27 SETTEMBRE
SAN VINCENZO DE' PAOLI (m)
Sacerdote
UFFICIO DELLE LETTURE
INVITATORIO
V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.
Antifona
Venite, adoriamo il pastore supremo,
Cristo Signore.
SALMO 94 Invito a lodare Dio
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi »
(Eb 3,13).
Si enunzia e si ripete l'antifona.
Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).
Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).
Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).
Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).
Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).
Inno
Frumento di Cristo noi siamo,
cresciuto nel sole di Dio,
nell'acqua del fonte impastati,
segnati dal crisma divino.
In pane trasformaci, o Padre,
per il sacramento di pace:
un Pane, uno Spirito, un Corpo,
la Chiesa una-santa, o Signore.
O Cristo, pastore glorioso,
a te la potenza e l'onore
col Padre e lo Spirito Santo
nei secoli dei secoli. Amen.
1^ Antifona
La tua, parola, Signore,
è scudo per chi si rifugia in te.
SALMO 17, 31-35 IV Ringraziamento a Dio salvatore
Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi? (Rm 8, 31).
La via di Dio è diritta, †
la parola del Signore è provata al fuoco; *
egli è scudo per chi in lui si rifugia.
Infatti, chi è Dio, se non il Signore? *
O chi è rupe, se non il nostro Dio?
Il Dio che mi ha cinto di vigore *
e ha reso integro il mio cammino;
mi ha dato agilità come di cerve, *
sulle alture mi ha fatto stare saldo;
ha addestrato le mie mani alla battaglia, *
le mie braccia a tender l'arco di bronzo.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
1^ Antifona
La tua, parola, Signore,
è scudo per chi si rifugia in te.
2^ Antifona
La tua destra mi sostiene, o Signore.
SALMO 17, 36-46 V Ringraziamento a Dio salvatore
Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi? (Rm 8, 31).
Tu mi hai dato il tuo scudo di salvezza, †
la tua destra mi ha sostenuto, *
la tua bontà mi ha fatto crescere.
Hai spianato la via ai miei passi, *
i miei piedi non hanno vacillato.
Ho inseguito i miei nemici e li ho raggiunti, *
non sono tornato senza averli annientati.
Li ho colpiti e non si sono rialzati, *
sono caduti sotto i miei piedi.
Tu mi hai cinto di forza per la guerra, *
hai piegato sotto di me gli avversari.
Dei nemici mi hai mostrato le spalle, *
hai disperso quanti mi odiavano.
Hanno gridato e nessuno li ha salvati, *
al Signore, ma non ha risposto.
Come polvere al vento li ho dispersi, *
calpestati come fango delle strade.
Mi hai scampato dal popolo in rivolta, *
mi hai posto a capo delle nazioni.
Un popolo che non conoscevo mi ha servito; *
all'udirmi, subito mi obbedivano,
stranieri cercavano il mio favore, †
impallidivano uomini stranieri *
e uscivano tremanti dai loro nascondigli.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
2^ Antifona
La tua destra mi sostiene, o Signore.
3^ Antifona
Viva il Signore:
benedetto il Dio della mia salvezza.
SALMO 17, 47-51 VI Ringraziamento a Dio salvatore
Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi? (Rm 8, 31).
Viva il Signore e benedetta la mia rupe, *
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Dio, tu mi accordi la rivincita †
e sottometti i popoli al mio giogo, *
mi scampi dai nemici furenti,
dei miei avversari mi fai trionfare *
e mi liberi dall'uomo violento.
Per questo, Signore, ti loderò tra i popoli *
e canterò inni di gioia al tuo nome.
Egli concede al suo re grandi vittorie, †
si mostra fedele al suo consacrato, *
a Davide e alla sua discendenza per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
3^ Antifona
Viva il Signore:
benedetto il Dio della mia salvezza.
Versetto
V. Togli il velo ai miei occhi, Signore:
R. scruterò i prodigi della tua legge.
Prima Lettura
Dal libro del profeta Ezechiele 37, 15-28
Un «segno» che adombra la unificazione di Giuda e Israele
Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell'uomo,
prendi un legno e scrivici sopra: Giuda e gli Israeliti uniti a
lui, poi prendi un altro legno e scrivici sopra: Giuseppe, legno
di Efraim e tutta la casa d'Israele unita a lui, e accostali
l'uno all'altro in modo da fare un legno solo, che formino una
cosa sola nella tua mano. Quando i figli del tuo popolo ti
diranno: Ci vuoi spiegare che significa questo per te?, tu dirai
loro: Dice il Signore Dio: Ecco, io prendo il legno di Giuseppe,
che è in mano à Efraim e le tribù d'Israele unite a lui, e lo
metto sul legno di Giuda per farne un legno solo; diventeranno
una cosa sola in mano mia.
Tieni in mano sotto i loro occhi i legni sui quali hai scritto e
dì loro: Così dice il Signore Dio: Ecco, io prenderò gli
Israeliti dalle genti fra le quali sono andati e li radunerò da
ogni parte e li ricondurrò nel loro paese: farò di loro un solo
popolo nella mia terra, sui monti d'Israele; un solo re regnerà
su tutti loro e non saranno più due popoli, né più saranno
divisi in due regni. Non si contamineranno più con i loro idoli,
con i loro abomini e con tutte le loro iniquità; li libererò da
tutte le ribellioni con cui hanno peccato; li purificherò e
saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio. Il mio servo Davide
sarà su di loro e non vi sarà che un unico pastore per tutti;
seguiranno i miei comandamenti, osserveranno le mie leggi e le
metteranno in pratica. Abiteranno nella terra che ho dato al mio
servo Giacobbe. In quella terra su cui abitarono i loro padri,
abiteranno essi, i loro figli e i figli dei loro figli,
attraverso i secoli; Davide mio servo sarà loro re per sempre.
Farò con loro un'alleanza di pace, che sarà con loro un'alleanza
eterna. Li stabilirò e li moltiplicherò e porrò il mio santuario
in mezzo a loro per sempre. In mezzo a loro sarà la mia dimora:
io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. Le genti
sapranno che io sono il Signore che santifico Israele quando il
mio santuario sarà in mezzo a loro per sempre».
Responsorio Cfr. Ez 37, 21. 22; Gv 10, 16
R. Ecco, io prenderò i figli di Israele, li radunerò da ogni
parte, ne farò un solo popolo: * e diventeranno un solo gregge e
un solo pastore.
V. Ho altre pecore che non sono di questo ovile: anche queste io
devo condurre,
R. e diventeranno un solo gregge e un solo pastore.
Seconda Lettura
Da alcune «Lettere e conferenze spirituali» di san Vincenzo
de' Paoli, sacerdote (Cfr. lett, 2546, ecc.; Correspondance,
entretiens, documents, Paris 1922-1925, passim)
Servire Cristo nei poveri
Non dobbiamo regolare il nostro atteggiamento verso i poveri da
ciò che appare esternamente in essi e neppure in base alle loro
qualità interiori. Dobbiamo piuttosto considerarli al lume della
fede. Il Figlio di Dio ha voluto essere povero, ed essere
rappresentato dai poveri. Nella sua passione non aveva quasi la
figura di uomo; appariva un folle davanti ai gentili, una pietra
di scandalo per i Giudei; eppure egli si qualifica
l'evangelizzatore dei poveri: «Mi ha mandato per annunziare ai
poveri un lieto messaggio» (Lc 4, 18).
Dobbiamo entrare in questi sentimenti e fare ciò che Gesù ha
fatto: curare i poveri, consolarli, soccorrerli, raccomandarli.
Egli stesso volle nascere povero, ricevere nella sua compagnia i
poveri, servire i poveri, mettersi al posto dei poveri, fino a
dire che il bene o il male che noi faremo ai poveri lo terrà
come fatto alla sua persona divina. Dio ama i poveri, e, per
conseguenza, ama quelli che amano i poveri. In realtà quando si
ama molto qualcuno, si porta affetto ai suoi amici e ai suoi
servitori. Così abbiamo ragione di sperare che, per amore di
essi, Dio amerà anche noi.
Quando andiamo a visitarli, cerchiamo di capirli per soffrire
con loro, e di metterci nella disposizione interiore
dell'Apostolo che diceva: «Mi sono fatto tutto a tutti» (1 Cor
9, 22). Sforziamoci perciò di diventare sensibili alle
sofferenze e alle miserie del prossimo. Preghiamo Dio, per
questo, che ci doni lo spirito di misericordia e di amore, che
ce ne riempia e che ce lo conservi.
Il servizio dei poveri deve essere preferito a tutto. Non ci
devono essere ritardi. Se nell'ora dell'orazione avete da
portare una medicina o un soccorso a un povero, andatevi
tranquillamente.
Offrite a Dio la vostra azione, unendovi l'intenzione
dell`orazione. Non dovete preoccuparvi e credere di aver
mancato, se per il servizio dei poveri avete lasciato
l'orazione. Non è lasciare Dio, quando si lascia Dio per Iddio,
ossia un'opera di Dio per farne un'altra. Se lasciate l'orazione
per assistere un povero, sappiate che far questo è servire Dio.
La carità è superiore a tutte le regole, e tutto deve riferirsi
ad essa. E' una grande signora: bisogna fare ciò che comanda.
Tutti quelli che ameranno i poveri in vita non avranno alcuna
timore della morte. Serviamo dunque con rinnovato amore i poveri
e cerchiamo i più abbandonati. Essi sono i nostri signori e
padroni.
Responsorio Cfr. 1 Cor 9, 19. 22; Gb 29, 15-16
R. Libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti, debole con i
deboli. * Mi sono fatto tutto a tutti, per salvare a ogni costo
qualcuno.
V. Ero occhio per il cieco, e piede per lo zoppo; padre io ero
per i poveri.
R. Mi sono fatto tutto a tutti, per salvare a ogni costo
qualcuno.
Orazione
O Dio, che per il servizio dei poveri e la formazione dei
tuoi ministri hai donato al tuo sacerdote san Vincenzo de' Paoli
lo spirito degli apostoli, fa' che, animati dallo stesso
fervore, amiamo ciò che egli ha amato e viviamo gli insegnamenti
che egli ci ha trasmesso. Per il nostro Signore.
R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio. |