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San Pietro Canisio
Pietro Kanijs (Canisio, nella forma latinizzata) nasce a Nimega, in Olanda, nel 1521. È figlio del borgomastro della città, ha perciò la possibilità di studiare diritto canonico a Lovanio e diritto civile a Colonia. In questa città ama trascorrere il tempo libero nel monastero dei certosini e la lettura del breve opuscolo degli Esercizi spirituali che Sant'Ignazio ha scritto da poco determina la svolta decisiva della sua vita: compiuta la pia pratica a Magonza sotto la direzione di padre Faber, entra nella Compagnia di Gesù ed è l'ottavo gesuita a emettere i voti solenni. A lui si deve la pubblicazione delle opere di San Cirillo di Alessandria, di San Leone Magno, di San Girolamo e di Osio di Cordova. Prende parte attiva al concilio di Trento, come teologo del cardinale Truchsess e consigliere del papa. Sant'Ignazio lo chiama in Italia, mandandolo dapprima in Sicilia, poi a Bologna, per rimandarlo quindi in Germania, dove resta per trent'anni, in qualità di superiore provinciale. Pio V gli offrì il cardinalato, ma Pietro Canisio pregò il papa di lasciarlo al suo umile servizio della comunità. Morì a Friburgo, in Svizzera, il 21 dicembre 1597.

Pietro = pietra, sasso squadrato, dal latino
San Pietro Canisio, sacerdote della Compagnia di Gesù e dottore della Chiesa, che, mandato in Germania, si adoperò strenuamente per molti anni nel difendere e rafforzare la fede cattolica con la predicazione e con i suoi scritti, tra i quali il celebre Catechismo. A Friburgo in Svizzera prese infine riposo dalle sue fatiche.

Santi Andrea Dung Lac e Pietro Truong Van Thi
Nella regione del Tonchino, Annam e Cocincina - ora Vietnam - ad opera di intrepidi missionari, risuonò per la prima volta nel sec. XVI la parola del Vangelo. Il martirio fecondò la semina apostolica in questo lembo dell'Oriente. Dal 1625 al 1886, salvo rari periodi di quiete, infuriò una violenta persecuzione con la quale gli imperatori e i mandarini misero in atto ogni genere di astuzie e di perfidie per stroncare la tenera piantagione della Chiesa. Il totale delle vittime, nel corso di tre secoli ammonta a circa 130.000. La crudeltà dei carnefici, non piegò l'invitta costanza dei confessori della fede: decapitati, crocifissi, strangolati, segati, squartati, sottoposti a inenarrabili torture nel carcere e nelle miniere fecero rifulgere la gloria del Signore, "che rivela nei deboli la sua potenza e dona agli inermi la forza del martirio" (M.R., prefazio dei martiri). Giovanni Paolo II, la domenica 19 giugno 1988, accomunò nell'aureola dei santi una schiera di 117 martiri di varia nazionalità, condizione sociale ed ecclesiale: sacerdoti, seminaristi, catechisti, semplici laici fra cui una mamma e diversi padri di famiglia, soldati, contadini, artigiani, pescatori. Un nome viene segnalato: Andrea Dung-Lac, presbitero, martirizzato nel 1839 e beatificato nel 1900 anno giubilare della redenzione da Leone XIII. Il 24 novembre è il giorno del martirio di alcuni di questi santi. (Mess. Rom.)
Palma
Ad Hanoi nel Tonchino, ora Viet Nam, passione dei santi Andrea Dung Lac e Pietro Truong Van Thi, sacerdoti e martiri, che conclusero con la decapitazione il loro combattimento rifiutando l'ordine di oltraggiare la croce. La loro memoria si celebra il 24 novembre.

Beato Domenico Spadafora da Randazzo
Nasce a Randazzo, in Sicilia, nel 1450 dalla nobile famiglia Spadafora, oriunda di Costantinopoli, così chiamata perché aveva la dignità di portare la spada sguainata davanti all'imperatore. Domenico entra nell'Ordine Domenicano, nel convento di Santa Zita a Palermo. Inviato a Padova per gli studi, conseguito il dottorato, torna in Sicilia. Frattanto gli abitanti di Monte Cerignone, nello Stato di Urbino, avendo in grande venerazione una cappelletta con una miracolosa immagine della Madonna e desiderando innalzarle una chiesa con religiosi che si dedicassero alla cura spirituale della popolazione, pensano ai Domenicani. Per la nuova fondazione viene scelto Domenico. Nel 1491 sorgono così la chiesa e il convento che il religioso guiderà fino alla morte, il 21 dicembre 1521.

A Montecerignone nelle Marche, beato Domenico Spadafora, sacerdote dell'Ordine dei Predicatori, che si adoperò attivamente nel ministero della predicazione.

Beato Juan Cuscó Oliver
Superiore della comunità e direttore del collegio di San José de Tremp (Lleida). Buon confessore dei religiosi e direttore delle anime, era anche un maestro dalle qualità eccellenti apprezzato dagli studenti e dalle famiglie dei vari centri dove si è svolto il suo ministero. Costretto a lasciare la scuola di Tremp, è stato arrestato in Alos d'Isil (Lleida), dove cercava di attraversare il confine per arrivare a Roma. Imprigionato prima a Esterri d'Aneu, è stata condotta dopo nel carcere provinciale di Lleida, il 6 agosto 1936; viene assassinato nel cimitero di questa città la mattina del 21 dicembre, insieme con la servo di Dio Pietro Sadurní e 72 altri sacerdoti. I suoi resti sono stati gettati in una fossa comune.

San Michea
Il santo profeta Michea, al tempo di Gionatam, Acaz ed Ezechia, re di Giuda, con la sua predicazione difese gli oppressi, condannò gli idoli e le ingiustizie sociali e annunziò che dal popolo eletto sarebbe nato in Betlemme di Giuda un dominatore, promesso fin dai più remoti giorni dell’ antichità, che avrebbe pascolato Israele con la forza del Signore.
Commemorazione di san Michea, profeta, che al tempo di Iotam, Acaz ed Ezechia, re di Giuda, con la sua predicazione difese gli oppressi, condannò gli idoli e le ingiustizie e preannunciò al popolo eletto che sarebbe nato in Betlemme di Giuda il re promesso fin dai giorni più remoti, per pascolare Israele con la forza del Signore.

Beato Pietro Friedhofen
Era spazzacamino dall'età di 15 anni, l'orfano Peter Friedhofen e, alla morte del fratello, mantenne la vedova con 11 figli. Come tutti gli artigiani girovagò per la Germania. Fondò opere per poveri e malati. E nel 1850 i Fratelli della Misericordia di Maria Ausiliatrice. Morì a Coblenza nel 1860 a 41 anni. È beato dal 1985.

A Coblenza nella Renania in Germania, beato Pietro Friedhofen, religioso, che, dapprima spazzacamino, fondò poi la Congregazione dei Frati della Misericordia di Maria Ausiliatrice, per la quale dovette sopportare con mitezza e serenità d'animo derisioni e molestie.

San Giacomo da Valenza
Nato a Valenza in Spagna, San Giacomo, all'età di 27 anni entrò nel convento mercedario di El Puig dove prese l'abito dell'Ordine.Molto amico dei poveri, condusse una vita tutta crocifissa nella pratica di rigide austerità che tutti i religiosi l'ammiravano. Nell'anno 1362 trovandosi ad Algeri in Africa per redimere schiavi, fu preso dai giudei mentre predicava Cristo nella sinagoga, in odio della sua fede fu ucciso con bastoni e pietre e glorioso raggiunse il coro dei martiri.
L'Ordine lo festeggia il 21 dicembre.

San Temistocle di Licia
Pastori
Temistocle = glorioso per la giustizia, dal greco
Palma
In Licia, nell'odierna Turchia, san Temistocle, martire, che si racconta si sia offerto, sotto l'imperatore Decio, al posto di san Dioscoro, ricercato per essere messo a morte, e, torturato sul cavalletto, trascinato per le vie e fustigato, abbia conseguito la corona del martirio.

Beato Daniele dell'Annunziata
Mercedario del convento di Santa Maria della Pace in Napoli, il Beato Daniele dell'Annunziata, non fece altro che seguire Cristo Signore. Strenuo difensore della libertà della Chiesa e dell'immunità dell'Ordine, famoso per la santità, la dottrina e le opere sante morì nel bacio del Signore.
L'Ordine lo festeggia il 21 dicembre.

Sant'Anastasio il Giovane
Anastasio = risorto, dal greco
Palma

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