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XXX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO - SABATO
UFFICIO DELLE LETTURE

INVITATORIO

V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.
 
Antifona
Ascoltiamo la voce del Signore:
egli ci guida alla terra promessa.
 
SALMO 94  Invito a lodare Dio
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi » (Eb 3,13).

Si enunzia e si ripete l'antifona.

Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).

Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).

Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).

Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).

Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
 
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).
 
Inno

O re d'eterna gloria,
che irradi sulla Chiesa
i doni del tuo Spirito,
assisti i tuoi fedeli.

Illumina le menti,
consola i nostri cuori
rafforza i nostri passi
sulla via della pace.

E quando verrà il giorno
del tuo avvento glorioso,
accoglici, o Signore,
nel regno dei beati.

A te sia lode, o Cristo,
speranza delle genti,
al Padre e al Santo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona
Tu, solo, Signore, hai compiuto meraviglie:
eterna è la tua misericordia

SALMO 135, 1-9
(I)   Inno Pasquale
Narrare le gesta del Signore significa lodarlo (Cassiano).

Lodate il Signore perché è buono: *
eterna è la sua misericordia. 

Lodate il Dio degli dèi: *
eterna è la sua misericordia.

Lodate il Signore dei signori: *
eterna è la sua misericordia. 

Egli solo ha compiuto meraviglie: *
eterna è la sua misericordia. 

Ha creato i cieli con sapienza: *
eterna è la sua misericordia. 

Ha stabilito la terra sulle acque: *  
eterna è la sua misericordia. 

Ha fatto i grandi luminari: *
eterna è la sua misericordia. 

Il sole per regolare il giorno: *
eterna è la sua misericordia; 

la luna e le stelle per regolare la notte: *
eterna è la sua misericordia.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona
Tu, solo, Signore, hai compiuto meraviglie:
eterna è la tua misericordia

2^ Antifona
Hai liberato dalla schiavitù il tuo popolo
con mano potente e braccio disteso.

SALMO 135, 10-15 (II)   Inno Pasquale
Narrare le gesta del Signore significa lodarlo (Cassiano).

Percosse l'Egitto nei suoi primogeniti: *
eterna è la sua misericordia. 

Da loro liberò Israele: *
eterna è la sua misericordia; 

con mano potente e braccio teso: *
eterna è la sua misericordia. 

Divise il mar Rosso in due parti: *
eterna è la sua misericordia. 

In mezzo fece passare Israele: *
eterna è la sua misericordia. 

Travolse il faraone e il suo esercito nel mar Rosso: *
eterna è la sua misericordia.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

2^ Antifona
Hai liberato dalla schiavitù il tuo popolo
con mano potente e braccio disteso.

3^ Antifona
Lodate il Dio del cielo;
egli ci ha liberati dai nostri nemici.

SALMO 135, 15-26 (III)   Inno Pasquale
Narrare le gesta del Signore significa lodarlo (Cassiano).

Guidò il suo popolo nel deserto: *
eterna è la sua misericordia. 

Percosse grandi sovrani: *
eterna è la sua misericordia;

uccise re potenti: *
eterna è la sua misericordia. 

Seon, re degli Amorrei: *
eterna è la sua misericordia. 

Og, re di Basan: *
eterna è la sua misericordia. 

Diede in eredità il loro paese: *
eterna è la sua misericordia; 

in eredità a Israele suo servo: *
eterna è la sua misericordia. 

Nella nostra umiliazione si è ricordato di noi: *
eterna è la sua misericordia; 

ci ha liberati dai nostri nemici: *
eterna è la sua misericordia. 

Egli dà il cibo ad ogni vivente: *
eterna è la sua misericordia. 

Lodate il Dio del cielo: *
eterna è la sua misericordia.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

3^ Antifona
Lodate il Dio del cielo;
egli ci ha liberati dai nostri nemici.

Versetto
V. Additami, Signore, le tue vie,
R. insegnami i tuoi sentieri.

Prima Lettura
Dal libro della Sapienza, 11, 20b - 12, 2. 11b-19

La compassione e la pazienza di Dio
Tu, Signore, hai tutto disposto
con misura, calcolo e peso.
Prevalere con la forza ti è sempre possibile;
chi potrà opporsi al potere del tuo braccio?
Tutto il mondo davanti a te,
come polvere sulla bilancia,
come una stilla di rugiada mattutina
caduta sulla terra.
Hai compassione di tutti, perché tutto tu puoi,
non guardi ai peccati degli uomini,
in vista del pentimento.
Poiché tu ami tutte le cose esistenti
e nulla disprezzi di quanto hai creato;
se avessi odiato qualcosa, non l'avresti neppure creata.
Come potrebbe sussistere una cosa, se tu non vuoi?
O conservarsi se tu non l'avessi chiamata all'esistenza?
Tu risparmi tutte le cose,
perché tutte son tue, Signore, amante della vita,
poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose.
Per questo tu castighi poco alla volta i colpevoli
e li ammonisci ricordando loro i propri peccati, 
perché, rinnegata la malvagità, credano in te, Signore.
Non certo per timore di alcuno
lasciavi impunite le loro colpe.
E chi potrebbe domandarti: «Che hai fatto?»,
o chi potrebbe opporsi a una tua sentenza?
Chi oserebbe accusarti per l'eliminazione
di genti da te create?
Chi si potrebbe costituire contro di te
come difensore di uomini ingiusti?
Non c'è Dio fuori di te,
che abbia cura di tutte le cose,
perché tu debba difenderti dall'accusa
di giudice ingiusto.
Né un re né un tiranno potrebbe affrontarti
in difesa di quelli che hai punito.
Essendo giusto, governi tutto con giustizia. 
Condannare chi non merita il castigo
lo consideri incompatibile con la tua potenza.
La tua forza infatti è principio di giustizia;
il tuo dominio universale ti rende indulgente con tutti.
Mostri la forza
se non si crede nella tua onnipotenza
e reprimi l'insolenza in coloro che la conoscono.
Tu, padrone della forza, giudichi con mitezza;
ci governi con molta indulgenza,
perché il potere lo eserciti quando vuoi.
Con tale modo di agire
hai insegnato al tuo popolo
che il giusto deve amare gli uomini;
inoltre hai reso i tuoi figli pieni di dolce speranza 
perché tu concedi dopo i peccati
la possibilità di pentirsi.

Responsorio   Cfr. Sap 11, 23. 24. 26; Sir 36, 1
R. Hai compassione di tutti, o Signore, e nulla disprezzi di quanto hai creato; non guardi ai peccati degli uomini, in vista del pentimento, * perché tu sei il Signore, nostro Dio.
V. Abbi pietà di noi e guarda; manifesta la luce della tua misericordia,
R. perché tu sei il Signore, nostro Dio.

Seconda Lettura

Dal «Dialogo della divina Provvidenza» di santa Caterina da Siena, vergine
(Cap. 135; libero adattamento; cfr. ed. I. Taurisano, Firenze, 1928, II, pp. 439-441)

Le sollecitudini della Provvidenza divina per l'uomo
Il sommo ed eterno Padre con benignità ineffabile rivolse l'occhio della sua clemenza verso l'anima, dicendole: «O carissima figliuola mia, voglio mostrare la mia misericordia al mondo e in ogni necessità provvedere alle mie creature ragionevoli in tutte le loro aspirazioni. Ma l'uomo ignorante cambia in morte quello che io do per la vita, e così si fa crudele a sé medesimo. Io provvedo sempre, e tutto ciò che io ho dato all'uomo è somma provvidenza.
Con provvidenza lo creai. Quando riguardai in me medesimo, mi innamorai della mia creatura e volli crearla a mia immagine e somiglianza come dono della mia provvidenza. Perciò mi feci premura di darle la memoria perché ritenesse i benefici miei. La resi anche partecipe della mia potenza di Padre eterno.
Le diedi l'intelletto perché nella sapienza dell'unigenito mio Figlio conoscesse e comprendesse con quanto fuoco d'amore aprii a lei i tesori delle mie grazie. Le diedi la capacità e la volontà di amare, rendendola partecipe del dono di amore dello Spirito Santo, perché potesse amare colui che aveva conosciuto con l'intelletto.
Questo fece la dolce mia provvidenza solo perché ella fosse capace di intendere e di gustare me, e godere dell'eterna mia bontà nell'eterna mia visione. Il cielo era chiuso per colpa d'Adamo. Egli non si rese conto della sua dignità e non considerò con quanta provvidenza e amore ineffabile io l'avevo creato. Così cadde nella disobbedienza e con essa venne a lui e a tutti i suoi discendenti ogni genere di male.
Per togliere via questa morte ho provveduto l'uomo di quanto era necessario. Gli diedi il Verbo cioè l'Unigenito mio Figlio e l'ho liberato dalla sua condizione con grande sapienza e provvidenza.
Volli che diventasse ubbidiente e così fosse in grado di eliminare quel veleno che aveva bevuto per la disubbidienza. Cristo, mosso dall'amore, accettò l'ubbidienza e corse alla morte obbrobriosa della croce e con la morte restituì la vita, non certo per i meriti dell'uomo, ma per concessione divina».

Responsorio 
Cfr. Salò 16, 8. 7
R. Custodiscimi, Signore, come la pupilla dell'occhio, * proteggimi all'ombra delle tue ali.
V. Mostrami i prodigi del tuo amore, tu che salvi chi si affida alla tua destra;
R. proteggimi all'ombra delle tue ali.

Orazione

Dio onnipotente ed eterno, accresci in noi la fede, la speranza e la carità, e perché possiamo ottenere ciò che prometti, fa' che amiamo ciò che comandi. Per il nostro Signore.

R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
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