TEMPO DI AVVENTO - 17 DICEMBRE LODI MATTUTINE V. O Dio, vieni a salvarmi. R. Signore, vieni presto in mio aiuto. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia. Inno Le voci dei profeti annunziano il Signore, che reca a tutti gli uomini il dono della pace. Ecco una luce nuova s'accende nel mattino, una voce risuona: viene il re della gloria. Nel suo primo avvento, Cristo venne a salvarci, a guarir le ferite del corpo e dello spirito. Alla fine dei tempi, tornerà come giudice; darà il regno promesso ai suoi servi fedeli. Or sul nostro cammino la sua luce risplende: Gesù, sole di grazia, ci chiama a vita nuova. Te, Cristo, noi cerchiamo; te vogliamo conoscere, per lodarti in eterno nella patria beata. A te lode, Signore, nato da Maria Vergine, al Padre e al Santo Spirito nei secoli dei secoli. Amen. 1^ Antifona Beato chi abita la tua casa, o Signore! Lunedì prima del 24 dicembre Ecco, viene il Signore, il Re dei re della terra: beato chi è pronto per andargli incontro. SALMO 83 Desiderio del tempio del Signore Non abbiamo quaggiù una città stabile, ma cerchiamo quella futura (Eb 13,14). Quanto sono amabili le tue dimore, * Signore degli eserciti! L'anima mia languisce * e brama gli atri del Signore. Il mio cuore e la mia carne * esultano nel Dio vivente. Anche il passero trova la casa, * la rondine il nido, dove porre i suoi piccoli, presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, * mio re e mio Dio. Beato chi abita la tua casa: * sempre canta le tue lodi! Beato chi trova in te la sua forza * e decide nel suo cuore il santo viaggio. Passando per la valle del pianto     la cambia in una sorgente, * anche la prima pioggia l'ammanta di benedizioni. Cresce lungo il cammino il suo vigore, * finché compare davanti a Dio in Sion. Signore, Dio degli eserciti, ascolta la mia preghiera, * porgi l'orecchio, Dio di Giacobbe. Vedi, Dio, nostro scudo, * guarda il volto del tuo consacrato. Per me un giorno nei tuoi atri * è più che mille altrove, stare sulla soglia della casa del mio Dio * è meglio che abitare nelle tende degli empi. Poiché sole e scudo è il Signore Dio; † il Signore concede grazia e gloria, * non rifiuta il bene a chi cammina con rettitudine. Signore degli eserciti, * beato l'uomo che in te confida. Gloria al Padre e al Figlio, * e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. 1^ Antifona Beato chi abita la tua casa, o Signore! Lunedì prima del 24 dicembre Ecco, viene il Signore, il Re dei re della terra: beato chi è pronto per andargli incontro. 2^ Antifona Venite, saliamo al monte del Signore! Lunedì prima del 24 dicembre Cantate al Signore un canto nuovo, lode a lui fino all'estremità della terra. CANTICO Is 2,2-5 La nuova città di Dio, centro dell'umanità intera Tutte le genti verranno e si prostreranno davanti a te (Ap 15,4). Alla fine dei giorni, † il monte del tempio del Signore * sarà elevato sulla cima dei monti, e sarà più alto dei colli; * ad esso affluiranno tutte le genti. Verranno molti popoli e diranno: † «Venite, saliamo sul monte del Signore, * al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci indichi le sue vie * e possiamo camminare per i suoi sentieri». Poiché da Sion uscirà la legge * e da Gerusalemme la parola del Signore. Egli sarà giudice fra le genti * e sarà arbitro fra molti popoli. Forgeranno le loro spade in vomeri, * le loro lance in falci; un popolo non alzerà più la spada     contro un altro popolo, * non si eserciteranno più nell'arte della guerra. Casa di Giacobbe, vieni, * camminiamo nella luce del Signore. Gloria al Padre e al Figlio, * e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. 2^ Antifona Venite, saliamo al monte del Signore! Lunedì prima del 24 dicembre Cantate al Signore un canto nuovo, lode a lui fino all'estremità della terra. 3^ Antifona Cantate al Signore, benedite il suo nome. Lunedì prima del 24 dicembre Quando il Figlio dell'uomo verrà, troverà ancora fede sulla terra? SALMO 95 Dio, re e giudice dell'universo Essi cantavano un cantico nuovo davanti al trono dell'Agnello (cfr Ap 14,3). Cantate al Signore un canto nuovo, * cantate al Signore da tutta la terra. Cantate al Signore, benedite il suo nome, * annunziate di giorno in giorno la sua salvezza. In mezzo ai popoli narrate la sua gloria, * a tutte le nazioni dite i suoi prodigi. Grande è il Signore e degno di ogni lode, * terribile sopra tutti gli dei. Tutti gli dèi delle nazioni sono un nulla, * ma il Signore ha fatto i cieli. Maestà e bellezza sono davanti a lui, * potenza e splendore nel suo santuario. Date al Signore, o famiglie dei popoli, † date al Signore gloria e potenza, * date al Signore la gloria del suo nome. Portate offerte ed entrate nei suoi atri, * prostratevi al Signore in sacri ornamenti. Tremi davanti a lui tutta la terra. * Dite tra i popoli: «Il Signore regna!». Sorregge il mondo, perché non vacilli; * giudica le nazioni con rettitudine. Gioiscano i cieli, esulti la terra, † frema il mare e quanto racchiude; * esultino i campi e quanto contengono, si rallegrino gli alberi della foresta † davanti al Signore che viene, * perché viene a giudicare la terra. Giudicherà il mondo con giustizia * e con verità tutte le genti. Gloria al Padre e al Figlio, * e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. 3^ Antifona Cantate al Signore, benedite il suo nome. Lunedì prima del 24 dicembre Quando il Figlio dell'uomo verrà, troverà ancora fede sulla terra? Lettura Breve Is 11,1-2 Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore. Responsorio Breve R. Gerusalemme, città di Dio, * su di te sorgerà il Signore. Gerusalemme, città di Dio, su di te sorgerà il Signore. V. In te apparirà la sua gloria, su di te sorgerà il Signore. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Gerusalemme, città di Dio, su di te sorgerà il Signore. Antifona al Benedictus Il regno di Dio è vicino: siate certi, non tarderà. CANTICO DI ZACCARIA Lc 1,68-79 Il Messia e il suo Precursore Benedetto il Signore Dio d'Israele, * perché ha visitato e redento il suo popolo, e ha suscitato per noi una salvezza potente * nella casa di Davide, suo servo, come aveva promesso * per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo: salvezza dai nostri nemici, * e dalle mani di quanti ci odiano. Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri * e si è ricordato della sua santa alleanza, del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, * di concederci, liberati dalle mani dei nemici, di servirlo senza timore, in santità e giustizia * al suo cospetto, per tutti i nostri giorni. E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo * perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza * nella remissione dei suoi peccati, grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, * per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge, per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre * e nell'ombra della morte e dirigere i nostri passi * sulla via della pace. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen. Antifona al Benedictus Il regno di Dio è vicino: siate certi, non tarderà. Invocazioni Supplichiamo Dio nostro Padre, che ha aperto a tutti gli uomini la via della salvezza: Custodisci il tuo popolo, Signore. Dio, che hai promesso al tuo popolo un germoglio di giustizia, - conserva pura e santa la tua Chiesa. Apri il nostro cuore all'ascolto della tua parola, - rendici forti e irreprensibili nella testimonianza della fede. Confermaci nella comunione di amore del tuo Spirito, - fa' che sappiamo accogliere la venuta del tuo Figlio. Donaci di perseverare nella tua grazia, - fedeli e vigilanti fino al giorno del Signore Gesù Cristo. Padre nostro. Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Orazione O Dio, creatore e redentore, che hai rinnovato il mondo nel tuo Verbo, fatto uomo nel grembo di una Madre sempre vergine, concedi che il tuo unico Figlio, primogenito di una moltitudine di fratelli, ci unisca a sé in comunione di vita. Per il nostro. Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. R. Amen. |