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17 SETTEMBRE
IMPRESSIONE DELLE
STIMMATE DI
S. FRANCESCO
MESSALE N.O.

MESSALE SECONDO IL RITO ROMANO E IL CALENDARIO SERAFICO

Antifona d'Ingresso Gal 6,14
Quanto a me non ci sia altro vanto
che nella croce dei Signore nostro Gesù Cristo,
per mezzo della quale
ilmondo per me è stato crocifisso,
come io per il mondo.

Colletta

O Dio, che per infiammare il nostro spirito
con il fuoco dei tuo amore,
hai impresso nel corpo dei serafico Padre san Francesco
i segni della passione del Figlio tuo:
concedi a noi, per sua intercessione,
di conformarci alla morte del Cristo
per essere partècipi della sua risurrezione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura
Gal 6,14-18
Io porto le stimmate di Gesù nel mio corpo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Fratelli, quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo. Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l’essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma, sia pace e misericordia, come su tutto l’Israele di Dio.
D’ora innanzi nessuno mi procuri fastidi : difatti io porto le stimmate di Gesù nel mio corpo.
La grazia dei Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen.
Parola di Dio.

Salmo Responsoriale
Cfr Gal 2;Fil 1
Sono stato crocifisso con Cristo.

L’uomo è giustificato
per mezzo della fede in Gesù Cristo.
Abbiamo creduto in Gesù Cristo
per essere giustificati per la fede.

Cristo sarà glorificato nel mio corpo,
sia che io viva sia che io muoia.
Cristo mi ha amato
e ha dato se stesso per me.

Per me il vivere è Cristo
e il morire un guadagno;
perciò desidero di essere sciolto dal corpo
per essere con Lui.

Canto al Vangelo Gal 2,20
Alleluia, alleluia.

Sono stato crocifisso con Cristo
e non sono più io che vivo,
ma Cristo vive in me.
Alleluia.


+ Vangelo Lc 9,23-26
Chi perderà la propria vita per me, la salverà.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù diceva a tutti: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà. Che giova all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi si perde o rovina se stesso?
Chi si vergognerà di me e delle mie parole, di lui si vergognerà il Figlio dell'uomo, quando verrà nella gloria sua e del Padre e degli angeli santi».
Parola del Signore.

Sulle Offerte

Ci soccorra, Signore,
l'intercessione del serafico Padre san Francesco:
fa' che, per la virtù di questo sacrificio,
sperimentiamo i frutti salvifici della Passione del tuo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Prefazio
V. Il Signore sia con voi.
R. E con il tuo spirito.
V. In alto i nostri cuori.
R. Sono rivolti al Signore
V. Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.
R. E' cosa buona e giusta.

E veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Tu hai innalzato san Francesco,
per le vie della più sublime povertà ed umiltà,
alle vette della perfezione evangelica;
lo hai infervorato di ardore serafico
per glorificarti con ineffabile giubilo del suo spirito
in tutte le opere delle tue mani;
e insignito delle sacre stimmate,
l’hai additato al mondo quale fedelissima immagine
di Cristo crocifisso nostro Signore.
Per mezzo di lui si allietano gli Angeli
e nell’eternità adorano la gloria dei tuo volto.
Al loro canto concedi, o Signore,
che si uniscano le nostre umili voci nell’inno di lode:
Santo, Santo, Santo...

Antifona alla Comunione Mt 16,24
«Chi vuoi venire dietro a me, rinneghi se stesso,
prenda la sua croce e mi segua», dice il Signore.

Dopo la Comunione

O Dio, nella vita del nostro Padre san Francesco
hai messo in luce in molti modi il sublime mistero della croce:
fa' che possiamo seguire gli esempi della sua pietà
e infervorarci nella costante meditazione dello stesso mistero.
Per Cristo nostro Signore.

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