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San Lorenzo da Frazzanò
Nacque probabilmente intorno al 1116, nella piccola borgata di Frazzanò. I suoi genitori morirono nel giro di un anno, lasciando orfano il figlio. Lorenzo venne così affidato alla giovane nutrice Lucia, una vicina di casa. A sei anni, dopo i primi approcci con la liturgia e le scritture, Lorenzo chiese a Lucia di potere studiare le lettere umane e divine. Fu così indirizzato al monastero basiliano di San Michele Arcangelo a Troina, dove il giovane stupì tutti per le sue doti umane e religiose. Lo stesso vescovo di Troina lo invitò a vestire l'abito monacale basiliano e a ricevere gli ordini minori e maggiori. A soli 20 anni Lorenzo era già sacerdote e la sua fama andava diffondendosi nella regione. Si recò presso il monastero di Agira e qui i fedeli andavano per sentire la parola del santo. Nel 1155 circa Lorenzo entrò nel monastero di San Filippo di Fragalà. In questo periodo, Lorenzo si adoperò per fare edificare a Frainos (Frazzanò) una chiesetta dedicata a San Filadelfio. Nell'autunno del 1162 si conclusero i lavori della nuova chiesa di Tutti i Santi, da lui desiderata «ad honore della Santissima Trinità». Morì il 30 dicembre dello stesso anno.

Presso la cittadina di Frazzanò in Sicilia, san Lorenzo, monaco secondo la disciplina dei Padri orientali, insigne per austerità di vita e instancabile nella predicazione.

Beato Giovanni Maria Boccardo
Nasce a Moncalieri (Torino) il 20 novembre 1848; primogenito di dieci figli. Giovanni Maria Boccardo frequenta il ginnasio dei padri Barnabiti della città e poi entra in Seminario. Ordinato sacerdote nel 1871, dopo diversi incarichi nei Seminari di Moncalieri e di Torino, nel 1882 è nominato parroco di Pancalieri. Di dedica alla predicazione e nell'insegnamento del catechismo; favorisce la buona stampa; predica in altre parrocchie, visitava le carceri di Saluzzo. Nel 1884 è tra i primi a portare aiuto ai malati di colera: cessata l'epidemia, si consulta con don Bosco e apre un ospizio a Pancalieri. Accoglie la prima giovane, proveniente dalla Pia Unione della parrocchia, per gettare le basi di una nuova istituzione religiosa femminile - in cui porta lo spirito di carità di san Gaetano da Thiene - che nel maggio 1886 prende il nome di «Povere Figlie di san Gaetano». Aprirà 32 case in Piemonte e Marche. Muore il 30 dicembre 1913 a Pancalieri; è stato beatificato da Giovanni Paolo II il 24 maggio 1998 a Torino. I (Avv.)/i
Nel territorio di Pancalieri vicino a Torino, beato Giovanni Maria Boccardo, sacerdote, che tra le molte fatiche intraprese per l'assistenza agli anziani e ai malati e per l'educazione cristiana della gioventù fondò la Congregazione delle Suore Povere Figlie di San Gaetano.

Beata Eugenia Ravasco
Nacque a Milano il 4 gennaio 1845 in una famiglia nobile e agiata, di sani principi cristiani. Eugenia Ravasco rimase però, già da bambina, orfana dei genitori e affidata agli zii, dai quali apprese un grande amore per i poveri. Erede di un ingente patrimonio, fu promessa in sposa a un marchese, ma Eugenia volle consacrarsi al S. Cuore di Gesù, cominciando a prestare la sua opera nelle parrocchie e negli ospedali. Dopo la morte della sorella, nel 1868, ospitò nella sua casa, con il consenso della diocesi, l'«Associazione per il bene», che sarebbe divenuta la congregazione delle Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, con lo scopo di creare scuole e laboratori per i giovani, l'educazione degli adolescenti, dei bimbi poveri e l'assistenza degli ammalati. Nel 1883 la comunità venne aggregata all'Ordine dei Cappuccini. Coinvolse vescovi e ministri, viaggiò per la sua diffusione per l'Italia e l'Europa, scrisse oltre duemila lettere. Morì a Genova il 30 dicembre 1900. È stata beatificata da Giovanni Paolo II nel 2003.

A Genova, beata Eugenia Ravasco, vergine, che fondò l'Istituto delle Suore Figlie dei Sacratissimi Cuori di Gesù e di Maria, alle cui cure affidò l'educazione della gioventù femminile e la dedizione alle necessità dei malati e dei bambini.

San Ruggero di Canne
Mentre l'antica città pugliese di Canne, già risorta altre volte dalle rovine, stava vivendo un'ulteriore disfatta causata dal normanno Roberto il Guiscardo, il vescovo Ruggero (sec XI) si trovò a reggere le sorti della sua città natale, restando unico riferimento per la sua gente prostrata dalla miseria e dalla fame. Il suo episcopio restò sempre aperto, divenendo la casa degli ultimi e degli indifesi. Un'antica sua fonte biografica riporta: "Andava scalzo con lo piede nudo per quelle campagne cercanno le limosine per li poveri". Ruggero fu tenuto in grande stima anche dai pontefici Pasquale II e Gelasio II, i quali più volte gli affidarono incarichi delicati, quale messaggero di pace. Morì il 30 dicembre 1129; aveva circa 60 anni.
Barletta, Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie
Ruggero = lancia gloriosa, dal tedesco
Bastone pastorale, Aquila
A Canne in Puglia, san Ruggero, vescovo.

Beati Bernardo de Rebolledo e Giovanni de Luna
I Beati: Bernardo de Rebolledo, insigne mercedario per la dottrina, la carità e lo zelo nel predicare il vangelo, e Giovanni de Luna, discendente dei conti di Morada, che nell'anno 1400 lasciò le vanità del mondo per entrare nel convento mercedario di San Lazzaro in Saragozza, dove condusse una vita esemplare per la modestia e l'austerità; furono nominati redentori dell'Ordine. Inviati in redenzione nell'anno 1422 mentre navigavano verso l'Africa furono sorpresi dai pirati mori i quali li condussero a Marsiglia in Francia dove dopo varie torture meritarono il trionfo eterno dei martiri per la fede di Cristo.
L'Ordine li festeggia il 30 dicembre.

Sant'Anisio di Tessalonica
Partecipò al Sinodo di Capua e, per la sua fedeltà alla dottrina della Chiesa, ricevette grandi lodi da Santo Ambrogio.
Commemorazione di sant'Anisio, vescovo di Salonicco, che, costituito dai Romani Pontefici vicario apostolico nell'antico Illirico e colmato di lodi da sant'Ambrogio, fiorì al tempo dell'imperatore Teodosio.

San Perpetuo di Tours
A Tours nella Gallia lugdunense, ora in Francia, san Perpetuo, vescovo, che edificò la basilica di San Martino e molte altre in onore di santi e ristabilì nella sua Chiesa l'uso dei digiuni e delle veglie.

Beata Margherita Colonna
Presso Palestrina nel Lazio, beata Margherita Colonna, vergine, che preferì alle ricchezze e ai piaceri del mondo la povertà per Cristo, che ella servì professando la regola di santa Chiara.

San Geremaro
A Fly presso Beauvais nel territorio della Neustria in Francia, san Geremáro, abate del locale monastero da lui fondato.

San Raniero
In Abruzzo, san Raniero da Forcone, vescovo, del quale il papa Alessandro II lodò la virtù nell'amministrare i beni.

San Giocondo di Aosta
Terzo vescovo della diocesi di Aosta.
Bastone pastorale
Ad Aosta, san Giocondo, vescovo.

Sant'Egvino
Ad Evesham in Inghilterra, sant'Egvino, vescovo, che fondò il monastero di questo luogo.

Sant'Ermete
A Vidin in Mesia, nell'odierna Bulgaria, sant'Erméte, esorcista e martire.

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