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Santo Stefano, diacono e proto-martire
Primo martire cristiano, e proprio per questo viene celebrato subito dopo la nascita di Gesù. Fu arrestato nel periodo dopo la Pentecoste, e morì lapidato. In lui si realizza in modo esemplare la figura del martire come imitatore di Cristo; egli contempla la gloria del Risorto, ne proclama la divinità, gli affida il suo spirito, perdona ai suoi uccisori. Saulo testimone della sua lapidazione ne raccoglierà l'eredità spirituale diventando Apostolo delle genti. (Mess. Rom.)
Diaconi, Fornaciai, Mal di testa
Stefano = corona, incoronato, dal greco
Palma, Pietre
Festa di santo Stefano, protomartire, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, che, primo dei sette diaconi scelti dagli Apostoli come loro collaboratori nel ministero, fu anche il primo tra i discepoli del Signore a versare il suo sangue a Gerusalemme, dove, lapidato mentre pregava per i suoi persecutori, rese la sua testimonianza di fede in Cristo Gesù, affermando di vederlo seduto nella gloria alla destra del Padre.

Beate Agnese Phila, Lucia Khambang e 4 compagne
Filippo Siphong Onphitak, padre di famiglia, guida della comunità cristiana di Songkhon, allo scatenarsi della persecuzione contro i cristiani fu attirato con l'inganno vicino al fiume Tum Nok e quindi ucciso a colpi d'arma da fuoco il 16 dicembre 1940. Dieci giorni dopo fu la volta delle religiose Agnese Phila e Lucia Khambang, nonché delle loro quattro compagne laiche Agata Putta, Cecilia Butsi, Bibiana Hampai e Maria Phon, che vennero invece fucilate nel cimitero del villaggio di Songkhon per essersi rifiutate di rinnegare la fede cristiana. La beatificazione di questo gruppo complessivo di sette martiri tailandesi, sepolti nel cimitero del villaggio di Songkhon, è stata celebrata a Roma da Giovanni Paolo II il 22 ottobre 1989, in seguito al riconoscimento del loro eroico martirio avvenuto il 1° settembre dell'anno precedente. Il Martyrologium Romanum, che commemora i santi ed i beati nell'anniversario della nascita al cielo, cita in data odierna 26 dicembre solo le sei beate, capeggiate dalle due religiose.PalmaNel villaggio di Song-Khon in Thailandia, beate martiri Agnese Phila e Lucia Khambang, vergini delle Suore Amanti della Croce, e Agata Phutta, Cecilia Butsi, Viviana Hampai e Maria Phon, fucilate nel cimitero locale per essersi rifiutate di rinnegare la fede cristiana.

Beato Pietro Boffet
Di origine francese, il Beato Pietro Boffet, ispirato alla grazia di Dio entrò nell'Ordine della Mercede dove per i suoi grandi progressi negli studi e nella pietà, acquistò buona reputazione. Fu per alcuni anni professore di Teologia, rinomato predicatore ed infine venne designato come redentore. Nel 1442 assieme a San Lorenzo Company mentre ritornavano da una redenzione in Africa, furono sorpresi da una grande tempesta che li riportarono nuovamente a Tunisi. Rinchiusi tutti quanti in prigione compreso loro due, durante la prigionia usavano tutti i danari che l'Ordine gli inviava per la loro liberazione, riscattando altri schiavi al loro posto. Dopo 10 anni di schiavitù, padre Boffet, godendo di una semilibertà, ricondusse alla fede un rinnegato, allora i mori spinti dal loro odio verso la religione cristiana, lo rimisero in carcere e dopo vari maltrattamenti abbracciò con gioia il martirio per il Signore nell'anno 1452.
L'Ordine lo festeggia il 26 dicembre.

Beato Giovanni Orsini
Giovanni Orsini nacque nel 1333 da una nobile famiglia di Rivalta. A Torino intraprese gli studi ecclesiastici, diventando dottore in legge. Divenne canonico della Cattedrale di Torino e abate commendatario di Rivalta. Si dedicò molto alla predicazione e alle confessioni.
Nel 1364 divenne vescovo di Torino. Intraprese subito la visita pastorale della vasta diocesi. Zelante nel suo ministero episcopale, congiunse fortezza e bontà, con una grande carità verso i poveri.
Delegò vari religiosi alla predicazione contro l'eresia valdese (fra cui saranno martiri i domenicani Pietro Cambiani e Antonio Pavonio). Si adoperò per il ritorno a Roma del papa di Avignone. Sostenne il papato di Clemente VII.
Nel 1388 fu eletto cardinale e legato apostolico alla corte del re Carlo VI.
Morì nel 1411, dopo 47 anni di prelatura vescovile. Fu sepolto nella cattedrale.

San Dionigi (o Dionisio)
(Papa dal 22/07/259 al 26/12/268)
Di patria ignota, fu testimone della tragica fine del sanguinario imperatore Valeriano. Provvide all'organizzazione della Chiesa, costituendo parrocchie e diocesi.
Dionigi = consacrato a Dioniso (è il dio Bacco)
A Roma nel cimitero di Callisto sulla via Appia, san Dionigi, papa, che, colmo di ogni virtù, dopo la persecuzione dell'imperatore Valeriano, consolò con le sue lettere e la sua presenza i fratelli afflitti, riscattò i prigionieri dai supplizi e insegnò i fondamenti della fede a coloro che li ignoravano.

Beato Secondo Pollo
Cappellano militare durante la Seconda Guerra Mondiale. Morì colpito da un proiettile, mentre tentava di raccogliere un ferito. Nelle sue mani aveva il Santo rosario ed i Santi oli.
Secondo = figlio secondogenito, dal latino
In località Dragali in Montenegro, beato Secondo Pollo, sacerdote di Vercelli, che, cappellano militare durante la seconda guerra mondiale, fu gravemente ferito mentre prestava soccorso ad un soldato moribondo e poco dopo, ormai esangue, rese lo spirito a Dio.

Sant'Eutimio di Sardi
A Sardi in Lidia, nell'odierna Turchia, sant'Eutimio, vescovo e martire, che, condannato all'esilio dall'imperatore iconoclasta Michele per il culto delle sacre immagini, consumò, infine, il suo martirio sotto l'impero di Teofilo, crudelmente fustigato con nervi di bue.

San Zenone di Maiuma
Commemorazione di san Zenone, vescovo di Maiuma in Palestina, che edificò una basilica per i santi martiri Eusebio, Nestabio e Zenone, suoi cugini, e fino al termine della sua vita esercitò il mestiere di tessitore per procurarsi il vitto e dare aiuto ai poveri.

Santa Vincenza Maria Lopez y Vicuna
A Madrid in Spagna, santa Vincenza Maria López Vicuña, vergine, che fondò e diffuse l'Istituto delle Figlie di Maria Immacolata per offrire aiuto spirituale e materiale alle ragazze separate dalle famiglie e impiegate come domestiche.

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