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Beata Maria Vergine di Guadalupe
L'apparizione, il 9 dicembre 1531, della "Morenita" all'indio Juan Diego, a Guadalupe, in Messico, è un evento che ha lasciato un solco profondo nella religiosità e nella cultura messicana. L'evento guadalupano fu un caso di "inculturazione" miracolosa: meditare su questo evento significa oggi porsi alla scuola di Maria, maestra di umanita' e di fede, annunciatrice e serva della Parola, che deve risplendere in tutto il suo fulgore, come l'immagine misteriosa sulla tilma del veggente messicano, che la Chiesa ha di recente proclamato santo.
Beata Maria Vergine di Guadalupe in Messico, il cui materno aiuto il popolo dei fedeli implora umilmente numeroso sul colle Tepeyac vicino a Città del Messico, dove ella apparve, salutandola con fiducia come stella dell'evangelizzazione dei popoli e sostegno degli indigeni e dei poveri.

San Spiridione di Trimithonte
San Spiridione, pur avendo origini assai umili, divenne vescovo di una piccola zona remota nord-orientale dell'isola di Cipro, nei pressi di Salamina. Secondo lo storico Socrate, egli fu ritenuto degno della carica episcopale proprio per la santità dimostrata nell'attività precedente e fu così che fu fatto pastore di uomini nella città cipriota di Trimithonte. La sua profonda umiltà lo portò a continuare a pascolare anche il suo gregge animale, nonostante l'alto ufficio ecclesiastico assunto. Una leggenda narra che un giorno riuscì a catturare dei ladri che avevano tentato di rubargli delle pecore, pregò con loro, li liberò ed infine donò addirittura loro un montone, così da non aver trascorso l'intera notte svegli invano. Secondo alcune fonti avrebbe partecipato al Concilio di Nicea nel 325. Spiridione rimase coinvolto nella persecuzione anticristiana indetta da Galerio: secondo alcune tradizioni in tale contesto storico venne ferito e poi fu deportato ai lavori forzati nelle miniere. Alla sua morte, le reliquie furono traslate da Cipro a Costantinopoli, poi a Corfù, Zachitos e Cefalonia.

Spiridione = regalo, dono, dal greco
Bastone pastorale, Pallio, Berretto da pastore
Nell'isola di Cipro, san Spiridone, vescovo, vero pastore delle sue pecore, le cui straordinarie azioni erano celebrate dalla bocca di tutti.

Beato Giacomo Capocci da Viterbo
Nacque a Viterbo intorno al 1255, ma non si hanno notizie dei suoi anni giovanili. Nel 1272 entrò tra gli Eremitani di sant'Agostino, di cui vestì l'abito nel convento viterbese della Santissima Trinità. Studiò teologia a Parigi dove conseguì il dottorato in teologia nel 1293. Insegnò a Napoli dal 1300 per due anni, quando Bonifacio VIII, lo nominò arcivescovo di Benevento e poi di Napoli. Qui si guadagnò la fiducia del re Carlo II d'Angiò e del figlio Roberto, duca di Calabria, che lo aiutò nella costruzione della nuova Cattedrale. Il 13 maggio 1306 avviò, su richiesta di Clemente V, la causa di canonizzazione di Celestino V. A questa causa si dedicò con zelo fino alla morte, avvenuta a Napoli alla fine del 1307. La sua unica opera pubblicata per intero è il «De regimine christiano», scritta nel 1303 in occasione della lotta tra Bonifacio VIII e Filippo il Bello. Il suo culto fu confermato ufficialmente da Pio X nel 1911.

A Napoli, commemorazione del beato Giacomo Capocci, vescovo, che da eremita di Sant'Agostino fu chiamato a reggere la Chiesa di Benevento e poi quella di Napoli, che illuminò tutte con saggezza, dottrina e prudenza.

Santi Epimaco e Alessandro
Nel giorno della Madonna di Guadalupe la Chiesa ricorda anche i martiri Epimaco e Alessandro, uccisi durante le persecuzioni di Decio, intorno all'anno 250, ad Alessandria d'Egitto. Poiché si rifiutarono di abiurare alla fede, furono incarcerati, torturati e, infine, gettati nella calce viva. Nel 774 la regina Ildegarda, sposa di Carlo Magno, volle le loro reliquie - conservate a Roma - nell'abbazia di Kempten, in Germania, località di cui sono tuttora patroni. Alcuni resti si trovano nella basilica di San Giovanni in Laterano.

Palma
Commemorazione dei santi martiri di Alessandria Epímaco e Alessandro, che, sotto l'imperatore Decio, dopo lunga prigionia e vari supplizi, furono infine messi sul rogo per la fede in Cristo. Insieme a loro subirono la passione le sante Ammonarion, vergine, Mercuria, Dionisia e un'altra donna, le quali, per la vergogna del giudice che delle donne avessero la meglio su di lui e nel timore che, pur sottoponondole a inauditi supplizi, potesse essere vinto dalla loro fermezza, ordinò che fossero subito decapitate.

Beato Corrado di Offida
Nato a Offida (Ap) verso il 1241, entrò quindicenne nel convento francescano. Per umiltà interruppe gli studi ritenendosi chiamato ai più umili servizi, ai quali perciò venne destinato. Fu frate cuciniere, frate questuante, frate portinaio. Visse all'insegna dell'obbedienza. Frequentava i luoghi più adatti alla contemplazione, come il boschivo monte della Verna, calvario di san Francesco, dove il beato Corrado visse per un periodo. Per obbedienza, accettò di riprendere gli studi interrotti, ricevere l'ordinazione sacerdotale e intraprendere poi il ministero della predicazione. Ebbe un successo inaspettato, di cui però non si inorgoglì. Morì nel 1306, a Bastia Umbra, presso Perugia, e venne beatificato nel 1817. Le sue reliquie si trovano in un'urna nella chiesa della Collegiata a Offida.

Nel territorio di Bastia vicino ad Assisi in Umbria, beato Corrado da Offida, sacerdote dell'Ordine dei Minori, che fortemente amò e ricercò l'umiltà e la primitiva povertà dell'Ordine.

Beati Giovanni de Josa e Bertrando de Mas
Santi religiosi mercedari, i Beati Giovanni de Josa e Bertrando de Mas, erano nel loro convento di Santa Maria d'Arguines in Spagna, quando dei saccheggiatori mori entrarono in chiesa. Subito i due padri esposero le loro vite in difesa della divina Eucaristia affinché non fosse profanata, ma barbaramente furono tormentati e torturati dai nemici della fede di Cristo fino a meritare la corona eterna dei martiri. Era l'anno 1446.
L'Ordine Ii festeggia il 12 dicembre.

Beato Bartolo Buonpedoni da San Gimignano
Vinta l'opposizione del padre, abbracciò la vita religiosa. Colpito dalla Lebbra a 60 anni, si trasferì in un lebbrosario, dove dette assistenza ai malati lì rinchiusi.Presso la cittadina di Celloli in Toscana, beato Bartolo Buonpedoni, sacerdote, che, colpito a sessant'anni dalla lebbra, lasciò la cura della parrocchia e, vestito l'abito del Terz'Ordine di San Francesco, diede pazientemente assistenza a tutti nell'ospedale in cui visse rinchiuso.

Beato Arnaldo Martin
Ammirevole per la cultura, lo zelo e la fede, il Beato Arnaldo Martin, visse nel convento di Sant'Eulalia in Lérida (Spagna).Di una grandissima generosità verso i poveri ed i pellegrini che li ristorava soccorrendoli nelle loro più urgenti necessità vedendo, in ognuno di loro il Signore. Colmo di virtù e meriti ora gode lui stesso ristorandosi nella visione di Cristo, per l'eternità.
L'Ordine lo festeggia il 12 dicembre.

Beato Pio (Pius Ludwik) Bartosik
Vicino a Cracovia in Polonia, beato Pio Bartosik, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali e martire, che, durante l'occupazione della Polonia da parte di un regime straniero ostile a Dio, prostrato dalle torture portò a termine il suo martirio per Cristo nel campo di sterminio di Auschwitz.

Beato Martino Sanz
Nel convento della Mercede di Santa Maria d'Arguines in Spagna, il Beato Martino Sanz, condusse una vita esemplare di virtù e zelo. Fu anche commendatore dello stesso convento e dopo aver accumulato non poche opere sante e meriti morì famoso per santità.
L'Ordine lo festeggia il 12 dicembre.

San Simone Hoa
A Huê in Annamia, ora Viet Nam, san Simone Phan Ðàc Hòa, martire, che, medico e padre di famiglia, insigne per la sua carità verso i poveri, catturato per aver dato ospitalità ai missionari sotto l'imperatore Minh M?ng, dopo il carcere e le flagellazioni coronò il martirio con la decapitazione.

San Corentino di Quimper
Paralitici
Corentino = che ama danzare, dal gaelico
Bastone pastorale, Mitra, Piviale, Pallio, Pesce
A Quimper nella Bretagna in Francia, san Corentino, venerato come primo vescovo di questa città.

San Vicelino di Oldenburg
A Neumünster nell'Alsazia in Germania, anniversario della morte di san Vicelíno, vescovo di Oldenburg, che si dedicò con grande impegno all'evangelizzazione degli Slavi.

Sant'Israele di Dorat
A Dorat nel territorio di Limoges sempre in Francia, sant'Israele, sacerdote e canonico regolare, che fu di grande aiuto al vescovo nella predicazione della parola di Dio.

San Finniano di Clonard
A Clonard in Irlanda, san Finniano, abate, che, fondatore di molti monasteri, fu padre e maestro di una grande schiera di monaci.

Sant'Eulalia di Asti
Eulalia = donna eloquente, ben parlante, dal greco
Palma

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