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San Giovanni da Kety (Canzio)
«All'Ateneo da me tanto amato auguro la benedizione della Santissima Trinità e la perpetua protezione di Maria, Sede della Sapienza, come anche il patrocinio fedele di san Giovanni da Kety, suo professore più di 500 anni fa». Così durante la visita a Cracovia del 9 giugno 1979, Giovanni Paolo II ricordò il professore santo di quell'Università. Nato a Kety cittadina polacca a sud ovest di Cracovia nel 1390, Giovanni intraprese gli studi con risultati subito brillanti. Docente di filosofia a 27 anni, a 34 fu ordinato sacerdote, continuando a insegnare per alcuni anni. Ricevuto l'incarico di parroco a Olkusz, si fece ammirare come modello di pietà e carità verso il prossimo. Nel 1440 riprese la docenza a Cracovia contribuendo all'educazione del principe Casimiro. Morì durante la Messa della vigilia di Natale del 1473. Docente e amico degli ultimi, la gente prese subito a considerarlo santo ricordando le sue lezioni di amore tra i malnutriti e i malati. È stato canonizzato da Clemente XIII nel 1767.
Giovanni = il Signore è benefico, dono del Signore, dall'ebraico
San Giovanni da Kety, sacerdote, che, ordinato sacerdote, insegnò per molti anni nell'Università di Cracovia. Ricevuto poi l'incarico della cura pastorale della parrocchia di Olkusz, aggiunse alle sue virtù la testimonianza di una fede retta e fu per i suoi collaboratori e i discepoli un modello di pietà e carità verso il prossimo. Nel giorno seguente a questo, a Cracovia in Polonia, passò ai celesti gaudi.
(24 dicembre: A Cracovia in Polonia, anniversario della morte di san Giovanni da Kety, la cui memoria si celebra il giorno prima di questo).

Santa Maria Margherita d'Youville (Dufrost De Lajemmerais)
Nasce a Varemes il 15 ottobre 1701, in una zona del Canada che era colonia francese. Il padre, capitano delle truppe coloniali, muore quando Margherita ha cinque anni. A 12 anni la giovane entra fra le Orsoline di Quebec ma dopo due anni torna in famiglia. A 21 anni si sposa ma rimane presto vedova con cinque figli ed un altro in arrivo e con poche risorse economiche. Si dà ugualemente ad un'intensa vita di carità verso i poveri assistendoli all'ospedale generale di Montréal. Dopo la morte dell'ultimo figlio e divenuti sacerdoti altri due, il 31 ottobre 1738, inizia insieme a tre compagne una vita religiosa, stabilendosi in una casa d'affitto e gettando così le basi dell'Istituto delle Suore di Carità dette «Suore grigie» dal colore dell'abito. Nel 1747 prende la direzione dell'ospedale che le viene confermata dal re di Francia nel 1753; nello stesso anno il vescovo di Montréal approva canonicamente il nuovo Istituto. Muore a Montréal il 23 dicembre 1771 e viene beatificata da Giovanni XXIII il 3 maggio 1959 e, in seguito ad un miracolo avvenuto per sua intercessione, è stata canonizzata da Giovanni Paolo II il 9 dicembre 1990 a Roma.

A Montréal in Canada, santa Maria Margherita d'Youville, religiosa, che, madre di famiglia, rimasta vedova, educò piamente due dei suoi figli sulla via del sacerdozio e si adoperò con tutte le forze per l'assistenza agli infermi, agli anziani e ai bisognosi di ogni genere, per i quali fondò la Congregazione delle Suore della carità.

San Torlaco (Thorlàk Thorhallsson)
Nacque a Fljotshlio, in Islanda, nel 1133 e a soli 19 ricevette l'ordinazione presbiterale. Desideroso di dedicarsi agli studi teologici, si trasferì a Parigi. Proseguì poi gli studi a Lincoln, in Inghilterra. Tornato in patria divenne rettore della chiesa di Kirkjubaer, dove in seguito fondò un monastero di canonichesse. Entrò tra i canonici regolari di Sant'Agostino, grazie ai quali divenne primo priore del monastero di Thykkvabae, fondato nel 1168 da Thorkill. Due anni dopo Kloengur, vescovo di Skalholt, confermò Torlaco nell'incarico, dandogli inoltre la benedizione abbaziale. Nel 1178 Torlaco fu nominato successore di Kloengur e ricevette l'ordinazione episcopale a Nidaros dall'arcivescovo Eystein, che aveva introdotto la riforma gregoriana anche in Islanda. Torlaco cercò di migliorare la formazione del clero islandese e fu anche grande promotore del celibato sacerdotale. Nel XII secolo le famiglie islandesi che si erano fatte promotrici dell'edificazione di nuove chiese, ritenevano tutti diritti su di esse. Torlaco si oppose a questi privilegi. Morì il 23 dicembre 1193 a Skalholt.

Islanda
Mitra, Pastorale
In Islanda, san Torlaco, vescovo di Skálholt, che si adoperò per il rinnovamento morale del clero e del popolo.

San Dagoberto II
Figlio di Sigeberto III, re d'Austrasia (634-56), alla morte del padre era ancora bambino, così che al maestro di palazzo, Grimoaldo, fu facile sostituirlo, attorno al 659, col proprio figlio, Childeberto. Benché confinato in un monastero irlandese, Dagoberto, in patria, non era stato dimenticato e nel 676 vi fu richiamato per impedire che l'Austrasia divenisse vassallo della Neustria. Lo accompagnò san Vilfrido, metropolita di York. Nel 679, quando quest'ultimo, espulso dalla sua sede, gli fece visita durante il viaggio intrapreso a Roma in difesa del suo diritto, Dagoberto offrì all'amico, che rifiutò, la sede di Strasburgo. Reduce da Roma, Vilfrido non trovò più il sovrano, che era stato assassinato il 23 dicembre 679, durante una caccia nella foresta di Woevre, presso Stenay, dal figlioccio Giovanni, al soldo dei duchi fautori di Ebroino, maggiordomo di Neustria, e di Pipino, maggiordomo d'Austrasia. Sepolto a Stenay, Dagoberto fu venerato come martire dal popolo per la sua misera fine e il priorato di Stenay, preso il nome del santo, diventò il focolare del suo culto, che tuttavia restò limitato a quelle regioni.

Palma

San Giovanni Stone
Nacque in Inghilterra. Padre Giovanni Stone agostiniano si rifiutò di riconoscere Enrico VIII come capo della Chiesa inglese. Infatti il religioso Stone affermava che il capo della Chiesa di Inghilterra non poteva essere il re ma il Padre spirituale costituito da Dio, cioé il Papa. In questo modo l'agostiniano Stone fece la scelta più coerente con la sua fede e fu imprigionato il 14 dicembre 1538. Dopo un anno di carcere fu condannato a morte per le sue posizioni papiste e non favorevoli allo scisma. Padre Stone fu impiccato a Canterbury il 27 dicembre 1539. Fu canonizzato nel 1970 da Paolo VI assieme a 39 martiri, uccisi per l'unità della Chiesa.

A Canterbury in Inghilterra, commemorazione di san Giovanni Stone, sacerdote dell'Ordine dei Frati di Sant'Agostino e martire, che, strenuo difensore della fede cattolica, subì il martirio sul patibolo sotto il re Enrico VIII.

Santi Dieci Martiri di Creta
Dieci santi martiri (Teodulo, Saturnino, Euporo, Gelasio, Euniciano, Zotico, Ponzio, Agatopo, Basilide ed Evaristo) durante la persecuzione dell'imperatore Decio rigettarono pubblicamente il comando di sacrificare nel tempio dedicato alla dea Fortuna e perciò vennero torturati e decapitati presso Gortina sull'isola di Creta.
A Górtina nell'isola di Creta, santi dieci martiri, Teodúlo, Saturnino, Eupóro, Gelasio, Euniciano, Zótico, Ponzio, Agatópo, Basílide ed Evaristo, che, durante la persecuzione dell'imperatore Decio, per essersi rifiutati pubblicamente di obbedire all'ordine di offrire sacrifici nel giorno della dedicazione del Tempio della Fortuna patirono i supplizi e morirono, infine, decapitati.

Beato Giacomo Aymerich
Originario di Barcellona, Spagna, il Beato Giacomo Aymerich, venne eletto Maestro Generale dell'Ordine Mercedario, l'8 aprile 1419. Durante il suo generalato portò a termine la chiesa del convento di Barcellona, pagando tutti i debiti di cui era gravata. Migliorò i conventi, di Valenza, Arguines, Algar e si dedicò molto alla redenzione degli schiavi. Alfonso V° lo nominò suo consigliere per la sua rettitudine e ammirevole serenità. Spirò santamente nel giorno da lui predetto fra un coro di angeli e le preghiere dei confratelli, il 23 dicembre 1428.
L'Ordine lo festeggia il 23 dicembre.

San Servolo il Paralitico
Servolo = di servo o salvato, dal latino
A Roma, commemorazione di san Sérvulo, che, giacendo paralitico fin dall'infanzia sotto il portico della chiesa di San Clemente, cercò sempre, come scrive san Gregorio, sia pure nelle sofferenze, di rendere grazie a Dio e distribuì ai poveri tutto quello che raccoglieva dalle elemosine.

Sant'Antonio de Sant'Anna Galvao
A San Paolo in Brasile, beato Antonio di Sant'Anna Galvão de França, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori, che si dedicò con frutto alla predicazione e al ministero della penitenza e fondò il "Ritiro della Luce", in cui guidò una comunità di Suore sotto la sua esemplare direzione spirituale.

Beato Paolo (Pablo) Melendez Gonzalo
Nel territorio di Valencia in Spagna, Paolo Meléndez Gonzalo, martire, che, padre di famiglia, durante la persecuzione contro la religione, uniformandosi in tutto all'esempio di Cristo, raggiunse per sua grazia il regno eterno.

Beato Niccolò (Nicola) Fattore
Beatificato nel 1786 da Papa Pio VI.
A Valencia in Spagna, beato Nicola, detto il Fattore, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori, che, arso da fervido zelo per Dio, fu spesso rapito in estasi.

Sant'Ivo (Yves) di Chartres
A Chartres in Francia, sant'Ivo, vescovo, che ristabilì l'ordine dei canonici e molto operò e scrisse per promuovere la concordia tra il clero e il potere civile e per il bene della Chiesa.

San Giuseppe Cho Yun-ho
Nel territorio di Tjyen-Tiyon in Corea, san Giuseppe Cho Yun-ho, martire, che, ancor giovane, seguendo le orme di suo padre san Pietro Cho Hwa-sŏ, fu ucciso a bastonate per il nome di Cristo.

Beato Hartmann (Artmanno) di Bressanone
A Bressanone nell'Alto Adige, beato Artmanno, vescovo, che, già canonico regolare, governò questa Chiesa con saggezza e fedeltà.

Santa Bincema
Santa Bincema, vergine e martire, vissuta nel III secolo d.C., è annoverata tra i santi martiri della Sardegna nel Santuario della Cattedrale di Cagliari.

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