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San Gabriele dell'Addolorata
Francesco Possenti nacque ad Assisi nel 1838. Perse la madre a quattro anni. Seguì il padre, governatore dello Stato pontificio, e i fratelli nei frequenti spostamenti. Si stabilirono, poi, a Spoleto, dove Francesco frequentò i Fratelli delle scuole cristiane e i Gesuiti. A 18 anni entrò nel noviziato dei Passionisti a Morrovalle (Macerata), prendendo il nome di Gabriele dell'Addolorata. Morì nel 1862, 24enne, a Isola del Gran Sasso, avendo ricevuto solo gli ordini minori. È lì venerato, nel santuario che porta il suo nome, meta di pellegrinaggi, soprattutto giovanili. È santo dal 1920, copatrono dell'Azione cattolica e patrono dell'Abruzzo.
Gabriele (come Gabrio e Gabriella) = uomo di Dio, dall'assiro o forza, fortezza.
A Isola del Gran Sasso in Abruzzo, san Gabriele dell'Addolorata (Francesco) Possenti, accolito, che, rigettata ogni vanità mondana, entrò adolescente nella Congregazione della Passione, dove concluse la sua breve esistenza.

Beata Maria di Gesù Deluil-Martiny
Il cardinale Dechamps, al tempo arcivescovo di Malines-Bruxelles, l'ha definita "la Teresa d'Avila del nostro secolo". Siamo nell'Ottocento e Maria Deluil-Martiny, nata a Marsiglia nel 1841, è a contatto con importanti personalità. Non solo francesi. Il vescovo missionario Daniele Comboni, infatti, quando è in Francia ricorre al suo consiglio. Da giovinetta ha come confessore il Curato d'Ars e a lei si interessa persino Papa Pio IX. Sotto la guida del padre Calage giunge - dopo essersi votata alla castità rimanendo in famiglia e aiutando i genitori, i poveri e i sacerdoti missionari - a fondare con alcune consorelle, in Belgio, l'Istituto claustrale delle Figlie del Cuore di Gesù, dedite all'adorazione eucaristica e alla preghiera per missioni e santificazione del clero. Prende il nome di Maria di Gesù. Dà vita a due monasteri ad Aix-en-Provence e a La Servianne (Marsiglia). Qui il giardiniere del monastero la uccide a colpi di pistola in odio alla fede il 27 febbraio del 1884. È beata dal 1989.
A Marsiglia in Francia, beata Maria di Gesù Deluil Martiny, vergine, che fondò la Congregazione delle Figlie del Cuore di Gesù e, ferita a morte da un uomo violento, concluse con l'effusione del sangue una vita intimamente unita alla Passione di Cristo.

Beata Carità (Maria Giuseppa Carolina Brader)
Nata a Kaltbrunn, nel cantone svizzero di San Gallo il 14 agosto 1860, a vent'anni Maria Giuseppa Carolina Brader entrò nel convento francescano di clausura «Maria Hilf» di Alstãtten. Ma alla vita contemplativa affiancò, ben presto, l'azione: nel 1888, accogliendo l'invito del vescovo missionario, Pietro Schumacher, insieme a cinque consorelle partì per l'Ecuador per dedicarsi all'evangelizzazione. L'anno dopo venne destinata ad una nuova comunità in Colombia. Per meglio rispondere a questa sfida nel 1894 fondò la Congregazione delle Francescane di Maria Immacolata. Il suo carisma specifico fu l'incontro tra l'azione e la contemplazione: come eredità alla comunità lasciò la cura dell'Adorazione perpetua diurna e notturna. Morì il 27 febbraio 1943. Giovanni Paolo II l'ha proclamata beata il 23 marzo 2003.
A Pasto in Colombia, beata Maria Carità dello Spirito Santo (Carolina) Brader, vergine, che con ogni sforzo cercò di unire la vita contemplativa con l'impegno missionario e istituì le Suore Francescane di Maria Immacolata per il progresso del popolo attraverso l'educazione cristiana.

Beato Ruggero Filcock
Roger Filcock, vissuto all’epoca della regina Elisabetta I, frequentò i collegi per futuri missionari inglesi di Reims e Valladolid, retti dalla Compagnia di Gesù. Egli stesso domandò di essere ammesso in quella congregazione, ma gli venne suggerito di attendere e di guadagnare esperienza. Tornato in Inghilterra, intraprese il ministero sotto falso nome (Nayler o Arthur), ma venne scoperto e arrestato. Condannato a morte, venne impiccato e squartato a Londra il 27 febbraio 1601, dopo il suo compagno di prigionia, il benedettino Mark Barkworth, e una sua penitente, la vedova Anne Line. È stato beatificato il 22 novembre 1987.
A Londra in Inghilterra, sant'Anna Line, vedova e martire, che, morto il marito in esilio per la fede cattolica, procurò in questa città una casa ai sacerdoti e per questo, sotto la regina Elisabetta I, a Tyburn fu impiccata. Insieme a lei patirono anche i beati sacerdoti e martiri Marco Barkworth, dell'Ordine di San Benedetto, e Ruggero Filcock, della Compagnia di Gesù, dilaniati con la spada mentre erano ancora vivi.

Beato Marco Barkworth
Mark Barkworth nacque nel Lincolnshire, all’epoca della regina Elisabetta I, e frequentò l’università di Oxford. Dopo essersi convertito al cattolicesimo, studiò a Roma e al Real Collegio di Sant’Albano a Valladolid ed entrò nell’Ordine di San Benedetto come Oblato. Condannato a morte, venne impiccato e squartato a Londra il 27 febbraio 1601, prima del suo compagno di prigionia, il gesuita padre Roger Filcock. È stato beatificato da papa Pio IX il 15 dicembre 1929.A Londra in Inghilterra, sant'Anna Line, vedova e martire, che, morto il marito in esilio per la fede cattolica, procurò in questa città una casa ai sacerdoti e per questo, sotto la regina Elisabetta I, a Tyburn fu impiccata. Insieme a lei patirono anche i beati sacerdoti e martiri Marco Barkworth, dell'Ordine di San Benedetto, e Ruggero Filcock, della Compagnia di Gesù, dilaniati con la spada mentre erano ancora vivi.

San Gregorio di Narek
Gregorio di Narek fu un insigne teologo, poeta e scrittore religioso armeno. Tra le sue opere si annoverano un commentario al Cantico dei Cantici, numerosi panegerici (tra i quali uno in onore alla Madonna) ed una raccolta di 95 preghiere in forma poetica dette “Narek” dal nome del monastero ove visse. Il 21 febbraio 2015 il Santo Padre Francesco ha confermato la sentenza affermativa della Sessione Plenaria dei Cardinali e Vescovi, Membri della Congregazione delle Cause dei Santi, circa il titolo di Dottore della Chiesa Universale da conferirsi a San Gregorio di Narek.
Nel monastero di Narek in Armenia, san Gregorio, monaco, dottore degli Armeni, insigne per la dottrina, gli scritti e la scienza mistica.

San Giuliano di Alessandria
Giuliano = appartenente alla 'gens Julia', illustre famiglia romana, dal latino
Palma
Ad Alessandria d'Egitto, commemorazione dei santi Giuliano ed Euno, martiri. Giuliano, costretto dalla podagra al punto di non poter camminare né stare in piedi, si presentò ai giudici insieme a due domestici che lo portavano su una sedia; dei due domestici l'uno rinnegò la fede, mentre l'altro, di nome Euno, perseverò insieme al suo padrone nel confessare Cristo. Fu quindi ordinato che costoro, messi su dei cammelli, fossero portati in giro per tutta la città e, al cospetto del popolo, flagellati a morte, sotto l'imperatore Decio.

Beata Francesca Anna della Vergine Addolorata (Francisca Maria Cirer y Carbonell)
Nella diocesi di Maiorca, la beata spagnola Francesca Anna della Vergine Addolorata (al secolo Francisca Maria Buenaventura Cirer y Carbonell), completamente analfabeta, non sapendo né leggere né scrivere, fondò la Comunità delle Suore della Carità. Giovanni Paolo II la beatificò il 1° ottobre 1989.
Nella cittadina di Sencelles sull'isola di Maiorca, beata Francesca Anna dell'Addolorata Cirer Carbonell, vergine, che, analfabeta, ma animata da divino zelo, si dedicò a opere di apostolato e di carità e istituì la comunità delle Suore della Carità.

Sant'Euno (Cronione) di Alessandria
Palma
Ad Alessandria d'Egitto, commemorazione dei santi Giuliano ed Euno, martiri. Giuliano, costretto dalla podagra al punto di non poter camminare né stare in piedi, si presentò ai giudici insieme a due domestici che lo portavano su una sedia; dei due domestici l'uno rinnegò la fede, mentre l'altro, di nome Euno, perseverò insieme al suo padrone nel confessare Cristo. Fu quindi ordinato che costoro, messi su dei cammelli, fossero portati in giro per tutta la città e, al cospetto del popolo, flagellati a morte, sotto l'imperatore Decio.

Sant'Anna Line
Canonizzata il 25 ottobre 1970 da Papa Paolo VI.
A Londra in Inghilterra, sant'Anna Line, vedova e martire, che, morto il marito in esilio per la fede cattolica, procurò in questa città una casa ai sacerdoti e per questo, sotto la regina Elisabetta I, a Tyburn fu impiccata. Insieme a lei patirono anche i beati sacerdoti e martiri Marco Barkworth, dell'Ordine di San Benedetto, e Ruggero Filcock, della Compagnia di Gesù, dilaniati con la spada, mentre erano ancora vivi.

San Luca di Messina
San Luca, monaco basiliano vissuto in Sicilia nel XII secolo, fu nominato dal Re Ruggero II superiore del monastero del Santissimo Salvatore di Messina, dal quale dipendevano parecchi monasteri greci. Per essi egli scrisse il "Typicon" e stabilì varie importanti leggi.
A Messina, san Luca, abate del monastero del Santissimo Salvatore, sotto la regola dei monaci d'Oriente.

Sant'Onorina
Una tradizione conservata nella diocesi di Rouen, narra che Onorina detta di Normandia, subì il martirio per mano dei pagani, sotto Diocleziano (243-313) a Mélamare tra Lillebonne e Harfleur; il suo corpo fu gettato nella Senna e si sarebbe arenato a Graville
Onorina = stimata, gloriosa, dal latino
Palma
Nel territorio di Rouen in Francia, santa Onorina, vergine e martire.

Beato Guglielmo Richardson
William Richardson, nativo del Galles, morì nella persecuzione indetta dalla regina Elisabetta I e con numerose altre vittime fu beatificato nel 1929.
Sempre Londra, beato Guglielmo Richardson, sacerdote e martire, che ordinato a Siviglia in Spagna, per il suo sacerdozio fu impiccato a Tyburn, ultimo martire sotto la regina Elisabetta I.

Beato Giacomo de Valois
Mercedario di Parigi, il Beato Giacomo de Valois, fu inviato come mandato del Re, dai mori ad Algeri. Qui con grande zelo visitò gli ergastolani, liberò i poveri ed i prigionieri, convertì a Cristo gli infedeli e compì molti miracoli. Infine ritornato in patria morì santamente a Parigi.
L'Ordine lo festeggia il 27 febbraio.

San Baldomero
Lavoratore manuale nelle vicinanze di Lione in Francia, suscitava l'ammirazione di tutti, per la sua pietà e carità verso i poveri. Si dedicò intensamente all'orazione nel monastero di San Giusto.
A Lione in Francia, san Baldomero, suddiacono, uomo consacrato a Dio.

Santi Basilio e Procopio
A Costantinopoli, santi Basilio e Procopio Decapolita, monaci, che, al tempo dell'imperatore Leone III l'Isaurico, lottarono strenuamente a difesa del culto delle sacre immagini.

San Besas
Nello stesso luogo, san Besas, martire, che, soldato, cercando di trattenere coloro che insultavano i precedenti martiri, fu denunciato al giudice e, rimanendo saldo nella fede, fu decapitato.

San Giovanni di Gorze
Giovanni = il Signore è benefico, dono del Signore, dall'ebraico.
Bastone pastorale.

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