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San Valeriano di Avensano
Commemorazione di san Valeriano, vescovo di Avensano nell'Africa settentrionale, che, a più di ottant'anni, durante la persecuzione vandalica, si rifiutò fermamente di consegnare gli arredi sacri della Chiesa come richiesto dal re Genserico e fu per questo scacciato tutto solo fuori della città, con l'ordine che nessuno gli prestasse ospitalità né in casa né tra i campi; giacque, dunque, per lungo tempo a cielo aperto sulla pubblica strada, giungendo, in tal modo, al termine della sua santa vita da confessore della retta fede.

Santa Maria Crocifissa (Paola) Di Rosa
Suo padre è un imprenditore bresciano; la madre, nobile bergamasca, muore nel 1824 quando Paola Francesca ha 11 anni. A quell'età entra nel collegio della Visitazione per gli studi, e ne esce a 17 anni. Nonostante il padre per lei preferisca il matrimonio, la giovane decide di restare fedele al voto di castità fatto in istituto. Viene così mandata a dirigere una fabbrica di filati di seta di proprietà dal padre ad Acquafredda. Ma Paola organizza aiuti per i bisognosi e si dedica all'istruzione religiosa femminile, aiutata da alcune ragazze. Insieme, da infermiere volontarie, lavorano per aiutare le vittime del colera del 1836, in due scuole per sordomuti, nella tremenda primavera del 1849, durante le «Dieci Giornate», quando la città si ribella agli austriaci. Nel 1851 la comunità ottiene la prima approvazione come congregazione religiosa, col nome di Ancelle della Carità. Nel 1852, Paola Francesca pronuncia i voti e come religiosa diventa suor Maria Crocifissa. Morirà a Brescia nel 1855.

Paola = piccola di statura, dal latino
Giglio
A Brescia, santa Maria Crocifissa Di Rosa, vergine, che consacrò i suoi beni e tutta se stessa alla salvezza spirituale e materiale del prossimo e fondò l'Istituto delle Ancelle della Carità.

Beata Maria Vittoria de Fornari Strata
Nacque a Genova nel 1562. Cresciuta in un ambiente animato dalla devozione cristiana anche se austero, desiderò forse di entrare nella vita religiosa, ma quando i genitori le trovarono un fidanzato in Angelo Strata, si unì con gioia a lui in matrimonio a 17 anni. Non tardarono ad arrivare i figli, in attesa del sesto, però rimase vedova a 25 anni. Colpita da grave crisi si trovò spesso a invocare la morte, ma appena ristabilitasi pronunciò tre voti: di castità, di non portare mai gioielli e vesti di seta, e di non partecipare a feste mondane. Dopo che le figlie divennero canonichesse lateranensi e i figli entrarono tra i Minimi, si unì a Vicentina Lomellini Centurione, Maria Tacchini, Chiara Spinola e Cecilia Pastori per dar vita all'ordine delle suore Annunziate Celesti a Genova. Per il loro abito le religiose vennero chiamate Turchine o Celesti. La regola fu redatta dal gesuita Bernardino Zanoni, padre spirituale della Fornari. Maria Vittoria morì il 15 dicembre 1617 e fu beatificata da Leone XII nel 1828.

Maria = amata da Dio, dall'egiziano; signora, dall'ebraico
A Genova, beata Maria Vittoria Fornari, che, rimasta vedova, fondò l'Ordine dell'Annunciazione.

Sant'Ilarione
L'arcivescovo Ilarione di Vereiya (al secolo Vladimir Alexeevich Troitsky) appartiene alla folta schiera dei Nuovi Martiri della Chiesa Ortodossa Russa. Nato verso il 1885, durante il Concilio della Chiesa Ortodossa Russa del 1917 appoggiò la restaurazione del Patriarcato di Mosca, sciolto dallo zar Pietro I, e l'elezione del celebre Patriarca Ticone. Ilarione fu consacrato vescovo il 20 maggio 1920, ma fu arrestato dopo soli tre anni dai bolscevichi e deportato ai lavori forzati presso Solovki. Infine il 15 dicembre 1929 morì nell'ospedale della prigione di Pietrogrado. Il suo funerale fu celebrato dal Metropolita Serafino con altri sei vescovi. Fu sepolto nel monastero di  Novo-Divichy. La festa di Sant'Ilarione è celebrata nell'anniversario della nascita al cielo.

Santa Virginia Centurione Bracelli
Figlia del doge di Genova, rimasta vedova a soli 20 anni spese la sua vita a favore dei bisognosi. Suo motto fu: «Servire Dio nei suoi poveri». Il suo apostolato fu rivolto in modo particolare agli anziani, donne in difficoltà e malati. L'istituzione con la quale passò alla Storia fu L'Opera di Nostra Signora del rifugio. Gratificata dal Signore con estasi, visioni, locuzioni interiori moriva il 15 dicembre 1651, all'età di 64 anni. Giovanni Paolo II l'ha proclamata beata a Genova il 22 settembre 1985.
Nella stessa città, santa Virginia Centurione Bracelli, vedova, che, dedita a servire Dio, accorse in molti modi in aiuto dei poveri, sostenne le chiese rurali e istituì e resse le Signore della Misericordia Protettrici dei Poveri.

Beato Carlo Steeb
Protestante, si fa cattolico a Verona e si dedica ai malati. Fonda con Luisa Poloni (Madre Vincenza) l'Istituto delle Sorelle della Misericordia.
Carlo = forte, virile, oppure uomo libero, dal tedesco arcaico
A Verona, beato Carlo Steeb, sacerdote, che, nato a Tubinga, professò la fede cattolica a Verona e, ordinato sacerdote, fondò l'Istituto delle Suore della Misericordia a sostegno degli afflitti, dei bisognosi e dei malati.

Beato Marco
Cavaliere laico e luogotenente di San Pietro de Amer, il Beato Marco, decorò l'Ordine Mercedario con le sue virtù. Gentiluomo di illustri natali, fu ancor più illustre al cospetto di Dio per la sua vita vissuta nella assidua preghiera e forte austerità.
Morì in odore di santità nel convento di San Matteo in Jativa (Spagna).
L'Ordine lo festeggia il 15 dicembre.

Beata Maria della Pace
Mercedaria del III° Ordine, la Beata Maria della Pace, visse nel monastero di Sante Maria in Granada (Spagna). Resa famosa per i miracoli e la santità della vita, andò verso lo Sposo celeste nell'anno 1606, il suo corpo fu deposto in un sepolcro onorevole nella chiesa dello stesso monastero.
L'Ordine la festeggia il 15 dicembre.

San Massimino di Micy
Nel territorio di Orléans nella Gallia lugdunense, ora in Francia, san Massimino, sacerdote, ritenuto primo abate di Micy.

Beato Marino
Nel monastero di Cava de' Tirreni in Campania, beato Marino, abate, mirabile nella sua fedeltà al Romano Pontefice.

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