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Santa Scolastica
Scolastica ci è nota dai "Dialoghi" di san Gregorio Magno. Vergine Saggia, antepose la carità e la pura contemplazione alle semplici regole e istituzioni umane, come manifestò nell'ultimo colloquio con il suo fratello s. Benedetto, quando con la forza della preghiera "poté di più, perché amò di più". (Mess. Rom.)
Suore
Colomba, Giglio
Memoria della deposizione di santa Scolastica, vergine, che, sorella di san Benedetto, consacrata a Dio fin dall'infanzia, ebbe insieme con il fratello una tale comunione in Dio, da trascorrere una volta all'anno a Montecassino nel Lazio un giorno intero nelle lodi di Dio e in sacra conversazione.

San José Sanchez Del Rio
José Sánchez del Río nacque a Sahuayo in Messico il 28 marzo 1913 da una famiglia solidamente cristiana, con la quale emigrò a Guadalajara. Lì ricevette la Prima Comunione e si distinse per la sua devozione mariana. A seguito della promulgazione delle leggi anticlericali da parte del presidente Plutarco Elías Calles, si formò l’esercito popolare dei “cristeros”, cui si unirono anche i due fratelli di José, ma a lui, tredicenne, fu impedito. Visitando la tomba dell’avvocato Anacleto González Flores, chiese a Dio di poter morire in difesa della fede come lui. Diventato quindi portabandiera dell’esercito “cristero”, venne catturato e messo in carcere nel battistero della chiesa di San Giacomo a Sahuayo, la sua parrocchia. Rifiutò le proposte di liberazione, determinato a dare la sua vita fino in fondo. Costretto a camminare fino al cimitero nonostante avesse i piedi lacerati a sangue dalle torture, ripeté fino all’ultimo le sue esclamazioni di lode a Cristo Re e alla Madonna di Guadalupe, finché uno sparo non pose fine alla sua esistenza. Il suo martirio è stato riconosciuto il 22 giugno 2004 da san Giovanni Paolo II. È stato beatificato il 20 novembre 2005, sotto il pontificato di Benedetto XVI, inserito in un gruppo di 13 martiri messicani, nel quale era compreso anche il già citato Anacleto González Flores. La sua canonizzazione è stata fissata a domenica 16 ottobre 2016, insieme a quella del Beato José Gabriel del Rosario Brochero.

Beato Alojzije Viktor Stepinac
Nasce l'8 maggio 1898 a Brezaric, nella parrocchia di Krasic presso una famiglia di contadini benestanti. Nel 1919 entra in seminario, e dal suo vescovo è mandato a Roma per gli studi teologici. Qui nel 1930 è ordinato sacerdote. Nel 1934 è consacrato suo vescovo coadiutore con diritto di successione. Pochi anni dopo, nel 1937, egli succede a monsignor. Bauer come arcivescovo di Zagabria. Durante la seconda guerra mondiale fu uno strenuo avversario del Nazi fascismo difendendo famiglie di ebrei e di zingari. Dopo il 1945 Stephinac diventerà uno dei più audaci difensori della libertà religiosa contro il regime di Tito. Il 19 ottobre 1946 è rinchiuso in carcere fino al 1951. Anno nel quale è confinato nel villaggio natio di Krasic dalla polizia locale. Il 12 gennaio del 1953 viene creato cardinale da Pio XII. Il 10 febbraio 1960 muore a causa di una malattia, contratta in carcere. E' beatificato il 3 ottobre 1998 da Giovanni Paolo II.
Nella cittadina di Krašić vicino a Zagabria in Croazia, beato Luigi Stepinac, vescovo di Zagabria, che con coraggio si oppose a dottrine che negavano tanto la fede quanto la dignità umana, finché, messo a lungo in carcere per la sua fedeltà alla Chiesa, colpito dalla malattia e consunto dalle privazioni, portò a termine il suo insigne episcopato.

Santa Austreberta
Badessa benedettina. Nasce nel 630 dal conte palatino Badefrido e da santa Frameilde, vicino a Therouanne, nell'antica regione di Artois, oggi nel dipartimento di Pas-de-Calais. Destinata dalla famiglia a un matrimonio da lei avversato, Austreberta si reca da sant'Omero (595 - 670), che le impone il velo da vergine consacrata. In quegli anni il santo, il cui nome latino era Audomarus, era vescovo di Therouanne, dopo aver vissuto per vent'anni nel convento benedettino di Luxeuil. Tornata alla famiglia Austreberta riesce a convincere i genitori della bellezza della strada scelta. Decide così di vivere la propria vocazione entrando nel convento di Abbeville, detto Port-sur-Somme. In poco tempo fu eletta badessa e appoggiò la riforma del convento di Pavilly, dove una leggenda vuole che la santa riesca a domare un lupo affamato e dove tutt'ora esiste una chiesa a lei dedicata. Diventa famosa per le sue visioni e per i miracoli operati. Muore nel 704.
Nel territorio di Rouen in Neustria, oggi in Francia, sant'Austreberta, vergine e badessa, che resse santamente il monastero di Pavilly da poco fondato da sant'Audoeno vescovo.

San Guglielmo d'Aquitania
San Guglielmo divenne nel 1126 conte di Poitou e duca d'Aquitania. Fu un grande guerriero sempre in lotta contro il re di Francia ma anche conto gli stessi propri vassalli. Appoggiò l'antipapa Anacleto II a detrimento del legittimo pontefice Innocenzo II. Ma San Bernardo, per ricondurlo sulla retta via, durante la Messa gli andò incontro con l'ostia sulla porta della chiesa, ove stava essendo scomunicato, e lo scongiurò di non resistere a Dio. Il duca cadde perdendo i sensi. Quando si riprese si schierò con il Papa. Morì infine nel 1137 presso Santiago di Compostella, in Spagna, nel corso di un pellegrinaggio. Una versione leggendaria vuole che in realtà sopravvisse ancora per vent'anni e morì a Malavalle, presso Grosseto. Ma questa è la storia di un santo omonimo. La festa di qntrambi cade al 10 febbraio e questo ha contribuito a creare confusione.

Beati Pietro Fremond e 5 compagne
Il 10 febbraio 1794, nel pieno della Rivoluzione francese, subirono il martirio sei laici della diocesi di Angers:
- Pierre Frémond (nato a Chaudefonds il 16 settembre 1754);
- Louise Bessay de la Voute (nata a Saint-Mars-des-Prés il 22 agosto 1721);
- Catherine du Verdier de la Sorinière (Saint-Pierre de Chemillé il 29 giugno 1758);
- Marie-Louise du Verdier de la Sorinière (nata a Saint-Pierre de Chemillé il 27 giugno 1765, sorella della precedente);
- Marie-Anne Hacher du Bois (nata a Jallais il 3 aprile 1765);
- Louise Poirier épouse Barré (nata a Le Longeron il 22 febbraio 1754, coniugata).
Papa Giovanni Paolo II ha beatificato questi martiri il 19 febbraio 1984.
Ad Avrillé vicino ad Angers in Francia, beati Pietro Fremond e cinque compagne, martiri, fucilati durante la rivoluzione francese per la loro fedeltà alla Chiesa cattolica.

Beata Chiara Agolanti da Rimini
Chiara Agolanti nacque a Rimini nel 1280 in una famiglia molto ricca. Dopo una giovinezza dissipata, segnata anche da molteplici scandali, Chiara si convertì ed intraprese una vita di carità e di penitenza. Alla morte del secondo marito intensificò le sue penitenze fino alla decisione di formare una comunità di vita claustrale secondo la regola di Chiara di Assisi, con alcune donne che nel frattempo si erano unite a lei. Durante questo ultimo periodo della sua vita il Signore le fece dono di elevatissime grazie spirituali. Chiara Agolanti morì il 10 febbraio 1326. Gode del culto di Beata per antica tradizione.
A Rimini, beata Chiara, vedova, che espiò con la penitenza, la mortificazione della carne e i digiuni la precedente vita dissoluta e, radunate delle compagne in un monastero, servì il Signore in spirito di umiltà.

San Guglielmo il Grande (di Malavalle)
S. Guglielmo, chiamato anche s. Guglielmo il grande o di Malavalle, nacque in Francia. Dopo la conversione si diede alla vita eremitica dimorando in vari luoghi della Toscana. Morì a Malavalle, presso Castiglione della Pescaia (Grosseto), il 10 febbraio 1157. Amò intensamente la contemplazione. I suoi due ultimi discepoli, seguendo la sua inclinazione, diedero origine all'Ordine di San Guglielmo che, in occasione della Grande Unione del 1256, aderì all'Ordine agostiniano. Poco dopo però se ne distaccò, pur restando alcuni membri uniti agli Agostiniani. Già nel secolo XIII l'Ordine rendeva culto a s. Guglielmo.Nella grotta di Stabulum Rhodis presso Grosseto, san Guglielmo, eremita di Malavalle, dal cui modello sorsero molte comunità di eremiti.

Beata Eusebia Palomino Yenes
Spagnola, nacque e visse nella umiltà. Nella prima giovinezza fu a servizio di diverse famiglie. Entrata nella Congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice, venne addetta al cucina e ad altri lavori casalinghi. Contemporaneamente svolse un fruttuoso apostolato tra la gioventù. Nel 1931, prevedendo la guerra civile spagnola, si offrì vittima al Signore, che la chiamò a sé dopo lunga malattia. Il decreto sulle virtù eroiche è stato promulgato nel 1996.
A Valverde del Camino presso Huelva nell'Andalusia in Spagna, beata Eusebia Palomino Yenes, vergine dell'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, che offrendo un insigne esempio di umiltà, senza alcuna ostentazione, ma con spirito di abnegazione raggiunse nei lavori più umili i vertici della grazia.

Santi Caralampo, Porfirio e Bapto
Il Martyrologium Romanum commemora in data odierna San Calarampo, vescovo di Magnesia in Tessalia, San Porfirio, San Daucto e tre sante donne, martiri sotto l'imperatore Settimio Severo agli inizi del III secolo. Si riporta l'iconografia dei tre santi.A Magnesia nella provincia d'Asia, nell'odierna Turchia, santi Caralampo, Porfirio, Daucto e tre donne, martiri sotto l'imperatore Settimio Severo.

Beato Ugo di Fosses
Nel monastero premostratense di Fosses vicino a Namur in Lotaringia, nell'odierno Belgio, beato Ugo, abate, a cui il maestro san Norberto, divenuto vescovo di Magdeburgo, affidò la rifondazione dell'Ordine, che egli resse con grande saggezza per trentacinque anni.

San Silvano di Terracina
Silvano = abitatore delle selve, uomo dei boschi, selvaggio, dal latino
Bastone pastorale
Presso Terracina, oggi nel Lazio, san Silvano, vescovo.

Santi Zotico e compagni
A Roma sulla via Labicana al decimo miglio, santi Zótico e Amanzio, martiri.

San Protadio di Besancon
A Besançon in Burgundia, nell'odierna Francia, san Protadio, vescovo.

San Troiano
Presso Saintes in Aquitania, in Francia, san Troiano, vescovo.

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