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Santa Giovanna di Valois
Giovanna di Valois, o di Francia, fu prima Regina di Francia e poi monaca e fondatrice di un Ordine religioso; è venerata come santa dalla Chiesa cattolica. Era figlia di Luigi XI e di Carlotta di Savoia e sposò nel 1476 il cugino Luigi d'Orléans (il futuro Luigi XII). Dopo l'annullamento del suo matrimonio (1498), ottenne il titolo di duchessa di Berry. Nel 1502 fondò a Bourges l'ordine delle monache Annunziate. Sin dal 1514 papa Leone X consentì alle monache dell'ordine da lei fondato di celebrarne la memoria; papa Benedetto XIV l'ha proclamata beata il 21 aprile del 1742 ed è stata canonizzata il 28 maggio del 1950 da papa Pio XII.
Giovanna = il Signore è benefico, dono del Signore, dall'ebraico
A Bourges in Aquitania, santa Giovanna di Valois, regina di Francia: essendo stato dichiarato nullo il vincolo di matrimonio con il re Luigi XII, si rifugiò in Dio, venerò con particolare devozione la Croce e fondò l'Ordine della Santissima Annunciazione della beata Vergine Maria.

San Giuseppe (Desideri) da Leonessa
Nasce a Leonessa, nel Reatino, l'8 gennaio 1556. Eufranio rimane orfano da piccolo e a sedici entra nel convento dei cappuccini di Assisi e a diciassette anni pronuncia i voti e prende il nome di Giuseppe. Ordinato sacerdote nel 1580 si dedica alla predicazione. Ma il suo sogno è la missione, sogno che si avvera quando, a trentun'anni, viene mandato a Costantinopoli dove i vescovi cattolici sono stati allontanati e i fedeli rimasti sono emarginati: a costoro i cappuccini danno assistenza. Ma Giuseppe si spinge oltre, cerca di parlare al sultano Murad III, prova a penetrare nel suo palazzo ma viene arrestato: Dopo essere stato legato ad una trave sotto la quale arde un fuoco per tre giorni, viene espulso dal Paese. Torna in Italia e riprende a fare il predicatore. In ogni paese che attraversa lascia un segno indelebile: a tal punto che nascono molte confraternite intitolate al suo nome. Muore ad Amatrice il 4 febbraio 1612 a seguito di una dolorosa malattia. È stato proclamato santo da Benedetto XIV nel 1746.
Ad Amatrice nel Lazio, san Giuseppe da Leonessa, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini, che a Costantinopoli aiutò i prigionieri cristiani e, dopo aver duramente patito per aver predicato il Vangelo fin nel palazzo del Sultano, tornato in patria rifulse nella cura dei poveri.

Sant'Aventino di Troyes
Nasce in Gallia, nella seconda metà del V secolo, a Bourges. Grazie all'educazione cristiana ricevuta, fin da giovane Aventino viene additato come modello. Da adolescente fa visita al vescovo san Lupo di Troyes che nell'anno 451 ha salvato la città dall'invasione di Attila offrendosi come ostaggio. Il presule lo tiene con sé come collaboratore. Insieme i due santi riscattano quanti più prigionieri stranieri di guerra possono, prendendosi cura di questi uomini resi schiavi. Lupo muore nel 479 e gli succede san Cameliano, che nomina Aventino economo. Questi però decide di ritirarsi a vita eremitica. Sebbene non sia incline alle cariche di comando, dopo poco tempo viene eletto superiore della comunità dove è stato accolto. La sua fama, però, va nuovamente diffondendosi tra la gente che spesso lo visita. Decide così di ritirarsi in un luogo solitario lungo la Senna, a sette miglia da Troyes. È il vescovo Cameliano a conferirgli gli ordini sacri. Vive l'ultimo periodo della vita celebrando la Messa nei pressi della sua capanna, per gli abitanti del posto. Muore nel 538.
A Troyes nella Gallia lugdunense, ora in Francia, sant'Aventino, che si ritiene sia stato al servizio del vescovo san Lupo.

San Rabano Mauro
Rabano Mauro fu uno dei protagonisti della cultura carolingia. Nato a Magonza, in Germania nel 780, studiò nella celebre scuola del monastero benedettino di Fulda. Si recò poi a Tours, dove gli fu maestro Alcuino. Ritornato all'abbazia di Fulda, ne divenne la guida e la portò al suo massimo splendore. Nell'847 diventò arcivescovo di Magonza fino alla morte, avvenuta nell'856. Noto come «Magister Germaniae», è considerato il teologo occidentale più erudito del suo tempo. Fine poeta, è autore del «De laudibus sanctae Crucis» e alcuni gli attribuiscono anche l'inno «Veni creator».
A Magonza nella Franconia in Germania, san Rabáno, detto Mauro, vescovo, che, da monaco di Fulda eletto alla sede di Magonza, prelato di provata dottrina, di ricca eloquenza e accetto a Dio, nulla trascurò di quanto potesse fare a gloria di Dio.

Beati Alfonso de Meneses e Dionisio de Vilaregut
Nel convento di S. Eulalia in Monpellier (Francia), i due mercedari, Beati Alfonso de Meneses e Dionisio de Vilaregut, testimoniarono la fede in Cristo con il loro esempio di vita dedita alle cose divine. Chiamati anche all'opera di redenzione a Jàtiva e Granada, liberarono 316 schiavi dalle mani dei mori. Infine con la stessa età e stessa santità andarono in cielo.
L'Ordine li festeggia il 4 febbraio.

Beato Giovanni Speed
Il laico John Speed, martire inglese,  fu condannato durante la persecuzione di Elisabetta I per aver aiutato i sacerdoti cattolici. Fu beatificato nel 1929 da Papa Pio XI.
A Durham in Inghilterra, beato Giovanni Speed, martire, che, condannato a morte sotto la regina Elisabetta I per aver prestato aiuto ai sacerdoti, meritò la corona del martirio.

San Gilberto di Sempringham
Gilberto = nobile ostaggio, dardo brillante, dal tedesco
A Sempringham in Inghilterra, san Gilberto, sacerdote, che, con l'approvazione di papa Eugenio III, fondò un Ordine monastico, in cui impose una doppia disciplina di vita: alle monache la regola di san Benedetto, ai chierici quella di sant'Agostino.

Santi Filea e Filoromo
Ad Alessandria d'Egitto, passione dei santi martiri Filea, vescovo, e Filorómo, tribuno militare, che, durante la persecuzione dell'imperatore Diocleziano, non persuasi da parenti e amici a salvarsi la vita, porgendo il collo alla decapitazione, guadagnarono entrambi la palma dal Signore.

San Giovanni de Britto
Palma
In località Oriur nel regno di Maravá in India, san Giovanni de Britto, sacerdote della Compagnia di Gesù e martire, che, dopo aver convertito molti alla fede imitando la vita e la condotta degli asceti di quella regione, coronò la sua vita con un glorioso martirio.

Sant'Eutichio di Roma
A Roma ad Catacumbas sulla via Appia, sant'Eutichio, martire, che, per lungo tempo condannato all'insonnia e alla fame, gettato infine in un baratro, per la fede in Cristo riportò la vittoria su tutti i crudeli ordini del tiranno.

Sant'Isidoro di Pelusio
A Pelusio sempre in Egitto, sant'Isidoro, sacerdote, che, illustre per dottrina, disdegnando il mondo e le sue ricchezze, preferì imitare la vita di Giovanni Battista nel deserto indossando l'abito monastico.

San Nicola Studita
Icona
A Costantinopoli, san Nicola Studita, monaco, che, più volte scacciato in esilio a motivo della venerazione delle sacre immagini, divenuto infine egúmeno del monastero di Studio, morì in pace.

Sant'Aventino di Chartres
A Châteaudun vicino a Chartres in Francia, transito di sant'Aventino, vescovo, che aveva prima retto la sede di Chartres.

Santi Papia, Diodoro e Claudiano
A Perge in Panfilia, nell'odierna Turchia, santi Pápia, Diodoro e Claudiano, martiri.

San Gilberto di Limerick
Gilberto = nobile ostaggio, dardo brillante, dal tedesco
Bastone pastorale

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