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San Flaviano
Fu ordinato sacerdote a Costantinopoli, città della quale, nel 446, diventò poi il patriarca. Due anni dopo, si trovò in mezzo a un'aspra lotta dottrinale. Nel 431 il Concilio di Efeso aveva chiuso la controversia provocata da Nestorio con la dottrina sulle due «nature divise» in Gesù Cristo: quella divina e quella umana. A poco più di 15 anni di distanza un altro conflitto si accese per opera dell'anziano monaco Eutiche, superiore di un monastero presso Costantinopoli, che all'opposto attribuì a Gesù Cristo una sola natura: era il monofisismo. Per Flaviano opporsi a Eutiche poteva essere pericoloso. Il monaco, infatti fu appoggiato da diversi vescovi autorevoli, oltre che dall'imperatore Teodosio II. La condanna di Flaviano, però, arrivò senza esitazione. L'imperatore Teodosio volle allora un nuovo Concilio, che si riunì ancora a Efeso nel 449. Vi intervennero, però, soltanto i sostenitori di Eutiche: Flaviano venne destituito ed esiliato in Lidia, dove morì poche settimane dopo. Venne riabilitato l'anno successivo e fu venerato come martire.
Flaviano = dai capelli biondi, dal latino
Commemorazione di san Flaviano, vescovo di Costantinopoli, che, per aver difeso ad Efeso la fede cattolica, fu percosso a pugni e calci dai seguaci dell'empio Dióscoro e, condannato all'esilio, finì poco dopo la sua vita.

Santi Sette Fondatori dell'Ordine dei Servi della Beata Vergine Maria
Intorno al 1233, mentre Firenze era sconvolta da lotte fratricide, sette mercanti, membri di una compagnia laica di fedeli devoti della beata Vergine, legati tra loro dell'ideale evangelico della comunione fraterna e del servizio ai poveri, decisero di ritirarsi per far vita comune nella penitenza e nella contemplazione. Lasciate attività, case e beni ai poveri, verso il 1245 si ritirarono sul Monte Senario, nei pressi di Firenze, dove costruirono una piccola dimora e un oratorio dedicato a santa Maria. Molti si rivolgevano a loro per risolvere dubbi e angosce, tanto che essi decisero di dare inizio ad un Ordine dedicato alla Vergine, di cui si dissero Servi - l'Ordine dei Servi di Maria -, adottando la Regola di sant'Agostino. Nel 1888 Leone XIII canonizzò i sette primi Padri, sepolti, insieme, a Monte Senario. Si tratta di San Bonfiglio, guida del gruppo laico e poi priore della nascente comunità. San Bonagiunta, priore tra il 1256 e il 1257. San Manetto, artefice delle prime fondazioni in Francia. Sant'Amadio, anima del gruppo. San Sostegno e Sant'Uguccione, amici tra loro. Sant'Alessio, zio di santa Giuliana.
Santi sette fondatori dell'Ordine dei Servi di Maria: Bonfilio, Bartolomeo, Giovanni, Benedetto, Gerardino, Ricovero e Alessio. Prima mercanti a Firenze, di comune accordo, sul monte Senario, si consegnarono nelle mani della beata Maria, istituendo l'Ordine sotto la regola di sant'Agostino. Vengono commemorati insieme nel giorno in cui si tramanda che Alessio, il più longevo, sia morto centenario.

San Constabile (Costabile)
Nacque verso il 1070 a Tresino in Lucania dalla nobile famiglia Gentilcore. A sette anni Costabile fu affidato all'abate di Cava dei Tirreni, Leone I, divenendo poi monaco nella stessa Abbazia. Dimostrò un impegno encomiabile nella Regola benedettina nella vita monastica, tale che fu incaricato dall'abate di importanti trattative di affari. Il 10 gennaio 1118, con il pieno consenso dei monaci, fu elevato dall'abate a suo coadiutore, succedendogli poi nella carica alla sua morte, il 4 marzo 1122. Morì il 17 febbraio 1124 a soli 53 anni. Dopo la morte apparve varie volte agli abati suoi successori, venendo in loro aiuto nelle contingenze. Si ricordano i suoi interventi prodigiosi per la salvezza delle navi, che in seguito appartennero all'Abbazia, al punto che per tutto il Medioevo fu ritenuto protettore dei marinai dell'Abbazia stessa.
Nel monastero di Cava de' Tirreni in Campania, san Costabile, abate: per la sua straordinaria mansuetudine e la sua carità verso tutti fu comunemente chiamato "coperta" dei fratelli.

Beato Federico da Berga (Martino Tarrés Puigpelat)
Nato a Berga, in Catalogna (Spagna), Martí Tarrés Puigpelat entrò nell’ordine cappuccino nel 1896 e ricoprì la carica di ministro provinciale di Catalogna dal 1921 al 1924. Religioso e superiore attivo ed austero, fu assassinato dai marxisti a Barcellona il 17 febbraio 1937, in quanto sacerdote. Il suo nome figura a capo del gruppo dei martiri cappuccini della Catalogna, un totale di 15 sacerdoti, 6 chierici e 5 fratelli laici uccisi a Barcellona per mano marxista durante il periodo della Repubblica del Fronte popolare. L’Inchiesta diocesana iniziò il 28 marzo 1957, per poi arenarsi quasi subito. La Causa fu ripresa il 13 marzo 1995. La Positio fu consegnata il 15 marzo 2005. Papa Francesco ha riconosciuto il loro martirio in hodium fidei di Padre Federico e dei suoi 25 compagni in data 5 giugno 2015. Il 21 novembre sono stati beatificati nella cattedrale di Barcellona.

Beata Elisabetta Sanna
Elisabetta Sanna nacque a Codrongianos (Sassari) il 23 aprile 1788. A tre mesi perdette la capacità di sollevare le braccia. Sposata, allevò cinque figli. Nel 1825 restò vedova e fece voto di castità; era la madre spirituale delle ragazze e delle donne della sua terra. Nel 1831, imbarcatasi per un pellegrinaggio in Terra Santa, finì a Roma, e non poté tornare, per sopravvenuti gravi disturbi fisici. Si dedicò totalmente alla preghiera ed a servire i malati e i poveri. Fu tra i primi iscritti all’Unione dell’Apostolato Cattolico di san Vincenzo Pallotti, suo direttore spirituale. La sua abitazione divenne un santuario di viva fede e ardente carità. Morì a Roma il 17 febbraio 1857 e venne seppellita nella chiesa del SS. Salvatore in Onda. Dopo una causa durata oltre un secolo e mezzo, è stata beatificata il 17 settembre 2016 presso la basilica della Santissima Trinità di Saccargia a Codrongianos.

San Finan di Lindisfarne (di Iona)
Originario della Scozia. Le primie notizie risalgono al periodo della sua permanenza a Iona. Successe a San Aidano nella diocesi di Lindisfarne nel 652 come vescovo. Passerà alla storia per aver convertito vari principi e nobili del suo tempo. Beda il venerabile lo definirà 'Acerrimus veri Paschae defensor". La morte di Finan è posta nel 656. La sua festa è ricordata il 9 gennaio nell'agiografia irlandese, al 17 febbraio, invece, negli autori inglesi e scozzesi. E' da notare che la sua opposizione agli usi romani lo aveva escluso dal Calendario romano, ma Leone XIII, nel 1898, ha ristabilito la sua festa per la Scozia, dove è ricordato nella diocesi di Argyll.
Bastone pastorale
A Lindisfarne in Northumbria, nell'odierna Inghilterra, san Fináno, vescovo e abate, ricco di straordinaria dottrina e di zelo per l'evangelizzazione.

San Teodoro di Amasea
Soldato dell'esercito romano di origine orientale, Teodoro era stato trasferito ad Amasea, in Anatolia (Turchia) al tempo dell'imperatore Galerio Massimiano (IV sec.). Lì la guarnigione venne raggiunta da un ordine: tutti dovevano sacrificare agli dèi. Teodoro, cristiano, si rifiutò. Venne torturato, imprigionato e infine bruciato vivo. Il culto si diffuse rapidamente in Oriente e dal VI secolo in Occidente.
Militari, reclute, Brindisi
Teodoro = regalo, dono di Dio, dal greco. In veneto Tòdaro
Palma
Ad Amasea in Ellesponto, nell'odierna Turchia, passione di san Teodoro Tirone, che, al tempo dell'imperatore Massimiano, per aver confessato la sua fede cristiana fu violentemente percosso e gettato in carcere e, infine, dato a bruciare sul rogo. Celebrò le sue lodi san Gregorio di Nissa in un celebre encomio.

Beato Antonio Leszczewicz
Il beato Antoni Leszczewicz, sacerdote professo dei Chierici Mariani sotto il titolo dell'Immacolata Concezione della B.V.M. (Mariani), nacque a Abramowszczyzna (Vilnius), Lituania, il 30 settembre 1890 e morì a Rosic, (Polonia) il 17 febbraio 1943. Fu beatificato da Giovanni Paolo II a Varsavia (Polonia) il 13 giugno 1999 con altri 107 martiri polacchi.A Rosica in Polonia, beato Antonio Leszczewicz, sacerdote della Congregazione dei Chierici Mariani e martire, che, durante l'occupazione militare di quella terra in tempo di guerra, fu bruciato dai persecutori della Chiesa per la fede in Cristo.

San Pietro Yu Chong-nyul
Padre di famiglia, fu canonizzato da Giovanni Paolo II il 6 maggio 1984.A Pyongyang in Corea, san Pietro Yu Chǒng-nyul, martire: padre di famiglia, mentre di notte leggeva il Vangelo ai fedeli radunati in casa del catechista, fu arrestato e, frustato a morte, morì per Cristo.

San Mesrop
In Armenia, san Mesrop, dottore degli Armeni: discepolo di san Narsete e scrivano nel palazzo reale, divenuto monaco, creò un alfabeto, perché il popolo potesse essere avviato alle sante Scritture, tradusse i due Testamenti e compose inni e altri cantici in lingua armena.

San Bonoso di Treviri
A Treviri, nella Gallia belgica, oggi in Germania, san Bonoso, vescovo, che, insieme a sant'Ilario di Poitiers, si adoperò con sollecitudine e dottrina, perché nelle Gallie si conservasse integra la fede.

Sant'Evermodo di Ratzeburg
A Ratzeburg nell'Alsazia, ora in Germania, sant'Evermodo, vescovo, che, discepolo di san Norberto nell'Ordine premonstratense, si adoperò per la conversione del popolo dei Venedi.

Beato Luca Belludi
Luca = nativo della Lucania, dal latino
A Padova, beato Luca Belludi, sacerdote dell'Ordine dei Minori, discepolo e compagno di sant'Antonio.

San Fintan
Nel monastero di Clúain Ednech in Irlanda, san Fintáno, abate, fondatore di quel cenobio e celebre per austerità di vita.

San Silvino di Therouanne
A Auxy-aux-Moines nel territorio di Thérouanne, in Francia, deposizione di san Silvino, vescovo.

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