11 GENNAIO FERIA DEL TEMPO DI NATALE DOPO L'EPIFANIA UFFICIO DELLE LETTURE INVITATORIO V. Signore, apri le mie labbra R. e la mia bocca proclami la tua lode. Antifona Venite, adoriamo il Signore apparso tra noi. SALMO 94 Invito a lodare Dio Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi » (Eb 3,13). Si enunzia e si ripete l'antifona. Venite, applaudiamo al Signore, * acclamiamo alla roccia della nostra salvezza. Accostiamoci a lui per rendergli grazie, * a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.). Poiché grande Dio è il Signore, * grande re sopra tutti gli dèi. Nella sua mano sono gli abissi della terra, * sono sue le vette dei monti. Suo è il mare, egli l'ha fatto, * le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.). Venite, prostràti adoriamo, * in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati. Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, * il gregge che egli conduce (Ant.). Ascoltate oggi la sua voce: † « Non indurite il cuore, * come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto, dove mi tentarono i vostri padri: * mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.). Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione † e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, * non conoscono le mie vie; perciò ho giurato nel mio sdegno: * Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.). Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen (Ant.). Inno Prostràti i santi Magi adorano il Bambino, offron doni d'Oriente: oro, incenso e mirra. O simboli profetici di segreta grandezza, che svelano alle genti una triplice gloria! Oro e incenso proclamano il Re e Dio immortale; la mirra annunzia l'Uomo deposto dalla croce. Betlemme, tu sei grande fra le città di Giuda: in te è apparso al mondo il Cristo Salvatore. Nelle sue mani il Padre pose il giudizio e il regno: lo attestano concordi le voci dei profeti. Non conosce confini nello spazio e nel tempo il suo regno d'amore, di giustizia e di pace. A te sia lode, o Cristo, nato da Maria Vergine, al Padre e allo Spirito nei secoli dei secoli. Amen. 1^ Antifona Non punirmi, Signore, nel tuo sdegno, abbi pietà di me. SALMO 37, 2-5 (I) Implorazione del peccatore in estremo pericolo Egli non commise peccato … portò i nostri peccati sul suo corpo sul legno della croce … dalle sue piaghe siamo stati guariti (1 Pt 2, 22. 24. 25). Signore, non castigarmi nel tuo sdegno, * non punirmi nella tua ira. Le tue frecce mi hanno trafitto, * su di me è scesa la tua mano. Per il tuo sdegno non c'è in me nulla di sano, * nulla è intatto nelle mie ossa per i miei peccati. Le mie iniquità hanno superato il mio capo, * come carico pesante mi hanno oppresso. Gloria al Padre e al Figlio, * e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. 1^ Antifona Non punirmi, Signore, nel tuo sdegno, abbi pietà di me. 2^ Antifona Ogni mio desiderio è di fronte a te, o Signore. SALMO 37, 6-13 (II) Implorazione del peccatore in estremo pericolo Egli non commise peccato … portò i nostri peccati sul suo corpo sul legno della croce … dalle sue piaghe siamo stati guariti (1 Pt 2, 22. 24. 25). Putride e fetide sono le mie piaghe * a causa della mia stoltezza. Sono curvo e accasciato, * triste mi aggiro tutto il giorno. I miei fianchi sono torturati,* in me non c'è nulla di sano. Afflitto e sfinito all'estremo, * ruggisco per il fremito del mio cuore. Signore, davanti a te ogni mio desiderio * e il mio gemito a te non è nascosto. Palpita il mio cuore, † la forza mi abbandona, * si spegne la luce dei miei occhi. Amici e compagni si scostano dalle mie piaghe, * i miei vicini stanno a distanza. Tende lacci chi attenta alla mia vita, † trama insidie chi cerca la mia rovina * e tutto il giorno medita inganni. Gloria al Padre e al Figlio, * e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. 2^ Antifona Ogni mio desiderio è di fronte a te, o Signore. 3^ Antifona A te confesso la mia colpa; non abbandonarmi, Dio, mia salvezza. SALMO 37, 14-23 Implorazione del peccatore in estremo pericolo Egli non commise peccato … portò i nostri peccati sul suo corpo sul legno della croce … dalle sue piaghe siamo stati guariti (1 Pt 2, 22. 24. 25). Io, come un sordo, non ascolto † e come un muto non apro la bocca; * sono come un uomo che non sente e non risponde. In te spero, Signore; * tu mi risponderai, Signore Dio mio. Ho detto: «Di me non godano, contro di me non si vantino * quando il mio piede vacilla». Poiché io sto per cadere * e ho sempre dinanzi la mia pena. Ecco, confesso la mia colpa, * sono in ansia per il mio peccato. I miei nemici sono vivi e forti, * troppi mi odiano senza motivo, mi pagano il bene col male, * mi accusano perché cerco il bene. Non abbandonarmi, Signore, * Dio mio, da me non stare lontano; accorri in mio aiuto, * Signore, mia salvezza. Gloria al Padre e al Figlio, * e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. 3^ Antifona A te confesso la mia colpa; non abbandonarmi, Dio, mia salvezza. Versetto V. Nel Verbo di Dio è la vita, R. e la vita è la luce degli uomini. Prima Lettura Dal libro del profeta Isaia 65, 13-25 Nuovi cieli e nuova terra Così dice il Signore Dio: «Ecco, i miei servi mangeranno e voi avrete fame; ecco, i miei servi berranno e voi avrete sete; ecco, i miei servi gioiranno e voi resterete delusi; ecco, i miei servi giubileranno per la gioia del cuore, voi griderete per il dolore del cuore, urlerete per la tortura dello spirito. Lascerete il vostro nome come imprecazione fra i miei eletti: Così ti faccia morire il Signore Dio. Ma i miei servi saranno chiamati con un altro nome. Chi vorrà essere benedetto nel paese, vorrà esserlo per il Dio fedele; chi vorrà giurare nel paese, giurerà per il Dio fedele; perché saranno dimenticate le tribolazioni antiche, saranno occultate ai miei occhi. Ecco infatti io creo nuovi cieli e nuova terra: non si ricorderà più il passato, non verrà più in mente, poiché si godrà e si gioirà sempre di quello che sto per creare, e farò di Gerusalemme una gioia, del suo popolo un gaudio. Io esulterò di Gerusalemme, godrò del mio popolo. Non si udranno più in essa voci di pianto, grida di angoscia. Non ci sarà più un bimbo che viva solo pochi giorni, né un vecchio che dei suoi giorni non giunga alla pienezza; poiché il più giovane morirà a cento anni e chi non raggiunge i cento anni sarà considerato maledetto. Fabbricheranno case e le abiteranno, pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto. Non fabbricheranno perché un altro vi abiti, né pianteranno perché un altro mangi, poiché quali i giorni dell'albero, tali i giorni del mio popolo. I miei eletti useranno a lungo quanto è prodotto dalle loro mani. Non faticheranno invano, né genereranno per una morte precoce, perché prole di benedetti dal Signore essi saranno e insieme con essi anche i loro germogli. Prima che mi invochino, io risponderò; mentre ancora staranno parlando, io già li avrò ascoltati. Il lupo e l'agnello pascoleranno insieme, il leone mangerà la paglia come un bue, ma il serpente mangerà la polvere, non faranno né male né danno in tutto il mio santo monte». Dice il Signore. Responsorio Ap 21, 1. 3. 4 R. Vidi un cielo nuovo e una nuova terra, e udii una voce potente: *Ecco la dimora di Dio con gli uomini: egli abiterà con loro. V. Asciugherà ogni lacrima dai loro occhi; non vi sarà più morte: le cose di prima sono passate. R. Ecco la dimora di Dio con gli uomini: egli abiterà con loro. Seconda Lettura Dai «Discorsi» di san Massimo, vescovo di Torino (Disc. 100 sull'Epifania, 1, 3; CCL 23, 398400) I Sacramenti del Battesimo del Signore Il Vangelo racconta che Gesù venne al Giordano per farsi battezzare e in quel fiume volle essere consacrato con prodigi celesti. La ragione esige che questa festa segua quella del Natale del Signore, perché i due eventi si verificarono nel medesimo tempo anche se a distanza di anni. Ecco perché ritengo che la festa si debba chiamare anch’essa Natale. Nel giorno che diciamo Natale egli nacque tra gli uomini, oggi è rinato nella manifestazione divina; in quel giorno nacque da una vergine, oggi è generato nel mistero. Prima, nascendo alla maniera degli uomini, viene stretto al seno da Maria; ora generato secondo il mistero, è avvolto dalla voce del Padre che dice: «Questi è il mio Figlio nel quale io mi sono compiaciuto: ascoltatelo» (Mt 17, 5). La Madre accarezza dolcemente il piccolo sul suo grembo, il Padre offre al Figlio un'amorosa testimonianza; la Madre lo presenta ai magi perche l'adorino, il Padre lo rivela ai popoli perché gli rendano onore. Oggi dunque il Signore Gesù venne al battesimo e volle che il suo corpo santo fosse lavato dall'acqua. Ma qualcuno potrebbe chiedere perché egli che è santo volle essere battezzato. Ascolta perché: Cristo non volle esser battezzato per esser santificato dalle acque, ma per santificarle lui stesso sì che, mentre ne veniva purificato, fosse lui a purificare quelle acque che toccava. La consacrazione di Cristo è consacrazione maggiore dell'elemento acqua. Mentre viene lavato il Salvatore, già allora viene purificata tutta l'acqua per servire al nostro battesimo e viene resa pura la fonte perché la grazia del lavacro sia distribuita in seguito ai popoli futuri. Cristo dunque si offre al battesimo precedendoci, perché i popoli cristiani gli tengano dietro con fiducia. Penetro nel mistero: in questa prospettiva la colonna di fuoco precedette i figli di Israele attraverso il Mar Rosso perché essi affrontassero intrepidi il cammino: avanzò per prima attraverso le acque per preparare il passaggio dietro di sé a quelli che seguivano. Questo fatto, come dice l'Apostolo, fu il segno del battesimo. In certo modo fu un vero battesimo in cui la nube copriva gli uomini, le acque li portavano. Ma tutto questo lo compì il medesimo Cristo Signore il quale, come allora precedette attraverso il mare i figli di Israele nella colonna di fuoco, così ora nella colonna del suo corpo, per usare la stessa immagine, precede nel battesimo i popoli cristiani. La colonna, dico, che allora fece luce agli occhi di quelli che seguivano, ora offre luce ai cuori di quelli che credono; allora fu aperta una via sicura tra le onde, ora sono resi sicuri i passi nel lavacro della fede. Responsorio Gv 1, 29; Is 53, 11 R. Giovanni vide Gesù venire verso di lui, e disse: Ecco l'Agnello di Dio; * è lui che toglie il peccato del mondo. V. Il giusto mio servo renderà giusti gli uomini, si addosserà le loro iniquità: R. è lui che toglie il peccato del mondo. Orazione Si manifesti anche a noi, o Dio onnipotente, il mistero del Salvatore del mondo, rivelato ai magi sotto la guida della stella, e cresca sempre più nel nostro spirito. Per il nostro Signore. R. Amen. Benediciamo il Signore. R. Rendiamo grazie a Dio. |