21 SETTEMBRE
SAN MATTEO (f)
Apostolo ed Evangelista
UFFICIO DELLE LETTURE
INVITATORIO
V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.
Antifona
Venite, adoriamo Cristo,
re e signore degli apostoli.
SALMO 94 Invito a lodare Dio
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi »
(Eb 3,13).
Si enunzia e si ripete l'antifona.
Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).
Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).
Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).
Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).
Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).
Inno
O apostoli di Cristo,
colonna e fondamento
della città di Dio!
Dall'umile villaggio
di Galilea salite
alla gloria immortale.
Vi accoglie nella santa
Gerusalemme nuova
la luce dell'Agnello.
La Chiesa che adunaste
col sangue e la parola
vi saluta festante;
ed implora: fruttifichi
il germe da voi sparso
per i granai del cielo.
Sia gloria e lode a Cristo,
al Padre ed allo Spirito,
nei secoli dei secoli. Amen.
1^ Antifona
Nel mondo intero si è diffuso il loro annunzio;
ai confini della terra la loro parola.
SALMO 18 A
I cieli narrano la gloria di Dio, *
e l'opera delle sue mani annunzia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il messaggio *
e la notte alla notte ne trasmette notizia.
Non è linguaggio e non sono parole *
di cui non si oda il suono.
Per tutta la terra si diffonde la loro voce *
e ai confini del mondo la loro parola.
Là pose una tenda per il sole †
che esce come sposo dalla stanza nuziale, *
esulta come prode che percorre la via.
Egli sorge da un estremo del cielo †
e la sua corsa raggiunge l'altro estremo: *
nulla si sottrae al suo calore.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
1^ Antifona
Nel mondo intero si è diffuso il loro annunzio;
ai confini della terra la loro parola.
2^ Antifona
Hanno annunziato le opere di Dio,
hanno proclamato le sue meraviglie.
SALMO 63
Ascolta, Dio, la voce, del mio lamento, *
dal terrore del nemico preserva la mia vita.
Proteggimi dalla congiura degli empi, *
dal tumulto dei malvagi.
Affilano la loro lingua come spada, †
scagliano come frecce parole amare *
per colpire di nascosto l'innocente;
lo colpiscono di sorpresa *
e non hanno timore.
Si ostinano nel fare il male, †
si accordano per nascondere tranelli; *
dicono: «Chi li potrà vedere?».
Meditano iniquità, attuano le loro trame: *
un baratro è l'uomo e il suo cuore un abisso.
Ma Dio li colpisce con le sue frecce: *
all'improvviso essi sono feriti,
la loro stessa lingua li farà cadere; *
chiunque, al vederli, scuoterà il capo.
Allora tutti saranno presi da timore, †
annunzieranno le opere di Dio *
e capiranno ciò che egli ha fatto.
Il giusto gioirà nel Signore †
e riporrà in lui la sua speranza, *
i retti di cuore ne trarranno gloria.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
2^ Antifona
Hanno annunziato le opere di Dio,
hanno proclamato le sue meraviglie.
3^ Antifona
Hanno rivelato al mondo la giustizia di Dio:
tutti i popoli contemplano la sua gloria.
SALMO 96
Il Signore regna, tremino i popoli; *
siede sui cherubini, si scuota la terra.
Grande è il Signore in Sion, *
eccelso sopra tutti i popoli.
Lodino il tuo nome grande e terribile, *
perché è santo.
Re potente che ami la giustizia, †
tu hai stabilito ciò che è retto, *
diritto e giustizia tu eserciti in Giacobbe.
Esaltate il Signore nostro Dio, †
prostratevi allo sgabello dei suoi piedi, *
perché è santo.
Mosè e Aronne tra i suoi sacerdoti, †
Samuele tra quanti invocano il suo nome: *
invocavano il Signore ed egli rispondeva.
Parlava loro da una colonna di nubi: †
obbedivano ai suoi comandi *
e alla legge che aveva loro dato.
Signore, Dio nostro, tu li esaudivi, †
eri per loro un Dio paziente, *
pur castigando i loro peccati.
Esaltate il Signore nostro Dio, †
prostratevi davanti al suo monte santo, *
perché santo è il Signore, nostro Dio.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
3^ Antifona
Hanno rivelato al mondo la giustizia di Dio:
tutti i popoli contemplano la sua gloria.
Versetto
V. Hanno proclamato la potenza del Signore.
R. e i prodigi che egli ha compiuto.
Prima Lettura
Dalla lettera agli Efesini di san Paolo, apostolo 4, 1-16
Varietà dei carismi distribuiti in un solo corpo
Fratelli, vi esorto io, il prigioniero del Signore, a
comportarvi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto,
con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza, sopportandovi a
vicenda con amore, cercando di conservare l'unità dello Spirito
per mezzo del vincolo della pace. Un solo corpo, un solo
Spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati
chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una
sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio Padre di tutti, che è
al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in
tutti.
A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la
misura del dono di Cristo. Per questo sta scritto:
Ascendendo in cielo ha portato con sé prigionieri, ha
distribuito doni agli uomini.
Ma che significa la parola «ascese», se non che prima era
disceso quaggiù sulla terra? Colui che discese è lo stesso che
anche ascese al di sopra di tutti i cieli, per riempire tutte le
cose.
È lui che ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti,
altri come evangelisti, altri come pastori e maestri, per
rendere idonei i fratelli a compiere il ministero, al fine di
edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all'unità
della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di
uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di
Cristo. Questo affinché non siamo più come fanciulli sballottati
dalle onde e portati qua e là da qualsiasi vento di dottrina,
secondo l'inganno degli uomini, con quella loro astuzia che
tende a trarre nell'errore. Al contrario, vivendo secondo la
verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa verso di
lui, che è il capo, Cristo, dal quale tutto il corpo, ben
compaginato e connesso, mediante la collaborazione di ogni
giuntura, secondo l'energia propria di ogni membro, riceve forza
per crescere in modo da edificare se stesso nella carità.
Responsorio Cfr. 2 Pt 1, 21; Pro 2, 6
R. Non da volontà umana fu rivelata a noi la parola divina: *
mossi da Spirito Santo quegli uomini parlarono da parte di Dio.
V. Il Signore dà sapienza, dalla sua bocca esce prudenza:
R. mossi da Spirito Santo quegli uomini parlarono da parte di
Dio.
Seconda Lettura
Dalle «Omelie» di san Beda il Venerabile, sacerdote
(Om. 21; CCL 122, 149-151)
Gesù lo guardò con sentimento di pietà e lo scelse
Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle
imposte, e gli disse: «Seguimi» (Mt 9,9). Vide non tanto con lo
sguardo degli occhi del corpo, quanto con quello della bontà
interiore. Vide un pubblicano e, siccome lo guardò con
sentimento di amore e lo scelse, gli disse: «Seguimi». Gli disse
«Seguimi», cioè imitami. Seguimi, disse, non tanto col movimento
dei piedi, quanto con la pratica della vita. Infatti «chi dice
di dimorare in Cristo, deve comportarsi come lui si è
comportato» (1Gv 2,6).
«Ed egli si alzò, prosegue, e lo seguì» (Mt 9,9). Non c'è da
meravigliarsi che un pubblicano alla prima parola del Signore,
che lo invitava, abbia abbandonato i guadagni della terra che
gli stavano a cuore e, lasciate le ricchezze, abbia accettato di
seguire colui che vedeva non avere ricchezza alcuna. Infatti lo
stesso Signore che lo chiamò esternamente con la parola, lo
istruì all'interno con un'invisibile spinta a seguirlo. Infuse
nella sua mente la luce della grazia spirituale con cui potesse
comprendere come colui che sulla terra lo strappava alle cose
temporali era capace di dargli in cielo tesori incorruttibili.
«Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti
pubblicani e peccatori e si misero a tavola con lui e con i
discepoli» (Mt 9,10). Ecco dunque che la conversione di un solo
pubblicano servì di stimolo a quella di molti pubblicani e
peccatori, e la remissione dei suoi peccati fu modello a quella
di tutti costoro. Fu un autentico e magnifico segno premonitore
di realtà future. Colui che sarebbe stato apostolo e maestro
della fede attirò a sé una folla di peccatori già fin dal primo
momento della sua conversione. Egli cominciò, subito all'inizio,
appena apprese le prime nozioni della fede, quella
evangelizzazione che avrebbe portato avanti di pari passo col
progredire della sua santità. Se desideriamo penetrare più a
fondo nel significato di ciò che è accaduto, capiremo che egli
non si limitò a offrire al Signore un banchetto per il suo corpo
nella propria abitazione materiale ma, con la fede e l'amore,
gli preparò un convito molto più gradito nell'intimo del suo
cuore. Lo afferma colui che dice: «Ecco, sto alla porta e busso;
se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da
lui, cenerò con lui ed egli con me» (Ap 3,20).
Gli apriamo la porta per accoglierlo, quando, udita la sua voce,
diamo volentieri il nostro assenso ai suoi segreti o palesi
inviti e ci applichiamo con impegno nel compito da lui
affidatoci. Entra quindi per cenare con noi e noi con lui,
perché con la grazia del suo amore viene ad abitare nei cuori
degli eletti, per ristorarli con la luce della sua presenza.
Essi così sono in grado di avanzare sempre più nei desideri del
cielo. A sua volta, riceve anche lui ristoro mediante il loro
amore per le cose celesti, come se gli offrissero vivande
gustosissime.
Responsorio
R. Matteo, mosso e guidato dalla mano di Dio, dispose il suo
cuore a meditare il Vangelo, a vivere e insegnare le parole del
Signore; * scriba sapiente, penetrò i misteri del regno dei
cieli.
V. A lui fu affidato il messaggio glorioso del Dio vivo:
R. scriba sapiente, penetrò i misteri del regno dei cieli.
Inno TE DEUM
Noi ti lodiamo,
Dio *
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra ti adora.
A te cantano gli angeli *
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
il Signore Dio dell'universo.
I cieli e la terra *
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
e la candida schiera dei martiri;
le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio, *
e lo Spirito Santo Paraclito.
O Cristo, re della gloria, *
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
per la salvezza dell'uomo.
Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.
Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell'assemblea dei santi.
[*] Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
in te abbiamo sperato.
Pietà di noi, Signore, *
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.
[*] Quest'ultima parte dell'inno si può omettere.
Orazione
O Dio, che nel disegno
della tua misericordia hai scelto Matteo, il pubblicano, e lo
hai costituto apostolo del Vangelo, concedi anche a noi, per il
suo esempio e la sua intercessione, di corrispondere alla
vocazione cristiana e di seguirti fedelmente in tutti i giorni
della nostra vita. Per il nostro Signore.
R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio. |