TuttoSchermo       Chiudi      

San Marcellino di Ancona
Appartenente alla nobile famiglia dei Boccamajore, fu Vescovo di Ancona nella seconda metà del VI secolo esercitando il suo ministero con grande zelo: 'vir vitae venerabilis' lo definisce S. Gregorio Magno.
Si narra che in un furioso incendio, difficilmente controllabile, il Santo si fosse fatto portare impedito nella deambulazione per una grave forma di gotta vicino al fuoco con il vangelo in mano, ottenendone la cessazione delle fiamme. La sua memoria è legata ad un Codice Evangeliario.
Ad Ancona, san Marcellino, vescovo, che, come scrive il papa san Gregorio Magno, con la potenza divina liberò la sua città da un incendio.

Beata Alessia Le Clerc (Maria Teresa di Gesù)
Beata Alessia Le Clerc Nacque a Remiremont in Francia il 2 febbraio 1576. A 20 anni decise di consacrarsi a Dio con il voto di castità. Incontrò san Pietro Fourier (1565-1640) allora parroco di Mattaincourt e un anno dopo, la notte di Natale del 1597, insieme a quattro compagne incominciò il suo apostolato: l'insegnamento alle fanciulle povere. Nel 1598 aprì la prima scuola a Poussay, mentre il vescovo di Toul approvava una prima stesura della Regola del nuovo Istituto: le Canonichesse regolari di Nostra Signora sotto la Regola di sant'Agostino, composta da Pietro Fourier. L'Istituzione fu approvata nel 1603 dal cardinale legato di Lorena e poi nel 1615 e 1616 da papa Paolo V; un anno dopo, nel novembre 1617, fu eretto il primo monastero ufficiale della Congregazione con clausura e Alessia Le Clerc, con le compagne, poté iniziare l'anno del noviziato, prendendo il nome di suor Maria Teresa di Gesù. Dopo aver emesso i voti nell'anno successivo, fu eletta superiora generale, carica che tenne fino al dicembre 1621. Morì il 9 gennaio 1622, nella Casa di Nancy.
Alessia = colei che protegge, dal grecoA Nancy in Francia, beata Maria Teresa di Gesù (Alessia) Le Clerc, vergine, che creò insieme a san Pietro Fourier la Congregazione delle Canoniche regolari di Nostra Signora, sotto la regola di sant'Agostino, per l'educazione della gioventù femminile.

Sant'Adriano di Canterbury
Africano di nascita, Adriano era abate di Nerida, nel Napoletano, quando il papa san Vitaliano lo chiamò ad occupare la sede arcivescovile di Canterbury, ma questi rifiutò e consigliò di sostituirlo piuttosto con Teodoro di Tarso, che si rivelò poi infatti uno dei più grandi arcivescovi della sede primaziale inglese. Il Pontefice accettò, a patto che Adriano accettasse di accompagnarlo quale consigliere ed assistente. Teodoro lo nominò allora abate dell'antico monastero dei Santi Pietro e Paolo, poi reintitolato a Sant'Agostino. Sotto la guida di Adriano e l'influenza di Teodosio esso divenne uno dei più importanti centri di formazione per molti futuri vescovi ed esercitò una notevole influenza sulla cristianità del tempo. L'abate Adriano fu insegnante per ben quarant'anni. Morì presso Canterbury il 9 gennaio di un anno imprecisato, forse il 710, venendo sepolto nel monastero. Quando nel 1091 i lavori di ristrutturazione resero necessaria la rimozione di numerose tombe, il suo corpo fu rinvenuto incorrotto e profumato. (Avv.)
Adriano = nativo di Adria (Rovigo), dal latino
A Canterbury in Inghilterra, sant'Adriano, abate: nato in Africa, da Napoli raggiunse l'Inghilterra e con la sua ricca preparazione tanto nelle lettere sacre come in quelle profane istruì una moltitudine di discepoli nella scienza della salvezza.

Beati Giuseppe Pawlowski e Casimiro Grelewski
In data 9 gennaio si commemora l’anniversario del martirio di due sacerdoti polacchi, Joszef Pawlowski e Kazimierz Grelewski, vittime del terrore nazista nel campo di concentramento di Dachau, beatificati con altri 106 compagni dal loro compatriota Papa Giovanni Paolo II il 13 giugno 1999.
Il Pawlowski, nacque a Proszowice, nei pressi di Swietokrzyskie in Polonia, il 12 agosto 1890 e fu sacerdote della diocesi di Kielce e rettore del seminario. Arrestato il 10 febbraio 1941 dalla Gestapo, fu deportato nel lager di Dachau, dove venne impiccato il 9 gennaio seguente.
A Dachau aveva trovato il confratello Grelewski, nato a Dwikozy, sempre nei pressi di Swietokrzyskie in Polonia, il 20 gennaio 1907. Questi, sacerdote della diocesi di Radon, prefetto degli studi nel seminario della sua diocesi, già errestato dai nazisti il 24 gennaio 1941. Condivisero dunque il martirio per impiccagione il 9 gennaio 1942.
Vicino a Monaco di Baviera in Germania, nel campo di prigionia di Dachau, beati Giuseppe Pawłowski e Casimiro Grelewski, sacerdoti e martiri: in tempo di guerra, deportati dalla Polonia invasa da persecutori della fede, coronarono il martirio con il supplizio dell'impiccagione.

Beato Martino In Eon-min
Martino In Eon-min, come tanti coreani del finire del diciottesimo secolo, sentì parlare del cattolicesimo e vi aderì con la stessa diligenza che riservava ai libri che studiava. Arrestato durante la persecuzione Jeongsa del 1797, venne condannato a essere percosso fino alla morte. La sentenza venne eseguita il 9 gennaio 1800. Insieme al suo compagno di prigionia Francesco Yi Bo-hyeon, è stato inserito nel gruppo di martiri capeggiato da Paolo Yun Ji-chung e beatificato da papa Francesco il 16 agosto 2014, nel corso del viaggio apostolico in Corea del Sud.

Beata Giulia Della Rena da Certaldo
Nacque a Certaldo, intorno al 1320. A Firenze, dove era passata al servizio della famiglia Tinolfi, si fece agostiniana secolare. Ritornata a Certaldo si ritirò in solitudine conducendo una vita molto austera e particolarmente dedita alla preghiera. Morì verso l'anno 1370.Il culto ab immemorabili venne confermato da Pio VII nel 1819.
A Certaldo in Toscana, beata Giulia della Rena, del Terz'Ordine di Sant'Agostino, che visse solo per Dio reclusa in un'angusta cella accanto alla chiesa.

Sante Agata Yi e Teresa Kim
Le laiche coreane Agata Yi, giovane ragazza nata a Seoul nel 1824, e Teresa Kin, vedova nata a Myeoncheon nel 1797, vennero incarcerate, torturate ed infine sgozzate in odio alla loro fede cristiana. Sono state canonizzate da Papa Giovanni Paolo II il 6 maggio 1984.
A Seul in Corea, sante martiri Agata Yi, vergine, i cui genitori furono essi pure coronati dal martirio, e Teresa Kim, vedova: in carcere per Cristo, dopo molte percosse, furono sgozzate.

Beato Francesco Yi Bo-hyeon
Francesco Yi Bo-hyeon, dopo un’adolescenza e una prima giovinezza ribelle, mutò il suo comportamento con l’adesione senza riserve al cattolicesimo. Anche in mezzo alle persecuzioni, esortava i fedeli a non arrendersi, meditando sulla Passione di Gesù. Arrestato dalla polizia, patì svariate e terribili torture, fino ad essere condannato a morte tramite percosse il 9 gennaio 1800, a ventisette anni.

Beato Antonio Fatati
Governò con pietà la diocesi di Teramo e in seguito quella di Ancona, mostrandosi severo con se stesso e generoso con i poveri.
Ad Ancona, beato Antonio Fatati, vescovo, che si mostrò prudente e equanime in tutte le missioni affidategli dai Romani Pontefici, austero con se stesso e generoso con i poveri.

Sant'Onorato di Buzançais
A Thénézay nel territorio di Poitiers nell'Aquitania, in Francia, sant'Onorato di Buzançais: mercante di armenti, donava ai poveri il suo denaro e fu ucciso da alcuni furfanti che aveva rimproverato.

San Fillano
In Scozia, san Fillano, abate del monastero di Sant'Andrea, che, illustre per l'austerità della disciplina, passò la vita in solitudine.

       Chiudi