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XII SETTIMANA DEL T.O. ANNO DISPARI - GIOVEDÌ
MESSALE N.O.

Antifona d'Ingresso   Sal 27,8-9
Il Signore è la forza del suo popolo
e rifugio di salvezza per il suo Cristo.
Salva il tuo popolo, Signore,
benedici la tua eredità,
e sii la sua guida per sempre.
 
Dóminus fortitúdo plebis suæ,
et protéctor salutárium Christi sui est.
Salvum fac pópulum tuum, Dómine,
et bénedic hereditáti tuæ,
et rege eos usque in sæculum.


Colletta

Dona al tuo popolo, o Padre, di vivere sempre nella venerazione e nell'amore per il tuo santo nome, poiché tu non privi mai della tua guida coloro che hai stabilito sulla roccia del tuo amore. Per il nostro Signore...
 
Sancti nóminis tui, Dómine, timórem páriter et amórem fac nos habére perpétuum, quia numquam tua gubernatióne destítuis, quos in soliditáte tuæ dilectiónis instítuis. Per Dóminum.


LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura 
  Gn 16,1-12.15-16
Agar partorì ad Abràm un figlio, e Abràm lo chiamò Ismaele.

Dal libro della Gènesi
Sàrai, moglie di Abràm, non gli aveva dato figli. Avendo però una schiava egiziana chiamata Agar, Sàrai disse ad Abràm: «Ecco, il Signore mi ha impedito di aver prole; unisciti alla mia schiava: forse da lei potrò avere figli». Abràm ascoltò la voce di Sàrai. Così, al termine di dieci anni da quando Abràm abitava nel paese di Canaan, Sàrai, moglie di Abràm, prese Agar l'egiziana, sua schiava e la diede in moglie ad Abràm, suo marito. Egli si unì ad Agar, che restò incinta. Ma, quando essa si accorse di essere incinta, la sua padrona non contò più nulla per lei. 
Allora Sàrai disse ad Abràm: «L'offesa a me fatta ricada su di te! Io ti ho dato in braccio la mia schiava, ma da quando si è accorta d'essere incinta, io non conto più niente per lei. Il Signore sia giudice tra me e te!». 
Abràm disse a Sàrai: «Ecco, la tua schiava è in tuo potere: falle ciò che ti pare». Sàrai allora la maltrattò tanto che quella si allontanò. 
[La trovò l'angelo del Signore presso una sorgente d'acqua nel deserto, la sorgente sulla strada di Sur, e le disse: «Agar, schiava di Sàrai, da dove vieni e dove vai?». Rispose: «Vado lontano dalla mia padrona Sàrai». Le disse l'angelo del Signore: «Ritorna dalla tua padrona e restale sottomessa». Le disse ancora l'angelo del Signore: «Moltiplicherò la tua discendenza e non si potrà contarla per la sua moltitudine». Soggiunse poi l'angelo del Signore: «Ecco, sei incinta: partorirai un figlio e lo chiamerai Ismaèle, perché il Signore ha ascoltato la tua afflizione. 
Egli sarà come un ònagro; 
la sua mano sarà contro tutti e la mano di tutti contro di lui e abiterà di fronte a tutti i suoi fratelli». 
Agar partorì ad Abràm un figlio e Abràm chiamò Ismaèle il figlio che Agar gli aveva partorito. Abràm aveva ottantasei anni quando Agar gli partorì Ismaèle.]

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 105
Donaci, Signore, la gioia della tua presenza.

Celebrate il Signore, perché è buono, 
perché la tua grazia è eterna. 
Chi può narrare i prodigi del Signore, 
far risuonare tutta la sua lode? 
Beati coloro che agiscono con giustizia 
e praticano il diritto in ogni tempo. 

Ricordati di noi, Signore, 
per amore del tuo popolo, 
visitaci con la tua salvezza, 
perché vediamo la felicità dei tuoi eletti, 
godiamo della gioia del tuo popolo, 
ci gloriamo con la tua eredità.  

Canto al Vangelo
    Gv 14,23
Alleluia, alleluia.

Se uno mi ama osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.


+ Vangelo   Mt 7,21-29
La casa costruita sulla roccia e la casa costruita sulla sabbia.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 
Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità. 
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. 
Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. 
Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande» . 
Quando Gesù ebbe finito questi discorsi, le folle restarono stupite del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità e non come i loro scribi. 
 

Sulle Offerte
Accogli, Signore, la nostra offerta: questo sacrificio di espiazione e di lode ci purifichi e ci rinnovi, perché tutta la nostra vita sia bene accetta alla tua volontà. Per Cristo nostro Signore.
 
Súscipe, Dómine, sacrifícium placatiónis et laudis, et præsta, ut, huius operatióne mundáti, beneplácitum tibi nostræ mentis offerámus afféctum. Per Christum..

 
Antifona alla Comunione
   Sal 144,15
Gli occhi di tutti, Signore, si volgono a te fiduciosi,
e tu provvedi loro il cibo a suo tempo.
 
Oculi ómnium in te sperant, Dómine,
et tu das illis escam in témpore opportúno.
 
Oppure:  Gv 10,11.5
Dice il Signore: «Io sono il buon pastore,
e do' la mia vita per le mie pecore».
 
Ego sum pastor bonus,
et ánimam meam pono pro óvibus meis,
dicit Dóminus.
 
Dopo la Comunione
O Dio, che ci hai rinnovati con il corpo e sangue del tuo Figlio, fa' che la partecipazione ai santi misteri ci ottenga la pienezza della redenzione. Per Cristo nostro Signore.
 
Sacri Córporis et Sánguinis pretiósi alimónia renováti, quæsumus, Dómine, cleméntiam tuam, ut, quod gérimus devotióne frequénti, certa redemptióne capiámus. Per Christum.
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