GIOVEDÌ DELLA SETTIMANA SANTA MESSA DEL CRISMA Messa "in Coena Domini" Antifona d'ingresso Ap 1,6 Gesù Cristo ha fatto di noi un regno e ci ha costituiti sacerdoti per il suo Dio e Padre; a lui gloria e potenza nei secoli dei secoli. Amen. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen. Colletta O Padre, che hai consacrato il tuo unico Figlio con l’unzione dello Spirito Santo e lo hai costituito Messia e Signore, concedi a noi, partecipi della sua consacrazione, di essere testimoni nel mondo della sua opera di salvezza, Per il nostro Signore Gesù Cristo... LITURGIA DELLA PAROLA Prima lettura Is 61,1-3.6.8b-9 Il Signore mi ha consacrato con l’unzione; mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai poveri. Dal libro del profeta Isaia Lo spirito del Signore Dio è su di me perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione; mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai poveri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, a promulgare l’anno di misericordia del Signore, un giorno di vendetta per il nostro Dio, per consolare tutti gli afflitti, per allietare gli afflitti di Sion, per dare loro una corona invece della cenere, olio di letizia invece dell’abito da lutto, canto di lode invece di un cuore mesto. Voi sarete chiamati sacerdoti del Signore, ministri del nostro Dio sarete detti. Così dice il Signore: « Io darò loro fedelmente il salario, concluderò con loro un’alleanza perenne. Sarà famosa tra i popoli la loro stirpe, i loro discendenti tra le nazioni. Coloro che li vedranno ne avranno stima, perché essi sono la stirpe che il Signore ha benedetto ». Salmo responsoriale Dal Salmo 88 Canterò per sempre l’amore del Signore. Ho trovato Davide, mio servo, dice il Signore, con il mio santo olio l’ho consacrato; la mia mano è il suo sostegno, il mio braccio è la sua forza. La mia fedeltà e la mia grazia saranno con lui e nel mio nome si innalzerà la sua potenza. Egli mi invocherà: Tu sei mio padre, mio Dio e roccia della mia salvezza. Seconda lettura Ap 1,5-8 Cristo ha fatto di noi dei re e dei sacerdoti per il Padre. Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo Grazia a voi e pace da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il principe dei re della terra. A colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, che ha fatto di noi un regno di sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen. «Ecco, viene sulle nubi e ognuno lo vedrà; anche quelli che lo trafissero e tutte le nazioni della terra si batteranno per lui il petto». Sì, Amen! Io sono l’Alfa e l’Omega, dice il Signore Dio, colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente! Acclamazione al Vangelo Is 61,1 Gloria e lode a te, Cristo Signore! Lo Spirito del Signore è su di me: mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai poveri. Gloria e lode a te, Cristo Signore! + Vangelo Lc 4,16-21 Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione. Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, Gesù si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore». Poi arrotolò il volume, lo consegnò all’inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. Allora cominciò a dire: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi». Rinnovazione delle promesse sacerdotali Dopo l’omelia, il vescovo si rivolge ai presbiteri con queste parole: Carissimi presbiteri, la santa Chiesa celebra la memoria annuale del giorno in cui Cristo Signore comunicò agli apostoli e a noi il suo sacerdozio. Volete rinnovare le promesse, che al momento dell’ordinazione avete fatto davanti al vostro vescovo e al popolo santo di Dio? Presbiteri: Sì, lo voglio. Volete unirvi intimamente al Signore Gesù, modello del nostro sacerdozio, rinunziando a voi stessi e confermando i sacri impegni che, spinti dall’amore di Cristo, avete assunto liberamente verso la sua Chiesa? Presbiteri: Sì, lo voglio. Volete essere fedeli dispensatori dei misteri di Dio per mezzo della santa Eucaristia e delle altre azioni liturgiche, e adempiere il ministero della parola di salvezza sull’esempio del Cristo, capo e pastore, lasciandovi guidare non da interessi umani, ma dall’amore per i vostri fratelli? Presbiteri: Sì, lo voglio. Quindi, rivolgendosi al popolo, il vescovo continua: E ora, figli carissimi, pregate per i vostri sacerdoti: che il Signore effonda su di loro l’abbondanza dei suoi doni, perché siano fedeli ministri di Cristo, sommo sacerdote, e vi conducano a lui, unica fonte di salvezza. Diacono: Per tutti i nostri sacerdoti, preghiamo. Assemblea: Ascoltaci, Signore. E pregate anche per me, perché sia fedele al servizio apostolico, affidato alla mia umile persona, e tra voi diventi ogni giorno di più immagine viva e autentica del Cristo sacerdote, buon pastore, maestro e servo di tutti. Diacono: Per il nostro vescovo N., preghiamo. Assemblea: Ascoltaci, Signore. Il Signore ci custodisca nel suo amore e conduca tutti noi, pastori e gregge, alla vita eterna. Assemblea: Amen. Non si dice il Credo e si omette la preghiera universale. Sulle offerte La potenza pasquale di questo sacrificio elimini, Signore, in noi le conseguenze del peccato e ci faccia crescere come nuove creature. Per Cristo nostro Signore. Prefazio È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Con l’unzione dello Spirito Santo hai costituito il Cristo tuo Figlio Pontefice della nuova ed eterna alleanza, e hai voluto che il suo unico sacerdozio fosse perpetuato nella Chiesa. Egli comunica il sacerdozio regale a tutto il popolo dei redenti, e con affetto di predilezione sceglie alcuni tra i fratelli che mediante l’imposizione delle mani fa partecipi del suo ministero di salvezza. Tu vuoi che nel suo nome rinnovino il sacrificio redentore, preparino ai tuoi figli la mensa pasquale, e, servi premurosi del tuo popolo, lo nutrano con la tua parola e lo santifichino con i sacramenti. Tu proponi loro come modello il Cristo, perché, donando la vita per te e per i fratelli, si sforzino di conformarsi all’immagine del tuo Figlio, e rendano testimonianza di fedeltà e di amore generoso. Per questo dono del tuo amore, o Padre, insieme con tutti gli angeli e i santi, cantiamo con esultanza l’inno della tua lode: Santo, Santo, Santo il Signore ... Prima di concludere la preghiera eucaristica, il vescovo compie la BENEDIZIONE DELL'OLIO DEGLI INFERMI O Dio, Padre di consolazione, che per mezzo del tuo Figlio hai voluto recare sollievo alle sofferenze degli infermi, ascolta la preghiera della nostra fede: manda dal cielo il tuo Spirito Santo Paraclito su quest'olio, frutto dell'olivo, nutrimento e sollievo del nostro corpo; effondi la tua santa benedizione perché quanti riceveranno l'unzione ottengano conforto nel corpo, nell'anima e nello spirito, e siano liberati da ogni malattia, angoscia e dolore. Questo dono della tua creazione diventi olio santo da te benedetto per noi, nel nome del nostro Signore Gesù Cristo [che vive e regna con te per tutti i secoli dei secoli]. [Tutti: Amen]. Poi la messa prosegue come al solito. Comunione Sal 89,2 Canterò in eterno le grazie del Signore; di generazione in generazione annunzierò la sua fedeltà. Oppure: Lc 4,18 «Lo Spirito del Signore è sopra di me: mi ha mandato per annunziare ai poveri il lieto messaggio». Dopo la comunione Concedi, Dio onnipotente, che, rinnovati dai santi misteri, diffondiamo nel mondo il buon profumo del Cristo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. BENEDIZIONE DELL'OLIO DEI CATECUMENI Terminata l'orazione dopo la comunione, il vescovo benedice l'olio dei catecumeni dicendo la seguente orazione: O Dio, sostegno e difesa del tuo popolo, benedici quest'olio nel quale hai voluto donarci un segno della tua forza divina; concedi energia e vigore ai catecumeni che ne riceveranno l'unzione, perché illuminati dalla tua sapienza, comprendano più profondamente il Vangelo di Cristo; sostenuti dalla tua potenza, assumano con generosità gli impegni della vita cristiana; fatti degni dell'adozione a figli, gustino la gioia di rinascere e vivere nella tua Chiesa. Per Cristo nostro Signore. [Tutti: Amen]. BENEDIZIONE DEL CRISMA Se non è stato fatto in precedenza, a questo punto il vescovo versa i profumi nell'olio e prepara il crisma. Poi invita tutti alla preghiera con con queste parole o con altre simili: Fratelli carissimi, rivolgiamo la nostra preghiera a Dio Padre onnipotente, perché benedica e santifichi quest'olio misto a profumo, e coloro che ne riceveranno l'unzione siano interiormente consacrati e resi partecipi della missione di Cristo redentore. Tutti pregano per breve tempo in silenzio. Quindi il vescovo canta o dice una delle orazioni seguenti: O Dio, fonte prima di ogni vita e autore di ogni crescita nello spirito, accogli il gioioso canto di lode che la Chiesa ti innalza con la nostra voce. Tu in principio facesti spuntare dalla terra alberi fruttiferi e tra questi l'olivo, perché dall'olio fluente venisse a noi il dono del crisma. Il profeta Davide, misticamente presago dei sacramenti futuri, cantò quest'olio, che fa splendere di gioia il nostro volto. Dopo il diluvio, lavacro espiatore dell'iniquità del mondo, la colomba portò il ramoscello d'olivo, simbolo dei beni messianici, e annunziò che sulla terra era tornata la pace. Nella pienezza dei tempi si sono avverate le figure antiche quando, distrutti i peccati nelle acque del Battesimo, l'unzione dell'olio ha fatto riapparire sul volto dell'uomo la tua luce gioiosa. Mosè, tuo servo, per la tua volontà purificò con l'acqua il fratello Aronne e con la santa unzione lo consacrò sacerdote. Il valore di tutti questi segni si rivelò pienamente in Gesù Cristo tuo Figlio e nostro Signore. Quando egli chiese il battesimo a Giovanni nelle acque del fiume Giordano, allora tu hai mandato dal cielo in forma di colomba lo Spirito Santo e hai testimoniato con la sua stessa voce, che in lui, tuo Figlio unigenito, dimora tutta la tua compiacenza. Su di lui a preferenza di tutti gli altri uomini, hai effuso l'olio di esultanza profeticamente cantato da Davide. I concelebranti, senza dir nulla, stendono la mano destra verso il crisma e la tengono così sino al termine dell'orazione. Ora ti preghiamo, o Padre: santifica con la tua benedizione quest'olio, dono della tua provvidenza; impregnalo della forza del tuo Spirito e della potenza che emana dal Cristo dal cui santo nome è chiamato crisma l'olio che consacra i sacerdoti, i re, i profeti e i martiri. Confermalo come segno sacramentale di salvezza e vita perfetta per i tuoi figli rinnovati nel lavacro spirituale del Battesimo. Questa unzione li penetri e li santifichi, perché liberi dalla nativa corruzione, e consacrati tempio della tua gloria, spandano il profumo di una vita santa. Si compia in essi il disegno del tuo amore e la loro vita integra e pura sia in tutto conforme alla grande dignità che li riveste come re, sacerdoti e profeti. Quest'olio sia crisma di salvezza per tutti i rinati dall'acqua e dallo Spirito Santo; li renda partecipi della vita eterna e commensali al banchetto della tua gloria. Per Cristo nostro Signore. [Tutti: Amen]. ________________________ Oppure, a scelta: O Dio, principio e fonte di ogni bene, che nei segni sacramentali ci comunichi la tua stessa vita, noi rendiamo grazie al tuo paterno amore. Nelle figure dell'antica alleanza, tu annunziasti profeticamente il mistero della santa unzione e quando venne la pienezza dei tempi lo facesti splendere di nuova luce nel tuo amatissimo Figlio. Il Cristo nostro Signore, compiuta la redenzione nel mistero pasquale, riempì di Spirito Santo la tua Chiesa e l'arricchì di una mirabile varietà di doni e carismi, perché divenisse per tutto il mondo segno e strumento di salvezza. Padre santo, nel segno sacramentale del crisma tu offri agli uomini i tesori della tua grazia, perché i tuoi figli, rinati nell'acqua del Battesimo e resi più somiglianti al Cristo con l'unzione dello Spirito Santo, diventino partecipi della sua missione profetica, sacerdotale e regale. I concelebranti, senza dir nulla, stendono la mano destra verso il crisma e la tengono così sino al termine dell'orazione. Ora ti preghiamo, o Padre, fà che quest'olio misto a profumo diventi con la tua forza santificatrice segno sacramentale della tua benedizione; effondi i doni dello Spirito Santo sui nostri fratelli che riceveranno l'unzione del crisma. Dio di eterna luce, splenda la tua santità nei luoghi e nelle cose segnate da questo santo olio; con il tuo Spirito operante nel mistero dell'unzione espandi e perfeziona la tua Chiesa, finché raggiunga la pienezza della misura di Cristo e tu, trino e unico Signore sarai tutto in tutti nei secoli dei secoli. [Tutti: Amen]. |