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Sant'Apollonia
Visse nel III secolo dedicandosi completamente all'apostolato. Durante un massacro di cristiani fu catturata: per la sua determinazione e il coraggio dimostrato la minacciarono di bruciarla viva. San Dionigi narra che la vergine Apollonia temendo di non avere le forze per sopportare una simile tortura si gettò nel fuoco di sua spontanea volontà.
Dentisti, Malattie dei denti
Apollonia = sacra ad Apollo, dal latino
Giglio, Palma, Pinze
Ad Alessandria d'Egitto, commemorazione di sant'Apollonia, vergine e martire, che dopo molte e crudeli torture ad opera dei suoi persecutori, rifiutandosi di proferire parole sacrileghe, preferì essere mandata al rogo piuttosto che rinnegare la fede.

San Marone
«Ora ricorderò Marone, perché pure lui ha abbellito il coro dei santi. Mentre i medici prescrivono per ogni malattia un farmaco diverso, la sua medicina era sempre la stessa, comune a tutti i santi: la preghiera. Non curava solo le malattie del corpo, ma anche quelle dell’anima: guariva uno dall’avarizia, un altro dall’ira, istruiva questo nella temperanza, quello nella giustizia» (Teodoreto di Ciro).
Sappiamo poco della vita di Marone, un monaco eremita vissuto in Siria tra il IV e il V secolo. Pur possedendo una capanna coperta di pelli di capra, ne faceva poco uso, vivendo per lo più a cielo aperto. Trascorreva la maggior parte del suo tempo assorto in preghiera. La sua solitudine, tuttavia, non durò a lungo. Presto accorsero a lui discepoli e semplici fedeli per ricevere consigli.
Tutti egli esortava alla preghiera, invitandoli a trascorrere con lui l’intera notte nella lode di Dio. I suoi consigli erano spesso accompagnati da guarigioni fisiche e psichiche. Non meno apprezzata era la sua guida spirituale al punto che Teodoreto afferma che tutti i monaci di Ciro furono da lui istruiti. Morì verso il 410 e il suo corpo venne sepolto nel celebre monastero di Beth-Maron, nella regione di Apamea. Un secolo più tardi, a causa delle invasioni arabe della Siria, molti cristiani si stabilirono in quella zona montuosa. Fu l’origine di quella Chiesa che dal nome del santo prese il nome di maronita. Nel Medio Evo, un buon numero di maroniti aderì all’unione con la Chiesa cattolica. Per questo nel XVI secolo venne aperto a Roma un importante collegio per lo studio della lingua e della tradizione maronita. Ancora oggi san Marone è venerato nelle regioni montuose della Siria e del Libano.
Su un monte presso Apamea in Siria, san Marone, eremita, totalmente dedito all'aspra penitenza e alla contemplazione, presso il cui sepolcro fu eretto un celebre monastero, da cui ebbe poi origine una comunità cristiana che da lui prese il nome.

San Sabino di Canosa
È un vescovo vissuto tra la fine del V secolo e la metà del VI, di lui prima dell'episcopato non si sa praticamente nulla; sembra che sia succeduto come vescovo di Canosa di Puglia a Memore nel 514. Dal Papa Agapito fu inviato come capo di una commissione di vescovi, nel 535 a Costantinopoli per constatare l'eresia monofisita del patriarca Antimo, la sua rimozione e la sostituzione con il nuovo patriarca Mena, che convocò un sinodo nel 536. San Gregorio Magno racconta che Sabino era solito visitare san Benedetto a Montecassino. In una di queste visite gli disse, che era preoccupato per l'ingresso di Totila re degli Ostrogoti in Roma (dicembre 546) ricevendo come risposta che Roma si sarebbe disfatta da sé per altre vie. E Totila in una delle sue incursioni, arrivò a Canosa e invitato a mensa dal santo vescovo, ormai vecchio e cieco, volle provarne lo spirito profetico, offrendogli lui stesso del vino al posto del servo. Sabino chiamandolo per nome lo ringraziò.
Canosa, Bari, Torremaggiore
Sabino = nativo della Sabina
Bastone pastorale
A Canosa in Puglia, san Sabino, vescovo, che fu amico di san Benedetto e venne inviato a Costantinopoli come legato della sede Romana per difendere la retta fede dall'eresia monofisita.

San Michele (Miguel) Febres Cordero
Nasce a Cuenca, in Ecuador, nel 1854. Nel suo Paese (indipendente dalla Spagna dal 1830) sono arrivati nel 1863 dall'Europa i Fratelli delle scuole cristiane, aprendo un istituto anche nella sua città natale. A 14 anni entra nella congregazione, fondata nel 1680 in Francia da san Giovanni Battista de la Salle. Fratel Miguel vota la propria vita alla formazione scolastica dei ragazzi e poi anche degli stessi maestri, come accadrà a Quito, la capitale, dove rimane per 38 anni. Diventa un leader culturale per tutto il Paese ma prosegue anche la sua opera di catechista. La congregazione lo chiama in Belgio, dove ha trasferito la casa madre dopo l'espulsione dalla Francia nel 1904. A fratel Miguel il compito di insegnare lo spagnolo per poter operare in Spagna e in America latina. Ma in Belgio prende la polmonite. Morirà nel 1910 a Premiá del Mar (Barcellona).
A Premiá de Mar presso Barcellona in Spagna, san Michele (Francesco Luigi) Febres Cordero, religioso dei Fratelli delle Scuole Cristiane, che nella città di Cuenca in Ecuador per circa quarant'anni promosse gli studi letterari e poi in Spagna si applicò con semplicità d'animo alla piena osservanza della regola.

Beato Luigi Magana Servin
Luis Magaña Servin nacque a Arandas, in Messico, il 24 agosto 1902. Vero cristiano non rinnegò mai le sue convinzioni. Fu membro attivo dell'Associazione cattolica della gioventù messicana e dal matrimonio con Elvira Camarena Méndez nacquero Gilberto e Maria Luisa, nata dopo la sua morte. Il 9 febbraio 1928, in piena persecuzione religiosa, un gruppo di soldati dell'esercito federale occupò il paese e ordinò che fossero arrestati i cattolici che simpatizzavano con la resistenza contro il Governo, fra i quali vi era proprio Luis Magaña Servin. Quando giunsero a casa sua, non lo trovarono ed allora catturarono il fratello più piccolo. Venutolo a sapere, Luis si sostituì al fratello venendo condannato a morte. Poco prima dell'esecuzione, esclamò: «Plotone che mi devi uccidere: desidero dirvi che da questo momento vi perdono e vi prometto che appena sarò alla presenza di Dio sarete i primi per i quali intercederò». È stato beatificato il 20 novembre 2005 da Benedetto XVI.

San Rinaldo di Nocera Umbra
San Rinaldo, dopo aver brillato come fulgida stella fra i confratelli dell'eremo camaldolese di Fonte Avellana, ove fu priore, rifulse come splendido sole sulla cattedra episcopale di Nocera Umbra. Fu instancabile nel zelare la salute delle anime e praticò sino alla morte le osservanze dell'eremo, mantenendo innanzitutto l'abito monastico. Morì presso Nocera Umbra il 9 febbraio 1217. In tale anniversario è commemorato dal Martyrologium Romanum e dal Menologio Camaldolese.
Rinaldo = potente consigliere, dall'antico tedesco
Bastone pastorale
A Nocera Umbra, san Rainaldo, vescovo, già monaco camaldolese di Fonte Avellana, che, pur svolgendo l'ufficio episcopale, conservò con fermezza le abitudini della vita monastica.

San Teliavo (Teliano)
San Teliavo, vissuto tra Galles e Bretagna nel VI secolo, è uno dei santi gallesi le cui notizie biografiche sono tarde e leggendarie. Il suo culto si è sviluppato seicento anni dopo la sua morte ed è tuttora vivo nelle comunità che portano, nel loro nome, i segni del suo passaggio. Anche il luogo dove sia sepolto è incerto, anche se il più attendibile è il sepolcro situato nella cattedrale di Llandaff.
Nel monastero di Llandaff in Galles, san Teliavo, vescovo e abate, le cui illustri opere celebrano molte chiese in Galles, in Cornovaglia e in Bretagna.

Beata Anna Katharina Emmerick
Nacque l'8 settembre 1774 nella comunità di contadini di Flamschen presso Coesfeld. Nel 1802 entrare nel monastero di Agnetenberg e prese i voti. Qui ricevette le stigmate, i cui dolori aveva già sofferto da molto più tempo. La sua vita fu contraddistinta da una profonda unione con Cristo ed il suo amore per le persone che cercò sempre di aiutare con la preghiera, con l'incoraggiamento e il conforto.

Sant'Ansberto
Ad Hautmont sulla Sambre nell'Hainault, nel territorio dell'odierna Francia, transito di sant'Ansberto, che fu abate di Fontenelle e poi vescovo di Rouen, relegato in esilio dal re Pipino.

Santi Primo e Donato
A Lemelléfa in Africa settentrionale, commemorazione dei santi Primo e Donato, diaconi e martiri, anch'essi uccisi dagli eretici in chiesa, mentre cercavano di difendere l'altare.

Santi Martiri di Alessandria d'Egitto
Sempre ad Alessandria, passione di moltissimi santi martiri uccisi dagli ariani con vari generi di supplizi, mentre in chiesa celebravano l'Eucaristia.

Sant'Altone
Nella Baviera, in Germania, commemorazione di sant'Altone, abate, che, di origine irlandese, costruì nei boschi di questa regione un monastero, che da lui prese poi il nome.

San Sabino di Avellino
Atripalda
Sabino = nativo della Sabina
Bastone pastorale.

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