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Maria Santissima Madre di Dio
Maria figlia di Adamo, acconsentendo alla parola divina, diventò madre di Gesù e, abbracciando con tutto l’animo e senza peso alcuno di peccato la volontà salvifica di Dio, consacrò totalmente se stessa quale Ancella del Signore alla persona e all’opera del figlio suo, servendo al mistero della redenzione sotto di Lui (LG, 56). Nel Concilio di Efeso (anno 431), dove venne affermata la natura umana e divina dell’unica persona del Verbo in Gesù Cristo, venne affermata anche la maternità divina di Maria.
Maria = amata da Dio, dall'egiziano; signora, dall'ebraico
Nell'ottava del Natale del Signore e nel giorno della sua Circoncisione, solennità della santa Madre di Dio, Maria: i Padri del Concilio di Efeso l'acclamarono Theotókos, perché da lei il Verbo prese la carne e il Figlio di Dio abitò in mezzo agli uomini, principe della pace, a cui fu dato il Nome che è al di sopra di ogni nome.

San Fulgenzio di Ruspe
San Fulgenzio nacque a Thelepte, oggi Nedinet-el Kedima, Tunisi, verso il 462 dalla famiglia senatoriale dei Gordiani. Da giovane ricoprì l’ufficio di procuratore. Attratto alla vita religiosa, decise di abbracciarla in seguito alla lettura del commento di sant’Agostino al salmo 36. Verso il 499 si mise in viaggio con l’intento di raggiungere i monaci della Tebaide, in Egitto. Ma, arrivato in Sicilia, fu dissuaso da alcuni amici a continuare il viaggio, a causa delle simpatie di quei monaci per l’eresia monofisita. Nel 500 era a Roma; verso il 502 venne eletto vescovo di Ruspe. Dai Vandali fu esiliato due volte in Sardegna, dove istituì dei monasteri.La sua vita monastica si ispira al pensiero e all’esempio di sant’Agostino tanto da essere chiamato «Augustinus breviatus». Per questo motivo fondò molti monasteri sia in patria che in esilio. Morì a Ruspe il 1° gennaio 527.
Fulgenzio = splendente, luccicante, dal latino
Bastone pastorale
A Ruspe, nel territorio bizaceno, nell'odierna Tunisia, san Fulgenzio, vescovo, che, dopo essere stato procuratore di quel territorio, si fece monaco; nominato poi vescovo, patì molto sotto la persecuzione dei Vandali ad opera degli ariani e per due volte fu relegato in Sardegna dal re Trasamondo; restituito finalmente al suo popolo, lo nutrì fedelmente per i restanti anni della sua vita con la parola di verità e di grazia.

San Davide III il Restauratore
Figlio dell’imperatore Giorgio, non aveva neanche dieci anni quando, nel 1089, il padre gli impose la corona imperiale. Regnò dal 1089 al 1130. Viene chiamato il Restauratore perché profittando della sua vasta intelligenza e della sua grande laboriosità, riportò il regno all’antica gloria e il popolo alle migliori condizioni di vita. Fu anche il 'restauratore' della Chiesa georgiana. Mentre scacciava i nemici della patria, riedificò le chiese e i monasteri demoliti, patrocinò l’opera delle istituzioni culturali, convocò, d’accordo con l’autorità ecclesiastica, sinodi per ristabilire la disciplina fra il clero e il popolo cristiano. Morì il 24 gennaio 1130. Le sue reliquie si trovano nel monastero di Guelati. Nella Chiesa georgiana esiste l’Ufficio proprio in suo onore.

Beato Valentino Paquay
Nato a Tongres (Belgio) nel1828, Luigi Paquay entrò tra iFrati minori come Valentino. Visse sempre a Hasselt, dove fu molto stimato. La sua assiduità al confessionale lo ha fatto spesso paragonare al Curato d’Ars. Fu devotissimo dell’Eucaristia, promuovendo alcomunione frequente, e del Sacro Cuore. Ne diffuse il culto tra le consorelle della fraternità dell’Ordine secolare francescano, di cui fu direttore spiritualeper 26 anni. Morì 77enne nel 1905.
Ad Hasselt vicino a Tongeren in Belgio, beato Valentino Paquay, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori, che nella preghiera, nel ministero della riconciliazione e nella devozione del Rosario offrì un mirabile esempio di carità cristiana, raggiungendo, in spirito di umiltà, dalle minime cose altezze sublimi.

San Sigismondo (Zygmunt) Gorazdowski
Nato il 1° novembre 1845 a Sanok (Polonia), svolse il suo ministero in varie parrocchie e promosse numerose opere per sacerdoti, giovani, malati e poveri. Fu autore di un celebre catechismo per il popolo, fondò un nuovo quotidiano, varie istituzioni di beneficenza e la Congregazione delle Religiose di San Giuseppe per i poveri e i malati. Morì il 1° gennaio 1920 a Leopoli (Ucraina).
A Leopoli in Ucraína, san Sigismondo Gorazdowski, sacerdote: di origine polacca, fu insigne per pietà verso il prossimo e pioniere di attività per la difesa della vita; fondò la Congregazione delle Suore di San Giuseppe, adoperandosi con ogni mezzo per il bene dei poveri e dei bisognosi.

San Giuseppe Maria Tomasi
Figlio del Duca di Palma di Montechiaro, celebre famiglia nobile siciliana di Lampedusa, rinunciò al titolo a favore del fratello e si fece religioso teatino. Grande studioso di liturgia, scrisse libri contro gli eretici dell'epoca, esercitò importanti incarichi nella Curia romana e ricevette la dignità cardinalizia. E' stato canonizzato nel 1986.
A Roma, san Giuseppe Maria Tomasi, sacerdote dell'Ordine dei Chierici regolari, detti Teatini, e cardinale: nell'ardente desiderio di rinnovare il culto divino, passò quasi tutta la sua vita a ricercare e pubblicare antichi testi e documenti della sacra Liturgia e si adoperò nel catechizzare i fanciulli.

Beati Giovanni Battista e Renato Lego
I fratelli sacerdoti Jean-Baptiste e René Lego, nati a La Flèche rispettivamente il 13 maggio 1766 ed il 5 ottobre 1764, subirono il martirio durante la Rivoluzione Francese e vennero beatificati il 19 febbraio 1984 da Papa Giovanni Paolo II insieme con altri martiri della diocesi di Angers.
Ad Avrillé presso Angers in Francia, beati fratelli Giovanni e Renato Lego, sacerdoti e martiri, che, durante la rivoluzione francese, essendosi rifiutati di prestare l'empio giuramento imposto al clero, furono ghigliottinati.

Beato Andrea Gomez Saez
Andrés Gómez Sáez nacque a Bicorp in provincia di Valenza il 7 maggio 1894 e fu battezzato il giorno dopo. Emise i voti religiosi a Carabanchel Alto (Madrid) il 28 luglio 1914 e ricevette l'ordinazione sacerdotale a Orense il 9 settembre 1925.
Esercitò il sacro ministero a Baracaldo, La Coruña e Santander, dove lo sorpre-se la rivoluzione del 1936. Si nascose per non venire incarcerato, ma il 1° gennaio del 1937 fu denunciato come sacerdote ai miliziani, che lo arrestarono e lo fucilarono.
Beatificato il 28 ottobre 2007.

San Severino Gallo
Originario di Francia, San Severino Gallo era famosissimo Dottore dell'Università di Parigi e molto rinomato nell'Ordine Mercedario. Trovandosi ad Algeri, in Africa per redenzione, fu catturato da un principe mussulmano, il quale vedendolo fedelissimo a Cristo lo fece condannare a morte. Lacerato con raffinatissime torture venne poi inchiodato ad un palo e raggiunse così il coro dei martiri nell'anno 1419.
L'Ordine lo festeggia l'1 gennaio.

Santa Zdislava
Nata a Krizanov in Moravia, fu sposa di un principe della famiglia Lemberk, da cui ebbe quattro figli che educò religiosamente. Indossato l'abito del Terz'Ordine, curò la diffusione dell'Ordine dei Frati Predicatori in Boemia e per essi fece costruire dal marito due conventi. La sua vita fu ricca di carità verso i poveri. Morì a Jablonnè nel 1252.
A Jablonné in Boemia, santa Zdisláva, madre di famiglia, che fu di grande conforto agli afflitti.

Sant'Odilone di Cluny
Bastone pastorale
Presso Sauvigny in Burgundia, nell'odierna Francia, transito di sant'Odilone, abate di Cluny, che, severo con se stesso, ma mite e misericordioso con gli altri, pacificò in nome di Dio popoli belligeranti, in tempo di fame sostenne con ogni mezzo gli afflitti e per primo istituì nei suoi monasteri la commemorazione di tutti i fedeli defunti il giorno dopo la festa di Tutti i Santi.

San Vincenzo Maria Strambi
Diocesi Macerata-Tolentino. Patrono Collegio Postulatori delle Cause Santi
Vincenzo = vittorioso, dal latino
Bastone pastorale
A Roma, san Vincenzo Maria Strambi, vescovo di Macerata e di Tolentino, della Congregazione della Passione, che governò santamente le diocesi a lui affidate e a motivo della sua fedeltà verso il Romano Pontefice patì l'esilio.

San Guglielmo di Volpiano
Guglielmo = la volontà lo protegge, dal tedesco
Bastone pastorale
Nel monastero di Fécamp in Normandia, transito di san Guglielmo, abate di San Benigno di Digione, che negli ultimi anni della sua vita governò con fermezza e prudenza i suoi moltissimi monaci distribuiti in quaranta monasteri.

Beata Caterina Solaguti
Mercedaria nel monastero di Gesù e Maria in Orozco (Spagna), la Beata Caterina Solaguti fu la prima santa monaca di questo monastero, e famosa per la vita che condusse piena di virtù, morì santamente nel bacio del Signore. L'Ordine la festeggia il primo Gennaio.

Sant'Eugendo
In un villaggio della Gallia lugdunense, presso il massiccio del Giura, in Francia, commemorazione di Sant'Eugendo, abate di Condat. Vissuto in monastero fin dalla fanciullezza, si dedicò con grande impegno alla promozione della vita monastica.

Beato Mariano (Marian) Konopinski
Nel campo di prigionia di Dachau vicino a Monaco di Baviera in Germania, beato Mariano Konopiński, sacerdote e martire: polacco di nascita, offrì la sua vita per Cristo Signore patendo dai medici crudeli atrocità.

Sant'Almachio
Almachio = nativo di Chio (Egeo)
A Roma, sant'Almachio, che, opponendosi agli spettacoli gladiatori, per ordine del prefetto di Roma Alipio fu ucciso dai gladiatori stessi e così ascritto tra i martiri vittoriosi.

San Giustino di Chieti
Diocesi Chieti-Vasto
In Campania e in Abruzzo, commemorazione di san Giustino, celebrato come vescovo, insigne per zelo e per la difesa dei cristiani.

San Chiaro
A Vienne in Burgundia, nell'odierna Francia, san Chiaro, abate del monastero di San Marcello, che lasciò ai suoi monaci un esempio di perfetta vita religiosa.

San Frodoberto
A Troyes nel territorio della Neustria, nell'odierna Francia, san Frodoberto, fondatore e primo abate del monastero di Moutier-la-Celle.

Beato Giovanni da Montecorvino
Primo apostolo della Cina.
Giovanni = il Signore è benefico, dono del Signore, dall'ebraico

Beato Ugolino da Gualdo Cattaneo
A Gualdo Cattaneo in Umbria, beato Ugolino, che condusse vita eremitica.

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