TuttoSchermo       Chiudi      
7 GENNAIO
FERIA DEL TEMPO DI NATALE DOPO L'EPIFANIA
UFFICIO DELLE LETTURE


INVITATORIO

V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.
 
Antifona
Venite, adoriamo il Signore
apparso tra noi.
 
SALMO 94  Invito a lodare Dio
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi » (Eb 3,13).

Si enunzia e si ripete l'antifona.

Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).

Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).

Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).

Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).

Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
 
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).
 
Inno

Prostràti i santi Magi
adorano il Bambino,
offron doni d'Oriente:
oro, incenso e mirra.

O simboli profetici
di segreta grandezza,
che svelano alle genti
una triplice gloria!

Oro e incenso proclamano
il Re e Dio immortale;
la mirra annunzia l'Uomo
deposto dalla croce.

Betlemme, tu sei grande
fra le città di Giuda:
in te è apparso al mondo
il Cristo Salvatore.

Nelle sue mani il Padre
pose il giudizio e il regno:
lo attestano concordi
le voci dei profeti.

Non conosce confini
nello spazio e nel tempo
il suo regno d'amore,
di giustizia e di pace.

A te sia lode, o Cristo,
nato da Maria Vergine,
al Padre e allo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.
 
1^ Antifona
Porgi a me il tuo orecchio, Signore,
vieni presto a liberarmi

SALMO 30, 2-9
   (I) Supplica fiduciosa nell'afflizione
Padre nelle tue mani consegno il mio spirito (Lc 23, 46).


In te, Signore, mi sono rifugiato, †
mai sarò deluso; *
per la tua giustizia salvami. 

Porgi a me l'orecchio, *
vieni presto a liberarmi. 
Sii per me la rupe che mi accoglie, *
la cinta di riparo che mi salva. 

Tu sei la mia roccia e il mio baluardo, *
per il tuo nome dirigi i miei passi. 
Scioglimi dal laccio che mi hanno teso, *
perché sei tu la mia difesa. 

Mi affido alle tue mani; *
tu mi riscatti, Signore, Dio fedele. 
Tu detesti chi serve idoli falsi, *
ma io ho fede nel Signore.

Esulterò di gioia per la tua grazia, †
perché hai guardato alla mia miseria, *
hai conosciuto le mie angosce; 

non mi hai consegnato nelle mani del nemico, *
hai guidato al largo i miei passi.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona

Porgi a me il tuo orecchio, Signore,
vieni presto a liberarmi

2^ Antifona

Fa' splendere il tuo volto sul tuo servo,
Signore.

SALMO 30, 10-17 
  (II)  Supplica fiduciosa nell'afflizione
Padre nelle tue mani consegno il mio spirito (Lc 23, 46).


Abbi pietà di me, Signore, sono nell'affanno; †
per il pianto si struggono i miei occhi, *
la mia anima e le mie viscere. 

Si consuma nel dolore la mia vita, *
i miei anni passano nel gemito; 
inaridisce per la pena il mio vigore, *
si dissolvono tutte le mie ossa. 

Sono l'obbrobrio dei miei nemici, 
il disgusto dei miei vicini, †
l'orrore dei miei conoscenti; *
chi mi vede per strada mi sfugge. 

Sono caduto in oblio come un morto, *
sono divenuto un rifiuto. 

Se odo la calunnia di molti, *
il terrore mi circonda; 
quando insieme contro di me congiurano, *
tramano di togliermi la vita. 

Ma io confido in te, Signore; †
dico: «Tu sei il mio Dio, *
nelle tue mani sono i miei giorni». 

Liberami dalla mano dei miei nemici, *
dalla stretta dei miei persecutori: 
fa’ splendere il tuo volto sul tuo servo, *
salvami per la tua misericordia.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

2^ Antifona
Fa' splendere il tuo volto sul tuo servo,
Signore.

3^ Antifona
Benedetto il Signore:
il suo amore per me ha fatto meraviglie.

SALMO 30, 20-25   (III)  Supplica fiduciosa nell'afflizione
Padre nelle tue mani consegno il mio spirito (Lc 23, 46).

Quanto è grande la tua bontà, Signore! *
La riservi per coloro che ti temono, 
ne ricolmi chi in te si rifugia *
davanti agli occhi di tutti. 

Tu li nascondi al riparo del tuo volto, *
lontano dagli intrighi degli uomini; 
li metti al sicuro nella tua tenda, *
lontano dalla rissa delle lingue. 

Benedetto il Signore, †
che ha fatto per me meraviglie di grazia *
in una fortezza inaccessibile. 

Io dicevo nel mio sgomento: *
«Sono escluso dalla tua presenza». 
Tu invece hai ascoltato la voce della mia preghiera *
quando a te gridavo aiuto. 

Amate il Signore, voi tutti suoi santi; †
il Signore protegge i suoi fedeli *
e ripaga oltre misura l'orgoglioso. 

Siate forti, riprendete coraggio, *
o voi tutti che sperate nel Signore.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

3^ Antifona

Benedetto il Signore:
il suo amore per me ha fatto meraviglie.
 
Versetto

V. I cieli annunziano la giustizia di Dio,
R. tutti i popoli contemplano la sua gloria.

Prima Lettura

Dal libro del profeta Isaia 61, 1-11

Lo Spirito del Signore è sopra il suo servo

Lo spirito del Signore Dio è su di me
perché il Signore mi ha consacrato con l'unzione; 
mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai poveri, 
a fasciare le piaghe dei cuori spezzati,
a proclamare la libertà degli schiavi,
la scarcerazione dei prigionieri,
a promulgare l'anno di misericordia del Signore,
un giorno di vendetta per il nostro Dio,
per consolare tutti gli afflitti,
per allietare gli afflitti di Sion,
per dare loro una corona invece della cenere,
olio di letizia invece dell'abito da lutto,
canto di lode invece di un cuore mesto.
Essi si chiameranno querce di giustizia, 
piantagione del Signore per manifestare la sua gloria.
Ricostruiranno le vecchie rovine, 
rialzeranno gli antichi ruderi, 
restaureranno le città desolate, 
devastate da più generazioni.
Ci saranno stranieri a pascere i vostri greggi 
e figli di stranieri saranno vostri contadini e vignaioli.
Voi sarete chiamati sacerdoti del Signore, 
ministri del nostro Dio sarete detti. 
Vi godrete i beni delle nazioni, 
trarrete vanto dalle loro ricchezze.
Perché il loro obbrobrio fu di doppia misura, 
vergogna e insulto furono la loro porzione; 
per questo possiederanno il doppio nel loro paese, 
avranno una letizia perenne.
Poiché io sono il Signore che amo il diritto 
e odio la rapina e l'ingiustizia: 
io darò loro fedelmente il salario, 
concluderò con loro un'alleanza perenne.
Sarà famosa tra i popoli la loro stirpe, 
i loro discendenti tra le nazioni. 
Coloro che li vedranno ne avranno stima, 
perché essi sono la stirpe che il Signore ha benedetto.
Io gioisco pienamente nel Signore, 
la mia anima esulta nel mio Dio, 
perché mi ha rivestito delle vesti di salvezza, 
mi ha avvolto con il manto della giustizia, 
come uno sposo che si cinge il diadema 
e come una sposa che si adorna di gioielli.
Poiché come la terra produce la vegetazione 
e come un giardino fa germogliare i semi, 
così il Signore Dio farà germogliare la giustizia 
e la lode davanti a tutti i popoli. 

Responsorio  Is 61, 1; Gv 8, 42
R. Lo Spirito del Signore è su di me: mi ha consacrato con l'unzione, mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai poveri, a fasciare le ferite dei cuori spezzati, * a proclamare libertà agli schiavi, liberazione ai prigionieri.
V. Sono uscito da Dio e sono venuto nel mondo; non da me stesso sono venuto, ma lui mi ha mandato
R. a proclamare libertà agli schiavi, liberazione ai prigionieri.

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di san Pietro Crisòlogo, vescovo
(Disc. 160; Pl 52, 620-622)

Colui che ha voluto nascere per noi, non ha voluto essere ignorato da noi.

Benché nel mistero stesso dell'Incarnazione del Signore i segni della sua divinità siano stati sempre chiari, tuttavia la solennità odierna ci manifesta e ci svela in molte maniere che Dio è apparso in corpo umano, perché la nostra natura mortale, sempre avvolta nell'oscurità, non perdesse, per ignoranza, ciò che ha meritato di ricevere e possedere per grazia.
Infatti colui che ha voluto nascere per noi, non ha voluto rimanere a noi nascosto; e perciò si manifesta in questo modo, perché questo grande mistero di pietà non diventi occasione di errore. 
Oggi i magi, che lo ricercavano splendente fra le stelle, lo trovano che vagisce nella culla. Oggi i magi vedono chiaramente, avvolto in panni, colui che tanto lungamente si accontentarono di contemplare in modo oscuro negli astri. Oggi i magi considerano con grande stupore ciò che vedono nel presepio: il cielo calato sulla terra, la terra elevata fino al cielo, l'uomo in Dio, Dio nell'uomo, e colui che il mondo intero non può contenere, racchiuso in un minuscolo corpo.
Vedendo, credono e non discutono e lo proclamano per quello che è con i loro doni simbolici. Con l'incenso lo riconoscono Dio, con l'oro lo accettano quale re, con la mirra esprimono la fede in colui che sarebbe dovuto morire. 
Da questo il pagano, che era ultimo, è diventato primo, perché allora la fede dei gentili fu come inaugurata da quella dei magi.
Oggi Cristo è sceso nel letto del Giordano per lavare i peccati del mondo. Lo stesso Giovanni attesta che egli è venuto proprio per questo: «Ecco l'agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo» (Gv 1, 29). Oggi il servo ha tra le mani il padrone, l'uomo Dio, Giovanni Cristo; lo tiene per ricevere il perdono, non per darglielo.
Oggi, come dice il Profeta: «La voce del Signore è sulle acque» (cfr. Sal 28, 23). Quale voce? «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto» (Mt 3, 17).
Oggi lo Spirito Santo si libra sulle acque sotto forma di colomba, perché, come la colomba di Noè aveva annunziato che il diluvio universale era cessato, così, a indicazione di questa, si comprendesse che l'eterno naufragio del mondo era finito; e non portò come quella un ramoscello dell'antico ulivo, ma effuse tutta l'ubertosità del nuovo crisma sul capo del nuovo progenitore, perché si adempisse quanto il Profeta aveva predetto: «Perciò Dio, il tuo Dio, ti ha consacrato con olio di letizia a preferenza dei tuoi eguali» (Sal 44, 8).
Oggi Cristo dà inizio ai celesti portenti, cambiando le acque in vino; ma l'acqua doveva poi mutarsi nel sacramento del sangue, perché Cristo versasse, a chi vuol bere, puri calici dalla pienezza della sua grazia. Si adempiva così il detto del Profeta: «Com'è prezioso il mio calice che trabocca! » (cfr. Sal 22, 5).

Responsorio   
R. Tre doni preziosi i magi hanno offerto al Signore, simboli del suo mistero: * l'oro, per il grande re; l'incenso, per il gran sacerdote; la mirra, al Signore per la sua sepoltura.
V. I magi adorano nella culla l'autore della nostra salvezza, e dai loro tesori gli offrono mistici doni:
R. l'oro, per il grande re; l'incenso, per il gran sacerdote; la mirra, al Signore per la sua sepoltura.

Orazione
Lo splendore della tua gloria illumini, Signore, i nostri cuori, perché attraverso le tenebre di questo mondo possiamo giungere alla luce della tua dimora. Per il nostro Signore.

R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
       Chiudi