7 OTTOBRE
BEATA VERGINE MARIA DEL ROSARIO (m)
UFFICIO DELLE LETTURE
INVITATORIO
V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.
Antifona
Venite, adoriamo il Cristo Signore,
figlio della Vergine Maria.
Oppure:
Celebriamo la festa di Maria,
inneggiamo al Signore.
SALMO 94 Invito a lodare Dio
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi »
(Eb 3,13).
Si enunzia e si ripete l'antifona.
Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).
Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).
Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).
Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).
Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).
Inno
«Vergine madre, figlia del tuo Figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'eterno consiglio,
tu se' colei che l'umana natura
nobilitasti sì, che 'l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
Nel ventre tuo si raccese l'amore
per lo cui caldo ne l'eterna pace
così è germinato questo fiore.
Qui se' a noi meridïana face
di caritate, e giuso, intra i mortali,
se' di speranza fontana vivace.
Donna, se' tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia ed a te non ricorre,
sua disïanza vuol volar sanz'ali.
La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fiate
liberamente al dimandar precorre.
In te misericordia, in te pietate,
in te magnificenza, in te s'aduna
quantunque in creatura è di bontate».
Oppure:
Quem terra, pontus, æthera
colunt, adórant, prædicant
trinam regéntem máchinam,
claustrum Maríæ báiulat.
Cui luna, sol et ómnia
desérviunt per témpora,
perfúsa cæli grátia
gestant puéllæ víscera.
Beáta mater múnere,
cuius, supérnus ártifex,
mundum pugíllo cóntinens,
ventris sub arca clausus est.
Beáta cæli núntio,
fecúnda Sancto Spíritu,
desiderátus géntibus
cuius per alvum fusus est.
Iesu, tibi sit glória,
qui natus es de Vírgine,
cum Patre et almo Spíritu,
in sempitérna sæcula. Amen.
1^ Antifona
Sorga Dio, e i suoi nemici fuggono lontano.
SALMO 67, 2-11 (I) L'ingresso trionfale del Signore
Ascendendo in cielo ha portato con sé i prigionieri, ha
distribuito doni agli uomini. Colui che discese è lo stesso che
anche ascese al di sopra di tutti i cieli, per riempire tutte le
cose (Ef 4, 8. 10).
Sorga Dio, i suoi nemici si disperdano *
e fuggano davanti a lui quelli che lo odiano.
Come si disperde il fumo, tu li disperdi; †
come fonde la cera di fronte al fuoco, *
periscano gli empi davanti a Dio.
I giusti invece si rallegrino, †
esultino davanti a Dio *
e cantino di gioia.
Cantate a Dio, inneggiate al suo nome, *
spianate la strada a chi cavalca le nubi:
«Signore» è il suo nome, *
gioite davanti a lui.
Padre degli orfani e difensore delle vedove *
è Dio nella sua santa dimora.
Ai derelitti Dio fa abitare una casa, †
fa uscire con gioia i prigionieri; *
solo i ribelli abbandona in arida terra.
Dio, quando uscivi davanti al tuo popolo, *
quando camminavi per il deserto, tremò la terra,
stillarono i cieli davanti al Dio del Sinai, *
davanti a Dio, il Dio di Israele.
Pioggia abbondante riversavi, o Dio, *
rinvigorivi la tua eredità esausta.
E il tuo popolo abitò il paese *
che nel tuo amore, o Dio, preparasti al misero.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
1^ Antifona
Sorga Dio, e i suoi nemici fuggono lontano.
2^ Antifona
Il nostro Dio è un Dio che salva,
è lui che ci libera dalla morte.
SALMO 67, 12-24 (II) L'ingresso trionfale del Signore
Ascendendo in cielo ha portato con sé i prigionieri, ha
distribuito doni agli uomini. Colui che discese è lo stesso che
anche ascese al di sopra di tutti i cieli, per riempire tutte le
cose (Ef 4, 8. 10).
Il Signore annunzia una notizia, *
le messaggere di vittoria sono grande schiera:
«Fuggono i re, fuggono gli eserciti, *
anche le donne si dividono il bottino.
Mentre voi dormite tra gli ovili, †
splendono d'argento le ali della colomba, *
le sue piume di riflessi d'oro».
Quando disperdeva i re l'Onnipotente, *
nevicava sullo Zalmon.
Monte di Dio, il monte di Basan, *
monte dalle alte cime, il monte di Basan.
Perché invidiate, o monti dalle alte cime, †
il monte che Dio ha scelto a sua dimora? *
Il Signore lo abiterà per sempre.
I carri di Dio sono migliaia e migliaia: *
il Signore viene dal Sinai nel santuario.
Sei salito in alto conducendo prigionieri, †
hai ricevuto uomini in tributo: *
anche i ribelli abiteranno presso il Signore Dio.
Benedetto il Signore sempre; *
ha cura di noi il Dio della salvezza.
Il nostro Dio è un Dio che salva; *
il Signore Dio libera dalla morte.
Sì, Dio schiaccerà il capo dei suoi nemici, *
la testa altera di chi percorre la via del delitto.
Ha detto il Signore: «Da Basan li farò tornare, *
li farò tornare dagli abissi del mare,
perché il tuo piede si bagni nel sangue, *
e la lingua dei tuoi cani
riceva la sua parte tra i nemici».
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
2^ Antifona
Il nostro Dio è un Dio che salva,
è lui che ci libera dalla morte.
3^ Antifona
Cantate a Dio, popoli del mondo,
cantate inni al Signore.
SALMO 67, 25-36 (III) L'ingresso trionfale del Signore
Ascendendo in cielo ha portato con sé i prigionieri, ha
distribuito doni agli uomini. Colui che discese è lo stesso che
anche ascese al di sopra di tutti i cieli, per riempire tutte le
cose (Ef 4, 8. 10).
Appare il tuo corteo, Dio, *
il corteo del mio Dio, del mio re, nel santuario.
Precedono i cantori, †
seguono ultimi i citaredi, *
in mezzo le fanciulle che battono cembali.
«Benedite Dio nelle vostre assemblee, *
benedite il Signore, voi della stirpe di Israele».
Ecco, Beniamino, il più giovane, †
guida i capi di Giuda nelle loro schiere, *
i capi di Zàbulon, i capi di Nèftali.
Dispiega, Dio, la tua potenza, *
conferma, Dio, quanto hai fatto per noi.
Per il tuo tempio, in Gerusalemme, *
a te i re porteranno doni.
Minaccia la belva dei canneti, †
il branco dei tori con i vitelli dei popoli: *
si prostrino portando verghe d'argento;
disperdi i popoli che amano la guerra. †
Verranno i grandi dall'Egitto, *
l'Etiopia tenderà le mani a Dio.
Regni della terra, cantate a Dio, *
cantate inni al Signore;
egli nei cieli cavalca, nei cieli eterni, *
ecco, tuona con voce potente.
Riconoscete a Dio la sua potenza, †
la sua maestà su Israele, *
la sua potenza sopra le nubi.
Terribile sei, Dio, dal tuo santuario; †
il Dio d'Israele dà forza e vigore al suo popolo, *
sia benedetto Dio.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
3^ Antifona
Cantate a Dio, popoli del mondo,
cantate inni al Signore.
Versetto
V. Ascolterò la parola del Signore:
R. egli parla di pace al suo popolo.
Prima Lettura
Dalla prima lettera a Timoteo di san Paolo, apostolo 3, 1-16
I ministri della Chiesa
Carissimo, è degno di fede quanto vi dico: se uno aspira
all'episcopato, desidera un nobile lavoro. Ma bisogna che il
vescovo sia irreprensibile, non sposato che una sola volta,
sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare, non
dedito al vino, non violento ma benevolo, non litigioso, non
attaccato al denaro. Sappia dirigere bene la propria famiglia e
abbia figli sottomessi con ogni dignità, perché se uno non sa
dirigere la propria famiglia, come potrà aver cura della Chiesa
di Dio? Inoltre non sia un neofita, perché non gli accada di
montare in superbia e di cadere nella stessa condanna del
diavolo. È necessario che egli goda buona reputazione presso
quelli di fuori, per non cadere in discredito e in qualche
laccio del diavolo.
Allo stesso modo i diaconi siano dignitosi, non doppi nel
parlare, non dediti al molto vino né avidi di guadagno
disonesto, e conservino il mistero della fede in una coscienza
pura. Perciò siano prima sottoposti a una prova e poi, se
trovati irreprensibili, siano ammessi al loro servizio. Allo
stesso modo le donne siano dignitose, non pettegole, sobrie,
fedeli in tutto. I diaconi non siano sposati che una sola volta,
sappiano dirigere bene i propri figli e le proprie famiglie.
Coloro infatti che avranno ben servito, si acquisteranno un
grado onorifico e una grande sicurezza nella fede in Cristo
Gesù.
Ti scrivo tutto questo, nella speranza di venire presto da te;
ma se dovessi tardare, voglio che tu sappia come comportarti
nella casa di Dio, che è la Chiesa del Dio vivente, colonna e
sostegno della verità. Dobbiamo confessare che grande è il
mistero della pietà:
Egli si manifestò nella carne,
fu giustificato nello Spirito,
apparve agli angeli,
fu annunziato ai pagani,
fu creduto nel mondo,
fu assunto nella gloria.
Responsorio Cfr. At 20, 28; 1 Cor 4, 2
R. Vegliate su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito
Santo vi ha posti come vescovi * per guidare la Chiesa di Dio,
acquistata nel sangue del suo figlio.
V. A chi ha ricevuto il compito di amministratore si richiede
che sia fedele,
R. per guidare la Chiesa di Dio, acquistata nel sangue del suo
figlio.
Seconda Lettura
Dai «Discorsi» di san Bernardo, abate
(Disc. «De aquaéductu»; Opera omnia, edit. Cisterc. 5 [1968]
282-283)
Bisogna meditare i misteri della salvezza
Il Santo che nascerà da te, sarà chiamato Figlio di Dio (cfr. Lc
1, 35), fonte della sapienza, Verbo del Padre nei cieli
altissimi.
Il Verbo, o Vergine santa, si farà carne per mezzo tuo, e colui
che dice: «Io sono nel Padre e il Padre è in me» (Gv 10, 38)
dirà anche: «Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo» (Gv
16, 28).
Dunque «In principio era il Verbo», cioè già scaturiva la fonte,
ma ancora unicamente in se stessa, perché al principio «Il Verbo
era presso di Dio» (Gv 1, 1), abitava la sua luce inaccessibile.
Poi il Signore cominciò a formulare un piano: Io nutro progetti
di pace e non di sventura (cfr. Ger 29, 11). Ma il progetto di
Dio rimaneva presso di lui e noi non eravamo in grado di
conoscerlo. Infatti: Chi conosce il pensiero del Signore e chi
gli può essere consigliere? (cfr. Rm 11, 24). E allora il
pensiero di pace si calò nell'opera di pace: «Il Verbo si fece
carne e venne ad abitare in mezzo a noi» (Gv 1, 14); venne ad
abitare particolarmente nei nostri cuori per mezzo della fede.
Divenne oggetto del nostro ricordo, del nostro pensiero e della
nostra stessa immaginazione.
Se egli non fosse venuto in mezzo a noi, che idea si sarebbe
potuto fare di Dio l'uomo, se non quella di un idolo, frutto di
fantasia?
Sarebbe rimasto incomprensibile e inaccessibile, invisibile e
del tutto inimmaginabile. Invece ha voluto essere compreso, ha
voluto essere veduto, ha voluto essere immaginato. Dirai: Dove e
quando si rende a noi visibile? Appunto nel presepio, in grembo
alla Vergine, mentre predica sulla montagna, mentre passa la
notte in preghiera, mentre pende sulla croce e illividisce nella
morte, oppure mentre, libero tra i morti, comanda sull'inferno,
o anche quando risorge il terzo giorno e mostra agli apostoli le
trafitture dei chiodi, quali segni di vittoria, e, finalmente,
mentre sale al cielo sotto i loro sguardi.
Non è forse cosa giusta, pia e santa meditare tutti questi
misteri? Quando la mia mente li pensa, vi trova Dio, vi sente
colui che in tutto e per tutto è il mio Dio. E' dunque vera
sapienza fermarsi su di essi in contemplazione. E' da spiriti
illuminati riandarvi per colmare il proprio cuore del dolce
ricordo del Cristo.
Responsorio Cfr. Lc 1, 42. 28
R. Vergine Maria, nessuna è come te tra le figlie di
Gerusalemme: tu sei la madre del Re altissimo, tu Signora degli
angeli e Regina del cielo. * Benedetta tu fra le donne, e
benedetto il frutto del tuo grembo.
V. Ti saluto, piena di grazia, il Signore è con te.
R. Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo
grembo.
Orazione
Infondi nel nostro spirito la tua grazia, Signore; tu, che
all'annunzio dell'angelo ci hai rivelato l'incarnazione del tuo
Figlio, per la sua passione e la sua croce guidaci alla gloria
della risurrezione. Per il nostro Signore.
R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio. |