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San Biagio
Il martire Biagio è ritenuto dalla tradizione vescovo della comunità di Sebaste in Armenia al tempo della "pax" costantiniana. Il suo martirio, avvenuto intorno al 316, è perciò spiegato dagli storici con una persecuzione locale dovuta ai contrasti tra l'occidentale Costantino e l'orientale Licinio. Nell'VIII secolo alcuni armeni portarono le reliquie a Maratea (Potenza), di cui è patrono e dove è sorta una basilica sul Monte San Biagio. Il suo nome è frequente nella toponomastica italiana - in provincia di Latina, Imperia, Treviso, Agrigento, Frosinone e Chieti - e di molte nazioni, a conferma della diffusione del culto. Avendo guarito miracolosamente un bimbo cui si era conficcata una lisca in gola, è invocato come protettore per i mali di quella parte del corpo. A quell'atto risale il rito della "benedizione della gola", compiuto con due candele incrociate.
 Malattie della gola
Biagio = bleso, balbuziente, dal latino
Bastone pastorale, Candela, Palma, Pettine per lana
San Biagio, vescovo e martire, che in quanto cristiano subì a Sivas nell'antica Armenia il martirio sotto l'imperatore Licinio.

San Simeone il Vecchio
San Simeone il vecchio e Sant'Anna, profetessa. Ebbero il merito di salutare il Bambino Gesù in occasione della sua presentazione al Tempio.Simeone = Dio ha esaudito, dall'ebraicoA Gerusalemme, commemorazione dei santi Simeone e Anna, il primo anziano giusto e pio, l'altra vedova e profetessa: quando Gesù bambino fu portato al tempio per essere presentato secondo la consuetudine della legge, essi lo salutarono come Messia e Salvatore, beata speranza e redenzione d'Israele.

Sant'Anna
"C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto col marito sette anni dal tempo in cui era ragazza, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme". (Lc 2,36-38)
Vedove, Vergini, Monache
Anna = grazia, la benefica, dall'ebraico
Pergamena
A Gerusalemme, commemorazione dei santi Simeone e Anna, il primo anziano giusto e pio, l'altra vedova e profetessa: quando Gesù bambino fu portato al tempio per essere presentato secondo la consuetudine della legge, essi lo salutarono come Messia e Salvatore, beata speranza e redenzione d'Israele.

Sant'Oscar (Ansgario)
Da piccolo studia nell'abbazia benedettina di Corbie, suo paese natale. Più tardi vi ritorna, diventando monaco e poi «magister interno», funzione che esercita più tardi nella comunità della Nuova Corbie (Corvey) in Sassonia. Da qui parte la sua avventura di apostolo degli Scandinavi. Nell'826 accompagna in Danimarca il nuovo re Harald, che ha appena ricevuto il battesimo. Ma dopo un anno deve già lasciare la Danimarca, e con lui l'abbandona Ansgario, che nell'829 viene inviato missionario in Svezia col monaco Vittmaro. Qui il re Björn gli lascia predicare liberamente il Vangelo. L'imperatore Lodovico il Pio (successore di Carlo Magno) incoraggia la nascita di una struttura ecclesiastica con sede ad Amburgo e col campo di lavoro oltre frontiera. Ansgario ne diventa vescovo nell'831, e può dar vita in Svezia a una missione stabile con a capo un vescovo. Nell'840 con la morte di Lodovico e la minaccia dei Normanni crolla tutto ciò che Ansgario stava avviando. Nonostante tutto Ansgario non demorde e riprende la via della Svezia e della Danimarca, ma senza buoni risultati. Tornato a Brema, non vede realizzato il sogno di un profondo radicamento cristiano al Nord. Muore nell'865.
Oscar = lancia di Dio, dal tedesco arcaico
Bastone pastorale
Sant'Oscar, vescovo di Amburgo e poi insieme di Brema in Sassonia: dapprima monaco di Corbie, fu nominato da papa Gregorio IV suo legato in tutto il Settentrione; in Danimarca e Svezia annunciò il Vangelo a una moltitudine di popoli e vi fondò la Chiesa di Cristo, superando con forza d'animo molte difficoltà, finché, sfinito dalle fatiche, a Brema trovò riposo.

Santa Maria di Sant'Ignazio (Claudina Thevenet)
Nasce a Lione il 30 marzo 1774: sino ai 15 anni Claudina Thevenet studia nell'Abbazia di Saint-Pierre-les-Nonnais. Una adolescenza, la sua, trascorsa nel periodo del terrore della Rivoluzione francese che le costa la perdita di due fratelli. Lei assiste all'esecuzione ma, sull'esempio dei due uomini che perdonano gli aguzzini, decide di operare per il bene dei poveri e degli orfani. Nel 1816 collabora alla creazione dell'Istituto della Pia unione del Sacro Cuore di Gesù; quindi, nel 1818 fonda la Congregazione delle Religiose di Gesù e Maria, dedita all'educazione delle ragazze. Nella zona di Lione apre un educandato per giovani di buona famiglia e per orfanelle. Nel 1835 la sua salute peggiora ma Claudina non rinuncia agli impegni. Due anni più tardi, il 3 febbraio, muore a Lione. Madre Maria Teresa di Sant'Ignazio (nome che prese nella sua professione religiosa) è stata beatificata da Giovanni Paolo II il 4 ottobre 1981 e canonizzata il 21 marzo 1993.
A Lione in Francia, santa Maria di Sant'Ignazio (Claudina) Thévenet, vergine, che mossa da carità e da forza d'animo fondò la Congregazione delle Suore dei Sacri Cuori di Gesù e Maria per la formazione cristiana delle giovani, soprattutto povere.

Beato Alois Andritzki
Alois è stata un'altra vittima in più di Dachau, una figura sconosciuta che ciononostante si comincia a ricordare. È nato a Radibor Silesia, il quarto tra sei fratelli. Anche i suoi due fratelli maggiori erano sacerdoti. Era stato arrestato per le sue "attività sediziose" contro il regime nazista - la sua influenza "malefica" sui giovani - e rinchiuso in campo di concentramento. Secondo i dati storici, Alois era un sacerdote molto vitale, lavoratore, pieno di vita e perfino acrobata. Rallegrava i suoi compagni di prigionia camminando sulle mani, sicuramente una figura eccentrica e divertente, per coloro che vivevano nell'inferno di Dachau, come lo si conosce comunemente (P. Sales Hess, "Dachau, eine Welt ohne Gott", Un mondo senza Dio). Era entrato al campo di concentramento il 2 ottobre 1941, dopo essere stato arrestato dalla polizia nazista in due occasioni, essendosi convertito in una "persona pericolosa" per il regime di Hitler e i suoi seguaci. Nel campo di concentramento aveva aderito ad uno dei gruppi di Schoenstatt, di cui i leader erano due sacerdoti schoenstattiani: Josef Fischer ed Heinz Dresbach. E' stato beatificato il 13 giugno 2011.

Beata Maria Elena Stollenwerk
Cofondatrice della Congregazione Missionaria delle Serve dello Spirito Santo. († a Steyl 3 febbraio 1900). Nel desiderio di diventare missionaria, si aggregò nel 1882, in qualità di domestica, alla casa di Steyl (Olanda), fondata nel 1875 da p. Arnold Janssen per la formazione di sacerdoti e fratelli missionari. L'8 dicembre 1889 entrò nella Congregazione delle Serve dello Spirito Santo, fondata dallo stesso p. Janssen. Contribuì efficacemente allo sviluppo interno ed esterno della giovanissima congregazione. Potè assistere alla partenza delle prime suore missionarie per l'Argentina e il Togo. Dopo la costruzione del ramo claustrale delle Serve dello Spirito Santo, passò in quello.
E' stata beatificata da Giovanni Paolo II il 7 maggio 1995.
Nel villaggio di Steyl in Olanda, beata Maria Elena Stollenwerk, vergine, che collaborò con il beato Arnoldo Janssen alla fondazione della Congregazione delle Serve Missionarie dello Spirito Santo e, dopo aver lasciato l'incarico di superiora, si diede all'adorazione perpetua.

Beato Giovanni Vallejo
Religioso del monastero mercedario di S. Antonio in Valladolid (Spagna), il Beato Giovanni Vallejo, fu osservantissimo della solitudine, silenzio e penitenza, illibato per la verginità ed insigne per il dono della profezia. Verso il 1561, inviato come redentore ad Algeri, liberò più di 500 prigionieri da una dura schiavitù. Dopo una vita piena di meriti, avendo preannunziato il giorno della sua morte, santamente spirò nel Signore il giorno 25 agosto del 1592. Il suo corpo fu ritrovato incorrotto e da un'incisione fatta al dito di un piede uscì sangue.
L'Ordine lo festeggia il 3 febbraio.

San Celerino di Cartagine
A Cartagine, nell'odierna Tunisia, san Celerino, lettore e martire: in carcere, non vinto da ceppi, spada e vari supplizi, confessò Cristo, seguendo le orme di sua nonna Celerina già da tempo coronata dal martirio, dello zio paterno Lorenzo e dello zio materno Ignazio, che, un tempo soldati attivi nella vita militare, ma poi divenuti vera milizia di Dio, ottennero con la loro gloriosa passione la palma e la corona dal Signore.

Beata Maria Anna Rivie
A Bourg-Saint-Andéol nel territorio di Viviers in Francia, beata Marianna Rivier, vergine, che, al tempo della rivoluzione francese, quando tutti gli Ordini religiosi e le Congregazioni venivano chiusi, fondò la Congregazione delle Suore della Presentazione di Maria per istruire il popolo cristiano nella fede.

Beato Giovanni Nelson
A Londra in Inghilterra, beato Giovanni Nelson, sacerdote della Compagnia di Gesù e martire, che negò alla regina Elisabetta I la potestà suprema nelle questioni spirituali e, condannato per questo a morte, a Tyburn morì impiccato.

Beato Elinando
Nel monastero cistercense di Froidmont nel territorio di Beauvais in Francia, beato Elinando, monaco, che, un tempo celebre trovatore errante, scelse poi la vita umile e nascosta del chiostro.

Santa Berlinda di Meerbeke
A Meerbeke in Brabante, nell'odierno Belgio, santa Berlinda, vergine, che condusse in questa città una religiosa vita di povertà e di carità.

Sant'Adelino di Celles
Adelino = nobile, dall'antico tedesco
Nel monastero di Celles nell'Hainault, nell'odierno Belgio, sant'Adelino, sacerdote e abate.

Santa Vereburga
Bastone pastorale, Oca
A Chester nella Mercia in Inghilterra, santa Verburga, badessa di Ely, fondatrice di vari monasteri.

San Leonio
A Poitiers in Aquitania, ora in Francia, san Leonio, sacerdote, che si tramanda sia stato discepolo di sant'Ilario.

San Tigrido (Teridio) di Gap
Bastone pastorale, Mitra
A Gap in Provenza in Francia, santi Teridio e Remedio, vescovi.

San Remedio di Gap
Bastone pastorale, Mitra
A Gap in Provenza in Francia, santi Teridio e Remedio, vescovi.

San Lupicino
A Lione in Francia, san Lupicino, vescovo, al tempo della persecuzione dei Vandali.

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