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Epifania del Signore
L'origine orientale di questa solennità è nel suo stesso nome: "epifania", cioè rivelazione, manifestazione; i latini usavano la denominazione "festivitas declarationis" o "apparitio", col prevalente significato di rivelazione della divinità di Cristo al mondo pagano attraverso l'adorazione dei magi, ai Giudei col battesimo nelle acque del Giordano e ai discepoli col miracolo alle nozze di Cana.
Solennità dell'Epifania del Signore, nella quale si venera la triplice manifestazione del grande Dio e Signore nostro Gesù Cristo: a Betlemme, Gesù bambino fu adorato dai magi; nel Giordano, battezzato da Giovanni, fu unto dallo Spirito Santo e chiamato Figlio da Dio Padre; a Cana di Galilea, alla festa di nozze, mutando l'acqua in vino nuovo, manifestò la sua gloria.

Sant'Andrea Corsini
Andrea della nobile famiglia fiorentina dei Corsini, nacque nel 1301. Vestì l'abito di frate carmelitano. Dopo la sua ordinazione sacerdotale, venne mandato a completare gli studi nell'università di Parigi. Tornò a Firenze quando già imperversava l'epidemia della peste, descritta da Boccaccio. Venne eletto superiore provinciale dell'Ordine nel 1348 e, due anni dopo, essendo morto di peste il vescovo di Fiesole, Andrea fu chiamato a succedergli. Per ventiquattro anni resse la diocesi di Fiesole. Della sua carità beneficiarono i poveri. Della sua opera di pacificatore trassero vantaggio non solo i battaglieri comuni toscani, ma anche la città di Bologna, dove il papa Urbano V lo mandò a mettere pace tra i cittadini, sobillati dai Visconti, e che lo compensarono anche con il carcere. Morì il 6 gennaio 1373 e il suo corpo venne seppellito nella fiorentina chiesa del Carmine. Fu canonizzato nel 1629.

Andrea = virile, gagliardo, dal greco
Bastone pastorale
A Fiesole in Toscana, sant'Andrea Corsini, vescovo, dell'Ordine dei Carmelitani: insigne per la sua vita austera e per l'assidua meditazione delle sacre Scritture, restaurò i conventi devastati dalla peste e governò con saggezza la sua Chiesa, portando conforto ai poveri e riconciliando i nemici.

Santi Giuliano e Basilissa
Giuliano e sua moglie Basilissa vengono ricordati assieme ad altri compagni martiri ad Antinoe. Secondo la «Passio» greca che ne racconta la vita, Basilissa in giovane età viene persuasa dalla sposo a vivere in castità il matrimonio, per il quale lo stesso Giuliano aveva ricevuto pressioni da parte dei genitori contro il suo desiderio segreto di conservare la verginità. Seguendo l'esempio del marito, alla morte dei genitori Basilissa fonda un monastero. È qui, secondo l'antica agiografia, che si inserisce, nella vita dei due santi sposi, la persecuzione di Diocleziano e Massimiano, fra il secondo e il terzo secolo. Basilissa e le sue compagne muoiono insieme piuttosto misteriosamente, mentre Giuliano è denunciato al governatore Marciano e imprigionato. Morirà anche lui martire assieme a un gruppo di anonimi ai quali va aggiunto di certo il neofita Anastasio, convertito al cristianesimo dallo stesso Giuliano in prigione. Il santo sposo, sembra assieme a venti soldati e sette fratelli, dopo una lunga serie di tormenti, subirà la decapitazione.

Ad Antinoe nella Tebaide, in Egitto, santi Giuliano e Basilissa, martiri.

San Carlo da Sezze
Giancarlo Marchionne nacque a Sezze (Latina) nel 1613 da genitori contadini. Fece anche lui il pastore e l'agricoltore. A 17 anni fece voto di castità in onore della Vergine e poco dopo entrò nell'Ordine dei Frati minori come fra Carlo. Fu in numerosi conventi del Lazio come cuoco, portinaio, questuante e sacrestano. Ma, nonostante gli scarsi studi, aveva doni di scienza straordinari e ciò gli permise di realizzare una vasta produzione di opere ascetico-letterarie. Fu consigliere di Alessandro VII e Clemente IX. Morì nel 1670 ed è santo dal 1959. E' patrono di Sezze e della diocesi di Latina-Terracina Sezze-Priverno.

Carlo = forte, virile, oppure uomo libero, dal tedesco arcaico
A Roma, san Carlo da Sezze, religioso dell'Ordine dei Frati Minori: costretto fin dalla fanciullezza a procurarsi il vitto quotidiano, esortava i compagni all'imitazione di Cristo e dei santi; indossato finalmente, come desiderava, l'abito francescano, si dedicò all'adorazione del Santissimo Sacramento.

Sant'Andrea Bessette (Alfredo)
Nella solennità dell'Epifania si ricorda anche il beato canadese Alfredo Bessette. Orfano a nove anni, nel 1854, fu cresciuto da una zia. Lavorò nelle filande ed emigrò negli Usa, improntando la vita alla spiritualità di san Giuseppe. Tornato in patria, entrò come fratel Andrea nella Congregazione della Santa Croce, nata per far rinascere le scuole cattoliche francesi, abolite un secolo prima dagli inglesi. Fu per 40 anni portinaio del collegio di Notre-Dame a Montreal, operando guarigioni. Sul monte cittadino edificò una cappella a san Giuseppe, divenuta un importante santuario. Morì 91enne nel 1937 e fu lutto nazionale.
 
A Montréal nel Québec in Canada, beato Andrea (Alfredo) Bessette, religioso della Congregazione della Santa Croce, che fece edificare in questo luogo un insigne santuario in onore di san Giuseppe.

Beata Rita Amata di Gesù (Rita López de Almeida)
E' vissuta in un periodo storico particolarmente difficile per il Portogallo. Aspirò alla santità fin dalla giovinezza e cominciò a svolgere un audace apostolato per riportare sulla retta via persone traviate. Allo stesso tempo insegnava il catechismo in parrocchia. Dopo anni di discernimento fondò nella povertà il suo primo collegio per le bambine povere ed abbandonate, lavorando così alla promozione umana e cristiana della donna. Con le sue collaboratrici dette vita alla Congregazione delle Suore di Gesù Maria Giuseppe. La Serva di Dio e la sua opera attraversarono difficoltà, umiliazioni e persecuzioni. Per assicurare un futuro al suo Istituto inviò alcune suore in Brasile.

Sant'Erminoldo di Prufening
Monaco dell'abbazia benedettina di Hirsau, Erminoldo venne nominato abate di Prufening dal vescovo Ottone di Bamberga. Morì nel 1121 a causa delle percosse subìte da un suo confratello, contrario al fatto che Erminoldo avesse vietato allo scomunicato Enrico V l'ingresso nel monastero. I suoi resti furono riesumati nel 1283.
L'Ordine Benedettino lo festeggia il 6 gennaio.

San Raimondo de Blanes
Il cavaliere laico, San Raimondo de Blanes è il primo martire dell'Ordine Mercedario. Catturato dai terribili invasori mussulmani, per odio della fede cattolica venne incarcerato, percosso e flagellato ed infine decapitato, nella città di Granada nel giorno dell'Epifania del Signore dell'anno 1235.
L'Ordine lo festeggia il 6 gennaio.

Santa Raffaella Maria del Sacro Cuore (Rafaela Porras y Aillón)
Sempre a Roma, santa Raffaella Maria del Sacro Cuore Porras Ayllón, vergine, che istituì la Congregazione delle Ancelle del Sacratissimo Cuore di Gesù, e, ritenuta insana di mente, portò santamente a termine la sua vita tra le sofferenze e nella penitenza.

San Giovanni de Ribera
A Valencia in Spagna, san Giovanni de Ribera, vescovo, che svolse anche la funziona di viceré e, devoto della santissima Eucaristia e difensore della verità cattolica, educò il popolo con solidi insegnamenti.

San Felice di Nantes
A Nantes in Bretagna, memoria di san Felice, vescovo, che nel servizio ai suoi concittadini diede testimonianza del suo zelo, costruendo la chiesa cattedrale ed evangelizzando senza sosta le popolazioni rurali.

San Pier Tommaso
A Famagosta nell'isola di Cipro, transito di san Pietro Tommaso, vescovo di Costantinopoli, dell'Ordine dei Carmelitani, che svolse la missione di legato del Romano Pontefice in Oriente.

Beato Macario lo Scozzese
A Würzburg nella Franconia, in Germania, beato Macario, abate, che per primo in questa città resse il monastero degli Scozzesi.

San Guido (Guy) di Auxerre
Guido = istruito, dall'antico tedesco

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