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IX SETTIMANA DEL T.O. ANNO DISPARI - MARTEDÌ
MESSALE N.O.

Antifona d'Ingresso Sal 24,16.18
Volgiti a me, Signore, e abbi misericordia,
perché sono triste e angosciato;
vedi la mia miseria e la mia pena
e perdona tutti i miei peccati.

Colletta
O Dio, che nella tua provvidenza tutto disponi secondo il tuo disegno di salvezza, allontana da noi ogni male e dona ciò che giova al nostro vero bene. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio ...

LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura
Tb 2,10-23 (Vg)
Non si lamentò contro il Signore per la disgrazia della cecità.

Dal libro di Tobia
Un giorno Tobi, tornando a casa affaticato dalla sepoltura degli Israeliti uccisi, si distese accosto a un muro e si addormentò. Mentre dormiva, da un nido di rondini gli cadde sugli occhi dello sterco caldo, che lo rese cieco.
Il Signore permise che lo colpisse questa prova, perché le generazioni future avessero in lui un esempio di pazienza come quello del santo Giobbe.
Infatti Tobi, che fin dalla fanciullezza aveva temuto Dio e osservato i suoi comandamenti, non si lamentò contro il Signore per la disgrazia della cecità che lo aveva colpito. Anzi, rimase saldo nel timor di Dio e rese grazie al Signore tutti i giorni della sua vita.
Come gli amici insultavano Giobbe, così i parenti e i vicini deridevano Tobi per la sua condotta dicendo: «Dov'è la tua speranza per la quale facevi elemosine e seppellivi i morti?». Ma Tobi li rimproverava e diceva loro: «Non dite così, perché noi siamo figli di santi e aspettiamo la vita che Dio darà a coloro che non perdono mai la loro fede in lui».
Anna, sua moglie, andava tutti i giorni alla tessitura e procurava di che vivere con il lavoro delle sue mani.
Un giorno, avendo avuto un capretto, lo portò a casa. Sentendolo belare, Tobi disse: «Badate bene che per caso non sia stato rubato; restituitelo ai suoi padroni, perché non ci è lecito mangiare né toccare cosa rubata».
Allora la moglie rispose irritata: «E' evidente che la sua speranza è stata vana; ora si vede il frutto delle sue elemosine!».
E con queste e altre simili parole lo rimproverava.

Salmo Responsoriale
Dal Salmo 111
Saldo è il cuore del giustoche spera nel Signore.

Beato l'uomo che teme il Signore
e trova grande gioia nei suoi comandamenti.
Potente sulla terra sarà la sua stirpe,
la discendenza dei giusti sarà benedetta.

Non temerà annunzio di sventura,
saldo è il suo cuore, confida nel Signore.
Sicuro è il suo cuore, non teme,
finché trionferà dei suoi nemici.

Egli dona largamente ai poveri,
la sua giustizia rimane per sempre,
la sua potenza s'innalza nella gloria.

Canto al Vangelo
Cf Ef 1,17-18
Alleluia, alleluia.

Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo
ci conceda lo spirito di sapienza, perché possiamo conoscere
qual è la speranza della nostra chiamata.
Alleluia.

+ Vangelo
Mc 12,13-17
Rendete a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio.

Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, i sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani mandarono alcuni farisei ed erodiani per coglierlo in fallo nel discorso.E venuti, quelli gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non ti curi di nessuno; infatti non guardi in faccia agli uomini, ma secondo verità insegni la via di Dio.E' lecito o no dare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare o no?».
Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse: «Perché mi tentate? Portatemi un denaro perché io lo veda». Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: «Di chi è questa immagine e l'iscrizione?». Gli risposero: «Di Cesare».
Gesù disse loro: «Rendete a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio». E rimasero ammirati di lui.

Sulle Offerte
Fiduciosi nella tua misericordia, Signore, ci accostiamo con doni al tuo santo altare, perché il mistero che ci unisce al tuo Figlio sia per noi principio di vita nuova. Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla Comunione Sal 16,6
Innalzo a te il mio grido e tu mi rispondi, o Dio;
tendi a me il tuo orecchio, ascolta le mie parole.

Oppure: Mc 11,23.24
Dice il Signore: «In verità vi dico:
tutto quello che domandate nella preghiera,
abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato».

Dopo la Comunione
O Padre, che ci hai nutriti con il corpo e il sangue del tuo Figlio, guidaci con il tuo Spirito perché non solo con le parole, ma con le opere e la vita possiamo renderti testimonianza e così entrare nel regno dei cieli. Per Cristo nostro Signore.

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