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Sant'Amelia
Questa santa, di cui non si sa praticamente nulla della vita, appartiene ad un numeroso gruppo di martiri cristiani, uccisi a Gerona, città della Catalogna, in Spagna, durante il IV secolo. La notizia è riportata in un antico Breviario di Gerona che pone questo lungo elenco di martiri all'epoca della persecuzione di Diocleziano (243-313). Nel 1336 il vescovo di Gerona, Arnau de Camprodón, scoprì le reliquie dei martiri e dedicò ad essi un altare nella cattedrale cittadina, poi nei secoli questi martiri, elencati in una lunga lista dal «Martirologio Geronimiano», sono stati celebrati a gruppi in date diverse, di alcuni di essi il suddetto Martirologio e altri documenti e iscrizioni lapidarie riportano i nomi con qualche piccola aggiunta; è il caso dei martiri Germano, Giusturo, Paolino e Sicio, con festa al 31 maggio, Paolino e Sicio sarebbero antiocheni, mentre Germano, Giusturo e tutti gli altri dell'elenco sembrano essere africani. Il solo nome della martire Amelia, riportato nel lungo elenco dei martiri per la fede, morti a Gerona, ma inquadrati nella grande carneficina che infuriò nell'impero romano, durante la persecuzione di Diocleziano, non ci permette di sapere altro.

Beato Pietro Bonilli
Nacque a San Lorenzo di Trevi (Perugia) il 15 Marzo 1841. Dopo l'ordinazione sacerdotale nel 1863, fu parroco di Cannaiola di Trevi per 34 anni. In questa cittadina fondò il 13 Maggio 1888 la Congregazione delle Suore della Sacra Famiglia di Spoleto. Un istituto dedicato all'assistenza di poveri, orfani, sordomuti, ciechi e persone abbandonate. Nel 1898 diventò canonico della Cattedrale di Spoleto. Diventato vescovo, Pietro Bonilli passò gli ultimi anni della sua vita in solitudine in una piccola camera. Morì a Spoleto nel 1935. Fu proclamato beato da Giovanni Paolo II il 24 Aprile 1988. Bonilli ebbe come padre spirituale ed ispiratore don Ludovico Pieri, un santo sacerdote di Trevi (che fu padre spirituale ed ispiratore anche del beato Placido Riccardi). La chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo di Cannaiola di Trevi, oggi si chiama anche Santuario del Beato Pietro Bonilli. All'interno di questo edificio, nella cappella a fianco del campanile, riposano le spoglie mortali di Pietro Bonilli, traslate il 24 aprile 1998 dal suo Santuario di Spoleto, reso inagibile dagli eventi sismici del settembre 1997.

A Spoleto in Umbria, beato Pietro Bonilli, sacerdote, fondatore della Congregazione delle Suore della Sacra Famiglia per l'assistenza e l'educazione delle ragazze bisognose e orfane.

Sant'Edoardo III il Confessore
Normanno da parte di madre, nel primo periodo la sua vita, visse in esilio in Francia per sfuggire all'invasione danese. Incoronato re d'Inghilterra nel 1043, si trovò a far da mediatore, con grandi difficoltà ed insuccessi, fra i Normanni e i Sassoni. Per spirito di conciliazione, sposò Edith, la figlia colta e intelligente del suo principale avversario politico. Il matrimonio, nonostante inizialmente fosse stato dettato dalla ragion di Stato, fu caratterizzato da un profondo accordo. Mite e generoso, Edoardo lasciò una traccia indelebile nel popolo inglese che lo venerò non solo per alcuni saggi provvedimenti amministrativi ma, principalmente, per la sua bontà, per la carità verso coloro che avevano bisogno e per la santità della sua vita. A lui si deve la restaurazione del monastero di Westminster.Inghilterra
Edoardo = che si cura della proprietà, dal tedesco
Corona, Anello
A Londra in Inghilterra, sant'Edoardo, detto il Confessore: re degli Angli, amatissimo dal suo popolo per la sua grande carità, assicurò la pace al suo regno e promosse con tenacia la comunione con la sede di Roma.

San Giovanni Nepomuceno Neumann
Giovanni Nepomuceno Neumann nacque in Boemia nel 1811. Studiò per diventare sacerdote, ma non vi riuscì. Allora nel 1836 emigrò negli Stati Uniti. A Manhattan fu ben accolto dal vescovo John Dubois che aveva solo 36 preti per gli Stati di New York e New Jersey. Due settimane dopo il suo arrivo fu ordinato e inviato a Buffalo, dove ebbe la cura della zona rurale. Per raggiungere tutte le anime a lui affidate, dormiva poco e spesso si nutriva solo di pane e acqua. Aderì all'ordine redentorista e nel 1852 divenne vescovo di Filadelfia dove edificò cinque chiese e iniziò la costruzione della cattedrale. Si dedicò ai giovani. Morì nel 1860 ed è santo dal 1977.

Bastone pastorale
A Philadelphia in Pennsylvania negli Stati Uniti d'America, san Giovanni Nepomuceno Neumann, vescovo, della Congregazione del Santissimo Redentore: con mezzi materiali, consigli e carità aiutò coloro che erano emigrati a causa dalla povertà e si prese grande cura dell'educazione cristiana dei fanciulli.

Beata Maria Repetto
Trascorsa in famiglia la sua pia giovinezza, a ventidue anni entrò nel Conservatorio delle Suore di N.S. del Rifugio in Monte Calvario, che a Genova, fin dal secolo XVII, prestano il loro servizio negli ospedali e anche altrove in molteplici opere di assistenza.
Con semplicità e ilarità di animo, ebbe un'effusa propensione verso i poveri e i tribolati, che da ogni parte aflluivano non invano al Conservatorio per ricevere conforto da lei, che fungeva da portinaia della casa. Professava tenera e fiduciosa devozione a san Giuseppe.
Chiamata dal popolo, mentre era ancora in vita, la "monaca santa" anche per i doni preternaturali dei quali Dio l'aveva arricchita, morì nel 1890 e il 4 ottobre 1981 dal papa Giovanni Paolo II fu ascritta nel Catalogo dei beati.
A Genova, beata Maria Repetto, vergine, delle Suore di Nostra Signora del Rifugio in Monte Calvario: vivendo lontana dal mondo, si distinse nel confortare gli afflitti e nel risollevare i dubbiosi alla speranza della salvezza.

Santa Genoveva Torres Morales
Fondatrice della Congregazione delle Suore del Sacro Cuore e dei Santi Angeli. Nata ad Almenara (Castellón) nel 1870. Fin da giovane si prese cura di donne sole e bisognose a Valencia, dove fondò nel 1911 la prima Casa, creando la Società Angelica. Morì nel 1956, e venne beatificata nel 1995. Gli spagnoli la chiamavano "Angelo della solitudine". E' stata canonizzata da Papa Giovanni Paolo II il 4 maggio 2003.
A Saragozza in Spagna, santa Genoveffa Torres Morales, vergine, che, provata fin dalla fanciullezza dalle durezze della vita e affetta da cattiva salute, fondò la Congregazione delle Suore del Sacro Cuore di Gesù e dei Santi Angeli per l'assistenza alle donne.

Sant'Amata (Amma Talida) della Tebaide
Era badessa di uno dei dodici monasteri di Antinoe in Egitto. Visse ottanta anni. Era circondata dall'affetto e dalla venerazione di sessanta monache, che le ubbidivano con animo veramente filiale. Di lei Palladio sottolinea in particolare l'eccezionale castità conservata illibatissima per così lunghi anni e diventata in lei come una seconda natura, al punto da consentirle di trattare con serena familiarità persone d'altro sesso. Nei cataloghi del De Natalibus, del Canisio e del Ferrari, come negli Acta Sanctorum, è ricordata col titolo di santa al 5 gennaio; la sua memoria manca invece nel Martirologio romano.

Beati Francesco Peltier, Giacomo Ledoyen e Pietro Tessier
I sacerdoti Francois Peltier (nato a Savennières il 26 aprile 1728), Giacomo Ledoyen (nato a Rochefort-sur-Loire il 3 aprile 1760) e Pietro Tessier (nato a La Trinité-d’Angers l’11 maggio 1766) subirono il martirio durante la Rivoluzione Francese e vennero beatificati il 19 febbraio 1984 da Papa Giovanni Paolo II insieme con altri martiri della diocesi di Angers.
Ad Angers in Francia, beati Francesco Peltier, Giacomo Ledoyen e Pietro Tessier, sacerdoti e martiri, ghigliottinati durante la rivoluzione francese per avere custodito con fedeltà il loro sacerdozio.

Beata Marcellina Darowska
Maria Marcellina dell'Immacolata Concezione
Visse a Jazlowice in Ucraina (anagrafe: beata Marcellina Darowska). Si consacrò a Dio in seguito alla morte del marito del figlio primogenito. Sempre attenta alla dignità della famiglia, fondò la Congregazione delle Suore dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria per l'educazione delle fanciulle.

San Convoione
In Bretagna, san Convoione, abate, che fondò a Redon il monastero di San Salvatore, dove, sotto la sua disciplina e seguendo la regola di san Benedetto, i monaci fiorirono insigni per pietà e, dopo la distruzione del cenobio ad opera dei Normanni, costruì presso Saint-Maixent-de-Plélan un nuovo monastero, ove morì ottuagenario.

Beato Dionisio Ammalio
Mercedario del convento di Santa Maria di Montebianco in Tarragona (Spagna), il Beato Dionisio Ammalio venne inviato a Tunisi in Africa, dove strappò 130 prigionieri dalle mani dei mussulmani. Tornato in patria e dopo una vita vissuta confessando la fede in Cristo, morì a Tarragona.
L'Ordine lo festeggia il 5 gennaio.

San Deogratias
A Cartagine, nell'odierna Tunisia, san Deogratias, vescovo, che riscattò moltissimi prigionieri condotti via da Roma dai Vandali, raccogliendoli in due grandi basiliche allestite con letti e stuoie.

San Carlo di S. Andrea Houben
A Dublino in Irlanda, beato Carlo di Sant'Andrea (Giovanni Andrea) Houben, sacerdote della Congregazione della Passione, zelante ministro del sacramento della Penitenza.

Beato Ruggero di Todi
Ruggero = lancia gloriosa, dal tedesco
A Todi in Umbria, beato Ruggero, sacerdote dell'Ordine dei Minori, discepolo di san Francesco e suo fervido imitatore.

Santa Emiliana
A Roma, commemorazione di santa Emiliana, vergine, zia del papa san Gregorio Magno, che, poco dopo sua sorella Tarsilla, fece anch'ella ritorno al Signore.

San Gerlaco di Valkenburg
Vicino a Valkenburg nella regione del Limburg, nell'odierna Olanda, san Gerláco, eremita, rinomato per l'assistenza ai poveri.

Santa Sincletica
Ad Alessandria in Egitto, santa Sincletica, vergine, che si tramanda abbia condotto vita eremitica.

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