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San Luciano di Antiochia
Prete dotto e discusso, morì martire a Nicomedia il 7 gennaio 312, durante la persecuzione di Massimino. Esplicò in tutto l'Oriente, con fulcro ad Antiochia, la sua opera esegetica rivelando in ciò una estrema e tormentata esigenza di precisione per i testi della tradizione. La sua «Recensione lucianica» dell'Antico e del Nuovo Testamento era diventata dalla fine del IV secolo in avanti il testo usuale di un gran numero di Chiese. Nel 330 l'imperatore Costantino, per ossequiare la madre Elena, fondò Elenopoli. Qui vi si onorava e continuò a onorarsi nel tempo il corpo del martire San Luciano. Fantasia vuole che per il trasferimento delle reliquie di Luciano da Nicomedia a Elenopoli, la provvidenza si sia servita, via mare, di un delfino miracoloso. Quello che è più certo è che Costantino, poco prima di morire, fu battezzato nel 337 dal vescovo Eusebio nei pressi della tomba di Luciano. Questo Santo, testimone sofferente nella ricerca di Dio, attestò con la presenza della memoria la «conversione» di un impero: soltanto a vicenda terrena pressoché conclusa, l'imperatore Costantino suggellò la nuova fede venerando la madre Elena e assumendo per testimone san Luciano.
Luciano = di Lucio, nato nella luce, dal latino
Palma
A Nicomedia in Bitinia, nell'odierna Turchia, passione di san Luciano, sacerdote della Chiesa di Antiochia e martire, che, rinomato per dottrina ed eloquenza, condotto davanti al tribunale, agli ostinati interrogatori accompagnati dalle torture rispondeva intrepido confessando di essere cristiano.

San Raimondo de Peñafort
Figlio di signori catalani, nasce a Peñafort nel 1175. Comincia gli studi a Barcellona e li termina a Bologna. Qui conosce il genovese Sinibaldo Fieschi, poi papa Innocenzo IV. Di ritorno a Barcellona, Raimondo è nominato canonico della cattedrale. Ma nel 1222 si apre in città un convento dell'Ordine dei Predicatori, fondato pochi anni prima da san Domenico. E lui lascia il canonicato per farsi domenicano. Nel 1223 aiuta il futuro santo Pietro Nolasco a fondare l'Ordine dei Mercedari per il riscatto degli schiavi. Qualche anno dopo a Roma Gregorio IX gli affida il compito di raccogliere e ordinare tutte le decretali (gli atti emanati dai pontefici in materia dogmatica e disciplinare, rispondendo a quesiti o intervenendo su situazioni specifiche). Raimondo riesce a dare un ordine e una completezza mai raggiunti prima. Nel 1234, il Papa gli offre l'arcivescovado di Tarragona. Ma lui rifiuta. Nel 1238 i suoi confratelli lo vogliono generale dell'Ordine. Ma l'attività intensa che lo vede in tutta Europa lo sfianca. A 70 anni torna infine a una vita di preghiera, studio, formazione dei nuovi predicatori nell'Ordine. Frate Raimondo muore a Barcellona nel 1275.

Raimondo = intelligenza protettrice, dal tedesco
San Raimondo di Penyafort, sacerdote dell'Ordine dei Predicatori: insigne conoscitore del diritto canonico, scrisse rettamente e fruttuosamente sul sacramento della penitenza e, eletto maestro generale, preparò una nuova redazione delle Costituzioni dell'Ordine; in avanzata vecchiaia a Barcellona in Spagna si addormentò piamente nel Signore.
(6 gennaio: A Barcellona nella Catalogna in Spagna, san Raimondo di Penyafort, la cui memoria si celebra domani).

San Giuliano di Gozzano
Diacono missionario, forse oriundo della Grecia, venne a predicare nell'alto novarese. Forse si trasferì in Italia con il fratello Giulio, sacerdote, perché disgustati dagli errori degli eretici e perseguitati.
In Italia dimorarono per un po' di tempo nei pressi di Roma ad Aqua Salvia, quindi attraversarono il Lazio e pervennero nell'Italia settentrionale predicando e convertendo molti alla vera fede. Da Teodosio ottennero l'autorizzazione a distruggere altari e boschetti sacri pagani e a costruire chiese cristiane. Di fatto edificarono un cospicuo numero di chiese, che raggiunsero il centinaio. Le due ultime le costruirono nei pressi del lago di Orta e precisamente la novantanovesima a Gozzano, dedicata a san Lorenzo, dove rimase Giuliano che ivi anche morì e vi fu sepolto; l'altra, la centesima, Giulio la costruì sulla piccola isola esistente nel lago, dedicandola agli apostoli Pietro e Paolo e nella quale egli stesso fu poi sepolto.
Le reliquie di Giuliano nel 1360 furono trasferite nella nuova chiesa di Gozzano a lui dedicata sulla rocca e deposte sotto l'altare maggiore, mentre nella vecchia chiesa di San Lorenzo ne è rimasto solo il cenotafio.

Beata Lindalva Justo de Oliveira
Nacque il 20 ottobre 1953 nel piccolo centro di Sítio Malhada da Areia, nel Rio Grande do Norte in Brasile. Sesta figlia di João Justo da Fé e Maria Lúcia, fin da piccola dimostrava grande religiosità. Dopo gli studi a Natal, curò il padre malato e, alla sua morte, Lindalva de Oliveira, a 33 anni, entrò nella Società delle Figlie della Carità di San Vincenzo de Paoli. Terminato il periodo di noviziato, venne inviata all'internato Dom Pedro II, a Salvador, Bahia, ricevendo il compito di coordinare un'infermeria con 40 anziani. La mattina del 9 aprile 1993, Venerdì Santo, partecipò alla Via Crucis. Di ritorno, servì la colazione agli anziani. Non aveva neanche iniziato il servizio che venne assassinata con 44 coltellate da Augusto Peixoto, uno dei pazienti. È stata dichiarata beata il 25 novembre 2007.

Beato Francesco Bae Gwan-gyeom
Francesco Bae Gwan-gyeom fu tra i primi abitanti del suo villaggio natale a scegliere di abbracciare il cattolicesimo, recentemente introdotto in Corea. Si diede da fare per la costruzione di una casa di preghiera per i suoi conterranei, ma venne arrestato proprio quando l’edificio era pronto. Morì, a causa delle percosse subite durante gli interrogatori, il 7 gennaio 1800, a circa sessant’anni. Inserito nel gruppo di martiri capeggiato da Paolo Yun Ji-chung, è stato beatificato da papa Francesco il 16 agosto 2014, nel corso del viaggio apostolico in Corea del Sud.

San Canuto Lavard
San Canuto Lavard, duca di Schleswig e re di Wagrie, governò con giustizia e prudenza, favorì la religione cattolica, morì martire della giustizia, ucciso dai cugini pretendenti al trono, e fu canonizzato nel 1169 da Alessandro III. E’ commemorato in data odierna dal nuovo Martyrologium Romanum.
Zeeland (Danimarca)
Palma, Corona, Lancia, Ciborio
Nella selva presso Ringsted in Danimarca, san Canuto, detto Lavard: duca dello Schleswig, resse con giustizia e prudenza il suo principato e favorì il culto, ma fu ucciso da nemici invidiosi della sua autorità.

San Giuseppe Tuan
Giuseppe Tuan, laico del Vicariato Apostolico del Tonchino Centrale, rifiutò di calpestare la croce, anzi la adorò. Per tale motivo fu decapitato sotto l’imperatore Tu Duc. Papa Giovanni Paolo II l’ha canonizzato il 19 giugno 1988.
Nel villaggio di An Bái nel Tonchino, ora Viet Nam, san Giuseppe Tuân, martire: padre di famiglia e contadino, fu decapitato sotto l'imperatore Tư Ðưc per aver pregato in ginocchio davanti alla croce, che aveva invece avuto l'ordine di calpestare.

Sant'Anselmo
Era un eremita di Vivo del sec. XII, è ricordato nella vita di S. Alberto di Montalceto al quale avrebbe dato l'abito dell'Ordine. E' detto beato nei martirologi benedettini, ma non v'è traccia di culto.
E' ricordato insieme con S. Alberto di Montalceto il 7 Gennaio.

San Polieuto
A Melitene nell'antica Armenia, san Poliéuto, martire: soldato, costretto dall'editto dell'imperatore Decio a sacrificare agli dèi, ne fece a pezzi le statue e per questo patì molti tormenti, fino ad essere decapitato e battezzato nel suo stesso sangue.

Beato Ambrogio Fernándes
A Suzuta in Giappone, beato Ambrogio Fernández, martire: recatosi in Oriente spinto da ricerca di guadagno, fu poi ammesso come religioso nella Compagnia di Gesù e, dopo aver patito molte privazioni, morì in carcere per Cristo.

Beato Matteo Guimerá di Agrigento
Matteo = uomo di Dio, dall'ebraico
A Palermo, transito del beato Matteo Guimerá, vescovo di Agrigento, dell'Ordine dei Minori, cultore e propugnatore del Santissimo Nome di Gesù.

Beata Maria Teresa del Sacro Cuore (Haze)
A Liegi in Belgio, beata Maria Teresa (Giovanna) Haze, vergine, che fondò la Congregazione delle Figlie della Santa Croce al servizio dei deboli e dei poveri.

Sant'Alderico di Le Mans
Alderico = sovrano potente, dall'antico sassone
A Le Mans in Francia, sant'Alderico, vescovo, che con ogni ardore si diede al culto di Dio e dei santi.

San Ciro
A Costantinopoli, san Ciro, vescovo, che, monaco in Paflagonia, fu elevato alla sede di Costantinopoli, dalla quale fu poi scacciato, per morire in esilio.

San Tillone
A Solignac presso Limoges nella regione dell'Aquitania, in Francia, san Tillone, che, discepolo di sant'Eligio, fu artigiano e monaco.

San Valentino
A Passau nel Norico, nell'odierna Baviera, commemorazione di san Valentino, vescovo della Rezia.

San Crispino I
Crispino = dai capelli ricci, dal latino
Bastone pastorale
A Pavia, san Crispino, vescovo.

San Rinaldo di Colonia
Rinaldo = potente consigliere, dall'antico tedesco

Santa Virginia
Virginia = verginale, puro, dal latino

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