15 SETTEMBRE
BEATA VERGINE MARIA ADDOLORATA (m)
UFFICIO DELLE LETTURE
INVITATORIO
V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.
Antifona
Nel ricordo di Maria,
unita al figlio nella passione,
adoriamo Cristo Signore.
SALMO 94 Invito a lodare Dio
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi »
(Eb 3,13).
Si enunzia e si ripete l'antifona.
Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).
Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).
Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).
Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).
Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).
Inno
«Vergine madre, figlia del tuo Figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'eterno consiglio,
tu se' colei che l'umana natura
nobilitasti sì, che 'l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
Nel ventre tuo si raccese l'amore
per lo cui caldo ne l'eterna pace
così è germinato questo fiore.
Qui se' a noi meridïana face
di caritate, e giuso, intra i mortali,
se' di speranza fontana vivace.
Donna, se' tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia ed a te non ricorre,
sua disïanza vuol volar sanz'ali.
La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fiate
liberamente al dimandar precorre.
In te misericordia, in te pietate,
in te magnificenza, in te s'aduna
quantunque in creatura è di bontate».
1^ Antifona
Maria, sei benedetta dal Signore,
il Dio della salvezza ti ha santificato.
SALMO 23
Del Signore è la terra e quanto contiene, *
l'universo e i suoi abitanti.
E' lui che l'ha fondata sui mari, *
e sui fiumi l'ha stabilita.
Chi salirà il monte del Signore, *
chi starà nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro, †
chi non pronunzia menzogna, *
chi non giura a danno del suo prossimo.
Egli otterrà benedizione dal Signore, *
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca, *
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.
Sollevate, porte, i vostri frontali, †
alzatevi, porte antiche, *
ed entri il re della gloria.
Chi è questo re della gloria? †
Il Signore forte e potente, *
il Signore potente in battaglia.
Sollevate, porte, i vostri frontali, †
alzatevi, porte antiche, *
ed entri il re della gloria.
Chi è questo re della gloria? *
Il Signore degli eserciti è il re della gloria.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
1^ Antifona
Maria, sei benedetta dal Signore,
il Dio della salvezza ti ha santificato.
2^ Antifona
L'Altissimo ha santificato la sua dimora.
SALMO 45
Dio è per noi rifugio e forza, *
aiuto sempre vicino nelle angosce.
Perciò non temiamo se trema la terra, *
se crollano i monti nel fondo del mare.
Fremano, si gonfino le sue acque, *
tremino i monti per i suoi flutti.
Un fiume e i suoi ruscelli rallegrano la città di Dio, *
la santa dimora dell'Altissimo.
Dio sta in essa: non potrà vacillare; *
la soccorrerà Dio, prima del mattino.
Fremettero le genti, i regni si scossero; *
egli tuonò, si sgretolò la terra.
Il Signore degli eserciti è con noi, *
nostro rifugio è il Dio di Giacobbe.
Venite, vedete le opere del Signore, *
egli ha fatto portenti sulla terra.
Farà cessare le guerre sino ai confini della terra, †
romperà gli archi e spezzerà le lance, *
brucerà con il fuoco gli scudi.
Fermatevi e sappiate che io sono Dio, *
eccelso tra le genti, eccelso sulla terra.
Il Signore degli eserciti è con noi, *
nostro rifugio è il Dio di Giacobbe.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
2^ Antifona
L'Altissimo ha santificato la sua dimora.
3^ Antifona
Meraviglie si dicono di te,
o Vergine Maria!
SALMO 86
Le sue fondamenta sono sui monti santi; †
il Signore ama le porte di Sion *
più di tutte le dimore di Giacobbe.
Di te si dicono cose stupende, *
città di Dio.
Ricorderò Raab e Babilonia
fra quelli che mi conoscono; †
ecco, Palestina, Tiro ed Etiopia: *
tutti là sono nati.
Si dirà di Sion: «L'uno e l'altro è nato in essa *
e l'Altissimo la tiene salda».
Il Signore scriverà nel libro dei popoli: *
«Là costui è nato».
E danzando canteranno: *
«Sono in te tutte le mie sorgenti».
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
3^ Antifona
Meraviglie si dicono di te,
o Vergine Maria!
Versetto
V. Maria meditava nel suo cuore
R. gli eventi meravigliosi del suo figlio.
Prima Lettura
Dal libro del profeta Isaia 7, 10-14; 8, 10; 11, 1-9
L'Emmanuele, re di pace
In quei giorni il Signore parlò ad Acaz dicendo:
«Chiedi un segno dal Signore tuo Dio, dal profondo degli inferi
oppure lassù in alto». Ma Acaz rispose: «Non lo chiederò, non
voglio tentare il Signore». Allora Isaia disse: «Ascoltate, casa
di Davide! Non vi basta di stancare la pazienza degli uomini,
perché ora vogliate stancare anche quella del mio Dio? Pertanto
il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e
partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele.
Preparate un piano, sarà senza effetti;
fate un proclama, non si realizzerà,
perché Dio è con noi».
Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse,
un virgulto germoglierà dalle sue radici.
Su di lui si poserà lo spirito del Signore,
spirito di sapienza e di intelligenza,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di conoscenza e di timore del Signore.
Si compiacerà del timore del Signore.
Non giudicherà secondo le apparenze
e non prenderà decisioni per sentito dire;
ma giudicherà con giustizia i poveri
e prenderà decisioni eque per gli oppressi del paese.
La sua parola sarà una verga che percuoterà il violento;
con il soffio delle sue labbra ucciderà l'empio.
Fascia dei suoi lombi sarà la giustizia,
cintura dei suoi fianchi la fedeltà.
Il lupo dimorerà insieme con l'agnello,
la pantera si sdraierà accanto al capretto;
il vitello e il leoncello pascoleranno insieme
e un fanciullo li guiderà.
La mucca e l'orsa pascoleranno insieme;
si sdraieranno insieme i loro piccoli.
Il leone si ciberà di paglia, come il bue.
Il lattante si trastullerà sulla buca dell'aspide;
il bambino metterà la mano
nel covo di serpenti velenosi.
Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno
in tutto il mio santo monte,
perché la saggezza del Signore
riempirà il paese
come le acque ricoprono il mare.
Responsorio Is 7, 14; 9, 6. 7
R. Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio: * sarà
chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente.
V. Sul trono di Davide regnerà per sempre:
R. sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente.
Oppure:
Prima Lettura
Dalla lettera ai Galati di san Paolo, apostolo 3,22-4,7
Per la fede siamo figli ed eredi di Dio
Fratelli, la Scrittura ha rinchiuso ogni cosa sotto il peccato,
perché ai credenti la promessa venisse data in virtù della fede
in Gesù Cristo.
Prima però che venisse la fede, noi eravamo rinchiusi sotto la
custodia della legge, in attesa della fede che doveva essere
rivelata. Così la legge è per noi come un pedagogo che ci ha
condotto a Cristo, perché fossimo giustificati per la fede. Ma
appena è giunta la fede, noi non siamo più sotto un pedagogo.
Tutti voi infatti siete figli di Dio per la fede in Cristo Gesù,
poiché quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete
rivestiti di Cristo. Non c'è più Giudeo né Greco; non c'è più
schiavo né libero; non c'è più uomo né donna, poiché tutti voi
siete uno in Cristo Gesù. E se appartenete a Cristo, allora
siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa.
Ecco, io faccio un altro esempio: per tutto il tempo che l'erede
è fanciullo, non è per nulla differente da uno schiavo, pure
essendo padrone di tutto; ma dipende da tutori e amministratori,
fino al termine stabilito dal padre. Così anche noi quando
eravamo fanciulli, eravamo come schiavi degli elementi del
mondo. Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo
Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare
coloro che erano sotto la legge, perché ricevessimo l'adozione a
figli. E che voi siete figli ne è prova il fatto che Dio ha
mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida:
Abbà, Padre! Quindi non sei più schiavo, ma figlio; e se figlio,
sei anche erede per volontà di Dio.
Responsorio Cfr. Gal 4,4-5; Ef 2,4; Rm 8,3
R. Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò* il suo Figlio,
nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare coloro che
erano sotto la legge.
V. Nel suo grande amore per noi, Dio ha mandato il proprio
Figlio fatto uomo, simile a noi peccatori,
R. per riscattare coloro che erano sotto la legge.
Seconda Lettura
Dai «Discorsi» di san Bernardo, abate (Disc. nella domenica
fra l'ottava dell'Assunzione 14-15; Opera omnia, ed. Cisterc. 5
[1968] 273-274)
La Madre di Gesù stava presso la croce
Il martirio della Vergine viene celebrato tanto nella profezia
di Simeone, quanto nella storia stessa della passione del
Signore. Egli è posto, dice del bambino Gesù il santo vegliardo,
quale segno di contraddizione, e una spada, dice poi
rivolgendosi a Maria, trapasserà la tua stessa anima (cfr. Lc
2,34-35)
Una spada ha trapassato veramente la tua anima, o santa Madre
nostra! Del resto non avrebbe raggiunto la carne del Figlio se
non passando per l'anima della Madre. Certamente dopo che il tuo
Gesù, che era di tutti, ma specialmente tuo, era spirato, la
lancia crudele non poté arrivare alla sua anima. Quando,
infatti, non rispettando neppure la sua morte, gli aprì il
costato, ormai non poteva più recare alcun danno al Figlio tuo.
Ma a te sì. A te trapassò l'anima. L'anima di lui non era più
là, ma la tua non se ne poteva assolutamente staccare. Perciò la
forza del dolore trapassò la tua anima, e così non senza ragione
ti possiamo chiamare più che martire, perché in te la
partecipazione alla passione del Figlio, superò di molto,
nell'intensità, le sofferenze fisiche del martirio.
Non fu forse per te più che una spada quella parola che davvero
trapassò l'anima ed arrivò fino a dividere anima e spirito? Ti
fu detto infatti: «Donna, ecco il tuo figlio» (Gv 19,26). Quale
scambio! Ti viene dato Giovanni al posto di Gesù, il servo al
posto del Signore, il discepolo al posto del maestro, il figlio
di Zebedeo al posto del Figlio di Dio, un semplice uomo al posto
del Dio vero. Come l'ascolto di queste parole non avrebbe
trapassato la tua anima tanto sensibile, quando il solo ricordo
riesce a spezzare anche i nostri cuori, che pure sono di pietra
e di ferro?
Non meravigliatevi, o fratelli, quando si dice che Maria è stata
martire nello spirito. Si meravigli piuttosto colui che non
ricorda d'aver sentito Paolo includere tra le più grandi colpe
dei pagani che essi furono privi di affetto. Questa colpa è
stata ben lontana dal cuore di Maria, e sia ben lontana anche da
quello dei suoi umili devoti.
Qualcuno potrebbe forse obiettare: Ma non sapeva essa in
antecedenza che Gesù sarebbe morto? Certo. Non era forse certa
che sarebbe ben presto risorto? Senza dubbio e con la più ferma
fiducia. E nonostante ciò soffrì quando fu crocifisso?
Sicuramente in modo veramente terribile. Del resto chi sei mai
tu, fratello, e quale strano genere di sapienza è il tuo, se ti
meravigli della solidarietà nel dolore della Madre col Figlio,
più che del dolore del Figlio stesso di Maria? Egli ha potuto
morire anche nel corpo, e questa non ha potuto morire con lui
nel suo cuore? Nel Figlio operò l'amore superiore a ogni altro
amore. Nella Madre operò l'amore, al quale dopo quello di Cristo
nessun altro amore si può paragonare.
Responsorio Cfr. Lc 23, 33; Gv 19, 25; Lc 2, 35
R. Quando giunsero sull'altura del Calvario, lo crocifissero. *
Presso la croce di Gesù stava sua madre.
V. La spada del dolore trafisse la sua anima.
R. Presso la croce di Gesù stava sua madre.
Orazione
O Dio, tu hai voluto che accanto al tuo Figlio, innalzato sulla
croce, fosse presente la sua Madre Addolorata: fa' che la tua
santa Chiesa, associata con lei alla passione del Cristo,
partecipi alla gloria della risurrezione. Egli è Dio e vive e
regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli
dei secoli.
R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
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