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San Cesario di Nazianzo
E' il fratello di San Gregorio Nazianzeno. Era medico alla corte imperiale di Bisanzio sotto Giuliano l'Apostata, che tentò inutilmente di riconvertirlo al paganesimo. San Cesario rimase per gran parte della sua vita un catecumeno. Si fece battezzare solo dopo essere sfuggito miracolosamente alla morte durante un terremoto avvenuto a Nicea. I particolari della Sua vita sono riportati nella commossa orazione funebre composta dal fratello Gregorio.
Cesario = nome di famiglia romana, assurto a dignità imperiale; grande, dall'etrusco
A Nazianzo in Cappadocia, nell'odierna Turchia, san Cesario, medico, fratello di san Gregorio Nazianzeno.

San Turibio Romo Gonzalez
Nacque a Santa Ana de Guadalupe, appartenente alla parrocchia di Jalostotitlán, Jalisco, (Diocesi di San Juan de los Lagos) il 16 aprile del 1900. Vicario con funzioni di parroco a Tequila, Jalisco (Arcidiocesi di Guadalajara). Sacerdote dal cuore sensibile e di assidua orazione. Profondamente preso dal mistero dell'Eucarestia chiese molte volte: "Signore non mi lasciare nemmeno per un giorno senza dire la Messa, senza abbracciarti nella Comunione". In occasione di una Prima Comunione, tenendo l'Ostia Sacra nelle sue mani disse: "Signore, accetteresti il mio sangue che ti offro per la pace della chiesa?". Mentre si trovava ad "Agua caliente", luogo vicino a Tequila, che serviva come rifugio e centro del suo apostolato, volle aggiornare i registri parrocchiali. Lavorò tutto il giorno del venerdí ed anche la notte. Alle cinque della mattina del sabato 25 febbraio 1928, volle celebrare l'Eucarestia ma, sentendosi molto stanco e con sonno, preferì dormire un po' per celebrare meglio. Si era appena addormentato quando un gruppo di contadini e soldati entrarono nella stanza e uno di questi lo indicò dicendo: "Quello è il sacerdote, uccidetelo", el Padre Toribio si svegliò impaurito, si sollevò e lo colpirono. Ferito e vaccillante camminò un po, ma una nuova scarica, alle spalle gli tolse la vita ed il suo sangue generoso tinse di rosso la terra di questa zona di Jalisco.
Palma
In località Tequila nel territorio di Guadalajara in Messico, san Turibio Romo, sacerdote e martire, che fu ucciso nell'imperversare della persecuzione in odio del suo sacerdozio.

San Luigi Versiglia
Il vescovo Luigi Versiglia, salesiano, è uno dei 120 martiri della Cina canonizzati da Giovanni Paolo II il 1° ottobre 2000. Nato nel 1873 a Oliva Gessi, in provincia di Pavia, conobbe personalmente don Bosco. Ordinato sacerdote nel 1895, fu per dieci anni maestro dei novizi nella Casa salesiana di Genzano. Fin da giovanissimo portava nel cuore il desiderio di partire missionario. Così nel 1906 fu scelto come capogruppo dei primi missionari salesiani in partenza per la Cina. Visse il suo apostolato prima a Macao e poi nella regione del Kwangtung, nel Sud della Cina, dove fondò la missione di Shiu Chow di cui nel 1920 divenne vicario apostolico e primo vescovo. Mentre la Cina sprofondava sempre più nella guerra civile, verso la fine del gennaio 1930 si mise in viaggio assieme al giovane confratello don Callisto Caravario (anche lui nel gruppo dei 120 martiri) per raggiungere i cristiani della piccola missione di Lin-Chow. Furono uccisi insieme da un gruppo di banditi il 25 febbraio 1930.
Bastone pastorale
Sulle rive del fiume Beijang vicino alla città di Shaoguan nella provincia del Guandong in Cina, santi martiri Luigi Versiglia, vescovo, e Callisto Caravario, sacerdote della Società Salesiana, che subirono il martirio per aver dato assistenza cristiana alle anime loro affidate.

Beato Ciriaco Maria Sancha y Hervas
Nacque a Quintana del Pidio il 18 giugno 1833. Dopo il 1862 fu a Cuba, dove il 5 agosto 1869 fondò le Congregazione della Suore della Carità. Nel 1873 fu incarcerato perché si oppose alla nomina di Pedro Llorente Miguel ad arcivescovo di Santiago di Cuba da parte del governo repubblicano spagnolo, senza il consenso della Santa Sede. Il 28 gennaio 1876 fu eletto vescovo titolare di Areopoli e ausiliare di Toledo. Fu consacrato il 12 febbraio successivo dal cardinale Juan de la Cruz Ignacio Moreno y Maisonave. Fu trasferito alla sede di Ávila il 27 marzo 1882; il 10 giugno 1886 fu nominato vescovo di Madrid e Alcalá de Henares. L'11 luglio 1892 fu promosso alla sede metropolitana di Valencia. Papa Leone XIII lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 18 maggio 1894. Il 2 dicembre dell'anno successivo ricevette il titolo di San Pietro in Montorio. Il 24 marzo 1898 divenne arcivescovo di Toledo e primate di Spagna, nonché patriarca delle Indie Occidentali. Partecipò al conclave del 1903, che elesse papa Pio X. Morì il 25 febbraio 1909 all'età di 75 anni. Nonostante la brillante carriera ecclesiastica, visse e morì in povertà.
Il 18 ottobre 2009 è stato beatificato.

San Gerlando di Agrigento
Al vescovo Gerlando si deve la riorganizzazione della diocesi di Agrigento dopo la lunga occupazione musulmana che durò dall'829 al 1086. Secondo alcuni studiosi Gerlando era nativo di Besançon e fu nominato primicerio della «Schola cantorum» della chiesa di Mileto (Catanzaro) dal gran conte di Sicilia Ruggero I degli Altavilla. Dopo la riconquista di Agrigento dall'occupazione araba e il ristabilimento della gerarchia ecclesiastica nell'isola, Gerlando fu nominato dallo stesso conte, vescovo della città nel 1088. Venne consacrato a Roma da papa Urbano II. La sua opera di riorganizzazione della comunità cristiana di Agrigento, che oggi lo venera come patrono, lo portò in sei anni a costruire l'episcopio e la cattedrale, dedicati alla Madonna e a san Giacomo. A lui si deve la fortificazione del castello di Agrigento, che allora si chiamava Girgenti dal precedente nome arabo «Gergent». Partecipò al convegno di Mazara del 1098 e battezzò il signore arabo Chamud, chiamato poi Ruggero Achmet. Morì il 25 febbraio 1100.
Ad Agrigento, san Gerlando, vescovo, che riordinò la sua Chiesa liberata dal potere dei Saraceni.

San Nestore di Magydos
Nestore era vescovo di Magydos in Panfilia, regione dell'Asia Minore. Fu ucciso in spregio alla fede nel 251 a Perge mediante crocifissione. Una "Passione" greca del martire narra che, durante la persecuzione ordinata dall'imperatore Decio, il governatore della Panfilia Poplio fece ricercare i cristiani della zona per farli sacrificare agli dèi. Nestore si prodigò per mettere in salvo la comunità cristiana di Magydois. Ma non si preoccupò della sua sorte. Dopo il rifiuto di abiurare e sacrificare agli dèi pagani, fu preso prigioniero. Dapprima venne giudicato dal senato e dal tribunale locale. Poi lo condussero a Perge per essere sottoposto a un nuovo processo. Durante il tragitto si verificò un terremoto. Dopo essere stato condannato e torturato fu giustiziato.
Nestore = che ricorda, dal greco o guida, dal latino
Palma
A Perge in Panfilia, nell'odierna Turchia, passione di san Nestore, vescovo di Magido e martire, che, arrestato durante la persecuzione dell'imperatore Decio, fu condannato dal governatore della provincia alla croce, perché lui che aveva confessato il Crocifisso subisse il medesimo supplizio.

San Callisto Caravario
Incontrando mons. Versiglia a Torino nel 1921 gli disse: "La raggiungerò in Cina". Mantenne la parola, partendo due anni dopo. Ordinato sacerdote, sempre fedelissimo alla sua consacrazione religiosa e animato da una carità sempre più ardente, accompagnava mons. Versiglia nella visita pastorale, nel distretto di Lin Chow insieme a due maestri, due catechiste e un'allieva quando il 25 Febbraio 1930, in un tratto isolato del fiume, furono assaliti dai pirati comunisti.
Nel tentativo di proteggere le giovani - che riuscirono a fuggire -, i due missionari furono percossi brutalmente e poi fucilati, in odio alla fede cristiana che esalta la verginità.Sulle rive del fiume Beijang vicino alla città di Shaoguan nella provincia del Guandong in Cina, santi martiri Luigi Versiglia, vescovo, e Callisto Caravario, sacerdote della Società Salesiana, che subirono il martirio per aver dato assistenza cristiana alle anime loro affidate.

Beato Domenico Lentini
Nato a Lauria (Potenza) nel 1770 da genitori contadini, il beato Domenico Lentini divenne prete nel 1794 e si dedicò alla predicazione tra le persone di tutte le condizioni: dai dotti ai più umili, che beneficava con gesti di carità. Anche improvvisi: era capace di togliersi scarpe, calzoni e camicia, restando solo con la tonaca sulla pelle, per andare incontro a un bisognoso. Si dedicò anche all'educazione dei giovani. Conobbe anche dure prove: fu calunniato presso il vescovo da un sacerdote e passò per gli anni di fuoco della Rivoluzione napoletana del 1799. Morì a Lauria nel 1828. E' beato dal 1997.
Lauria (PZ)
A Lauría in Basilicata, beato Domenico Lentini, sacerdote, che nella sua terra svolse fino alla morte un fruttuoso e molteplice ministero, reso fecondo da una vita di umiltà, preghiera e penitenza.

Santa Valburga (Valpurga)
Di lei si sa che visse nel secolo VIII, di stirpe inglese, Valburga era sorella dei santi Villibaldo e Vunibaldo, faceva parte del gruppo di monache e monaci che aiutarono s. Bonifacio (680-755) ad evangelizzare la Germania. Era monaca nel monastero di Wimborne (Dorset) e dopo due anni divenne badessa delle monache del doppio monastero, istituito da suo fratello Villibaldo ad Heidenheim, mentre l'altro fratello Vunibaldo guidava il ramo maschile. Alla morte di Vunibaldo, prese lei la direzione dell'intera istituzione, rimanendo badessa per tutta la vita.Nel monastero di Heidenheim nella Franconia in Germania, santa Valburga, badessa, che, su richiesta di san Bonifacio e dei suoi fratelli i santi Villibaldo e Vinebaldo, dall'Inghilterra venne in Germania, dove resse saggiamente due monasteri, di monaci e di monache.

Beata Maria Ludovica (Antonina) De Angelis
Antonina (1880-1962), è nata in Italia ma, dopo aver aderito alla Congregazione delle Figlie di Nostra Signora della Misericordia, si trasferì nell'ospedale pediatrico de La Plata, in Argentina, dove trascorse il resto della sua vita. Fu amministratrice dell'ospedale e, per qualche tempo, anche superiora. La sua specialità fu la carità verso i malati e verso il personale ospedaliero, medici ed infermieri. L'eroicità delle sue virtù è stata riconosciuta nel 2001.

Beato Didaco Yuki Ryosetsu
Sacerdote professo della Compagnia di Gesù, Didaco Yuki Ryosetsu subì il martirio nella sua patria nel contesto di feroci ondate persecutorie contro i cristiani. In seguito ad un rapido processo iniziato con il Nulla Osta della Santa Sede concesso in data 2 settembre 1994, è stato riconosciuto il suo martirio il 1° luglio 2007 ed è stato beatificato il 24 novembre 2008, sotto il pontificato di Papa Benedetto XVI, unitamente ad altri 187 martiri giapponesi.

Beata Maria Adeodata Pisani
Nella cittadina di Mdina sull'isola di Malta, beata Maria Adeodata (Maria Teresa) Pisani, vergine dell'Ordine di San Benedetto, che, badessa del monastero di San Pietro, nel sapiente equilibrio dei tempi, svolse con saggezza il suo ufficio, prendendosi cura dell'assistenza ai poveri e ai bisognosi per lo stesso bene spirituale della comunità.

Beato Sebastiano dell'Apparizione
A Puebla de los Ángeles in Messico, beato Sebastiano Aparicio, che, guardiano di pecore, emigrò dalla Spagna in Messico, dove beneficò i poveri con i molti beni che aveva accumulato con il suo lavoro; rimasto, poi, due volte vedovo, fu accolto come fratello laico nell'Ordine dei Frati Minori e morì quasi centenario.

San Lorenzo Bai Xiaoman
Questo laico del vicariato apostolico di Guizhou, martire cinese, fu canonizzato il 1° ottobre 2000 da Giovanni Paolo II.
Nella città di Xilinxian nella provincia del Guangxi in Cina, san Lorenzo Bai Xiaoman, martire, che, artigiano e neofita, preferì patire le percosse e la decapitazione piuttosto che rinnegare Cristo.

Beato Roberto d'Arbrissel
Nel priorato di Orsan nel territorio di Bourges in Aquitania, in Francia, transito del beato Roberto di Arbrissel, sacerdote, che, predicando per le strade la conversione dei costumi, radunò uomini e donne in due monasteri a Fontevrault sotto il governo di una badessa.

Sant'Aldetrude
A Maubeuge nella Gallia belgica, nell'odierna Francia, santa Aldetrude, vergine e badessa.

Beato Avertano di Lucca
A Lucca, beato Avertano, pellegrino e religioso dell'Ordine dei Carmelitani.

Sant'Adelelmo di Engelberg
Adelelmo = alterato di Adelmo - nobile protettore, dall'antico tedesco.

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