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Presentazione del Signore
Festa delle luci (cfr Lc 2,30-32), ebbe origine in Oriente con il nome di ‘Ipapante’, cioè ‘Incontro’. Nel sec. VI si estese all’Occidente con sviluppi originali: a Roma con carattere più penitenziale e in Gallia con la solenne benedizione e processione delle candele popolarmente nota come la ‘candelora’. La presentazione del Signore chiude le celebrazioni natalizie e con l’offerta della Vergine Madre e la profezia di Simeone apre il cammino verso la Pasqua. (Mess. Rom.)
Festa della Presentazione del Signore, dai Greci chiamata Ipapánte: quaranta giorni dopo il Natale del Signore, Gesù fu condotto da Maria e Giuseppe al Tempio, sia per adempiere la legge mosaica, sia soprattutto per incontrare il suo popolo credente ed esultante, luce per illuminare le genti e gloria del suo popolo Israele.

Beato Andrea Carlo Ferrari
Cardinale arcivescovo di Milano dal 1894 alla morte avvenuta nel 1921, Andrea Ferrari era originario della diocesi di Parma. In precedenza vescovo di Guastalla e di Como, all’arrivo nella diocesi ambrosiana prese anche il nome di Carlo in onore del Borromeo.
Il governo del nuovo arcivescovo è molto dinamico e in sintonia con il pontificato di Leone XIII.
Visita più volte l’estesa diocesi, sulla scia della Rerum Novarum si interessa ai problemi sociali, promuove la partecipazione dei cattolici alle elezioni amministrative con propri esponenti. In occasione delle agitazioni represse da Bava Beccaris è vicino al popolo al punto da essere considerato un sovversivo. L’elezione di Pio X che favorì le correnti e gli organi di stampa dell’antimodernismo segnò una svolta nel suo episcopato. Dapprima vennero attaccati esponenti del clero e del laicato ambrosiano favorevoli al liberalismo. Poi la polemica prese di mira lo stesso arcivescovo. Il cardinale giustamente difende la sua diocesi, ma non riesce a dissipare la cortina di incomprensione con il pontefice. Il dissenso in realtà nasce anche da un diverso atteggiamento verso il mondo e da un progetto pastorale alternativo. Negli ultimi anni di vita l’arcivescovo riprende a governare la diocesi con rinnovato vigore.
Esorta i fedeli a sostenere i soldati impegnati nella prima guerra mondiale, sostiene la fondazione della Compagnia di san Paolo e dell’Università Cattolica. Ha scritto di lui l’arcivescovo Martini: «Il cardinal Ferrari fu un 'grande costruttore'. Iniziative sopra iniziative, viaggi sopra viaggi, programmi sopra programmi». Egli mirava all’immediato, ma anche a una pastorale a lungo termine.
Andrea = virile, gagliardo, dal greco
A Milano, beato Andrea Carlo Ferrari, vescovo, che valorizzò la tradizione religiosa del suo popolo e aprì nuove vie per far conoscere nel mondo Cristo e la carità della Chiesa.

Santa Giovanna de Lestonnac
Nasce a Bordeaux il 27 dicembre 1556. La bambina viene battezzata da un sacerdote cattolico con il nome della madre, Giovanna, che è calvinista e affida la sua educazione a precettori calvinisti. Nel 1573 sposa Gastone de Montferrand, da cui ha sette figli. Vedova dal 1597, dopo 24 anni di matrimonio, entra nel 1603 a Tolosa presso le «Feuillantines», le «Fogliantine», senza potervi rimanere per motivi di salute. Nel 1605, a Bordeaux si presta come volontaria durante un'epidemia di peste. Nello stesso anno, consigliata dal de Bordes, gesuita, progetta di fondare l'Ordine di Nostra Signora per l'educazione delle fanciulle. L'istituto viene approvato a Bordeaux dal cardinale de Sourdis il 25 marzo 1606 e poi a Roma, il 7 aprile 1607 da Paolo V. Così il 1 maggio 1608 Giovanna e le sue prime compagne rivestono l'abito religioso e cominciano a praticare la loro Regola che si ispira a quella di sant'Ignazio. Pronuncerà i suoi voti solenni l'8 dicembre 1610. Muore il 2 febbraio 1640 quando l'Ordine conta già trenta case.
A Bordeaux in Francia, santa Giovanna de Lestonnac, che, fanciulla, respinse gli inviti e i tentativi della madre ad allontanarsi dalla Chiesa cattolica e dopo la morte del coniuge provvide sapientemente all'educazione dei suoi cinque figli, fondando poi la Compagnia delle Figlie di Nostra Signora, sul modello della Compagnia di Gesù, per promuovere la formazione cristiana della gioventù femminile.

Santa Caterina de' Ricci
Nacque il 25 aprile 1523. Rimasta orfana di madre a cinque anni, fu accolta nel monastero benedettino di San Pietro in Monticelli. Fin dall'infanzia si sentiva spinta verso la meditazione della Passione. Ben presto decise di entrare nel monastero domenicano di San Vincenzo di Prato. La decisione trovò l'opposizione del padre che diede il consenso solo quando la giovane si ammalò gravemente. Guarita miracolosamente entrò a San Vincenzo nel 1535. Nel 1536 emise i voti ma in lei si alternavano fasi di malattie straordinarie e straordinarie guarigioni. Caterina, prima vista con sospetto, seppe guadagnarsi il rispetto delle consorelle. Nella sua vita di preghiera diverse furono le estasi mistiche che la portavano nel cuore della Passione di Cristo. La prima fu nel 1542: per dodici anni Caterina visse queste esperienze che le lasciavano anche segni sul corpo. Intorno a lei si formò un gruppo di discepoli, tra i quali anche alcuni santi, che ricorreranno a lei per preghiere, consigli, beneficenza. Morì nel 1590.
Caterina = donna pura, dal greco
Giglio
A Prato in Toscana, santa Caterina de' Ricci, vergine del Terz'Ordine regolare di San Domenico, che si dedicò a un'opera di rinnovamento religioso e si impegnò nell'assidua contemplazione dei misteri della passione di Gesù Cristo, meritando anche di farne una speciale esperienza mistica.

San Nicola da Longobardi (Giovanni Battista Saggio)
Nacque a Longobardi (Cs) il 6 gennaio 1650, e fu battezzato con il nome di Giovanbattista. Figlio di contadini, non potè coltivare gli studi, nonostante il talente, lavorando fin da giovane nei campi. Aduso a pratiche come il digiuno e assiduo frequentatore dell'Eucaristia da sempre, frequentava spesso la chiesa dei Minimi di Longobardi e vi passava intere giornate in preghiera. A vent'anni, nonostante l'opposizione dei genitori, chiese l'abito di san Francesco e fu assegnato al Convento di Paola, assumendo il nome di Nicola. Terminato l'anno di noviziato, passò a Longobardi e poi, ancora, a San Marco Argentano, a Montalto, Cosenza, Spezzano e Paterno. La fama delle sue virtù, ben presto arrivò fino a Roma, dove venne chiamato alla parrocchia del Collegio di San Francesco di Paola ai Monti. Nel 1696 Nicola tornò a Longobardi, dove per suo tramite vennero compiuti diversi prodigi. Negli ultimi anni della sua vita fu richiamato a Roma. Predisse la sua morte che avvenne il 2 febbraio 1709. Papa Francesco lo ha canonizzato il 23 novembre 2014.
A Roma, beato Nicola Saggio da Longobardi, religioso dell'Ordine dei Minimi, che svolse umilmente e santamente l'ufficio di portinaio.

Beato Stefano Bellesini
Nacque a Trento da famiglia benestante il 25 novembre 1774. Il 31 maggio 1794 emise i voti religiosi nell'Ordine agostiniano. Visse in tempi molto difficili. Dopo la soppressione delle case religiose operata dal governo nella sua regione, si dedicò intensamente all'attività scolastica per poter curare la formazione culturale e cristiana dei fanciulli in un ambiente avverso alla religione, meritandosi la fiducia e la stima dell'autorità civile di Trento.Per restare fedele alla vita comune, della quale fu convinto e impegnato promotore, appena poté, fuggì a Bologna rinunziando all'ufficio di Ispettore delle scuole elementari nel distretto di Trento. Fu eccellente maestro dei novizi.Consacrò gli ultimi anni della sua vita al ministero parrocchiale a Genazzano, ove morì il 2 febbraio 1840.
A Genazzano nel Lazio, beato Stefano Bellesini, sacerdote dell'Ordine di Sant'Agostino, che in un'epoca di sconvolgimenti rimase fedele all'Ordine in difficoltà, dedicandosi all'educazione dei fanciulli, alla predicazione e alla cura pastorale.

San Bernardo da Corbara
Proveniente dalla nobile famiglia dei conti di Montemarte, San Bernardo era nato a Corbara nei pressi di Orvieto. Fu uno dei primi compagni  di S.Pietro Nolasco dal quale aveva ricevuto l'abito il 10 agosto 1218, il giorno stesso della fondazione dell'Ordine Mercedario, entrò come cavaliere laico e in seguito ricevette gli ordini sacri, ed era, a quel tempo l'unico sacerdote dell'Ordine. Uomo dotto e pio, fu maestro dei novizi che guidò con santità per la sua vita esemplare.Successivamente inviato a compiere una redenzione ad Algeri venne incarcerato dai mori e per due anni dovette sopportare una dura schiavitù. Indossò l'abito a S. Maria de Cervellon e con essa fu cofondatore del primo ramo femminile della Mercede. Morì santamente a Barcellona e nella chiesa mercedaria di questa città il suo corpo riposa incorrotto.
L'Ordine lo festeggia il 2 febbraio.

Beato Simone Fidati da Cascia
Nacque a Cascia (PG) verso il 1280-90. Ancora giovane entrò nell'Ordine agostiniano. Si dedicò all'inizio, con grande impegno, alle scienze naturali, fisica e chimica e consigliato da una saggia persona, cambiò indirizzo e si dedicò alla scienza della "grazia". Fu grande predicatore e uno dei migliori maestri di vita spirituale del suo tempo, in Italia.
Assertore della semplicità e dell'evangelica abnegazione, cercò di sfuggire cariche, titoli e prelature. Il filo conduttore della sua vita fu di formare Cristo in tutti. Morì a Firenze il 2 febbraio del 1348.
A Firenze, beato Simone Fidati da Cascia, sacerdote dell'Ordine degli Eremiti di Sant'Agostino, che con le parole e con gli scritti condusse molti a una migliore vita cristiana.

Beato Pietro da Ruffia
Lasciata Ruffia (Cn) dove era nato da una famiglia della nobiltà piemontese, entrò nell'Ordine, praticando eroicamente la povertà, il rinnegamento di sé e applicandosi intensamente allo studio. Fu inquisitore della fede a Torino e non risparmiò fatica per salvaguardare dall'eresia le popolazioni del Piemonte e della Liguria. Mentre era ospite a Susa dei Frati Minori, fu pugnalato dai valdesi il 2 febbraio, giorno della Presentazione del Signore.
Palma
A Susa in Piemonte, beato Pietro Cambiani da Ruffia, sacerdote dell'Ordine dei Predicatori e martire, che in odio alla Chiesa fu trucidato nel chiostro dai suoi avversari.

San Lorenzo di Canterbury
San Lorenzo succedette a Sant'Agostino nel governo della Chiesa di Canterbury e convertì alla fede cristiana il re Edbaldo del Kent.Bastone pastorale, Piaghe
A Canterbury in Inghilterra, san Lorenzo, vescovo, che dopo sant'Agostino governò questa Chiesa e l'accrebbe notevolmente convertendo alla fede il re Edbaldo.

San Giovanni Teofane Venard
Ad Hanoi nel Tonchino, ora Viet Nam, san Giovanni Teófane Vénard, sacerdote della Società per le Missioni Estere di Parigi e martire, che, dopo sei anni di ministero clandestino segnato da fatiche e sofferenze, rinchiuso in una gabbia e condannato a morte sotto l'imperatore Tự Đức, andò serenamente incontro al martirio.

Beata Maria Domenica Mantovani (Giuseppina dell'Immacolata)
A Verona, beata Maria Domenica Mantovani, vergine, che fu prima superiora dell'Istituto delle Piccole Suore della Sacra Famiglia, da lei fondato insieme al beato sacerdote Giuseppe Nascimbeni per servire in umiltà di vita per amore di Cristo i poveri, gli orfani e i malati.

Beato Tshimangadzo Samuele Benedetto Daswa (Bakali)
Padre di famiglia, insegnante, educatore e catechista, ucciso il 2 febbraio del 1990, primo martire sudafricano. Con il suo stile di vita e il suo coraggio ha messo in crisi il sistema di credenze della società tradizionale. Un esempio per l’intera società sudafricana.

Sant'Adeloga di Kitzingen
Sant'Adeloga, principessa franca, entrò tra le benedettine di Nus. Fondò il convento benedettino di Kitzingen, in Franconia, del quale divenne badessa.
Bastone pastorale, Modellino di chiesa

Beata Maria Caterina Kasper
A Dernbach nella Renania in Germania, beata Maria Caterina Kasper, vergine, che fondò l'Istituto delle Povere Ancelle di Gesù Cristo per servire il Signore nei poveri.

San Burcardo di Würzburg
A Würzburg nell'Austrasia, in Germania, san Burcardo, vescovo, che, originario dell'Inghilterra, fu ordinato da san Bonifacio primo vescovo di questa città.

San Flosculo (Floscolo) di Orleans
A Orléans nella Gallia lugdunense, oggi in Francia, san Flóscolo, vescovo.

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