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29 AGOSTO
MARTIRIO DI SAN GIOVANNI BATTISTA (m)
UFFICIO DELLE LETTURE

INVITATORIO

V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.
 
Antifona
Nel ricordo di Giovanni Battista,
precursore di Cristo nel martirio,
adoriamo l'Agnello di Dio.
 
SALMO 94  Invito a lodare Dio
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi » (Eb 3,13).

Si enunzia e si ripete l'antifona.

Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).

Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).

Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).

Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).

Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
 
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).

Inno
Gerusalemme nuova,
immagine di pace,
costruita per sempre
nell'amore del Padre.

Tu discendi dal cielo
come vergine sposa,
per congiungerti a Cristo
nelle nozze eterne.

Dentro le tue mura,
risplendenti di luce,
si radunano in festa
gli amici del Signore:

pietre vive e preziose,
scolpite dallo Spirito
con la croce e il martirio
per la città dei santi.

Sia onore al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.
 
Oppure:
O nimis felix meritíque celsi,
nésciens labem nívei pudóris,
præpotens martyr eremíque cultor,
máxime vatum.

Serta ter denis álios corónant
aucta creméntis, duplicáta quosdam;
trina centéno cumuláta fructu
te, sacer, ornant.

Nunc potens nostri méritis opímis
péctoris duros lápides  repélle,
ásperum planans  iter, et refléxos
dírige calles,

Ut pius mundi  sator et redémptor,
méntibus pulsa mácula polítis,
rite dignétur  véniens sacrátos
pónere gressus.

Láudibus cives célebrant supérni
te, Deus simplex paritérque trine;
súpplices ac nos véniam precámur:
parce redémptis. Amen.

1^ Antifona
Chi si fa piccolo come un bambino
sarà il più grande nel regno dei cieli.

SALMO 130
Confidare in Dio come il bimbo nella madre 
Imparate da me che sono mite ed umile di cuore (Mt 11,29)

Signore, non si inorgoglisce il mio cuore *
e non si leva con superbia il mio sguardo; 
non vado in cerca di cose grandi, *
superiori alle mie forze. 

Io sono tranquillo e sereno †
come bimbo svezzato in braccio a sua madre, *
come un bimbo svezzato è l'anima mia. 

Speri Israele nel Signore, *
ora e sempre.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona
Chi si fa piccolo come un bambino
sarà il più grande nel regno dei cieli.

2^ Antifona
In sincerità e gioia, mio Dio,
offro a te tutti i tuoi doni.

SALMO 131,1-10 (I) Le promesse divine fatte a Davide
Il Signore gli darà il trono di Davide suo padre (Lc 1, 32).

Ricordati, Signore, di Davide, *
di tutte le sue prove, 
quando giurò al Signore, *
al Potente di Giacobbe fece voto: 

«Non entrerò sotto il tetto della mia casa, *
non mi stenderò sul mio giaciglio, 
non concederò sonno ai miei occhi *
né riposo alle mie palpebre, 

finché non trovi una sede per il Signore, *
una dimora per il Potente di Giacobbe». 

Ecco, abbiamo saputo che era in Efrata, *
l'abbiamo trovata nei campi di Iàar. 
Entriamo nella sua dimora, *
prostriamoci allo sgabello dei suoi piedi. 

Alzati, Signore, verso il luogo del tuo riposo, *
tu e l'arca della tua potenza. 
I tuoi sacerdoti si vestano di giustizia, *
i tuoi fedeli cantino di gioia. 

Per amore di Davide tuo servo *
non respingere il volto del tuo consacrato.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

2^ Antifona
In sincerità e gioia, mio Dio,
offro a te tutti i tuoi doni.

3^ Antifona
Dio ha dato al Cristo il trono di Davide,
il suo regno sarà senza fine.

SALMO 131,11-18 (II) Elezione di Davide e di Sion
Ora appunto ad Abramo e alla sua discendenza furono fatte le promesse ... cioè a Cristo (Gal 3, 16).
 

Il Signore ha giurato a Davide †
e non ritratterà la sua parola: *
«Il frutto delle tue viscere 
io metterò sul tuo trono! 

Se i tuoi figli custodiranno la mia alleanza †
e i precetti che insegnerò ad essi, *
anche i loro figli per sempre 
sederanno sul tuo trono». 

Il Signore ha scelto Sion, *
l'ha voluta per sua dimora: 
«Questo è il mio riposo per sempre; *
qui abiterò, perché l'ho desiderato. 

Benedirò tutti i suoi raccolti, *
sazierò di pane i suoi poveri. 
Rivestirò di salvezza i suoi sacerdoti, *
esulteranno di gioia i suoi fedeli. 

Là farò germogliare la potenza di Davide, *
preparerò una lampada al mio consacrato. 
Coprirò di vergogna i suoi nemici, *
ma su di lui splenderà la corona».

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

3^ Antifona
Dio ha dato al Cristo il trono di Davide,
il suo regno sarà senza fine.

Versetto
V. Venite, ammirate le opere del Signore:
R. ha fatto cose stupende sulla terra.

Prima Lettura
Dal libro del profeta Geremia 7,1-20

Oracolo contro la vana fiducia nel tempio
Questa è la parola che fu rivolta dal Signore a Geremia: «Fermati alla porta del tempio del Signore e là pronunzia questo discorso dicendo: Ascoltate la parola del Signore, voi tutti di Giuda che attraversate queste porte per prostrarvi al Signore. Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Migliorate la vostra condotta e le vostre azioni e io vi farò abitare in questo luogo. Pertanto non confidate nelle parole menzognere di coloro che dicono: Tempio del Signore, tempio del Signore, tempio del Signore è questo!
Poiché, se veramente emenderete la vostra condotta e le vostre azioni, se realmente pronunzierete giuste sentenze fra un uomo e il suo avversario; se non opprimerete lo straniero, l'orfano e la vedova, se non spargerete il sangue innocente in questo luogo e se non seguirete per vostra disgrazia altri dèi, io vi farò abitare in questo luogo, nel paese che diedi ai vostri padri da lungo tempo e per sempre. Ma voi confidate in parole false e ciò non vi gioverà: rubare, uccidere, commettere adulterio, giurare il falso, bruciare incenso a Baal, seguire altri dèi che non conoscevate. Poi venite e vi presentate alla mia presenza in questo tempio, che prende il nome da me, e dite: Siamo salvi! per poi compiere tutti questi abomini. Forse è una spelonca di ladri ai vostri occhi questo tempio che prende il nome da me? Anch'io, ecco, vedo tutto questo. Parola del Signore. Andate, dunque, nella mia dimora che era in Silo, dove avevo da principio posto il mio nome; considerate che cosa io ne ho fatto a causa della malvagità di Israele, mio popolo. Ora, poiché avete compiuto tutte queste azioni parola del Signore e, quando vi ho parlato con premura e sempre, non mi avete ascoltato e, quando vi ho chiamato, non mi avete risposto, io tratterò questo tempio che porta il mio nome e nel quale confidate e questo luogo che ho concesso a voi e ai vostri padri, come ho trattato Silo. Vi scaccerò davanti a me come ho scacciato tutti i vostri fratelli, tutta la discendenza di Èfraim.
Tu poi, non pregare per questo popolo, non innalzare per esso suppliche e preghiere né insistere presso di me, perché non ti ascolterò.
Non vedi che cosa fanno nelle città di Giuda e nelle strade di Gerusalemme? I figli raccolgono la legna, i padri accendono il fuoco e le donne impastano la farina per preparare focacce alla Regina del cielo; poi si compiono libazioni ad altri dèi per offendermi. Ma forse costoro offendono me — oracolo del Signore — o non piuttosto se stessi a loro vergogna?». Pertanto, dice il Signore Dio: «Ecco il mio furore, la mia ira si riversa su questo luogo, sugli uomini e sul bestiame, sugli alberi dei campi e sui frutti della terra e brucerà senza estinguersi».

Responsorio  
 Ger 7, 11; Is 56, 7; Gv 2, 16
R. E' forse una spelonca di ladri per voi questo tempio che prende il nome da me? * Il mio tempio si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli.
V. Non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato.
R. Il mio tempio si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli.

Seconda Lettura
Dalle «Omelie» di san Beda, il Venerabile, sacerdote
(Om. 23;CCL 122,354.356.357)

Precursore della nascita e della morte di Cristo

Il beato precursore della nascita del Signore, della sua predicazione e della sua morte, dimostrò una forza degna degli sguardi celesti nel suo combattimento. Anche se agli occhi degli uomini ebbe a subire tormenti, la sua speranza è piena di immortalità, come dice la Scrittura (cfr. Sap 3, 4). E' ben giusto che noi ricordiamo con solenne celebrazione il suo giorno natalizio. Egli lo rese memorabile con la sua passione e lo imporporò del suo sangue. E' cosa santa venerarne la memoria e celebrarla in gioia di spirito. Egli confermò con il martirio la testimonianza che aveva dato per il Signore.
San Giovanni subì il carcere e le catene a testimonianza per il nostro Redentore, perché doveva prepararne la strada. Per lui diede la sua vita, anche se non gli fu ingiunto di rinnegare Gesù Cristo, ma solo di tacere la verità. Tuttavia morì per Cristo.
Cristo ha detto: «Io sono la verità» (Gv 14, 6), perciò proprio per Cristo versò il sangue, perché lo versò per la verità. E siccome col nascere, col predicare, col battezzare doveva dare testimonianza a colui che sarebbe nato, avrebbe predicato e battezzato, così soffrendo segnalò anche che il Cristo avrebbe sofferto.
Un uomo di tale e tanta grandezza pose termine alla vita presente con lo spargimento del sangue dopo la lunga sofferenza delle catene. Egli annunziava la libertà della pace superna e fu gettato in prigione dagli empi. Fu rinchiuso nell'oscurità del carcere colui che venne a rendere testimonianza alla luce e che dalla stessa luce, che è Cristo, meritò di essere chiamato lampada che arde e illumina. Fu battezzato nel proprio sangue colui al quale era stato concesso di battezzare il Redentore del mondo, di udire la voce del Padre su di lui e di vedere la grazia dello Spirito Santo scendere sopra di lui.
Ma a persone come lui non doveva riuscire gravoso, anzi facile e bello sopportare per la verità tormenti transitori ripagabili con le gioie eterne. Per uno come lui la morte non riusciva un evento ineluttabile o una dura necessità. Era piuttosto un premio, una palma di vita eterna per la confessione del nome di Cristo.
Perciò ben dice l'Apostolo: «A voi è stata concessa la grazia non solo di credere in Cristo, ma anche di soffrire per lui» (Fil 1, 29). Chiama grazia di Cristo che gli eletti soffrano per lui: «Le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà esser rivelata in noi» (Rm 8, 18).

Responsorio    Cfr. Mc 6, 17. 27
R. Erode aveva messo in prigione Giovanni, a causa di Erodìade, moglie di suo fratello. * Giovanni era un profeta e più che un profeta.
V. Il re mandò una guardia e lo decapitò in prigione.
R. Giovanni era un profeta e più che un profeta.

Orazione
O Dio, che a Cristo tuo Figlio hai dato come precursore, nella nascita e nella morte, san Giovanni Battista, concedi anche a noi di impegnarci generosamente nella testimonianza del tuo Vangelo, come egli immolò la sua vita per la giustizia e per la verità. Per il nostro Signore.

R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
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