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San Zeffirino
(Papa dal 199 al 217)
Nativo di Roma, in qualche annuale appare sotto il nome di Geferino. Il suo papato iniziò sotto il terrore di Settimio Severo, il quale convinto assertore della religione politeistica, oltre che per pratici motivi attinenti il dominio delle provincie romane, aveva sposato Giulia Domna, di un antico casato sacerdotale dell'antica città siriana di Emesa dove veniva praticato il culto al "dio sole". La scintilla che innescò nuove crudeli repressioni fu la mancata partecipazione dei cristiani ai festeggiamenti del decennale dell'imperatore pro salute impetorum, perchè marcatamente pagani. Oltre a ciò dovette continuare a combattere ulteriori eresie, contrastato da Ippolito sul metodo di lotta e che sfocerà successivamente nel primo scisma cristiano, quello di Ippolito.
Sant' Ippolito fu teologo e scrittore di cultura greca, divenne esponente della teologia del logos. Avversario di Zefirino e di quello che diventerà papa e santo Callisto. Fu probabilmente in contatto con la dinastia dei Severi ma dagli stessi abbandonato e deportato in Sardegna, da Massimo il Trace, dove trovò il martirio. Nonostante tutto però, Zefirino riuscì ad organizzare ancora di più la gerarchia ecclesiastica nominando per la prima volta un suo vicario (Callisto) con compiti più pratici che teologici.
A lui si deve la volontà di organizzare i cimiteri cristiani che furono spostati dalla via Salaria alla via Appia, dove già esistevano quelli di Pretestato e Domitilla.
Uno dei cimiteri fu chiamato "la cripta dei papi" dove il primo ad esservi tumulato fu proprio Zefirino.

Beato Vincenzo Romano
Nacque a Torre del Greco (Napoli) il 3 giugno 1751. Fu parroco per 33 anni (dal 1799 al 1831) dell’unica parrocchia della città di allora, la chiesa di Santa Croce oggi basilica pontificia. Studiò nel seminario diocesano di Napoli, ricevendo gli insegnamenti anche di sant’Alfonso Maria de’ Liguori. Ordinato sacerdote il 10 giugno 1775, svolse il suo apostolato per 20 anni nella natia Torre del Greco. Il 15 giugno 1794 una terribile eruzione del Vesuvio distrusse quasi completamente la città, compresa la chiesa di Santa Croce, egli subito si dedicò alla difficile opera di ricostruzione materiale e morale sia della città che della chiesa, che volle più grande e più sicura. Alla ricerca di sempre nuovi metodi per avvicinare i fedeli, introdusse a Torre la cosiddetta “sciabica”, una strategia missionaria tesa ad avvicinare con il crocifisso in mano, capannelli di personeo singoli passanti, improvvisando sul momento una predicazione, salvo poi ad accompagnarli se consenzienti alla più vicina chiesa od oratorio per pregare insieme. Spesso si fece mediatore dei contrasti sorti fra gli armatori delle «coralline» e i marinai che affrontano i rischi e la fatica della pesca del corallo. Morì il 20 dicembre 1831 ed è stato beatificato il 17 novembre 1963.

A Torre del Greco presso Napoli, beato Vincenzo Romano, sacerdote, che, parroco, si dedicò con tutte le forze all'istruzione dei fanciulli e alla cura delle necessità di operai e pescatori.

Sant'Ursicino del Giura
Ursicino era un monaco irlandese, compagno di san Colombano. Questi, cacciato dalla Gallia nel 610 si diresse in Svizzera con Gallo, Sigisberto, Fromond e, appunto, Ursicino (Ursanne). Gli ultimi due si spinsero sulle montagne del Giura in cerca di luoghi per la vita eremitica. Si narra che Ursicino abbia proposto di lanciare in aria dalla cima di un monte un bastone per avere dal cielo l'indicazione giusta. I due si divisero: il bastone di Ursicino finì, infatti, vicino a una grotta nella valle del fiume Doubs. Qui costruì una cappella dedicata a San Pietro e un monastero, alla cui comunità dette la regola di Colombano. Morì intorno al 620. Poi il monastero passò ai benedettini e fu costruita una Collegiata, distrutta nel 1793. Intorno al monastero sorse Saint Ursanne, paese che giocò un ruolo importante nella storia della diocesi di Basilea. Ursicino è venerato anche a Besançon e Magonza.

Sul massiccio del Giura presso il fiume Duby in territorio svizzero, sant'Ursicino, che, discepolo di san Colombano, condusse dapprima vita eremitica in solitudine e poi, scoperto, attirò molti a questo genere di vita.

San Lorenzo Company
Nato verso il 1415, in El Puig (Spagna), San Lorenzo Company, fin da piccolo vestì l'abito mercedario. Ancora molto giovane fu nominato commendatore del convento di Santa Maria degli Angeli in El Puig, per la sua modestia, saggezza e compassione verso gli schiavi fu scelto come redentore. Nel 1442 assieme al Beato Pietro Bosset mentre ritornavano da una redenzione compiuta a Tunisi in Africa, furono sorpresi da una furiosa tempesta che li riportò a Tunisi ed i pochi superstiti furono ridotti nuovamente in schiavitù compresi loro due stessi.Trascorsi 15 anni di prigionia durante i quali consolò gli schiavi e li fortificò nella fede, padre Company fu liberato nel 1457 e poté tornare in patria. Avendo vissuto per 55 anni nell'Ordine con singolare virtù il 23 giugno 1474 fu eletto Maestro Generale. Famoso per i miracoli morì santamente il 20 dicembre del 1479, il suo corpo fu sepolto nella chiesa di El Puig.
L'Ordine lo festeggia il 20 dicembre.

San Domenico di Silos
Negli anni scorsi i monaci benedettini di San Domenico di Silos - vicino Burgos, in Spagna - sono assurti a notorietà per l'exploit di vendite dei loro cd di gregoriano. A dar lustro, e il nome, al monastero, era stato l'abate Domenico. Nato nell'anno Mille in Navarra, ne era stato cacciato dal re, al quale - già abate - non pagò un ingiusto tributo. Ferdinando il Grande di Castiglia gli donò l'antica, ma cadente Silos, che riportò a splendore. Si occupò anche di riscattare i cristiani schiavi dei saraceni. Tanto che, dopo la morte (1073), fu accostato al Cid Campeador, liberatore di Spagna. Protegge le partorienti.

Nel monastero di Silos nella Castiglia in Spagna, san Domenico, abate, che, dopo aver condotto dapprima vita eremitica, ricostruì questo cenobio quasi in rovina, ristabilendovi la disciplina monastica e la pratica della lode continua a Dio.

San Filogonio di Antiochia
Avvocato che fu eletto vescovo di Antiochia. Insieme a Sant'Alessandro, diede inizio alla lotta contro l'arianesimo. San Giovanni Crisostomo lo glorificò in un famoso panegirico.
Ad Antiochia in Siria, san Filogonio, vescovo, che, avvocato, chiamato da Dio a governare un giorno questa Chiesa, diede inizio insieme al vescovo sant'Alessandro e ad altri compagni alla lotta per la fede cattolica contro l'arianesimo e pieno di meriti riposò nel Signore; san Giovanni Crisostomo lo celebrò in un famoso encomio.

Beato Michele (Michal) Piaszczynski
Il beato Michal Piaszczynski, sacerdote diocesano polacco, nacque a Lomza il 1° novembre 1885 e morì a Sachsenhausen, Germania, il 20 dicembre 1940. Beatificato da Giovanni Paolo II a Varsavia (Polonia) il 13 giugno 1999 con altri 107 martiri polacchi.
Nel campo di prigionia di Sachsenhausen in Germania, beato Michele Piaszczynski, sacerdote e martire, che, di origne polacca, messo in un carcere straniero a causa della sua fede, pervenne tra i supplizi alla gloria celeste.

Beato Giovanni de Molina
Commendatore del convento mercedario di San Lazzaro in Saragozza (Spagna), il Beato Giovanni de Molina, si distinse per tante virtù.Famoso per l'austerità della vita, la profezia e la gloria dei miracoli alla sua morte, sulla sua cella rifulse una mirabile luce celeste segno della sua santità.
L'Ordine lo festeggia il 20 dicembre.

San Liberato (Liberale)
Sempre a Roma sulla via Salaria antica nel cimitero ad Septem Palumbas, san Liberale, martire, che si dice abbia un tempo ricoperto nel mondo la carica di console.

Santi Abramo e Coren
Abramo = grande padre, dall'ebraico

San Baiulo (e Liberato)
Liberato = signific. chiaro
Palma

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