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17 NOVEMBRE
SANTA ELISABETTA D'UNGHERIA(m)
Patrona del Terz'Ordine Francescano
MESSALE

Antifona d'Ingresso
Rallegriamoci tutti nel Signore nel ricordo di santa Elisabetta:
con noi gioiscono gli Angeli e lodano in coro il Figlio di Dio.

Colletta
O Dio, che a sant'Elisabetta,
hai dato la grazia di riconoscere e onorare Cristo nei poveri,
concedi anche noi, per sua intercessione,
di servire con instancabile carità
coloro che si trovano nella sofferenza e nel bisogno.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura
Sap 18,14-16;19,6-9
Si aprì una strada libera nel Mar Rosso.

Dal libro della Sapienza
Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose,
e la notte era a metà del suo corso,
la tua parola onnipotente, Signore, dal cielo, dal tuo trono regale,
si lanciò in mezzo a quella terra di sterminio.
Tutta la creazione assumeva da capo,
nel suo genere, nuova forma, obbedendo ai tuoi comandi,
perché i tuoi figli fossero preservati sani e salvi.
Si vide la nube coprire d'ombra l'accampamento,
terra asciutta apparire dove prima c'era acqua,
una strada libera aprirsi nel Mar Rosso
e una verdeggiante pianura in luogo dei flutti violenti;
per essa passò tutto il tuo popolo, i protetti della tua mano,
spettatori di prodigi stupendi.
Come cavalli alla pastura, come agnelli esultanti,
cantavano inni a te, Signore, che li avevi liberati.

Salmo Responsoriale
Dal Salmo 104
Ci hai fatto uscire, Signore, tra canti di gioia.


Cantate a lui canti di gioia,
meditate tutti i suoi prodigi.
Gloriatevi del suo santo nome:
gioisca il cuore di chi cerca il Signore.

Colpì nel loro paese ogni primogenito,
tutte le primizie del loro vigore.
Fece uscire il suo popolo con argento e oro,
fra le tribù non c'era alcun infermo.

Egli ricordò la sua parola santa
data ad Abramo suo servo.
Fece uscire il suo popolo con esultanza,
i suoi eletti con canti di gioia.

Canto al Vangelo
Cf 2 Ts 2,14
Alleluia, alleluia.

Dio ci ha chiamati alla fede con il vangelo,
per il possesso della gloria del Signore nostro Gesù Cristo.
Alleluia.

+ Vangelo
Lc 18,1-8
Dio farà giustizia ai suoi eletti che gridano verso di lui

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi: «C'era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno. In quella città c'era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario. Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno, poiché questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi».
E il Signore soggiunse: «Avete udito ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui, e li farà a lungo aspettare? Vi dico che farà loro giustizia prontamente.
Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

Sulle Offerte

Accetta, o Signore, l'offerta del nostro servizio sacerdotale nel ricordo di Santa Elisabetta, e concedi che, liberi dagli affanni e dagli egoismi del mondo, diventiamo ricchi di te, unico bene. Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla Comunione
Gv 13,35
«Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli,
se vi amerete gli uni gli altri»,
dice il Signore.

Dopo la Comunione
O Padre, che ci hai fatti tuoi commensali, donaci di imitare l'esempio di santa Elisabetta che si consacrò a te con tutto il cuore, e si prodigò instancabilmente per il bene del tuo popolo.
Per Cristo nostro Signore.

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