere Clodoveo a farsi cristiano: lo battezzerà Remigio di Laon, vescovo di Reims. La sua però suona come una mossa politica: a Clodoveo serve l'aiuto della Chiesa. Ma le lotte tra i figli di Clotilde e del re scoppiano alla morte di Clodoveo. Per sanare la guerra fratricida la regina si affida con la preghiera a san Martino di Tours. E morirà nel 545 proprio nella città del vescovo santo.
Clotilde = illustre in battaglia, dall'antico franco
A Tours nella Gallia lugdunense, ora in Francia, santa Clotilde, regina, le cui preghiere indussero suo marito Clodoveo, re dei Franchi, ad accogliere la fede di Cristo; dopo la morte del coniuge, si ritirò presso la basilica di san Martino, per non essere più ritenuta una regina, ma una vera serva del Signore.

Beato Andrea Caccioli da Spello
Nacque a Spello, in Umbria, il 30 novembre 1194. Nel 1216 venne ordinato sacerdote dal vescovo di Spoleto l'anno seguente diventò parroco di Spello. Presso il monastero delle Clarisse di Vallegloria incontrò Francesco di Assisi, che lo aveva da sempre affascinato. Quattro anni dopo decise di entrare nel convento di Santa Maria degli Angeli di Assisi, ricevendo da Francesco in persona il saio: era il primo parroco-sacerdote che diventava frate. Era presente alla morte del santo poverello nel 1226 come alla sua canonizzazione nel 1228. Nel 1233, inviato in Spagna al Capitolo dei frati di Soria, operò il miracolo che lo avrebbe fatto conoscere poi come «il santo delle acque»: fece smettere la siccità guidando la preghiera del popolo locale. Compì un miracolo simile anche per le clarisse di Vallegloria, che gli erano state affidate dalla stessa santa Chiara. Dal 1235 fu predicatore dell'Ordine nel Nord Italia e in Francia. Nel 1253 divenne guardiano del nuovo convento francescano di Spello, dove morì il 3 giugno 1254. (Avv.)
A Spello in Umbria, beato Andrea Caccioli, che, primo sacerdote aggregato tra i Frati Minori, ricevette l'abito dell'Ordine dalle mani di san Francesco e gli fu accanto al momento della morte.

San Giovanni Grande
Era nato a Carmona (Spagna) nel 1546 e da giovane, dopo una breve esperienza eremitica nella quale maturò la decisione di dedicarsi al servizio del prossimo, decise di trasferirsi a Jerez e cominciò con l'assistenza ai carcerati. Ma presto focalizzò il suo interesse nel settore sanitario e gli venne affidata un'infermeria per i malati rifiutati dagli ospedali.
Ben presto gli si affiancarono dei discepoli e verso il 1574 egli decise di fondere il suo gruppo con quello sorto a Granada per iniziativa di San Giovanni di Dio. Vestito l'abito dei Fatebenefratelli, egli continuò a prodigarsi nella città andalusa di Jerez de la Frontera, dove nel 1589 ebbe anche l'incarico dalle autorità locali di riorganizzare l'intera rete ospedaliera della città. Morì assistendo gli appestati il 3 giugno 1600.
A Jerez nell'Andalusia in Spagna, san Giovanni Grande, religioso dell'Ordine di San Giovanni di Dio, che rifulse per la sua carità verso i prigionieri, gli abbandonati e gli emarginati e morì contagiato lui stesso dalla peste mentre curava i malati.

Beato Giovanni da Salazar
Nel secolo XVI°, i mercedari arrivarono in Argentina il 2 febbraio 1536, furono presenti alla fondazione del porto di Buenos Aires, fra i quali vi fu il Beato Giovanni da Salazar. A lui si deve anche il merito di aver fatto conoscere l'appellativo mariano-mercedario di Nostra Signora di Buenos Aires; con lo stesso nome venne fondata quella città da Pietro de Mendoza. In seguito il Beato Giovanni di diresse verso il Paraguay assistendo alla fondazione della città di Assuncion, il 15 agosto 1537. In quella occasione fondò lì un convento e la chiesa del suo Ordine e vi restò per 10 anni. Fu insigne predicatore annunziando il vangelo agli arborigini finché dagli stessi venne martirizzato, trafitto da frecce e lance ed infine bruciato nell'anno 1552.
L'Ordine lo festeggia il 3 giugno.

Beata Beatrice Bicchieri
Beatrice si sposò con Gioachino De Ivachi. Rimasta vedova si fece domenicana nel 1270, seguendo la sorella maggiore (Emilia). Fondò un altro convento di domenicane in Vercelli, che governò con saggezza e umiltà. Fu celebre per la vita di preghiera e penitenza che condusse fino alla morte, avvenuta a Vercelli nel 1320. Alla sua morte, a voce di popolo, fu riconosciuta beata. Era ricordata il 3 giugno.

Santa Oliva di Anagni
Santa Oliva si dedicò ad una vita di contemplazione e di penitenza, in luoghi aspri e solitari, quali la località "Peschio" di Santa Oliva presso la centrale elettrica di Ferentino. Morta ancora giovinetta, le sue spoglie vennero traslate nella cattedrale di Anagni e rinchiuse in un'urna dorata.Oliva = dal frutto dell'olivo, segno di pace
Ad Anagni oggi nel Lazio, santa Oliva, vergine.

Beato Carlo Renato Collas du Bignon
Nel braccio di mare antistante Rochefort in Francia, beato Carlo Renato Collas du Bignon, sacerdote della Compagnia di San Sulpizio e martire, che, rettore del Seminario Minore di Bourges, durante la rivoluzione francese, per il suo sacerdozio fu rinchiuso in una galera, dove morì consunto dalle piaghe infette.

Sant'Isacco di Cordova
A Córdova nell'Andalusia in Spagna, sant'Isacco, martire, che, monaco, durante la dominazione dei Mori, spinto non da un umano impulso, ma da ispirazione divina, sceso dal cenobio di Tábanos si presentò nel foro al giudice per disputare con lui circa la vera religione e fu per questo condannato a morte.

San Pietro Dong
Nella città di Âu Thi nel Tonchino, ora Viet Nam, san Pietro Đông martire, che, padre di famiglia, preferì subire crudeli supplizi piuttosto che calpestare la croce e, dopo essersi fatto incidere sul volto le parole 'vera religione' anziché 'falsa religione', fu decapitato sotto l'imperatore Tự Đức.

San Morando
Nel villaggio di Altkirch nel territorio di Basilea nell'odierna Svizzera, san Morando, monaco, che, nato in Renania, già sacerdote si recò a Compostela e, al suo ritorno, si fece monaco a Cluny, fondando poi il monastero in cui concluse il corso della sua intensa vita.

San Kevin (Coemgen)
Nobile di Leinster in Irlanda, battezzato da San Cronan ed educato da San Petroc. Fondò il monastero di Glendalough.
A Glandáloch in Irlanda, san Coemgen, abate, che fondò un monastero, nel quale si ritiene sia stato padre e guida di molti monaci.

Beato Francesco Ingleby
A York in Inghilterra, beato Francesco Ingleby, sacerdote e martire, che, allievo del Collegio Inglese di Reims, per il sacerdozio esercitato in patria fu condotto, sotto la regina Elisabetta I, al supplizio del patibolo.

San Davino Armeno
A Lucca, san Davíno, che, di origine armena, venduti tutti i beni, si tramanda si sia fatto pellegrino per Cristo e sia morto di malattia, di ritorno dalla visita ai luoghi santi e alle basiliche degli Apostoli.

Sant'Ilario di Carcassonne
A Carcassonne nella Gallia narbonense, in Francia, sant'Ilario, che si ritiene sia stato il primo vescovo di questa città, al tempo in cui i Goti diffondevano in questa regione l'eresia ariana.

San Genesio di Clermont
A Clermont-Ferrand in Aquitania, in Francia, san Genesio, vescovo, il cui corpo fu deposto a Manglieu nella chiesa del monastero da lui stesso fondato con l'annesso ospizio.

San Cono
Nel cenobio di Santa Maria di Cadossa in Lucania, san Cono, monaco, che nella pratica monastica e nell'innocenza di vita, con l'aiuto di Dio giunse in breve tempo al culmine di ogni virtù.

Beato Diego Oddi
Nel villaggio di Bellegra vicino a Roma, beato Diego (Giuseppe) Oddi, religioso dell'Ordine dei Frati Minori, insigne per dedizione alla preghiera e per semplicità di vita.

San Lifardo
A Mehun-sur-Loire nel territorio di Orléans sempre in Francia, san Lifardo, sacerdote, che condusse in questo luogo vita eremitica.

San Cecilio di Cartagine
A Cartagine, nell'odierna Tunisia, san Cecilio, sacerdote, che condusse san Cipriano alla fede di Cristo.

Sant'Adalberto (Adelberto)
Adalberto = di illustre nobiltà, dal tedesco

Sant'Adamo di Guglionesi
Adamo = nato dalla terra, dall'ebraico

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